I coperchi decorati di due sarcofagi che un tempo custodivano altrettante mummie sono stati sequestrati dalle Autorità Israeliane che li hanno individuati all'interno di un bazar collocato nel cuore della città vecchia di Gerusalemme.
Dall'esame al C14, condotto per accertarne l'autenticità, si è evinto che i due reperti, quasi certamente parte della refurtiva riconducibile a un furto operato in Egitto, risalgono l'uno ad un periodo compreso tra il X e l'VIII sec. a.C. (Terzo Periodo Intermedio) e l'altro ad epoca ancora più antica, intorno al XVI/XIV sec. a.C. (Secondo Periodo Intermedio/Nuovo Regno). La datazione è stata ulteriormente avallata a seguito dell'esame del materiale impiegato nella fattura (legno di palma), delle decorazioni e dello stile artistico che configura i due coperchi.
Non è chiaro, al momento, come i due reperti siano giunti in territorio israeliano. Il fatto che siano stati letteralmente segati in due parti, con evidente compromissione, lascia intendere che possano essere stati trasportati tramite bagaglio a mano. Si ipotizza, inoltre, che possano provenire da tombe situate nel Deserto Occidentale Egiziano, da dove i saccheggiatori li avrebbero preventivamente trasferiti a Dubai per poi indirizzarli sul mercato israeliano.
Purtroppo si ignora che fine possano aver fatto le basi e le eventuali relative mummie in essi contenute. Ciò che il ritrovamento pone in evidenza è chiaramente l'esistenza di un mercato nero di oggetti antichi che mostra un interesse particolare sia nei riguardi delle mummie che di oggetti ad esse connessi, ma non solo. Un mercato attivo fin dall'epoca Mediovale, quando le mummie venivano sottratte per poi essere rivendute in polvere dai 'miracolosi poteri medicamentosi'.
Al fine di prevenire la diffusione di questo tipo di attività illegali, le Autorità Israeliane hanno provveduto a redigere apposite leggi che entreranno in vigore già a partire dal prossimo 20 aprile 2012, tramite le quali le Autorità competenti potranno avvalersi di strumenti idonei a consentire di operare maggiore controllo sui traffici di reperti antichi entro i confini del Paese.
I coperchi confiscati al momento si trovano in custodia presso idonei laboratori a condizioni climatiche controllate, presso la
Israel Antiquities Authority (IAA) di Gerusalemme.
Nell'immagine uno dei due esemplari di coperchio sequestrati. Dallo stile e dalla fattura si deduce trattarsi di quello più recente, risalente al Terzo Periodo Intermedio. Risulta evidente il taglio netto effettuato per separare il coperchio in due parti e trasportarlo più agevolmente, con l'intento di bypassare i controlli:
[fonte: LiveScience.com ]
[Modificato da -Kiya- 07/04/2012 15:06]