Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Proibizioni e Libertà nella sessualità egizia

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2012 11:39
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Artista del Re
14/03/2012 16:21
 
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Sembra che gli Egiziani non esitassero a trattare la sessualità con Humour: per esempio, chiamavano i testicoli “i due che stanno in basso”. L’atto sessuale era collegato alla rigenerazione vitale e quindi non poteva contenere nulla di negativo.
La masturbazione, in accordo con il gesto del dio Atum, nella cosmologia eliopolitana, non era classificata come gesto vergognoso.
L’equiparazione nei diritti fra maschi e femmine riguardava anche il desiderio sessuale, raccontato, per esempio, nel racconto “Verità e Menzogna”, in cui una donna attira a sé un giovane, Verità, solamente perché lei lo desidera.
Nei Templi erano formalmente proibite le relazioni sessuali.
Nel “Libro dell’uscita alla vita” (Libro dei Morti) figurano liste di atti proibiti, sotto forma di confessioni negative; una di queste recitava: “non ho commesso adulterio nei luoghi sacri della città del mio dio”.
L’astinenza era richiesta in certi periodi, in relazione al calendario religioso: l’astinenza era imposta alle “piangitrici che ricoprivano il ruolo di Iside e Nephty durante le esequie.
Alla morte del Faraone, andava rispettata un’astinenza di 72 giorni, cioè fino a sepoltura avvenuta.
Era proibito l’abuso nei riguardi dei più deboli, vecchie e vedove.
Grande rispetto vi era per il partner: nel libro delle massime di Ptahotep, redatte durante l’antico Regno, erano elencate una serie di norme da rispettare, fra cui il rispetto per un’eventuale indisponibilità del partner.
Lo strupro veniva punito dai giudici, come pure la pedofilia.
Nel villaggio degli operai a Deir-el-Medineh, musicisti itineranti e sicuramente prostitute soggiornavano; esse erano riconoscibili per il tatuaggio sulla coscia raffigurante il dio Bes. Durante il Nuovo Regno, vi erano anche case chiuse, chiamate “case della birra”, peraltro mal tollerate dalla popolazione.
L’endogamia presente nelle famiglie reali ha fatto pensare ad una tolleranza verso la pratica dell’incesto, ma nulla permette di affermarlo. La casa regnante poteva praticare l’incesto per motivi di legittimazione o per conservare la purezza del sangue. Questo ricalcava il comportamento degli dei: le coppie Shu-Tefnut, Geb-Nut, Seth-Nephtys e Iside-Osiride. Si deve, tuttavia, tener conto del significato di queste parole, che potevano, allo stesso tempo, indicare gli amanti, i bambini nati dagli stessi genitori. In certi contratti nuziali, le parole “fratello” e “sorella” potevano significare che i due congiunti avevano uguali diritti.
Zoofilia: Erodoto era rimasto scioccato nel vedere un relazione, di tipo rituale, fra una donna e un caprone nella zona di Mendes, dove l’animale era sacro. Si tratta, in ogni caso, di segni portatori di presagi e messaggi divini. In uno dei “Libri dei sogni”, redatto sotto Ramses II, uomini si accoppiano con vari animali: tale segno indicava una felicità familiare, in quanto la vacca è la rappresentazione della dea Hathor.
Poligamia: in genere la norma era la monogamia, pur avendo, alcuni uomini, delle concubine. La poligamia era piuttosto costosa, soprattutto in caso di divorzio, data la parità di diritti fra uomo e donna.
Solamente i faraoni la praticavano, per motivi diplomatici e politici, che imponevano matrimoni con principesse di altri regni.
Adulterio: è condannato in linea generale, in quanto mette in pericolo la leggitimità dei figli. I codici di comportamento morale erano più severi per le femmine che per gli uomini e l’adulterio da parte della donna veniva giudicato dal tribunale. Nel racconto “Cheope e le streghe”, tratto dal papiro Westcar, la punizione per l’adultera era la morte, la cremazione e la dispersione delle ceneri, mentre l’uomo veniva gettato ai coccodrilli. La regola generale, tuttavia, era più tollerante anche per la donna e tutto finiva in un divorzio,
Nelle “massime di Ankhshesong, si trova scritto: “se trovi la tua sposa con l’amante, prendi una donna che più ti convenga”.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
14/03/2012 19:50
 
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Grazie mille Wotan.Guido per questa messe di informazioni. Posso chiederti se esiste un qualche studio che tratti la materia? Ho visto che le fonti da cui si può compiere una disamina sociologica della sessualità sono varie testi religiosi e racconti popolari e codici di leggi. Grazie mille in anticipo e ancora complimenti per il post.
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Artista del Re
14/03/2012 22:59
 
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Ti ringrazio per l'apprezzamento riguardo a ciò che ho scritto. Riguardo a ciò che mi chiedi, ti prego di voler avere pazienza 1-2 giorni, perché domani sono assente tutto il giorno.
Vedo di raccogliere un pò di materiale da sottoporti.
A presto.
Guido
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

24/03/2012 16:56
 
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In proposito nelle 42 confessioni negative che il morto doveva rendere davanti alla congrega degli dei e dei demoni, le prescrizioni riguardanti il comportamento sessuale sono piuttosto vaghe, ma ben rappresentate.

