Condivido l'evolversi del discorso, ma dobbiamo evitare di dare l'impressione a chi ci legge, che il culto Isiaco sia stato avversato dall'inizio, fino alla sua scomparsa; dobbamo infatti tenere conto dell'evoversi dei tempi e del succedersi dei diversi Imperatori, Il culto di Iside fu introdotto a Roma nel I secolo A.C non senza resistenze da parte dell'aristocrazia “tradizionalista”; nel 53 A.C il Senato aveva decretato la demolizione dei sacelli privati costruiti dentro le mura, e lo stesso Iseo nel Campo Marzio fu costruito nel 43 A: C., ma il culto fu sospeso prima da Agrippa (nel 23 a.C.) e poi da Tiberio Il culto fu poi reintrodotto da Caligola e durò fino alla fine dell'impero.
Pertanto non tutti gli Imperatori romani avversavano la religione egizia, che poteva forse essere connotata da aspetti “misterici”, ma non la possiamo definire una religione massonica, altrimenti non sarebbero stati edificati templi, strade e quant'altro al culto di Iside. D'altronde che ne sappiamo oggi delle cerimonie svolte nei diversi Cenotafi al dio Osiride ed alle altre divinità?..Questi erano riti riservati e celebrati solo dai sacerdoti del tempio e pertanto erano segreti. Forse queste cerimonie, in epoca romana, erano ancora conosciute, ma celebrate in privato.
Sono molto d'accordo con Acus, riguardo alla mentalità del popolo romano che era in ogni caso di tipo materialista, votata all'interesse dell'Impero prima di tutto ed al senso del dovere, fino al sacrificio estremo.
Dobbiamo anche ricordare che quando si parla di religione di stato si parla anche di quella Greca, ma gli stessi Greci, avevano assimilato tante delle divinità egizie nel loro culto. La venerazione della Dea della Fortuna in epoca ellenistica, aveva uno stretto legame con quella di Iside. Nei Serapei di Delo ed anche a Palestrina (vicino Roma!!), le due divinità erano associate fino a raggiungere una sorta di identificazione, sia nel nome greco, sia nell'iconografia. Quante volte è stato detto che la Fortuna Primigenia che allatta Giove bambino, è molto simile ad Iside che allatta il piccolo Horus Arpocrate? Ed ancora: perché il dio Bes ebbe un grande successo a Roma, forse perché è una figura che ricorda le divinità dei Lari e dei Mani , protettori della Domus? Ugualmente per Anubi, cane fedele da seppellire, alla sua morte (spero fosse così e non prima), davanti all'ingresso delle case, in modo da continuare a difendere il padrone ed i suoi congiunti dai malintenzionati e dagli spiriti cattivi (qui c'è del mio, spero di non aver esagerato).
Il culto di Iside e Serapide, in quanto sposi, era spesso professato in coppia. E' vero, erano soprattutto le signore dell'alta società ad essere affascinate dal nuovo culto, quasi fosse una moda da seguire. Ma anche diversi imperatori, tra cui Claudio, Nerone, Vespasiano e altri, si interessarono a questa religione e le diedero un qualche tipo di contributo. Fu il terzo imperatore, Caligola (37 - 41), che ordinò la costruzione di un grande Iseo - Serapeo.
Domiziano (81-96) aveva un forte interesse per i culti egiziani; alcune statue lo ritraggono con le sembianze di un faraone ed era solito parlare di sé stesso in termini di dominus et deus ("signore e dio"), mentre gli imperatori romani venivano solitamente venerati come divinità solo dopo la loro morte. Egli fece realizzare a Roma un obelisco dedicato a sé stesso.
La religione isiaca ebbe particolare successo nel periodo in cui Cleopatra si trasferì a Roma (46/44 D:C:). Cleopatra creò una vera e propria moda, nell'abbigliamento e nelle acconciature, una vera ventata irrefrenabile di novità tra le signore di ceto elevato e non solo.
A mio parere Roma sarebbe ancora una città piena di testimonianze egizie, se non fosse poi divenuta la capitale mondiale del cattolicesimo.