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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Età amarniana

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    Teie
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    Registrato il: 20/07/2006
    Artista del Re
    00 16/02/2010 10:48
    Ho una domanda che mi frulla in testa e desideravo proporvela per sentire i vostri pareri.
    Quando si parla di età amarniana quando ha inizio e quando ha fine? Si possono ben delinearne i confini?
    Per quando riguarda l'inizio è giusto dire con Akhenaton?
    O le influenze che ha ricevuto il giovane fanciullo dal padre(?) dalla madre (?) o da tutti e due possono fare retrocedere la data?
    Per la fine è giusto dire che tale Età finì con Akhenaton? L'influenza del Consiglio di Reggenza è indicativa per datare la fine?
    Oppure si può prorogarla fino a....?
    Mi sono spiegata bene?
    In questo sito, sicuramente trovo le persone giuste per rispondere a questo quesito e mi piacerebbe anche, se possibile, conoscere il parere degli studiosi in merito.

    Grazie per l'attenzione

    Teie
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    RAMSY
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    TA makA nen ka neKet
    00 16/02/2010 12:48
    Da new-rante che sono ho sempre collegato il temine "periodo amarniano" a tutto ciò che si è svolto da quando Amenhotep IV ha cambiato il suo nome in Akhenaton e ha trasferito la capitale in un nuovo sito nei pressi di Tell el Amarna col nome di Akhetaton fino al suo declino (e conseguentemente al declino della nuova capitale [SM=x822713]

    ........................o no? [SM=x822718]
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    Teie
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    Post: 954
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    Artista del Re
    00 16/02/2010 13:40
    Beh Ramsy, ho dimenticato di precisare che intendo dal punto di vista politico. Per l'arte o la religione o quant'altro il discorso può essere diverso.


    Teie
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    RAMSY
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    TA makA nen ka neKet
    00 16/02/2010 14:17
    Re:
    RAMSY, 16/02/2010 12.48:

    Da new-rante che sono......



    Ecco...appunto! [SM=x822717]
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
    di ATON
    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
    S3t n m3't -
    00 16/02/2010 14:24
    La mia personale conclusione è che con "Periodo Amarniano" gli Egittologi intendano esplicitamente riferirsi a quelli anni che vanno dal regno di Akhenaton (alcuni escludendo persino i primi anni in cui il sovrano regnò con il nome di Amenhotep IV - ritenuti non pienamente caratterizzati dalla sua politica/riforma), a quello di Ay, riconoscendo quindi in Horemheb il sovrano del "punto di rottura". Preso atto di ciò, non ci si spiega per quali ragioni si perseveri nel ritenere quest'ultimo come parte integrante della tarda XVIII dinastia, piuttosto che riconoscerlo quale iniziatore della XIX.

    Storiograficamente parlando, per Età Amarniana sarebbe più corretto intendere il periodo in cui Akhenaton regnò dalla nuova Capitale, da cui, peraltro l'epoca prende il nome.
    Appare chiaro infatti che, fin dal suo successore (che si voglia intendere Smenkhkara oppure Tutankhamon) si delineò la necessità di ripristinare non solo il vecchio culto, ma anche cariche religiose e politiche che avevano perso potere in quel lasso di tempo. Un ritorno al passato operato con un colpo di spugna. O così, almeno ci appare in epoca moderna.
    Parlando di cronologia Amarniana , quindi, ci si dovrebbe riferire a qualsiasi ambito (storico/politico/artistico/religioso), ma limitatamente a quella manciata di anni di Regno (circa 12).

    Personalmente, sono del parere che parlare di "Epoca Amarniana" sia già di per sè fortemente limitativo e scorretto. Non tanto per il termine (conclusione) che gli si attribuisce, con il quale posso anche almeno in parte concordare (parlare di conclusione è quanto mai scorretto, a mio avviso, tenuto conto che il già citato "colpo di spugna" non fu poi così efficace...) , quanto per l'inizio.

