Il monoteismo è, sostanzialmente, il...monopolio di un dio su altri.
So che qualcuno potrebbe accusarmi di blasfemìa, ma sostanzialmente abbiamo anche noi ancora gli Dei, solo che li chiamiamo "
Santi". Vero che la chiesa tenta in tutti in modi di dire che Santi e Dei sono cose ben diverse, che i secondi erano il tentativo di dare una spiegazione logica a fenomeni incomprensibili, ma come la mettiamo con i Santi protettori delle cose più disparate
(forse che Sant'Antonio non è il protettore degli animali? e San Pancrazio non è forse il protettore dell'abbondanza dei raccolti? ...e Santa Elena Imperatrice, oltre che proteggere gli archeologi, non viene forse invocata come protettrice nelle tempeste?).
Certo la "furbizia" è stata semmai di dare la patente di "
protettore" invece che quella di "
creatore", ma sostanzialmente ancora ci inginocchiamo dinanzi a "
divinità" inferiori pregandole di esaudire i nostri desideri o di risolvere i nostri problemi
(Sant'Anto' famme a'grazia!).
Ma torniamo al "
monopolio" con cui ho iniziato; chiaro che in un regime monopolistico ciascuno è convinto di essere il detentore del sapere e del potere, ed è altrettanto chiaro che da ciò non possono che derivare conflitti a meno di... non riconoscere che sia pure con nomi differenti si invoca la stessa divinità; ma qui entra in ballo la liturgia, la religione e l'interpretazione della parola del "
monopolista".
Non si fanno guerre perché il Dio è diverso, le si scatena perché gli uomini vogliono il monopolio sulla divinità e sono presuntuosi al punto tale da credere di sapere interpretare il pensiero trascendente di un essere di cui non si può pronunciare il nome, che non si può rappresentare, non si può neppure immaginare.
Gli Dei, invece, erano preda dei sentimenti più umani, erano più vicini alla realtà: amavano, si arrabbiavano, litigavano, si dedicavano ai più svariati sotterfugi per ottenere quel che volevano e poiché presso ogni popolo quei sentimenti erano gli stessi perché nascevano dalla realtà e non dall'interpretazione, era facile "
sovrapporli" e creare corrispondenze.
Una qual sorta di tollerabilità reciproca, inoltre, faceva sì che non ci si scontrasse sulle liturgie, ma spesso si decidesse idi integrarle tra loro a maggior gloria proprio di coloro che rappresentavano la soluzione a disagi umani, ma da loro stessi ben conosciuti. Come dire che se va bene una soluzione, figurati due.
E chiudo questa disquisizione
pseudo-filosofico-religiosa con un esempio pratico: provate a integrare tra loro due sassi...ovviamente si scontreranno e non si otterrà il risultato sperato... ora provate a premere l'una contro l'altra due spazzole... se i sassi sono il monoteismo, le spazzole non possono che essere il politeismo!
[Modificato da Hotepibre 17/06/2016 09:52]