Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Le cosiddette: Teste di riserva.

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2013 18:34
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Riccardo Banchi, 31/12/2012 10:30:

Davvero forte codesto accessorio!
...se ad oggi non c'è una spiegazione certa, vuol dire che la risposta non è semplice.

Ric



...oppure che è talmente semplice che i "pofessoroni" non la prendono in considerazione perchè non porterebbe alcun merito accademico [SM=g1619695] [SM=x822723]

[SM=x822742] ...a proposito di "professoroni" che sbagliano, visto che i Maya hanno sbagliato su tutto il fronte, e che perciò anche per il prossimo anno mi toccherà pagare l'IMU, approfitto per fare a tutti gli auguri per la fine dell'anno e l'inizio del prossimo. [SM=g999101]

[Modificato da Hotepibre 31/12/2012 12:01]
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10/01/2013 22:03
 
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ciao a tutti,
queste teste incuriosiscono molto, ho letto che dello stesso periodo oltre alle teste nelle mastabe sono state trovate anche delle stele chiamate "stele lastre", non ne conosco il signicato però.
Reisner scrive che le teste di riserva sono state trovate nelle camere sepolcrali , il poggia parruca di Tutankhamon dove è stato trovato ?
C'è anche una testa di Tutankhamon, che assomiglia alle teste di riserva, che è scolpita uscente da un fiore di loto ,chiaro simbolo di rinascita. Questo mi ricorda un immagine del libro dei morti dove la testa di horus sorge da un monte. Forse quelle teste nella IV dinastia avevano quella funzione .....

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11/01/2013 01:05
 
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Il "portaparrucca" reca il n.ro di catalogazione 547 di Carter ed è stato rinvenuto nell'Annesso (nella foto che riporto sotto è quasi al centro, il numero di catalogazione di Carter è seminascosto dal n.ro 550);
Quanto alla testa cui fai riferimento, porta il n. 8 di catalogazione (la riporto qui di seguito) e, pur non escludendo che potesse essere usata a sua volta come poggia parrucca (o copricapo), di fatto prende spunto dalla leggenda del Dio Atum nascente, ai primordi, dal loto e, in pratica, il giovane sovrano è equiparato al Dio.
Vuole la leggenda, come di certo saprai, che in principio il mondo era ricoperto dalle acque e che da queste emerse il Monte Primordiale su cui nacque il loto da cui scaturì Atum, l'iniziatore del mondo.
Quanto alle "stele lastre", non mi pare di ricordare qualcosa con tale nome, a meno che tu non faccia riferimento alla "falsa porta"...
[Modificato da Hotepibre 11/01/2013 01:07]
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EgiTToPhiLo/a
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Maestro degli Scribi
11/01/2013 15:13
 
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Le stele-lastra (vedi immagine) sono state scoperte nei primi 50 anni del secolo scorso esclusivamente nella Necropoli occidentale di Giza.
In origine queste stele dovevano essere numerose, certamente più delle 15 ritrovate, dal momento che alloggiamenti atti a conservarli sono stati ritrovati in altre 9 mastabe. Le dimensioni sono abbastanza ridotte
( circa 40 cm. in altezza, 50 in larghezza e 10 di spessore) esse venivano incastrate nel muro delle mastaba .
Descrizione:
La stele raffigura il defunto seduto davanti ad un tavola d’offerta piena di pani.
Il personaggio è identificato con il titolo e il nome posto sopra, indossa una lunga veste cerimoniale, che lascia scoperta la spalla destra, la mano sinistra accostata al petto e la destra protesa verso la tavola d’offerta.
Nel caso di uomini, è presente a volte, una corta barba posticcia e dei baffi.
Sotto la tavola sono varie tipologie di offerte ognuna individuata dal proprio ideogramma di riferimento.
La parte destra contiene una lunga lista di tessuti probabilmente collegati alla mummificazione, elencati secondo; nome ? e quantità.
Queste stele sono tutte databili al periodo di Cheope, IV dinastia, ossia lo stesso periodo delle teste di riserva, ma a differenza di queste, la figura umana è rappresentata perfettamente come lo sono altre immagini di oggetti o geroglifici.
La Funzione:
In presenza di queste stele, venivano costruite delle cappelle in mattoni crudi per le offerte.
La simbologia della rappresentazione della stele può rappresentare, secondo me, la continuità delle offerte verso il defunto anche in assenza della presenza fisica sia dell’offerente che delle offerte.

