Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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KV55: gli oggetti iscritti

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2014 00:55
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EgiTToPhiLo/a
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Maestro degli Scribi
11/03/2014 18:19
 
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Delle "bande" che corrono sullo bordo in spessore del sarcofago, trattate precedentemente,
ho inserito solo una foto parziale, questa:



Per una veduta d'insieme che renda l'idea della loro effettiva collocazione
mi è sembrato utile inserire la foto completa, questa:



Le frecce indicano presumibilmente ( non ne sono certo ) dov'è collocato il cartiglio.
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EgiTToPhiLo/a
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Maestro degli Scribi
16/03/2014 18:05
 
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Ricevo e inserisco da parte di Sargon, questo bell’ approfondimento sulla bara rinvenuta nella tomba KV55, ringraziandolo per il bel lavoro di ricerca. Se avessi fatto errori nell’impaginazione del testo chiedo all’autore di ratificare il mio scritto.


Il sarcofago della KV 55 – Il segreto della bara d’oro

In occasione dell’ esposizione del sarcofago rinvenuto nella KV55, tenutasi al Museo Statale d'Arte egizia a Monaco di Baviera, dal 17 Ottobre 2001 al 6 Gennaio 2002, l’ opera fu sottoposta ad accurati esami scientifici, i cui risultati furono raccolti nell’ opera di Alfred Grimm / Sylvia Schoske: Il segreto della bara d'oro - Akhenaton e la fine del periodo di Amarna.


Gli esami effettuati sottoponendo la bara ai raggi X, hanno innanzi tutto stabilito la testa della bara è originale. La "testa che ora occupa la bara della KV55 " è la sola e unica che abbia mai avuto. L' inchiesta a Monaco di Baviera nel 2001 , non ha dato la minima indicazione che questa parte della bara non fosse quella originale .
Questa sembra essere l' unica bara trovato dai tempi dinastici, che non avesse i lembi della nemes come copricapo, usato nel caso di un re, ma quelli di una lunga parrucca che scende sulla parte anteriore delle spalle . La mancanza di questo tradizionale copricapo regale sembra strano, dato che Akhenaton è sempre stato rappresentato portarlo in combinazione con il doppio ureo e quindi non sembra avere alcuna attinenza al suo uso . Ogni bara di re trovata dal Nuovo Regno, sembra impiegare questo copricapo, che era riservato solo per il monarca. Sembra un pò strano che Akhenaton avesse rinunciato a questo tipo di insegne della dignità regale per una semplice parrucca .

L'aspetto di oggi non è certo l' originale, la bara rimase diverse centinaia di anni in acqua, la parte inferiore era completamente marcita, frammenti di legno piccoli si sono conservati . La parte superiore è stata staccata e certamente ci sono parti mancanti della parrucca che originariamente apparivano sicuramente in modo diverso rispetto ad oggi . La bara è stata restaurata , non ricostruita . Le parti superstiti sono state salvate e unite insieme per dare l’ impressione del presunto aspetto originario , ma solo utilizzando le parti che erano sopravvissute.

Uno dei principali supporti alla teoria che la bara fu fatta originariamente per Kiya sono le iscrizioni etichettate A - F. Solo mediante ispezione visiva dell’ iscrizione delle bande A - E , sono state diagnosticate modifiche ( differenze di colore dell’ oro , interfacce ). Così si giunse alla teoria che le iscrizioni sulla fasce A - E , furono successivamente modificate nella parte della titolatura completa di Kiya. Le iscrizioni modificate sono state prese come un dato di fatto, una ulteriore indagine sull’ originale non ha mai avuto luogo. Fino al 2001 tutti gli studi sulla bara avevano avuto luogo solo mediante ispezione visiva attraverso le vetrine nel Museo del Cairo e acquisizioni di dichiarazioni precedenti in materia .

Nel 2001 a Monaco di Baviera la bara fu passata ai raggi X per la prima volta. Fu fatta anche una TAC per l'oggetto. Qui era chiaramente visibile che le bande dell’ iscrizione A – E, sul coperchio e sulla base erano originali e inalterate. Le interfacce presunte sono infatti le zone di sovrapposizione delle singole lamine d'oro. Le differenze di colore sulle lamine d'oro sono attribuiti all'azione di umidità nel corso dei secoli.

L' unica iscrizione che è stata modificata è quella sulla piastra di base del coperchio e del contenitore , etichettata con F. Qui vi sono sostituzioni di sezioni della doratura per l'installazione di nuove parti dell'iscrizione chiaramente visibili anche ad occhio nudo . A causa della diversa qualità di queste nuove parti dell’ iscrizione si suppone almeno cambiamenti nel testo, che in due momenti diversi sono stati fatti .

