Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Alessandro e Aristotele, conflitto di vedute?

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    -Kiya-
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    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
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    00 07/08/2010 20:05
    Ci è noto che Alessandro ricevette un'educazione greca, precisamente Ateniese, per tramite del filosofo Aristotele.
    Fu questa la scelta di suo padre Filippo, una scelta che oltre al desiderio di offrire una formazione degna al proprio erede, forse nascondeva un disegno politico di tutto rispetto.

    Ma Alessandro non fu mai ritenuto un Greco. Fu Macedone fino alla fine dei suoi giorni.
    Come influì, se influì, allora sulla sua formazione l'educazione impartita da Aristotele?
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    ACUSinpw
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    Akhu-en-inpu
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    00 08/08/2010 11:33
    E' vero.. fu Macedone fino alla fine dei suoi giorni, ma attraverso la sua breve vita cambiò l'idea stessa di grecità.

    Il popolo Macedone aveva sempre vissuto ai limiti delle poleis greche, e da molto prima di Alessandro era profondamente grecizzato.. una sorta di popolo "semi-greco" e quel semi si basava sostanzialmente sul fatto che le strutture politiche macedoni si sono sempre mantenute monarchiche, ma l'apparato culturale-religioso era allineato con la cultura dominante, quella Greca, Ateniese, tanto che molti letterati e filosofi si spostarono alla corte Macedone e viceversa molti dotti macedoni correvano ad Atene per "acculturarsi".

    E i regnanti Macedoni, prima di Alessandro e Filippo II, attraverso un sistema di alleanze convenienti durante le guerre del peloponneso, espansero il loro potere e la loro influenza in area greca, culminando poi nella spinta militare di Filippo II e nella stella bruciante di Alessandro che fece sua la Grecia e poi fece suo quasi l'intero mondo allora conosciuto, dalle coste italiane fino all'Indo e alla Nubia...

    Ma quello che fece Alessandro, culturalmente, fu estendere l'idea di Grecità, e non solo, fu sconvolgere l'idea di mondo, l'idea di "popolo"... Cercò di fondere elementi culturali diversi, fondere la grecità con la cultura dei popoli che man mano assoggettava, elevando la lingua greca come lingua internazionale, la famosa "koinè", rendendo fondando Alessandria non solo in Egitto, ma in ogni dove, come faro e simbolo della mescolanza di culture, dove quella greca doveva agire da catalizzatore. Scomparvero allora gli "oi barbaroi", quelli la cui lingua suonava come un insensato "bar bar" e i membri dell'esercito Macedone (composto da greci, persiani, egiziani...) furono spinti a sposarsi con donne locali, laddove giungevano. E l'esempio fu sempre dato da Alessandro in prima persona. Alessandro fu fedele ai culti dei popoli che raggiungeva.

    Non credo, quindi, che "Alessandro il Macedone" si mantenne "Macedone" fino alla fine dei suoi giorni, credo che Alessandro il Macedone non fu mai davvero Macedone.

    E questo, forse, si deve alla sua educazione Aristotelica...

    Sappiamo dalle fonti che a un certo punto il rapporto fra Aristotele ed Alessandro si incrinò, come se Aristotele si fosse spaventato di ciò che aveva creato. Mi piacerebbe approfondire, anche perchè sono sempre stato affascinato da Alessandro.
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    -Kiya-
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    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
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    00 08/08/2010 14:03
    A mio parere, è proprio quell'idea di Impero a "dividere" ideologicamente Alessandro da Aristotele, il quale basava la sua teoria sull'importanza riconosciuta alla citta-stato. Città-stato che nella sua concezione era greca, naturalmente. Una visione "ristretta" che viene a scontrarsi con l'ideale di un disegno immenso.
    Ad un certo punto credo che vi fu una sorta di "inversione delle parti", in cui lo studende superò il maestro e divenne a sua volta precettore. Forse è di questo che risentì temporaneamente il loro rapporto.
    Fondamentalmente, pero, credo che la stima reciproca non venne mai meno, come ci conferma il fatto che, a seguito della morte di Alessandro, quando ad Atene quell'odio verso i Macedoni che negli anni precedenti si era alimentato con costanza ebbe occasione di far sentire la sua voce, Aristotele dovette lasciare la sua città, proprio perchè perseguitato" per via del legame avuto con "il Macedone".

