Perché coincide precisamente con quanto riporta un esploratore ante litteram canavesano, un sacerdote, che si trova ad esplorare la terra d'Egitto alcuni anni prima di Napoleone. Il sacerdote, riporta accuratamente usi costumi storia e religione, ovviamente, della zona in un diario abbastanza dettagliato. Secondo il Pinchia, secondo quanto viene a sapere, la Sfinge è in stretta relazione a due costellazioni ed alla piena del Nilo. Questo fin dalla notte dei tempi. La parte curiosa è che queste costellazioni legate, per dir così, alla Sfinge, sono curiosamente la costellazione del Leone e la costellazione della Vergine. Si deve qui notare, che utilizzando un semplicissimo astrolabio, puntando il repere intorno al solstizio estivo (21 Giugno, inizio della piena del Nilo) ed osservando le stelle che compaiono ad Occidente (il riferimento all'Occidente è qui d'estrema importanza, ricordo) compaiono due stelle della costellazione del Leone (Zosimo e Denebola) ed una, molto più piccola, della costellazione della Vergine (O Virgo). La Sfinge è composta per due terzi dal corpo di un leone e per un terzo da una testa antropomorfa ... con tratti molto morbidi, non africani come qualcuno ha detto, bensì direi io, femminei). Non sottolineo il fatto che la configurazione di questi tre astri è esattamente, ripeto esattamente, la stessa configurazione che hanno le tre Piramidi di El-Giza. Aggiungo solo che le tre stelle in discorso consentono di capire diverse cose della cultura "misteriosa" lasciataci dagli E.A. In primo luogo consentono di comprendere logicamente il perché una piramide è molto più piccola rispetto alle altre, poi consentono d'intendere cos'è il riferimento a "Coloro che danno l'Acqua" (ricordo che le tre stelle compaiono quando il Nilo incomincia ad esondare, ossia arriva l'Acqua, e quindi vi è la "rinascita"), permettono di capire inoltre perché el-Giza sia un monumento dedicatorio all'Acqua, il perché le Piramidi, che consentono al faraone di rinascere, siano da considerarsi una rappresentazione dell'Acqua (per la religione egizia, quando si parla di Acqua si parla di rinascita sempre e comunque, si veda Donadoni et alter: se le Piramidi, come si dice, sono tombe che consentono la rinascita del Faraone ... il conto è presto fatto senza scomodare cinture che non reggono neanche le mutande ...). Il fatto ancora più importante è che il tutto è riportato nei testi che comunemente si conoscono, ed in questa prospettiva, non servono grandi interpretazioni od aggiunte ... personali. Preciso che le tre stelle che compaiono all'orizzonte Occidentale intorno al solstizio estivo e che sono disposte come le Piramidi di el-Giza, si vedono ancora oggi quasi esattamente come cinquemila anni fa: il professor Ferreri (astronomo) dell'Osservatorio Astronomico di Torino ha confermato il tutto. A presto, Diego.
[Modificato da Diego Baratono. 28/04/2009 08:44]