Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La più antica protesi di piede

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2018 22:47
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13/07/2017 10:50
 
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Nel nostro immaginario collettivo un pirata che si rispetti deve avere almeno una benda su un occhio o una gamba di legno… possiamo anche soprassedere al pappagallo sulla spalla, ma benda o gamba di legno debbono esserci.

Scherzi a parte, menomazioni agli arti inferiori sono sempre esistite e più frequenti di quanto si possa oggi immaginare; di certo l’andare in giro scalzi, o con sandali che ben poco proteggevano il piede non agevolava.
Ebbene, se il pirata da cui abbiamo iniziato questo 3D non poteva fare a meno della sua gamba di legno, i nostri pro-pro-pro genitori egizi sapevano fare cose ben più complesse ed esteticamente anche “gradevoli”.
Gli egittologi dell’Università di Basilea, negli scavi della TT95 (Theban Tomb 95) di Sheikh Abd el-Qurna, hanno rinvenuto quella che può, ad oggi, definirsi come la più antica protesi femminile da piede.

Si tratta di un alluce in legno, articolato, che risale almeno a 3000 anni fa con una sorta di “imbragatura” in cuoio per fissarla al piede, rinvenuto nella tomba della figlia di un sacerdote, che mostra segni evidenti di lungo uso e che rispondeva non solo ad un bisogno fisico, ma anche ad uno estetico.
La fattura della protesi dimostra inoltre che chi la realizzò oltre ad avere una certa dimestichezza con l’anatomia umana, studiò un sistema che fosse anche confortevole per chi la indossava.

Per chi volesse leggere l’articolo dell’Università di Basilea (in inglese), o vedere la foto della protesi:
A wooden toe...
[Modificato da Hotepibre 26/02/2018 22:47]
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13/07/2017 11:46
 
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Oltre alla protesi citata da Hotep....



ne esiste un’altra meno famosa denominata "Greville Chester"...



è meno evoluta e costruita in materiale diverso rispetto alla prima.

Ecco i link per una sommaria descrizione e del B.Museum dove è custodito questo secondo esemplare.

www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=170683&...

www.mbgraphicsfilm.com/articolok.asp?id=1156&genere=Articoli

[SM=g999100] ...Nec.
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13/07/2017 12:07
 
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Re:
nectanebo, 13/07/2017 11.46:


...
ne esiste un’altra meno famosa denominata "Greville Chester"...



è meno evoluta e costruita in materiale diverso rispetto alla prima.

Ecco i link per una sommaria descrizione e del B.Museum dove è custodito questo secondo esemplare.

www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=170683&...

www.mbgraphicsfilm.com/articolok.asp?id=1156&genere=Articoli

[SM=g999100] ...Nec.



Intanto grazie a Nec per la comunicazione; poiché sono curioso, come voi, preciso che nel caso della seconda protesi, si tratta di un'opera in "cartonnage" e risale forse al Nuovo Regno.
A stretto giro, non può ascriversi tra le protesi poiché, molto verosimilmente, non era destinata alla deambulazione (come quella sopra presentata), ma solo a riempire esteticamente un'amputazione per una mummia. L'"unghia" doveva originariamente essere di un materiale differente.

Benché il secondo articolo linkato da Nec riferisca che entrambe potrebbero essere state funzionali, mi pare difficile per la seconda che, essendo in cartonnage (lino e colla), senza articolazioni e senza altre dita, potesse garantire una deambulazione "normale": in fase di avanzamento del passo, infatti, la sporgenza costituita dall'alluce di "cartapesta" non avrebbe agevolato la camminata, ed anzi l'avrebbe non poco intralciata (provate, avendo peraltro tutte le altre dita del piede, a camminare senza articolare l'alluce). Se poi la si considera protesi come la gamba di legno, solo leggermente più esteticamente gradevole, ovvero con una deambulazione che comporta il sollevamento dell'intera gamba al momento del passo, allora potrebbe anche essere.
[Modificato da Hotepibre 13/07/2017 12:16]
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