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Indagini sulle teorie di Sitchin riguardo l'astronomia sumera

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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 18/06/2011 12:02
    Da appassionato di cultura sumerica/accadica mi sono spesso imbattuto nelle teorie di Zecharia Sitchin e dei suoi sostenitori, sul nostro forum qualcosa abbiamo trattato.

    Sul web di materiale critico riguardo Sitchin ce ne ben poco, principalmente troviamo le argomentazioni del Dr. Michael S. Heiser e i suoi sottoprodotti, cioè delle ulteriori riflessioni fatte da altri avendo come base il lavoro di Heiser.

    Uno degli errori di fondo che mi sento di sollevare a chi ha analizzato il lavoro di Sitchin è quello di non aver verificato le fonti citate da quest'ultimo, l'unica scusante è la difficoltà di reperire il materiale.

    Molti nel forum conoscono la mia fissazione nel controllo delle fonti, cosa che ritengo fondamentale prima formulare qualsiasi ipotesi, se poi le fonti non vengono capite o peggio ancora alterate le possibili ipotesi si moltiplicano esponenzialmente, quindi la base prima di tutto.
    Ora, controllare le fonti di Sitchin è un lavoro non da poco, come dicevo molte di queste sono quasi irreperibili, se aggiungiamo che Sitchin il più delle volte cita solo un autore o solo il titolo di un articolo senza ulteriori riferimenti il lavoro diventa immane.

    Nonostante tutto, per amore della verità, ho provato a fare un tentativo focalizzando la mia ricerca su quei testi che sono fondamentali per la tenuta delle teorie di Sitchin, riporto di seguito una delle pagine fondamentali del lavoro di Sitchin:

    «I testi mesopotamici affermavano spesso che mulmul comprendeva sette LU.MASH (sette "vagabondi ben conosciuti") e gli studiosi hanno pensato che questi ultimi fossero le più brillanti fra le Pleiadi, che sono visibili a occhio nudo. Il fatto che in realtà, a seconda della classificazione utilizzata, queste stelle più brillanti siano sei o nove, e non sette, costituiva certamente un problema, ma, poiché non c'erano alternative, si preferì per il momento accantonarlo.

    Franz Kugler (Sternkunde und Sterndienst in Babel), che non era mai stato particolarmente convinto della soluzione delle Pleiadi, la escluse poi categoricamente quando, in un testo mesopotamico, trovò l'inequivocabile affermazione che mulmul comprendeva non soltanto "vagabondi" (pianeti), ma anche il Sole e la Luna: non era dunque possibile che il termine indicasse le Pleiadi. Nel tentativo di approfondire la questione, si imbatté poi in altri testi che affermavano a chiare lettere che "mulmul ulshu 12" ("mulmul è una fascia di 12"), dieci dei quali formavano un gruppo a sé stante. La nostra opinione è che il termine mulmul si riferisse al sistema solare e che la ripetizione della sillaba stesse a indicare il gruppo nel suo complesso, "il corpo celeste che comprende tutti i corpi celesti".

    Charles Virolleaud (L'Astrologie Chaléenne, «L'astrologia caldea») translitterò un testo mesopotamico (K.3558) che descrive i membri del gruppo mulmul o kakkabu/kakkabu. L'ultima riga del testo è esplicita:

    Kakkabu/Kakkabu.
    Il numero dei suoi corpi celesti è dodici.
    Dodici sono le stazioni dei suoi corpi celesti.
    Il totale dei mesi della Luna è dodici.

    I testi, dunque, non lasciano dubbi: il mulmul - il nostro sistema solare - era composto da dodici membri. In realtà ciò non dovrebbe sorprenderci, poiché lo studioso greco Diodoro, spiegando le tre "vie" dei Caldei e il conseguente elenco di 36 corpi celesti, affermava che «di questi dèi celesti, dodici detengono la massima autorità; a ognuno di essi i Caldei assegnano un mese e un segno dello zodiaco».