Che nel’ iscrizione F nella prima versione il nome che appariva fosse di Kiya non è stato dimostrato , tuttavia, è probabile ( a causa della somiglianza delle iscrizioni A - E e alla sua titolatura ) . Monaco di Baviera suggerisce che l'iscrizione F, in questo posto sulla bara è la versione Amarniana di una preghiera di una dea ( Iside o Nefti di solito) per il defunto, nota da altre bare dal Nuovo Regno (vedi ad esempio la bara d'oro di Tutankhamon)

Alfred Grimm / Sylvia Schoske: “Il segreto della bara d'oro - Akhenaton e la fine del periodo di Amarna”, non è solo un catalogo di una mostra, ma illustra tutte le indagini svolte, e documenta i risultati della preparazione della bara, i processi di lavorazione e i materiali utilizzati sono stati identificati e descritti .

Anche se l'aspetto a prima vista non è così attraente e impressionante come la bare della KV 62, il lavoro di intarsio degli artigiani hanno prodotto un’ opera meravigliosa. Ma quando la si guarda più attentamente, si vede subito che la bara della KV55 , nei dettagli, ha una fattura molto più complessa e costosa rispetto, ad esempio , alla seconda bara di Tutankhamon.
Infatti, gli intarsi delle parti a forma di goccia del modello rishi ( piuma ) sono composti da tre diversi materiali in ogni goccia: calcedonio, turchese e lapislazzulo, mentre sulla seconda bara da KV 62 ne furono usati solo due: turchese e calcedonio. Un lavoro molto elaborato con materiali costosi.
Anche il resto della decorazione è composto da quattro materiali: calcedonio, realgar, turchese e lapislazzulo.

Infine alcune mie considerazioni alle quali non so dare risposta. La bara fu elaborata per una regina, essendo la sua parrucca sormontata da un ureus e con le braccia incrociate sul petto per impugnare i simboli reali, quindi non poteva essere Kiya il cui nome è sempre stato rappresentato senza il cartiglio. Quindi potrebbe essere stata realizzata originariamente per una di queste tre regine, Tiye, Nefertiti o Meritaton.

By Sargon





Da:
Alfred Grimm / Sylvia Schoske: Il segreto della bara d'oro - Akhenaton e la fine del periodo di Amarna. - [Catalogo della mostra speciale "Il segreto della bara d'oro - Akhenaton e la fine del periodo di Amarna", Monaco di Baviera Museo di Stato di Arte Egizia, 17 Ottobre 2001 al 6 Gennaio 2002. - Monaco di Baviera Museo Statale d'Arte egizia, 2001. - ISBN: 3-87490-722-8. - 162 p.

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EgiTToPhiLo/a
Suddito
16/03/2014 20:11
 
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Secondo me, se veramente il sarcofago era stato inizialmente destinato ad una regina, prenderei in considerazione Meritaton. I vasi canopi, tutti e quattro integri, molto belli e con la stessa acconciatura di quella del sarcofago, non raffigurano Nefertiti, i cui ritratti ci sono ben noti e sono praticamente inconfondibili (e il ritratto dei quattro vasi non è certamente il suo).
Come pure non è quello di Teye, che morì in età avanzata.

I cartigli rimossi ? Basta confrontarne la lunghezza con quelli di Meritaton e altre regine candidate.
Il cartiglio di Nefertiti era molto lungo: conteneva molti segni rispetto a quelli consueti (Nefer-Neferu-Aton-Nefertiti, i geroglifici erano incolonnati su almeno quattro livelli)

Quanto a Kiya, mi risulta che non sia mai divenuta regina. Del resto, non ci sono manomissioni della titolatura reale ("Grande Sposa Reale" che diventa "Signore del Giunco e dell'Ape")
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
16/03/2014 23:19
 
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Sono anche io dello stesso parere, infatti le uniche due wine jar attribuite a Smenkhkhare dicono:
"Di Smenkhare abbiamo poi solo due wj certe che portano la data anno 1, una, la F36, dalle proprietà di Ankhkheperure, l’ altra, la F35 si riferisce alla proprietà di Smenkhkhara “giustificato” cioè morto".
Poi abbiamo il famoso graffito di Pawah che dice:
"Anno 3, 3 ° mese di Inondazione, giorno 10 Il re dell'Alto e del Basso Egitto, signore delle Due Terre, Ankhkheprure -. Amato da Aton, figlio di Re Nefereneferuaten amata Waenre (Akhenaton) ... Dare lode a Amon …”
Se Smenkhkhare morì dopo un solo anno, chi era Ankhkheprure -. Amato da Aton, figlio di Re Nefereneferuaten amata Waenre che regnava nel 3° anno di regno se non la sua vedova Merytaton?
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Scriba del
Tempio di Thot