    Si incorre nell'errore di considerare esclusivamente pochi decenni (30 anni circa), come storia a sè, attribuendovi "responsabilità" che invece hanno radici ben più profonde e che affondano in un passato più remoto, escludendo così a priori tutto quanto avvenne prima, dalla fase preparatoria fino all'effettiva applicazione.
    Se dobbiamo effettettivamente attribuire una qualche specifica "responsabilità" ad Akhenaton, fu quella di aver applicato in toto quanto fino ad allora giunto a maturazione, sia da un punto di vista politico, che da un punto di vista meramente cultuale (sempre che si intenda considerare in maniera individuale due ambiti che in realtà sono l'uno parte integrante dell'altro). Affermare che Amenhotep IV/Akhenaton, quindi, fu l'iniziatore della riforma per cui oggi è maggiormente noto significa ignorare personalità ed eventi da cui il medesimo fu fortemente ispirato e influenzato.
    [Modificato da -Kiya- 16/02/2010 14:25]
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    Teie
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    Artista del Re
    00 16/02/2010 15:48
    Intanto, grazie per la tua risposta.
    In effetti credo che le influenze politiche, religiose, personali di personaggi quali la madre probabilmente influenzarono la mentalità del giovane Akhenaton e quindi, almeno teoricamente, la cosiddetta rivoluzione può essere cominciata già prima.
    Avevo già letto qualcosa su quello che dici di Horemhab come il vero punto di reset e quindi, giusto per precisare, l'orientamento generale è quello di considerare questo il punto finale e non quello del colpo di spugna post Akhenaton, Smenkhara o Tut che si voglia?

    Teie
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    -Kiya-
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    Thiatj

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    00 16/02/2010 16:45
    Parlando di influenze, non mi riferivo soltanto al periodo immediatamente precedente, ovvero al regno di Amenhotep III, padre del nostro. Onestamente non possiamo nemmeno affermare con assoluta certezza che la madre, di cui porti il nome, abbia avuto particolari influenze in quella direzione. Non esistono prove consolidate a riguardo. Personalmente non mi affido alla teoria delle influenze di provenienza straniera, con particolare riferimento al culto solare. Motivazioni che hanno condotto alla rivoluzionaria presa di posizione di Akhenaton se ne trovano a iosa, entro i confini del Regno.

    Io estenderei l'epoca di influenza, fino a retrodatarla ai tempi di Thutmosi IV e le ragioni di questa mia convinzione le ho spiegate nel dettaglio qui:

    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8833766

    La tendenza è proprio quella di far coincidere il regno di Horemheb con la conclusione dell'Epoca Amarniana, tendenza che, come ho anticipato, non abbraccio in modo totalitario.
    Secondo quanto in nostro possesso, Horemheb partecipò attivamente alla rivoluzione di Akhenaton. Se poi lo fece con reale convinzione o per mero opportunismo non ci è dato sapere.
    Se volessimo affidarci ai riscontri in nostro possesso (basta solo soffermarsi sulle rappresentazioni che decorano le sue tombe) sarebbe più accettabile ritenere Sethi I e quindi i Ramessidi quali sostenitori effettivi e fautori del "ritorno al passato".
    In tal caso, ecco spiegate le ragioni per cui Horemheb è ritenuto un sovrano della XVIII dinastia, a cui, se così fosse, apparterrebbe a pieno titolo.
    L'errore commesso è quindi, a mio parere, quello di identificarlo come "punto di rottura", poichè così non fu. Opterei piuttosto per considerare una sorta di "volta faccia" di questo Sovrano, operato in nome della gloria e del potere, presumibilmente. Un cambiamento radicale della sua posizione, responsabile delle non poche contraddizioni a cui è soggetto, in ambito Accademico.
    [Modificato da -Kiya- 16/02/2010 17:37]
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    Teie
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    00 16/02/2010 17:29
    Grazie ancora. Mi trovi d'accordo.


    Teie
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    -Kiya-
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    00 16/02/2010 17:35
    Grazie a te, Teie ;)

    mi piacerebbe, tuttavia, leggere i pareri degli altri lettori. E' risaputo, del resto, che questo Forum è ritenuto un "covo (simpaticamente) di filo-Amarniani, seppur non manchino coloro di parere contrario.
    Ragion per cui, mi aspetto interveniate numerosi :)
    [Modificato da -Kiya- 16/02/2010 17:36]
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    Merytaton62
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    Scriba
    00 16/02/2010 17:52
    Anche se i prodromi si erano visti nei decenni precedenti, io farei cominciare l'età amarniana propriamente detta con il trasferimento della capitale ad Akhetaton, e la farei finire con l'estinzione della XVIII dinastia .
    Ritengo tuttavia che, a livello di popolo, l'esperienza amarniana si sia conclusa con la scomparsa degli ultimi testimoni oculari che hanno caratterizzato quest'epoca [SM=x1764359]
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