Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Con Egittophilia alla scoperta delle tombe della valle dei re e non solo: KV. 62 - Tutankhamon

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2014 11:01
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EgiTToPhiLo/a
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Maestro degli Scribi
27/12/2013 17:54
 
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Come accennato in precedenza, inserisco la traduzione del testo del sarcofago in quarzite dei lati corti, est (lato piedi) e ovest (lato testa).
Queste due facciate differiscono una dall'altra.
Il lato est ha una sola scritta in alto con inizio a partire dal centro, che si sviluppa destra e a sinistra e riferiscono le parole delle dee.
Il lato ovest, oltre alla scritta superiore, contengono il testo anche a contorno delle ali, sempre riferite alle dee.

Breve cenno descrittivo.
Come detto, il sarcofago è ricavato da un unico blocco di quarzite rossa,
ha una forma rettangolare e misura: 1,33 m. di larghezza; 2,75 di lunghezza e 1,49 di altezza.
Nei quattro angoli, sono scolpite a rilievo, quattro divinità femminili: Iside (Isis), Nepti (Nepthys), Selquet (Serquet), e Neith, tutte uguali con il proprio segno distintivo sul capo.
Le dee hanno le braccia alate, sollevate appena oltre l'orizzontalità, in un abbraccio immaginario.
La testa è girata in modo tale che lo sguardo sembri rivolto verso il viso del defunto.
Sui lati lunghi, sono incise le invocazioni del figli di Horo (Horus), e la traduzione seguirà a breve (spero), questa.

Lascio ai più esperti e competenti di me il lato sacrale e ritualistico delle immagini che ho appena superficialmente descritto.


Foto originale Burton.



Foto originale Burton.


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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
05/01/2014 20:54
 
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Aggiungo un nuovo tassello al sarcofago di quarzite di Tutankhamon.
Si tratta del lato lungo rivolto a nord.
Il fregio riporta le parole delle dee che lo custodiscono in un abbraccio "alato".
Si tratta di Neith e di Idide
Non ho trovato foto d'insieme di questo lato del sarcofago e del suo opposto, ho dovuto perciò affiancare le foto del Burton per rendere l'dea del complessivo.


Foto originali Burton

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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

07/01/2014 13:11
 
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Benissimo, l'ottimo Nectanebo sta proseguendo nella sua sempre più interessante opera di traduzione dei testi di una tomba che solo in apparenza, come vedete, sembra insignificante.
Ovvio che non mi rifersica al contenuto, già di per se inestimabile, ma alla struttura tombale in se ed ai testi che, in qualsivoglia modo, erano e sono in essa contenuti: si tratti delle pareti piuttosto che del sarcofago piuttosto, ancora, che di suppellettili funerarie e non.
Non credo esista in rete una descrizione così dettagliata di questa tomba e i post di Claudio, a loro volta, valgono ad integrare questa che sta diventando una vera e propria monografia sull'argomento.

...a proposito di quanto scritto da Claudio, mi riallaccio a mia volta al discorso "Maledizione di Tutankhamon". Quando scrissi la voce di WP Italia realtiva a tale argomento (vedi il link sopra riportato), partii da dati concreti concentrandomi solo sugli attori principali della vicenda.
Avete mai fatto caso che tutti i fautori della "maledizione" fanno invece riferimento a personaggi minori, di cui poco o nulla è dato di sapere ufficialmente e su cui, perciò, si può raccontare tutto ed il contrario di tutto?

La maledizione di Tutankhamon è in realtà da considerarsi una trovata pubblicitaria dell'epoca, anche in funzione delle pochissime notizie che trapelavano sia per la lentezza delle operazioni di "svuotamento" della tomba (vi ricordo che l'autopsia del faraone risale al 1925, tre anni dopo la scoperta), sia per l'esclusiva mondiale data ad un giornale americano dallo stesso Lord Carnarvon, che tagliò fuori tutti gli altri quotidiani dell'epoca da ogni informazione, innescando così una violenta campagna denigratoria nei confronti della scoperta.
L'unica morte che potrebbe essere fatta coincidere con la scoperta della tomba, è proprio quella di Lord Carnarvon, nel 1923, e tutti sappiamo che derivò dall'infezione di una puntura di insetto riapertasi poi a causa di un taglio di rasoio facendosi la barba (modo magari sciocco di morire, ma certo in linea con i tempi visto che la penicillina verrà scoperta solo 5 anni dopo, nel 1928, ed il suo uso terapeutico dovrà aspettare addiritturea fino agli anni '40 del '900).