    Ernst Weidner (Der Tierkreis und die Wege am Himmel) scoprì che, oltre alla via di Anu e alle sue dodici costellazioni zodiacali, alcuni testi parlavano anche della "via del Sole", composta anch'essa da dodici corpi celesti: il Sole, la Luna e altri dieci. La riga 20 della cosiddetta tavola TE affermava: «naphar 12 sheremesh ha.la sha kakkab.lu sha Sin u Shamash ina libbi ittiqu», significa: «in totale, 12 membri [stannonella fascia] a cui appartengono il Sole e la Luna, e dove
    orbitano i pianeti». A questo punto possiamo finalmente capire il significato che
    aveva per gli antichi il numero dodici.» - Il pianeta degli dei, pp. 254-255

    Se si naviga sul web e si digita K. 3558 troviamo che un sostenitore di Sitchin afferma che la frase naphar 12 sheremesh ha.la sha kakkab.lu sha Sin u Shamash ina libbi ittiqu è tratta dalla tavoletta K. 3558, cosa non vera, tra l'altro risulta non vero nemmeno quanto dice Sitchin in quanto la Tavoletta-TE consta solo di 12 righe, la frase infatti è tratta da una tavoletta ritrovata ad Uruk, ma questo lo spiegherò poi.

    Come potete vedere ce un po di confusione, anche tra i fans di Sitchin, nei prossimi post proverò a fare un po di chiarezza, anche se non ho ancora sviscerato del tutto le fonti da me reperite, diciamo che posterò il materiale man mano che l'indagine va avanti.
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    ACUSinpw
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    Scriba Guardiano
    Scriba

    Akhu-en-inpu
    Haw-erhefetkher-netjeru
    Gemet-ef-reh-neb
    00 20/06/2011 03:04
    Potrebbe interessarti, a proposito di seguaci di Sitchin e di ricerca sulle fonti da lui citate, questa discussione di un po' di tempo fa: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=66845&f=66845&idd...
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/06/2011 17:44
    Grazie ACUS, ricordo che seguii la discussione con un certo interessante, ma se ho ben presente il colonnello Laurence Austine Waddell non rientra tra le fonti citate da Sitchin.
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 23/06/2011 12:07
    Iniziamo da E. Weidner, l’ultimo autore citato da Sitchin:

    «Ernst Weidner (Der Tierkreis und die Wege am Himmel) scoprì che, oltre alla via di Anu e alle sue dodici costellazioni zodiacali, alcuni testi parlavano anche della "via del Sole", composta anch'essa da dodici corpi celesti: il Sole, la Luna e altri dieci. La riga 20 della cosiddetta tavola TE affermava: «naphar 12 sheremesh ha.la sha kakkab.lu sha Sin u Shamash ina libbi ittiqu», significa: «in totale, 12 membri [stanno nella fascia] a cui appartengono il Sole e la Luna, e dove orbitano i pianeti».»

    L’articolo di Weidner è presente nell’opera Archiv für Orientforschung, vol. 7 (1931/32), pp. 170-178. Sitchin afferma che la frase «naphar 12 sheremesh ha.la sha kakkab.lu sha Sin u Shamash ina libbi ittiqu» corrisponde al rigo 20 della cosiddetta tavoletta TE, questo è stato il primo grossolano errore di Sitchin in cui mi sono imbattuto. La tavoletta TE è conosciuta sia come BM 77824 che come 85-4-30, 15 [LINK]

    Qualcuno ha obbiettato che da nessuna parte della pagina linkata è specificato che la BM 77824/ 85-4-30, 15 e la tavoletta TE fossero la stessa , io l’ho invitato ad andarsi a vedere la bibliografia di rifermento, di cui 2 testi su 3 sono reperibili sul web cioè quelli di Kugler e Weidner che utilizzano la classificazione 85-4-30, 15. Il testo di Leichty, Finkelstein e Walker è un catalogo, in esso si può leggere che la tavoletta BM 77824 è classificata anche come 85-4-30, 15, ma per chi è allergico ai testi stranieri sono riuscito a trovare anche un riferimento in italiano:

    «La tavoletta 85,4-30,15 fu pubblicata da T.Pinches in Academy, 4 Nov. 1893 e fu detta “Tavoletta TE” proprio perché il determinativo kakkabu è scritto sempre TE.» - Giovanni Schiaparelli: storico della astronomia e uomo di cultura, ed. Mimesis, p. 74 nota 28

    Due parole sulla tavoletta TE, essa risale all’incirca al 500 a.C. ed è scritta in cuneiforme accadico in un totale di 12 righe, 8 davanti e 4 sul retro, Weidner in Handbuch der babylonischen Astronomie, vol. 1, p. 121 ci riporta sia la traslitterazione che la traduzione:

