Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Prinpessa Any

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    -Kiya-
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    00 08/10/2011 13:44
    ... dettaglio a cui va aggiunta la presenza della "t" del femminile al segno sa, che lo rende sa.t, "figlia":

    zAX1


    Direi che non c'è dubbio che questa Iny fosse una donna e che fosse una Principessa Reale.

    Va anche sottolineata la provenienza del reperto: Deir el-Bahari. Possiamo, quindi, ipotizzare due cose:

    1) Il reperto proviene dalla Necropoli di Deir el-Bahari e quindi Iny potrebbe essere vissuta nell'arco di tempo compreso tra i regni di Amenhotep I e Hatshepsut;
    2) Il reperto proviene dalla Cachette DB320, situata nella medesima Necropoli. In tal caso, l'intervallo di tempo da considerarsi è più ampio e abbraccia l'intera XVIII dinastia. La XIX ne è esclusa, poichè in quel periodo i coperchi dei canopi tornarono a proporre le teste dei quattro Figli di Horus.
    [Modificato da -Kiya- 08/10/2011 13:58]
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    RAMSY
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    00 08/10/2011 13:53
    Re: Re:
    -Kiya-, 08/10/2011 11.15:

    Molto interessante l'intuizione di RAMSY, tuttavia non abbiamo certezza che sia questo il caso. Vi furono periodi in cui i coperchi dei Canopi riproducevano, tutti e quattro, le fattezze del defunto per cui erano stati confezionati, come fu per Tutankhamon del resto. Nel caso qui esaminato, quindi, quello che vediamo potrebbe essere proprio il volto di Iny ed è forse uno degli elementi che inducono a datare il vaso alla XVIII dinastia.



    A questo proposito volevo allegarti questi vasi canopi (ma Ty non era della XVIII dinastia [SM=x822741] ) dove i due coperchi superstiti hanno sembianze umane ( a meno che una non sia un babbuino venuto male [SM=g999108])ma con fisionomie differenti. Come si giustifica questo fatto?
    E poi mi è venuta in mente un'altra cosa:vasi canopi in calcare e non in alabastro, scriba non molto dotato, nome del re non menzionato.....non vi sembra che, per il suo rango, questa principessa sia stata un pò bistrattata?
    [Modificato da RAMSY 08/10/2011 13:54]
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    -Kiya-
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    00 08/10/2011 14:18
    I Vasi che segnali non appartengono alla Grande Sposa Reale di Amenhotep III. Dai testi inscritti sui medesimi direi che si tratti di un individuo di sesso maschile.

    Le fisionomie differenti (e quindi anche il fatto che i vasi presentano coperchi dalla testa umana pur trattandosi di vasi provenienti dalla XIX din.) potrebbero suggerire effettivamente un erroneo abbinamento, oppure il "riciclo" di un corredo funerario...

    A proposito della tua osservazione: l'oggetto appartiene a una Principessa, non a una Regina o a un Re. Quindi credo che la sua fattura non debba destare perplessità.
    [Modificato da -Kiya- 08/10/2011 14:21]
  • Kareni
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    00 08/10/2011 15:52


    -Kiya-, 08/10/2011 11.15:



    Devo ammettere che mi sono affidata più all'intuito che non alle regole grammaticali. Ho anche inserito un "per" di troppo, dopo jm stp-s3 ḥpy:

    "..... il/la quale ha scelto la protezione di Hapy. L'Osiride figlia del Re chiamata/detta Iny".

    Ho voluto dare per scontato che qui Wsir fosse da intendersi come epiteto riferito alla defunta.

    (...)

    Carlo tu che proponi come traduzione integrale? Ti riferisci al Neo-Egiziano... devo supporre che tu sia del parere che questa donna visse in Epoca Amarniana o negli anni immediatamente successivi?

    (...)


    Molto interessante l'intuizione di RAMSY, tuttavia non abbiamo certezza che sia questo il caso. Vi furono periodi in cui i coperchi dei Canopi riproducevano, tutti e quattro, le fattezze del defunto per cui erano stati confezionati, come fu per Tutankhamon del resto. Nel caso qui esaminato, quindi, quello che vediamo potrebbe essere proprio il volto di Iny ed è forse uno degli elementi che inducono a datare il vaso alla XVIII dinastia.




    Anche io ho considerato l’ipotesi che potesse essere un epiteto, dato che il defunto veniva definito di volta in volta Wsjr oppure Wsjr pn, “questo Osiride”. Tuttavia se fosse un dativo nominale, “a/per l’Osiride”, ci sarebbe necessariamente la preposizione “n”:
    n

    che non può essere omessa.
    Mentre potrebbe essere il soggetto della frase introdotta dall’imperativo particolare jm (dà!, fà che!), usato in tal caso come verbo operatore senza distinzione al posto di rdj.