Ecco qualche topic:
Le 42 confessioni negative

Confessione negativa

In pratica 4 o 5 dichiarazioni su 42, rappresentano circa un 10%, un'attenzione abbastanza alta alla sfera sessuale.
Immagino che la fonte sia del Nuovo Regno, ma a me interesserebbe trovare documentazione più antica.
Quindi chiedo a Guido se ne sa qualcosa.
Ok, mi metto in coda e aspetto.
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Scriba
28/03/2012 08:04
 
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Grazie a Guido per la sua esauriente esposizione.
Manca un unico aspetto:l'omosessualità. Presso i Greci ed i Latini era ampiamente tollerata...si sa qualcosa di preciso riguardo gli Egizi?
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

28/03/2012 08:51
 
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A dir la verità i romani, da buoni maschilisti, tolleravano quella maschile ma solo con certe prescrizioni, mentre consideravano quella femminile una depravazione massima....
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
28/03/2012 09:14
 
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Anni fa, proprio alle origini oserei dire, avevamo introdotto l'argomento 'omosessualità nell'Antico Egitto' in riferimento a una rappresentazione tombale divenuta, in un certo senso, un'icona gay.

La rappresentazione in questione è quella della tomba di Nyankh-khnum e Khnummhotep, situata nella necropoli di Saqqara e risalente alla V Dinastia.

Della medesima propongo una foto che -francis-, tempo addietro, ha condiviso con noi, con relativo commento:



-francis-, 11/06/2008 14.31:



Questa immagine rappresenta i due fratelli Nyankh-khnum e Khnummhotep (V dinastia) la cui tomba è situata nei pressi della piramide di Unas.
Ha fatto molto discutere l'abbraccio fra i due uomini, tanto che alcuni pensano ad un rapporto gay.




Qui di seguito i link alle discussioni inerenti:


Un dipinto di Saqqara meta del pellegrinaggio omosessuale

Omosessualità nell'Antico Egitto


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EgiTToPhiLo/a
Suddito
28/03/2012 12:16
 
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Wotan (complimenti per il nome!! Amo Wagner da musicista e la mitologia nordica, ovviamente), mi interesserebbe molto l'INCESTO. So che Lèvi-Strauss si è appassionato molto, ma non ricordo in che testo. E' una pratica comune presso le antiche popolazioni, probabilmente rappresenta un antico stadio dell'umanità.. Mi riesce difficile pensare che le antiche Civiltà come quella egizia, relativamente evolute, non sapessero che tale pratica era apportatrice di malattie e deformità, come si evince da alcune mummie. Per quanto riguarda l'omosessualità, altre pratiche come avere rapporti con animali, sono vecchie quanto l'uomo. Da qui nascono le proibizioni (ved. LEVITICO).. Proprio perchè tali atti erano frequenti. Non è vero che nell'antica grecia l'omosessualità era tollerata. Lo era soltanto fra un Maestro e un allievo che, divenuto adulto, avrebbe poi condotto una vita sessuale perfettamente normale. Così come scritto nel Codice del Samurai di Yamamoto. Tale pratica era in uso anche presso i celti e i Germani. Era a scopo educativo. Non era fine a se stessa. Per farla breve, gay pride grazie a D-o non ce n'erano. In altre società (Sparta, Tebe) l'omosessualità nasce in ambienti militari (chiusi). Famoso il battaglione sacro dei tebani, schierato a coppie di amanti, invincibile fino a quando fu annientato da Alessandro Magno e le sue Falangi.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

30/03/2012 11:31
 
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Mythos2011, 28/03/2012 12.16:

...Mi riesce difficile pensare che le antiche Civiltà come quella egizia, relativamente evolute, non sapessero che tale pratica era apportatrice di malattie e deformità, come si evince da alcune mummie...



In realtà non sembra sia l'incesto in sé a causare malattie e difformità, così almeno la pensa Freud. Di questo abbiamo parlato anche in un vecchio topic:

Incesto nella famiglia reale
[Modificato da pizia. 30/03/2012 11:39]
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