    1. kakkab am KU-MAL = Ariete
    2. kakkab Kakkabu kakkab GU-AN-NA = Pleiadi, Toro
    3. kakkab SIB-ZI-AN-NA kakkab MAS-TAB-GAL-GAL = Orione, Gemelli
    4. kakkab AL-LUL = Cancro
    5. kakkab UR-GU-LA = Leone
    6. kakkab ES-SIX = Vergine
    7. kakkab Zi-ba-[ni-tu] = Bilancia
    8. kakkab GIR-TAB = Scorpione
    9. kakkab PA-BIL-SAG = Sagittario
    10. kakkab SUHUR= Capricorno
    11. kakkab Gu-La = Acquario
    12. kakkab DIL-GAN kakkab Rikis nuni = Balena, Pesci

    Come si può vedere in questo testo non ce traccia ne della frase di Sitchin ne di un rigo 20, inoltre Weidner rende kakkab kakkabu (MUL.MUL) letteralmente “La stella di stelle” con Pleiadi, se traduciamo questo termine come vuole Sitchin "il corpo celeste che comprende tutti i corpi celesti" o semplicemente “sistema solare” sarebbe del tutto fuori luogo in un semplice elenco di costellazioni.

    Comunque, ad onor del vero, va detto che la frase su citata è presente nell’articolo di Weidner ma è riferita ad un altro reperto, infatti dopo aver trattato brevemente la tavoletta TE passa a commentare la tavoletta AO 6483 che l’autore trae dal testo di Thureau-Dangin Tablettes d’Uruk, volume 6, n. 14 [LINK] noto al mondo accademico anche con l’abbreviazione TCL 6, Weidner dopo aver riportato succintamente la traduzione delle linee 14-19, contenente un elenco di dodici costellazioni dello zodiaco, afferma:

    «Subito dopo questa enumerazione, risulta che (linea 20):
    naphar 12 šere.meš HA.LA ša kakkab.lu ša d.sin u d.šamaš ina libbi.bi ittiqu.meš, “in totale 12 membri, parti dello zodiaco, lungo cui si muovono la luna e il sole”»

    Se confrontiamo le due traduzione:

    Weidner: totale 12 membri, parti dello zodiaco, lungo cui si muovono la luna e il sole
    Sitchin: in totale, 12 membri a cui appartengono il Sole e la Luna, e dove orbitano i pianeti

    l’unica convergenza che hanno è sul “totale di 12 membri”, per il resto sono assolutamente divergenti. Per un analisi del contesto e della traduzione della tavoletta AO 6483 provvederò in un altro post.
    [Modificato da Biceleon 23/06/2011 12:08]
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    pizia.
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    - ShemsetRa -
    Architetto Reale

    00 04/07/2011 23:35
    Re:
    Biceleon, 18/06/2011 12.02:


    Sul web di materiale critico riguardo Sitchin ce ne ben poco, principalmente troviamo le argomentazioni del Dr. Michael S. Heiser e i suoi sottoprodotti, cioè delle ulteriori riflessioni fatte da altri avendo come base il lavoro di Heiser.



    Intendi dire che sul web la maggior parte si allinea con Sitchin e lo sostiene?

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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 05/07/2011 00:33
    Re: Re:
    pizia., 04/07/2011 23.35:



    Intendi dire che sul web la maggior parte si allinea con Sitchin e lo sostiene?




    Considerato i milioni di libri venduti da Sitchin potrebbe anche essere che una buona parte del popolo del web appoggi le sue tesi.

    Quello che però io volevo intendere è che sul web sono ben poche le persone che hanno provato a verificare le tesi di Sitchin, uno su tutti è il Dr. Michael S. Heiser, le sue analisi lo hanno portato ad esser il suo maggior antagonista, tutti gli altri quasi sempre utilizzano il lavoro di Heiser come base per le loro argomentazioni.

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    pizia.
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    00 10/07/2011 00:40
    Ah, ok, adesso ho capito.
    E' possibile che in questo caso il web sia lo specchio di quanto succede nel mondo accademico, cioé che anche lì quasi nessuno abbia provato a verificare le sue tesi?
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 10/07/2011 02:49
    Re:
    pizia., 10/07/2011 00.40:

    Ah, ok, adesso ho capito.
    E' possibile che in questo caso il web sia lo specchio di quanto succede nel mondo accademico, cioé che anche lì quasi nessuno abbia provato a verificare le sue tesi?