    Appena ho un po’ di tempo per pensarci posso passare a proporre la mia traduzione; ho alcuni dubbi.
    Per quanto riguarda la datazione: A mio parere risale alla XVIII dinastia, e si, forse è di epoca Amarniana o giù di lì, anche se non escludo ancora la XIX. Pensandoci l’arcano può essere risolto, infatti quello che appariva un dettaglio ora è in grado di essere la chiave. Ufficialmente a partire dalla XIX dinastia si affermano i vasi canopi raffiguranti i 4 figli di Horus; se dunque Ramsy ha ragione ed è stato fatto un bel “collage”, presumibilmente appartengono a quel periodo, altrimenti bisogna tornare indietro.
    Potrebbe anche trattarsi di una cassetta unica ripartita in 4 scomparti, il che ci è impossibile constatarlo dall'immagine; ciò porrebbe il reperto in un tempo che va dal II Periodo Intermedio/XVIII dinastia.
    Se Ramsy con i suoi “agganci” :) riuscisse a giungere a queste informazioni, magari domandando diretto diretto: “avete messo insieme vaso e coperchio diversi oppure no?” :) si potrebbe arrivare alla soluzione, almeno sul periodo da tenere in considerazione.
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    RAMSY
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    00 09/10/2011 01:27
    Ok, ho fatto i compiti:
    [URL=Helen Miller Gould canopic jar]questo è il vaso canopo di Iny in calcare con decorazioni dipinte, che proviene probabilmente da Deir el Bahry, Tebe. Nuovo regno, XVIII dinastia, periodo di Amenhotep III. Alto 38 cm con 16 cm di diametro
    A partire dall'antico regno il corpo del defunto, maschio o femmina che fosse, veniva sepolto con un corredo relativo alla mummificazione abbastanza standardizzato. Un elemento essenziale tra questo gruppo di oggetti era il set di vasi canopi che servivano a contenere le viscere del defunto. Il vaso in questione faceva parte da un gruppo di quattro vasi specificatamente identificati con i quattro figli di Horus: Hamset, Hapi, Duamutef e Qebeshenuf che servivano a proteggere gli organi interni. La dedica ici dice che questo vaso era sotto la protezione di Hapi e Nefti che servivano come guardiani divini dei polmoni. L'iscrizione, disposta in tre colonne verticali evidenziate con pigmento blu dice:
    Parole dette da Nefti, io accolgo tra le mie braccia ciò che è in me, assicurandolo sotto la protezione di Hapi e (anche) di Osiride. La figlia del re, Iny, giustificata.
    Nell'iscrizione la è proprietaria del vaso è identificata come Iny, figlia del re. Sulla base della storia del vaso e del suo stile, questo può essere associato ad un gruppo di vasi canopi appartenenti a membri della famiglia reale o ai domestici di Amenhotep III che erano sepolti in tombe o gruppi di tombe sulla parete occidentale di Deir el Bahry.
    Il vaso canopo di Iny si contraddistingue dall'alta raffinatezza e delicatezza del lavoro di intaglio. La qualità e la cura usati suggeriscono un alto rango o comunque una convivenza con la famiglia reale da parte di Iny.
    Con il suo coperchio dalla testa umana questo vaso si discosta da quelli convenzionalmente associati alla sepoltura maschile di quel periodo. Anche l'iscrizione associa la defunta ad Osiride poichè questo dio non ha un vero e proprio corrispettivo femminile, una dea che leghi il suo nome a quello del dio maschile.
    Con ogni probabilità il tappo del vaso di Iny fa parte di un set di quattro vasi canopi co quattro coperchi con testa umana senza barba. La giusta correlazione tra coperchi con testa umana senza barba e le sepolture femminili è ancora poco chiara.
    Com'era tradizione gli occhi e la bocca sul coperchio erano originariamente evidenziati in nero. Come altri vasi canopi del periodo era probabilmente collocato all'interno di una contenitore di legno che veniva utilizzato come "sarcofago degli organi interni".
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    RAMSY
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    00 09/10/2011 01:32
    questo è il link
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    Biceleon
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    00 09/10/2011 09:18
    Re:
    RAMSY, 09/10/2011 01.27:

    ... è il vaso canopo di Iny in calcare con decorazioni dipinte, che proviene probabilmente da Deir el Bahry, Tebe. Nuovo regno, XVIII dinastia, periodo di Amenhotep III.



    Quindi è probabile che questa principessa Iny sia una delle figlie di Amenhotep III?
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    -Kiya-
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    00 09/10/2011 11:59
    Re: Re:
    Biceleon, 09/10/2011 09.18:



    Quindi è probabile che questa principessa Iny sia una delle figlie di Amenhotep III?




    Per poter rispondere a questa domanda dovremmo, innanzi tutto, conoscere le ragioni che indocono a classificare questo vaso come proveniente dal Regno di Amenhotep III.
    Secondo Aidan Dodson e Dyan Hilton nell'albero genealogico di Amenhotep III e Teye, insieme a Sitamun, Iset, Henuttaneb, Nebetiah e Baketaten, compare un'altra principessa di cui si ignora il nome, che viene indicata con la siglia 18A-H. Riscontri della sua esistenza sono stati trovati nella TT192 (la tomba di Kheruef), su un rilievo che mostra due Principesse (perfettamente identiche fra loro) nell'atto di scuotere i sistri.
    Ne propongo immagine in allegato.

    Iny, tuttavia, potrebbe non essere figlia della coppia Amenhotep/Teye, ma del Re e di una sposa secondaria.


    p.s. ... è chiaro che devo dedicarmi in modo serio e impegnativo allo studio della lingua Egizia....
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