Ma tutti gli altri "attori" principali? A che età morirono e, soprattutto, a quanti anni dalla scoperta della tomba?
Howard Carter, Capo della Spedizione: morì nel 1939 a 65 anni ed a 17 anni dalla scoperta;
Arthur Cruttenden Mace, collaboratore stretto di Carter: morte 1874, età 54, 6 anni dopo;
Alfred Lucas, Chimico: morte 1945, età 78, anni 23;
Harry Burton, Fotografo della spedizione: 1940, 61, 18;
Arthur Callender, Ingegnere e Disegnatore: 1936, non nota la data di nascita, 14 anni dopo la scoperta;
Percy Newberry, Egittologo: 1949, 80 anni, 27 anni dopo;
Alan Gardiner, Egittologo: 1963, 84, 41;
James Breasted, Egittologo: 1935, 70, 13;
Walter Hauser, Architetto: 1959, 66, 37;
Lindsay Foote Hall, Architetto: 1969, 86, 47;
D.E. Derry, Medico che eseguì la prima autopsia sul corpo: 1969, 87 anni;
Lady Evelyn, Figlia di Carnarvon e, di fatto, colei che entrò PER PRIMA nella tomba: morì nel 1980.

...media delle età al momendo della morte?
oltre 63 anni!

...media degli anni dal 1922?
quasi 22 anni!

...fate voi!

Poi, la prossima volta vedremo le molte favole nate, invece, attorno ad alcuni di questi personaggi!




[Modificato da Hotepibre 07/01/2014 13:19]
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
09/01/2014 22:29
 
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Con questi vanno a conclusione tutti i testi del sarcofago e del coperchio.



Curiosità:
Come si può notare, e come avevo anticipato, alla dea Selquet a destra, manca dell'ombelico.

Coperchio del sarcofago

Il coperchio del sarcofago pone altri quesiti che resteranno certamente nella girandola di ipotesi che si sono fatte in merito.
Il materiale, contrariamente al contenitore, non è in quarzite ma in granito.
Il perché di questa scelta (o necessità) è una delle domande senza soluzione.
Il coperchio risulta rotto trasversalmente più o meno al centro. Il momento in cui si è verificata questa rottura non è ben definibile, però, dopo un tentativo di rimaneggiamento (di cui ho letto ma non ho immagini), si è optato ugualmente per l’uso, provvedendo a stuccare e dipingere a copia della quarzite rossa, fatto questo che fa ipotizzare la mancanza di tempo per agire in un altro modo.

Una riflessione personale.

Questo reperto è conservato tuttora nella tomba (vedi foto precedenti) a terra, a lato del sarcofago, come uno “zerbino”. Penso personalmente che in una tomba visitata da milioni di persone una localizzazione migliore la si poteva trovare, ad es. nell’ anticamera che credo sia tuttora vuota.





Piccolo dizionario delle divinità poste a protezione, del sarcofago di Quarzite di Tutankhamon

ISIDE – Sorella e sposa di Osiride, con il quale divise il regno d’Egitto nelle mitiche dinastie divine.
Allorchè il fratello Set fece scempio del corpo di Osiride, si mise alla ricerca delle membra disperse
Su una piccola barca di papiro, sfidando i coccodrilli del Nilo. Ebbe per figlio Horo, il “vendicatore
del padre”.

NEFTIS – Figlia di Geb e Nut, sorella di Osiride, di Iside e Set del quale fu sposa. In una versione del mito osiriaco, Set la convinse a rubare la profumata veste delle sorella Iside, e a giacere con Osiride, a sua insaputa, data la grande somiglianza tra le due sorelle. E’ di questa fase che Set approfitto per uccidere Osiride. Neftis, pentita, affianco Iside nella ricerca del corpo smembrato di Osiride, partecipando infine ai riti di ricomposizione del cadavere.

NEITH – Dea guerriera predinastica di presunta origine libica. Il suo culto si sviluppò in successiva epoca tarda a Sais, sede di un suo santuario, avendone anche il rispetto dell’invasore persiano Cambise. E’ rappresentata oltre che con arco e frecce, con la spola dei tessitori, che secondo tradizione, ne è considerata l’inventrice.

SELQUET – (o SERQUET-SERKET) Dea scorpione a carattere funerario protettrice dei visceri del defunto. E’ rappresentata come divinità, recante sul capo lo scorpione.

Quasi conclusione.
Con il prossimo inserimento delle notizie sulle nicchie dei mattoni magici, credo si concluderà la visita di questa tomba che credo sia completa sotto ogni punto di vista.



[Modificato da Hotepibre 10/01/2014 09:54]
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11/01/2014 02:51
 
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all'interno del sarcofago la prima bara antropoide aveva dei tenoni per incastro inscritti anche questi , caso unico o anche per altri faraoni sono stati trovati ?

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EgiTToPhiLo/a
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Maestro degli Scribi
11/01/2014 11:57
 
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Come chiarimento: la definizione "zerbino" è per via della posizione attuale del coperchio, visibile nelle due foto della camera sepolcrale
inserite a inizio discussione.
Lo si vede chiaramente a terra nel lato est davanti all'apertura
della camera del tesoro, che ribadisco, non consona all'oggetto.
(Nota da Hotepibre: si tratta della 7ª fotografia postata da Nec il 10/12/2013 con il suo primo intervento)

Per Manucaos: Non ho preso in considerazione questi particolari perchè, della tomba, ho inserito le parti ancora in loco o strettamente pertinenti.
Ciao ...Nec.
[Modificato da Hotepibre 11/01/2014 18:35]
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
11/01/2014 20:33
 
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A proposito dei tenoni appartenenti al sarcofago erano anche presenti nella tomba KV 55. Furono trovati sparsi fra i detriti e gli oggetti del corredo funebre. Erano quattro e portavano incisi i titoli e il nome della regina Tiye, "Grande Sposa Reale" di Amenhotep III e madre di Akhenaton.
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EgiTToPhiLo/a
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11/01/2014 21:03
 
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Le nicchie e i mattoni magici.