    Esatto.
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 09/08/2011 02:00

    Giovanni Pettinato descrive il testo TCL VI 14 (AO 6483) nel suo libro La scrittura celeste a pp. 296-303, lo definisce un “manuale” per predire il futuro basandosi sulle nascite, e lo suddivide in 5 sezioni:

    r. 1-5: Visibilità della Luna nei vari giorni del mese
    r. 6-21 Misurazione dello Zodiaco e microzodiaco
    r. 22-25: Caratteristiche dei segni zodiacali
    r. 27-v. 28: Oroscopi e pianeti
    v. 29-38: Oroscopi e stelle fisse

    Sia per brevità sia per rimanere sull'argomento mi soffermerò solo sulle linee r. 6-21 e 22-25, in questa parte del testo vediamo che lo scriba suddivide il segno zodiacale dell'Ariete in dodici parti uguali alle quali vengono assegnati gli stessi nomi dei segni zodiacali e nella stessa sequenza, questo microzodiaco è noto anche con il termine greco di Dodekatemoria (dodici parti).

    Riporto di seguito la traduzione dei versi eseguita da G. Pettianto:

    r 6) Per trovare […] un segno zodiacale: nel […] di pietra, pianta ,albero,
    r 7) […] porzioni di un solo segno zodiacale riferito al Sole,
    r 8) […] porzioni di un solo segno zodiacale riferito alla Luna […],
    r 9) […] Ariete dal suo inizio fino alla fine, fino al toro:
    r 10) giorni corrispondono ad un beru (=30°). Tu devi prendere 2,5 giorni come una porzione,
    r 11) e così otterrai 12 porzioni della costellazione dell'Ariete.
    r 12) Moltiplica 2,30° per 12 che costituiscono il nucleo della costellazione dell'Ariete e così arrivi a 30° come risultato.
    r 13) In 30 giorni si hanno 12 segmenti della costellazione dell'Ariete.
    r 14) I segmento: il suo nome è Ariete; II segmento: il suo nome è Toro;
    r 15) III segmento: il suo nome è Gemelli; IV segmento: il suo nome è Cancro;
    r 16) V segmento: il suo nome è Leone; VI segmento: il suo nome è Vergine;
    r 17)VII segmento: il suo nome è Bilancia; VIII segmento: il suo nome è Scorpione;
    r 18) IX segmento: il suo nome è Sagittario; X segmento: il suo nome è Capricorno;
    r 19) XI segmento: il suo nome è Acquario; XII segmento: il suo nome è Pesci.
    r 20) Totale 12 segmenti della costellazione di Ariete nel mezzo della quale
    tragittano il Sole e la Luna. Io te l'ho indicato.

    Pettinato così commenta questi versi:

    «Sembra proprio che questo sia un documento scritto da un professore che spiega ai suoi allievi il modo di operare per suddividere ogni segno zodiacale in dodici parti. Egli ha fornito il primo esempio, spettava ovviamente agli allievi completare l'intero arco di 360°»

    Seguendo la traduzione di Pettinato dei versi successivi 22-25 vediamo come lo scriba tratteggia in modo sintetico il carattere essenziale dei dodici segni zodiacali:

    r 22 La porzione dell'Ariete: morte della sua famiglia. La porzione del Toro: morte in battaglia. La porzione dei Gemelli: morte in prigione.
    r. 23 La porzione del Cancro: morte in oceano; longevità. La porzione del Leone: egli diventerà vecchio, egli sarà ricco, variante: cattura del suo nemico personale. La porzione della Vergine: egli sarà ricco; angustia.
    r. 24 La porzione della Bilancia: giorni felici; egli morrà a 40 anni. La porzione dello Scorpione: morte per preoccupazioni, morte per destino. La porzione del Sagittario: morte in oceano.
    r.25 La porzione del Capricorno: egli sarà povero, sarà isterico, si ammalerà e morrà. La porzione dell'Acquario: a 40 anni avrà figli; morte per annegamento. La porzione dei Pesci: a 40 anni morrà: lunghi giorni di tenace lavoro.