Hotep ha detto giusto accennando alle false-porte perché il alcuni casi la raffigurazione della stele è stata inserita nella parte superiore della falsa-porta (vedi immagine).


Museo Luovre.
Nefertiabet ( nfr.t ỉ3b.t ; " Bella dell' Est ") Principessa della 4° dinastia, forse una figlia del faraone Cheope .
Tomba a mastaba (G1225) Giza


Montante superiore falsa porta (provenienza sconosciuta).
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
12/01/2013 16:09
 
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Grazie per tutte le informazioni. Le stele lastra a cui mi riferivo sono quelle di cui ha scritto Nectanebo.
Premesso che quella del poggia parrucca è una possibilità anche secondo me ci sono molte cose che riguardano gli aspetti funerari degli egiziani che mi fanno pensare invece ad un uso simbolico, nelle sepolture e nelle formule dell'aldilà viene data molta importanza alla sola testa ,spesso staccata dal corpo.
Nel libro dei morti ci sono alcune formule per riattaccare la testa al defunto.
Nel papiro westcar il mago Djedi ha la capacità di riattaccare le teste a gli esseri viventi ma al faraone che gli chiede una dimostrazione su un uomo risponde che sul "sacro gregge" non è possibile farlo .
Un altra cosa ,che mi piacerebbe approfondire, è il fatto che in diverse sepolture del predinastico sono stati ritrovati degli scheletri con la testa staccata e posizionata su mattoni non vicini al corpo .... la testa veniva rimossa dopo che il defunto era gia morto da tempo. Questa usanza è molto strana forse ha qualche collegamento con le teste di riserva , e i segni sul collo servivano per farne un sostituto il più possibile simile a le teste staccate nel predinastico.
13/01/2013 18:27
 
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Condivido quanto detto da Manucaos.
Anche io non propendo per l'ipotesi, pur razionale e plausibile, che le teste non fossero altro che "poggia-parrucche", ma credo invece abbiano un valore simbolico-rituale. I motivi che mi fanno dubitare la prima ipotesi sono principalmente i seguenti:

1. Le teste di pietra sarebbero state poco stabili con sopra delle parrucche, e comunque quest'ultime sarebbero potute essere solo di corta lunghezza, non oltre il collo, mentre le parrucche femminili erano solitamente piuttosto lunghe.

2. Ho letto che le teste non necessitavano di una base di legno per sorreggersi, essendo volutamente
allargate alla base del collo per rimanere in equilibrio.

3. A mio parere avremmo avuto più reperti di questo genere, specialmente in età più tarda.
(domanda: ad esempio, la parrucca di Merit, moglie di Ka, esposta al museo di Torino, dove è stata rinvenuta?)

Inoltre la testa aveva una valenza sacrale, rituale e funeraria sicuramente forte e presente in Egitto, dunque mi è più naturale associare i reperti a questi aspetti, piuttosto che ad un mero uso pratico, strumentale.

Leggendo Erodoto mi sono imbattuto in un passo che vorrei condividere con voi.
Esso descrive il sacrificio dei tori, il quale, appunto, fa emergere la religiosità egiziana relativa alla testa (in questo caso di un animale) di cui parlavo. Sebbene Erodoto abbia visitato l'Egitto nel V secolo, è comunque, secondo me, una interessante testimonianza:

"(...) Condotto l'animale contrassegnato presso l'altare dove sacrificano, accendono un fuoco, e poi, dopo aver fatto sulla vittima libagioni di vino e invocato il dio, la sgozzano sull'altare, e dopo averla sgozzata gli tagliano la testa. Il corpo dell'animale lo scuoiano, la testa invece, dopo aver pronunciato su di essa molte maledizioni (...) la vendono o la gettano nel fiume. Fanno imprecazioni sulle teste pronunciando queste parole, che se mai sta per sopravvenire qualche male a quelli stessi che sacrificano o a tutto l'Egitto ricada su quella testa. Riguardo alle teste degli animali sacrificati e alla libagione di vino gli Egiziani osservano queste norme ugualmente per tutti i sacrifici, e in conseguenza di questa norma nessuno degli egiziani si ciberebbe mai della testa di alcun animale"
[Modificato da Kareni 13/01/2013 18:34]
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