A partire dal Nuovo Regno (circa 1550-1070 aC), i mattoni magici venivano collocati nelle tombe, al fine di proteggere il defunto dai nemici del dio Osiride. Erano posizionati ai quattro punti cardinali della camera funeraria (nord, est, sud e ovest) all’interno di nicchie ricavate sulla pareti, successivamente murate. Un amuleto veniva inserito in ogni nicchia, in piedi, in modo che fosse rivolto verso la parete opposta. Ogni mattone era inscritto con una parte del cap. 151 del Libro dei Morti . Questo incantesimo identifica il defunto con Osiride, Iside e Nephthys.
I quattro figli di Horus poi, offrono la loro protezione (vedi testo sarcofago).
A ciascuno dei quattro figli di Horus è stata associato uno dei punti cardinali.

- Hapi che è stato associato con il Nord, è raffigurato in forma di babbuino ed è sotto la protezione di Nefti
- Imsety che è stato associato con il Sud ed è raffigurato come il dio-uomo testa, è sotto la protezione di Iside
- Duamutef che è stato associato con l' Est ed è raffigurato in forma di sciacallo, è sotto la protezione di Neith
- Qebehsenuef che è stato associato con l' Ovest ed è raffigurato in forma di falco ed è sotto la protezione di Serket

Collocazione:

Il mattone posto nella parete ovest contiene un pilastro Djed, che rappresenta la spina dorsale di Osiride. E’ quindi un amuleto che promette la stabilità e la resistenza.
Il mattone nella parete est, è sormontato da una figura di argilla del dio sciacallo Anubis, colui che presiede al processo di mummificazione, e protegge la necropoli. La figura mummiforme della parete nord, è identificata nella magia come Ushabti . Questo amuleto serve per eseguire attività agricole per conto del defunto. Il mattone della parete sud, contiene una una torcia, che brucia il cammino di coloro che desiderano il danno defunto

Questa descritta è la posizione ufficiale e ritualmente corretta. Nella tomba di Tutankhamon questo non si è verificato. Solo uno di mattoni è nella collocazione corretta, e poi invece di quattro ne sono stati trovati cinque

Posizione dei mattoni nella tomba di Tutankhamon.

L’unico ad essere collocato al punto giusto è la figura Ushabti, posizionata sul lato Nord.
Anubi è collocato a Ovest (corretto Est). Osiri è collocato a Sud e non dovrebbe essere inserito fra i mattoni magici nelle nicchie.
Il pilastro Djed è collocato a est (corretto Ovest). Il mattone torcia è posto nella camera del tesoro, ai piedi del contenitore dei vasi canopi. (corretto Sud).
Per ogni mattone magico oltre alla foto del Burton, e la traduzione
del testo, c’è il collegamento per visionare gli appunti e la documentazione di H.Carter.

Annotazione sulla traduzione:

trattandosi di testi di testi magici, le frasi sono di difficile interpretazione. Le ho rese praticamente alla lettera (riferite cioè a ciò che la parola significa).

Nicchia contenente la figura di Osiris


Photographs by Harry Burton

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/257.html



Nicchia con statua giacente di Anubi


Photographs by Harry Burton

Questa statuetta non ha testo.

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/258.html

Nicchia contenente figura Ushabti in legno


Photographs by Harry Burton

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/259.html



Nicchia contenente emblema Djed in legno


Photographs by Harry Burton

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/260.html



Torcia rossa inserita su mattone ed essiccati al sole


Photographs by Harry Burton

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/263.html



Con questo inserimento è conclusa, almeno da parte mia, la discussione su questa tomba. Spero di non aver dimenticato nulla e spero mi perdonerete gli eventuali errori e inesattezze. …Nec.


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Tempio di Thot

13/01/2014 14:01
 
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Dice il saggio: "Chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia mai!".
...perciò, caro Nec, se pure il tuo lavoro dovesse contenere qualche errore è solo la dimostrazione che hai fatto e solo per questo meriti il nostro ringraziamento ed i nostri complimenti.
[SM=g999105]
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/02/2014 23:25
 
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Nel suo post di apertura Nectanebo diceva avrebbe affrontato l'argomento dei sercofaghi, ma solo se qualcuno sollevava l'argomento. Ho trovato questo post molto interessante e mi piacerebbe moltissimo approfondire la descrizione ed i testi anche dei sarcofaghi!
Mi appello al suo buon cuore ed alla sua disponibilità!


P.S.
A Claudio.Busi oppure Hotepibre chiedo se è possibile riavere in qualche modo disponibile la foto di Hussein da giovane (P1189) nel formato grande (in quanto il link su imageshack non è più attivo.
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