    Ora che abbiamo un idea di cosa dice il testo proviamo ad esaminare meglio il verso 20:

    PAP 12 UZU-MEŠ HA.LA ša2 MUL2 LU ša2 d.30 u d.UTU ina lib3-bi DIB-MEŠ uk-tal-lim-ka

    Le parole in maiuscolo sono in sumero quelle in corsivo in accadico, Weidner nel suo articolo riporta l'intera linea in accadico tranne la parola HA.LA tralasciando di inserire l'ultima parola uk-tal-lim-ka, forse perché non era indispensabile nello sviluppo del suo articolo:

    naphar 12 šere.meš HA.LA ša kakkab.lu ša d.sin u d.šamaš ina libbi.bi ittiqu.meš

    Confrontiamo alcune traduzioni di questo verso per la precisione quella di: Pettinato (P), Sachs (Sa), Weidner (W), Pennsylvania Sumerian Dictionary (PSD):

    P) Totale 12 segmenti della costellazione di Ariete nel mezzo della quale tragittano il Sole e la Luna. Io te l'ho indicato.

    Sa) Total: 12 […] of the portion of Aries, in the midst of which the sun and moon pass by. I pointed (them) out to you.

    Traduzione: Totale: 12 [...] della porzione di Ariete, in mezzo del quale il sole e la luna passano. Ho chiarito (loro) a voi.

    W) Insgesamt 12 Glieder, Teile des Tierkreises, in denen der Mond und die Sonne dahinziehen.

    Traduzione: In totale 12 membri, parti dello zodiaco, in cui si muovono la luna e il sole.

    PSD) Total: 12 divided ominous parts of the Hireling which the Moon and the Sun will go through; I have shown (them) to you.

    Traduzione: Totale: 12 parti infauste divise del operaio salariato che la Luna e il Sole passeranno attraverso, ho mostrato (loro) a voi.

    Le differenze che notiamo nelle traduzioni sono da addebitare a due parole UZU-MEŠ e MUL2 LU, vediamo perché:

    UZU-MEŠ: Ad A.Sachs sfuggiva l'interpretazione filologica di questo termine presente nelle linee 8, 11, 12, 13 e 20, nell'incertezza lo sostituì nella sua traduzione con […], ritenne dubbiosa l'interpretazione di Weidner che vi lesse š?r? (letteralmente: carne, pezzo di carne) e che tradusse con “membri”. Il PSD da come possibili significati di questo termine: carne, presagi dalle visceri, parti infauste; ed è proprio con quest'ultimo significato che traduce il PSD. Pettinato preferisce tradurre con “segmenti”, ma probabilmente potrebbe andar bene anche la traduzione “pezzo di carne” se la si interpreta non in senso letterale ma metaforico in quanto si riferirebbe ai 12 “pezzi della figura celeste” dell'Ariete. Comunque le diverse traduzioni non cambiano sostanzialmente il senso del testo.

    MUL2 LU: Weidner ritenne che questo termine fosse un abbreviazione di MUL.LU.MAS in accadico kakkabu.lumasi che significa “zodiaco”, Sachs fece però notare che mul-LU o mùl-LU o semplicemente LU col significato di "Ariete" compare in una dozzina i testi Seleucidi (in particolare da Uruk), incluso il testo presente dove nella linea 22 il contesto impone questo significato. Ad oggi la maggior parte degli studiosi è concorde con Sachs.

    Un piccolo chiarimento va fatto sul perché il PSD traduce “Hireling” (operaiosalariato o mercenario) al posto di Ariete, utilizzo ancora una volta le parole di Pettinato:

    «Il primo segno zodiacale, Ariete, suona in sumerico MUL.LU'.HUN.GA', reso in semitico agru, «operaio salariato», che ovviamente non ha nulla a che fare con la rappresentazione dell'Ariete. Accogliendo, però, le spiegazioni fornite da A. Ungnad e recepite dagli altri studiosi, la sostituzione di «salariato» con «pecora» è dovuta all'errore di uno scriba che al posto di LU' «uomo» ha scritto il suo omofono LU che significa Ariete. Su questa scia hanno continuato poi gli studiosi di astrologia babilonesi, i quali hanno equiparato il nome del segno zodiacale con il divino Dumuzi, il pastore per eccellenza. Da qui l'uso costante, in aperto dissenso con il nome originale, dell'Ariete nelle raffigurazioni di tale segno zodiacale» - p. 97

    Ora passiamo ad analizzare la traduzione del verso 20 fatta da Sitchin:

    In totale, 12 membri a cui appartengono il Sole e la Luna, e dove orbitano i pianeti

    Personalmente riscontro 3 errori:

    1. Sitchin traduce MUL.LU con pianeti, probabilmente ritenendo che fosse un abbreviazione di MUL.MUL a cui lui da il significato di sistema solare. A parte il fatto che non esiste riscontro dell'equazione MUL.LU = MUL.MUL, questa associazione risulta del tutto dissonante con l'intero testo.

