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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Ultimo Aggiornamento: 29/10/2018 17:28
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
10/10/2018 22:36
 
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Ciao a tutti, cercando articoli ed interventi mi sono su questo sito un po' di volte mi pare e ho quindi deciso di iscrivermi ...certo di trovare appassionati e studiosi senza approcci troppo fantasiosi come spesso capita di trovare. :)
Negli ultimi anni mi sono interessato (e anche affezionato) alla, sorprendentemente gioiosa (partendo da "il libro dei morti, le tombe e le mummie"), cultura egizia, che mi ha fatto un po' da tramite fra il linguaggio della prima filosofia e quello biblico.
Sono incuriosito dai canoni estetici sopratutto sentendo accennare alla metrica dei testi e l'aspetto di questa cultura rispetto al canto e alla musica che purtroppo sembrano praticamente andati persi.
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Colei/Colui che siede alla
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Scriba del
Tempio di Thot

11/10/2018 00:17
 
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Benvenuto a Ramessu Meriamon; sono Hotepibre, vice Admin del forum in assenza della titolare Kya.
Di certo hai individuato il cuore del nostro forum: trattare dell'Antico Egitto in maniera il più possibile concreta, basandoci su dati di fatto storici e archeologici prescindendo da voli pindarici e da facili elucubrazioni di tipo esoterico o new age, o ancora misterici o, peggio, extraterrestri. Non che si disdegnino del tutto "incursioni" nei campi sopra indicati, ma decisamente evitiamo di focalizzare troppo l'attenzione su sensazionalismi troppo fantasiosi.
Forse anche per questo non siamo tra i forum di egittologia troppo seguiti, pazienza... dice un antico proverbio "pochi ma buoni".
Siamo sempre lieti dell'arrivo di nuovi amici e ti rinnoviamo, perciò, il nostro benvenuto invitandoti, se non già fatto, a prendere visione del nostro regolamento.
Quanto agli interessi da te manifestati sulla metrica dei testi credo, ma meglio di me saprà risponderti il nostro "scriba" Nectanebo, sia ben difficile individuarne una considerando che neppure sappiamo come si leggesse il geroglifico e se i suoni che oggi utilizziamo abbiano una benché minima corrispondenza con quelli originari.
Quanto alla musica e al canto, peggio che andar di notte: uniche notazioni possibili sono quelle rilevabili dalle tombe in cui, specialmente, sono rappresentati arpisti, liutisti, suonatori di nacchere e tamburelli. Anche in questo caso, perciò, checché ne dicano sedicenti esperti di antiche musiche egizie e "danzatrici" più o meno di Iside, si tratta di invenzioni che si basano su fonti oscillanti tra zero e niente!
Nel rinnovarti il nostro benvenuto speriamo che questa non sia, come talvolta accade, la tua prima e ultima incursione nel nostro forum.
Hotepibre
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Artista del Re
11/10/2018 10:44
 
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Ciao Ramessu Meriamon,
benvenuto nel forum, sono sicura che ti troverai bene con noi!
Da quando ero ragazzina mi interesso dell'antico Egitto e, da qualche anno, mi piace studiare qualcosina sui geoglifici, sotto la supervisione di Nec.
Speriamo di rileggerti presto.

ciao
Anna
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
11/10/2018 13:27
 
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Un caloroso benvenuto da parte mia, Spero come appassionato di geroglifici di avere date te qualche contributo in materia.


Sono incuriosito dai canoni estetici sopratutto sentendo accennare alla metrica dei testi e ....

.

Questa tua frase riprende il concetto di estetica, che per gli antichi egizi comprendeva anche la scrittura.
Nessuna civiltà ha impostato la scrittura in modo tale da essere letta in svariati modi (verticale, orizzontale, da destra, da sinistra, ecc.) il tutto per armonizzala al contesto: tomba, stele, monumento ecc.

Un saluto e a presto.

...Nec.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
11/10/2018 15:36
 
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Grazie a tutti per il benvenuto.
Nectanebo esattamente, io ne so solamente da avere un'impressione della profondità e della ricchezza di questa cultura: gli orientamenti, il posizionamento degli edifici nel loro territorio, lo scrivere da destra a sinistra o viceversa, etc. Appunto, un grande portato culturale e mi immagino una esperienza della vita che vale la pena di studiare.
Anche per questo, Hotepibre, è un peccato aver perso parte del loro modo di vivere come l'aspetto musicale (leggevo di un flauto di Pan ad esempio ma ormai di influenza Greca, quindi chissà per esempio che scale avessero trovato adeguate, durante il formarsi della loro civiltà).

Purtroppo ne so ben poco di geroglifici ahah non mi aspetterei qualche contributo.

Grazie per il benvenuto!
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
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Scriba del
Tempio di Thot

13/10/2018 00:35
 
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La totale assenza di spartiti musicali, come ovvio, rende impossibile anche solo immaginare le melodie che potevano essere gradevoli per l'orecchio degli antichi egizi. Unici riferimenti musicali sono, come altrettanto ovvio, i rilievi e i dipinti parietali tombali. Sappiamo, così, che gli strumenti più usati erano tamburelli, nacchere, liuti, flauti, sistri, arpe; proprio esaminando tali ultimi strumenti (equiparando le lunghezze delle corde con analoghi strumenti moderni, ad esempio) studiosi di storia della musica hanno ritenuto che le stesse fossero accordate per una scala pentafonica (ovvero che prevedeva 5 note), ma, in alcuni casi, anche eptafonica.
Dato il materiale deperibile di cui erano fatti tali strumenti, e comprendendo il furto nell'immediatezza delle sepolture, nulla è stato trovato che possa suffragare ogni ipotesi musicologica. Unica eccezione le trombe d'argento rinvenute nel 1922 nella tomba di Tutankhamon; anche in questo caso, tuttavia, si tentò uno scellerato esperimento nel 1939 applicando un "trombino" moderno come imboccatura di uno degli strumenti per ascoltarne il suono. Come intuibile, il suono in ogni caso non era quello originale giacché la stessa imboccatura può variare tonalità e timbro; la tromba, inoltre, dopo questo esperimento venne irrimediabilmente danneggiata.
Come di certo sai, inoltre, gli strumenti antichi, fino alla codifica delle frequenze delle singole note (oggi il La4, su cui si basano le accordature di tutti gli strumenti, corrisponde a 440 Hz) non avevano un'accordatura unica e ogni supposizione non può che essere perciò arbitraria o scarsamente suffragata. Considera, ad esempio, che un flauto traverso prima del sistema Boehm (che ha standardizzato la posizione delle chiavi) poteva essere suonato solo dal proprietario giacché la larghezza tra i fori era addirittura in funzione delle dimensioni delle sue mani (ho una certa esperienza sull'argomento avendo tradotto anni fa, nel 2006 per l'esattezza, un testo proprio sulla nascita del flauto edito dal Conservatorio di Musica di Milano: "Il flauto nei suoi aspetti acustici, tecnici e artistici Theobald Bohm").
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
17/10/2018 18:51
 
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Grazie per le info!
Mi consolerò ascoltando l'opera di philip glass su akhnaten che hai postato (chicca)
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Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
29/10/2018 17:28
 
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Benvenuto anche da parte mia, sono Kiya e ho dato vita a questo forum .... alcuni anni fa.
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