    Che la scelta di Filippo cadde su Aristotele non mi sorprende affatto. Checchè se ne dica, sarà stato un barbaro, ma prima di tutto Filippo fu un grande stratega. Garantire a suo figlio, il suo erede, una formazione Ateniese fu anche offrirgli lo strumento per piegare i suoi avversari. La sua volontà, quella di Filippo, si espresse chiaramente già con la costituzione della Lega di Corinto, dopo la vittoria di Cheronea, che decretava il dominio Macedone su tutte le polis, costrette (non ebbero scelta) ad aderire in cambio della pace.
    Un'educazione greca avrebbe consentito ad Alessandro di conoscere dal di dentro coloro che avrebbe dovuto per primi affrontare. Un percorso obbligato, poichè solo "possedendo" la Grecia, Alessandro avrebbe potuto spingersi oltre, verso la Persia. C'è forse un modo migliore per prepararsi a conquistare un nemico?
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    Wotan.Guido
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    00 08/08/2010 19:27
    L'argomento che Kyia propone è davvero interessante, per cui mi permetto di aggiungere anch'io qualche considerazione, che spero possa essere utile al dibattito.
    1)per quanto ne sappia io, l'unica fonte attendibile su Alessandro e Aristorele, è la Vita di Alessandro, scritta da Plutarco. Esistono, è vero, altre opere, ma si tratta per lo più di panegirici, come “L'Anabasi di Alessandro” di Arriano, che però tratta solamente della spedizione militare asiatica e la “Vita di Alessandro” di epoca alessandrina, in cui si fa solo un accenno al rapporto tra filosofo e discepolo: si tratta dell'episodio in cui Aristotele chiede ai suoi allievi cosa gli daranno, qualora conquistassero il potere; Alessandro risponde che non si può prevedere il futuro e le sue decisioni saranno prese solo quando e se diventerà Re. Aristotele, a questo punto, esclama:”tu diventerai il più grande dei Re”.
    2)Ritornando a Plutarco, egli afferma che Aristotele insegnò al giovane principe l'etica, la metafisica, la medicina e la politica, il che farebbe dedurre una grande influenza del filosofo sul principe. Tuttavia la concezione di una monarchia universale che unisse Greci ed Asiatici, contrasta con ciò che Aristotele afferma nella sua “Politica”. In quest'opera il filosofo esalta i valori della “πολις” come strumento di governo perfetto. A questo riguardo, importante è l'episodio dell'opposizione di Callistene, nipote di Aristotele, all'obbligo della “προσκγνεσις”, cioé la genuflessione rituale davanti al sovrano, di origine persiana.
    3)Aristotele sembra aver consigliato ad Alessandro di essere “padrone” per i Persiani e “guida” per i Greci.
    4)Gli storici sono orientati a pensare che Aristotele considerasse l'impero macedone come un accidente temporaneo, di breve durata.
    5)Persistono tuttavia, nel pensiero dello Stagirita atteggiamenti “filo-macedoni”, pur rimanendo dell'idea che la vita politica fosse quasi impossibile al di fuori della “πολις”
    Spero che ciò che ho riportato possa essere utile ad un approfondimento da parte di chi ne sa sicuramente più di me.
    Guido
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
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    S3t n m3't -
    00 08/08/2010 19:55
    Ottimo intervento, Guido! Come sempre esauriente e ben documentato.
    Fornisci ottimi spunti per i miei approfondimenti, che mi sono sempre limitata ad affrontare letture moderne che trattavano del Magno.

    La domanda che continuo a pormi è, intanto, questa: una mente quale quella di Alessandro e un carattere pari al suo si sarebbero prestati facilmente ad essere influenzati?
    [Modificato da -Kiya- 08/08/2010 19:55]
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    Wotan.Guido
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    Artista del Re
    00 08/08/2010 21:24
    Grazie, penso, senza falsa modestia, di conoscere in modo profondo. La cultura greca e romana e posso essere d'aiuto, come, d'altronde, tanti fra noi.
    A proposito di letture, mi e' venuto in mente di studiare un sistema per poterci scambiare, in prestito, i rispettivi libri in nostro possesso: hai qualche idea di come si potrebbe fare? Pensavo a qualche forma postale agevolata.
    Che ne pensi?
    Guido
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    -Kiya-
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    00 08/08/2010 22:51
    Fino a poco tempo fa esisteva una tariffa agevolata per l'invio dei libri, identificata proprio come spedizione di "plico libri". Purtroppo, come ogni cosa valida, da qualche mese è stata abolita. Allo stato attuale, quindi, credo che non esista alcuna agevolazione per la spedizione postale.

    Aldilà di questo, penso che ne scaturirebbe una gestione complessa. Io poi sono proprio l'ultima ad avere voce in causa: devo restituire un volume a Roberta, che me lo ha prestato più di un anno fa..... :( vergognoso... a dir poco.....
    In posti come quello in cui vivo, anche la cosa più semplice, come recarsi all'ufficio postale, rappresenta una difficoltà. Specie in circostanze come le nostre che ci muoviamo con una sola auto. Questo, abbinato agli orari "liberi" a cui si atteniene da queste parti la pubblica amministrazione, complica non di poco le cose....

    Abbiamo però la fortuna di avere potenti strumenti informatici dalla nostra. Molti testi, oggigiorno, si trovano online, per una via o per l'altra (in formato pdf, o anche solo per consultazione). Cominciare con lo scambiarsi i relativi link potrebbe essere un valido inizio, non trovate?

    Potremmo usare il nostro "Per-Ankh", per aprire discussioni in cui indicare i testi a cui siamo interessati e ottenere ragguagli in proposito. Esiste in effetti una sottocartella intitolata "Cerco un libro su...", che avevo "occultato" a seguito di non utilizzo. Potrebbe essere, questa, un'ottima occasione per riabilitarla....
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    Wotan.Guido
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    Artista del Re
    00 08/08/2010 23:53
    Ottima idea! Io, nel frattempo, preparerò una lista di tutti i miei libri da mettere a disposizione. Per me non ci sono problemi a prestarli, a patto ovviamente che mi vengano restituiti: non penso che fra noi ci siano ladri di professione!!!!
    Guido
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    roberta.maat
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    Scriba Reale
    La Divina Cantatrice
    - HdjetmeMaat
    MerytAton Sitenjterw -
    00 09/08/2010 08:45
    Poter usufruire di un lista didattica di testi è per me una eccellente opportunità.
    Ringrazio Guido e lo sollecito in tal senso.
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    -Kiya-
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    00 09/08/2010 16:09
    ...ed io ho attivato la sezione "La Biblioteca di EgiTToPhiLìa - Cerco, trovo, segnalo un testo su....".
    Qui potrete proporre anche gli elenchi dei libri in vostro possesso ;)

    La Biblioteca di EgiTToPhiLìa
    [Modificato da -Kiya- 09/08/2010 16:11]
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