17/03/2014 11:12
 
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Mi pare di capire che il testo proposto da Nec (e trasmessogli da Sargon) sia la traduzione di un testo scritto in altra lingua. In alcuni passi, infatti, è quasi difficile interpretare cosa si intenda come, ad esempio in "...Gli esami effettuati sottoponendo la bara ai raggi X, hanno innanzi tutto stabilito la testa della bara è originale. La "testa che ora occupa la bara della KV55 " è la sola e unica che abbia mai avuto. ...".
Credo che il discorso riguardi la ricopertura in gesso laminata d'oro del volto, a voler indicare che è escluso si possa parlare di "ricostruzione" del viso; che quello che oggi vediamo perciò, sia pur "strappato", è quello che effettivamente aveva quando il sarcofago "uscì dalel mani" dell'artigiano che lo realizzò, e che nessun intervento venne eseguito, "ab antiquo", per adattare il viso ad un nuovo personaggio differente da quello per cui il sarcofago stesso era stato creato.

In generale, se così fosse, se cioè si riportano testi, anche in traduzione, di altri, prego voler evidenziare la cosa (magari con il virgolettato) onde non incorrere in violazioni anche involontarie di copyright.
Vero che alla fine si legge:
"Da:
Alfred Grimm / Sylvia Schoske: Il segreto della bara d'oro - Akhenaton e la fine del periodo di Amarna. - ..."

ma non si comprende se il riferimento sia alle sole immagini o anche ad altre parti del testo.

Scusate, lo so di essere un noioso "controllore", ma come si dice "...è un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo" per limitare ogni eventuale lamentela che possa essere rivolta al forum da terzi.
[Modificato da Hotepibre 17/03/2014 11:14]
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
17/03/2014 23:20
 
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La Convenzione di Berna [modifica]
Ammetto di aver fatto una traduzione un pò superficiale, ma mi sono attenuto alle regole citando gli autori e il testo, essendo il materiale del forum fornito a scopo culturale e non di lucro.

L'articolo 10 della Convenzione di Berna prevede il diritto di citazione con le seguenti regole:
Articolo 10
1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
2) Restano fermi gli effetti della legislazione dei Paesi dell'Unione e degli accordi particolari tra essi stipulati o stipulandi, per quanto concerne la facoltà d'utilizzare lecitamente opere letterarie o artistiche a titolo illustrativo nell'insegnamento, mediante pubblicazioni, emissioni radiodiffuse o registrazioni sonore o visive, purché una tale utilizzazione sia fatta conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
3) Le citazioni e utilizzazioni contemplate negli alinea precedenti dovranno menzionare la fonte e, se vi compare, il nome dell'autore.
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

17/03/2014 23:34
 
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Sargon, ti rigrazio per questo sfoggio di cultura, ma credo sia del tutto fuor di luogo giacchè molto chiaramente avevo scritto che non è proibito riportare testi di altri, ma indicare CHIARAMENTE quali sono i testi di non personale produzione.
Mi pare, del resto, che in altri post tu abbia tenuto a specificare che tutti i tuoi testi sono di tua produzione, ma ora si scopre che (in questo caso) si tratta di "...una traduzione un pò superficiale..." e, converrai, che se non l'avessi chiesto, sarebbe decisamente stato molto difficlie individuare quali parti siano state tradotte e quali, invece, siano frutto di tuoi studi o di tue considerazioni.

Ti pregherei perciò, per l'ennesima volta:
a. di non usare i link a collegamenti esterni al forum;
b. di delimitare i testi non tuoi (anche se tradotti) con virgolette e non genericamente con frasi, a fondo pagina, dalle quali non è possibile desumere quali siano le parti non proprie;
c. attenerti alle regole del forum che iscrivendoti hai implicitamente accettato.

Ti ripeto, ancora una volta, che tutto quanto viene scritto qui dentro è degno di nota e siamo felici di poter leggere quanto i nostri utenti scrivono, ma ci sono regole che vanno rispettate ed a queste chiedo di attenerti anche nella considerazione che, come hai gentilmente fatto notare, non vanno di certo contro le regole generali da te citate!

Grazie
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
18/03/2014 00:55
 
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Ma non capisco il problema, io ho riassunto notizie contenute in un testo di 160 pagine e ne ho indicato sia gli autori che il titolo dell' opera, la prossima volta virgletterò le frasi complete. D' altronde io ho mostrato i miei testi per la prima volta solo su questo forum e quindi sono in debito di esperienza.
Come ci tengo a ripetere i testi elaborati sono sempre di mia mano. Per il futuro citerò più correttamente l' eventuale bibliogafia.
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