    2. Il termine DIB.MES (in accadico ittiq? che deriva da et?qu) viene tradotto da Sitchin con “orbitano” mentre questi ha tutt'altro significato come ad esempio:attraversare, passare su, passare da, passare attraverso, procedere, incrociare. Il corrispettivo di “orbitare” non esiste ne in sumerico ne in accadico, però se lo scriba voleva intendere ciò potevano usare un termine che esprimesse un concetto simile, come saharu che ad esempio significa “girare intorno”.

    3. Forse il più grave in quanto sembra fatto apposta per poter dare alla frase il significato che si voleva, quest'errore consiste nello scambio dei soggetti precisamente i “pianeti” e il “Sole e la Luna. Proviamo a fare una traduzione interlineare per rendercene conto:

    PAP 12: totale 12; UZU-MEŠ: membri, segmenti, parti infauste; HA.LA: divise; ša2: della; MUL2 LU: Ariete, ša2: che; d.30: la Luna, u: e; d.UTU il Sole; ina: nel; lib3-bi: dentro, mezzo; DIB-MEŠ: vanno attraverso.

    La traduzione letterale del verso suonerebbe pressappoco così:

    Totale 12 membri divisi dell'Ariete che la Luna e il Sole nel mezzo vanno attraverso

    che potremmo sintetizzare:

    Totale 12 membri dell'Ariete che la Luna e il Sole nel mezzo attraversano

    ora se traduciamo come fa Sitchin MUL.LU con “pianeti” e DIB.MES con “orbitano” avremo:

    Totale 12 membri dei pianeti che la Luna e il Sole nel mezzo orbitano

    Chiaramente la traduzione non va, vanno apportate delle modifiche scambiare i
    soggetti:

    Totale 12 membri della Luna e il Sole cui i pianeti nel mezzo orbitano

    da qui alla traduzione finale di Sitchin il passo è breve:

    In totale, 12 membri a cui appartengono il Sole e la Luna, e dove orbitano i pianeti

    Riguardo invece l'affermazione di Sitchin:

    «alcuni testi parlavano anche della "via del Sole", composta anch'essa da dodici corpi celesti: il Sole, la Luna e altri dieci »

    ebbene nell'articolo di Weidner, che pure parla della “via del Sole”, non ce scritto niente del genere anche se Sitchin in modo subdolo cerca di farlo credere, aggiungo che non esiste nessun testo antico o di studioso moderno che affermi che la “via del Sole” è composta dal Sole, la Luna e altri 10 “corpi celesti”.

    Concludendo: la traduzione di Sitchin risulta del tutto improponibile sia a livello filologico che del contesto. Sitchin è reputato dai suoi fans un grande studioso indipendente il quale è riuscito a scovare materiale che studiosi accademici a volte hanno difficoltà a reperire, sembra però che Sitchin dopo aver reperito l'articolo di Weidner del 1930, dove la tavoletta AO 6483 è trattata marginalmente, e dopo aver confusa quest’ultima con la tavoletta TE (forse aveva poca dimestichezza con il tedesco), gli sia sfuggito un noto articolo di A. Sachs Babylonian Horoscopes ben più recente (1952) e ben più articolato ed esplicativo, visto che oltre ai suoi commenti veniva riportata l'intera traduzione del testo. Se si pensa che il libro di Sitchin Il dodicesimo pianeta è stato pubblicato per la prima volta nel 1976, la sua risulta una vera è propria mancanza, io però credo che Sitchin, da persone intelligente qual'era, abbia volutamente ignorato Sachs per evitare di giustificare l'ingiustificabile.
    [Modificato da -Kiya- 13/08/2011 15:18]
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 15/10/2011 14:58
    Negli ultimi due mesi mi è stato chiesto di scrivere per un blog sull'archeologia , avevo spiegato che forse non ero la persona adatta, ma hanno insistito ed ho finito per accettare, in questi giorni si è aggiunto come autore anche il prof. Lorenzo Verderame posso dire di essere in ottima compagnia.

    Visto che negli ultimi tempi sto “lavorando” su Sitchin ho pubblicato nel blog alcune cose interessanti che avrei dovuto postare qui, se qualcuno fosse interessato segnalo il LINK .

    P.s. Nei link per gli approfondimenti ho pensato di segnalare il “nostro” forum.
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