Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Religioni in contrasto con il governo romano

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  • Hatshepsut76
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    00 23/12/2010 09:20
    Re:
    pizia., 21/12/2010 18.48:

    E a proposito del libro "Roma egizia" di Rachewiltz-Partini, è certo un libro importante ma da prendere con cautela... c'è una discussione appositamente dedicata qui:
    Roma Egizia di Boris de Rachewiltz e Anna Maria Partini
    in cui non ho ancora scritto il mio commento, dovrò attivarmi...




    Sì, sì, dai, sono curioso..... [SM=g999103]

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    pizia.
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    00 23/12/2010 18:38
    Re:
    ACUSinpw, 23/12/2010 7.12:

    ... alla legittimazione di atti più o meno consentiti ed era la base su cui si fondava il mos majorum e quel senso del "dovere" tutto romano: ...


    Motivazioni meramente politiche, quindi; i problemi di etica erano qualcosa di ampiamente superato.
    Dico "superato" perché riconosco in certa politica precedente maggiore sforzo nella considerazione di questi problemi.


    le religioni misteriche spostavano quel focus tanto funzionale verso una dimensione molto più intima, individualistica,


    Non solo, esse creavano gruppi e associazioni secondo un ordine estraneo al senso comune.
    Esattamente come nei secoli seguenti, quando altre società segrete, sette e aggregazioni dal carattere iniziatico, seminavano scompiglio, spesso millantando conoscenze in realtà mai possedute, oppure spacciando, anche al proprio interno, menzogne per verità, o nozioni risapute per grandi scoperte su cui mantenere il segreto.

    E immagino infastidisse molti la trasversalità di queste forme di cultura, in particolare proprio i ricchi e i potenti, per la capacità del tutto nuova di questa gente di opporsi ad un ordine ben definito, in nome di un altro ordine del tutto segreto.
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    emilioraffaele
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    00 26/12/2010 17:22
     

    Condivido l'evolversi del discorso, ma dobbiamo evitare di dare l'impressione a chi ci legge, che il culto Isiaco sia stato avversato dall'inizio, fino alla sua scomparsa; dobbamo infatti tenere conto dell'evoversi dei tempi e del succedersi dei diversi Imperatori, Il culto di Iside fu introdotto a Roma nel I secolo A.C non senza resistenze da parte dell'aristocrazia “tradizionalista”; nel 53 A.C il Senato aveva decretato la demolizione dei sacelli privati costruiti dentro le mura, e lo stesso Iseo nel Campo Marzio fu costruito nel 43 A: C., ma il culto fu sospeso prima da Agrippa (nel 23 a.C.) e poi da Tiberio Il culto fu poi reintrodotto da Caligola e durò fino alla fine dell'impero.

     

    Pertanto non tutti gli Imperatori romani avversavano la religione egizia, che poteva forse essere connotata da aspetti “misterici”, ma non la possiamo definire una religione massonica, altrimenti non sarebbero stati edificati templi, strade e quant'altro al culto di Iside. D'altronde che ne sappiamo oggi delle cerimonie svolte nei diversi Cenotafi al dio Osiride ed alle altre divinità?..Questi erano riti riservati e celebrati solo dai sacerdoti del tempio e pertanto erano segreti. Forse queste cerimonie, in epoca romana, erano ancora conosciute, ma celebrate in privato.

     

    Sono molto d'accordo con Acus, riguardo alla mentalità del popolo romano che era in ogni caso di tipo materialista, votata all'interesse dell'Impero prima di tutto ed al senso del dovere, fino al sacrificio estremo.

     

    Dobbiamo anche ricordare che quando si parla di religione di stato si parla anche di quella Greca, ma gli stessi Greci, avevano assimilato tante delle divinità egizie nel loro culto. La venerazione della Dea della Fortuna in epoca ellenistica, aveva uno stretto legame con quella di Iside. Nei Serapei di Delo ed anche a Palestrina (vicino Roma!!), le due divinità erano associate fino a raggiungere una sorta di identificazione, sia nel nome greco, sia nell'iconografia. Quante volte è stato detto che la Fortuna Primigenia che allatta Giove bambino, è molto simile ad Iside che allatta il piccolo Horus Arpocrate? Ed ancora: perché il dio Bes ebbe un grande successo a Roma, forse perché è una figura che ricorda le divinità dei Lari e dei Mani , protettori della Domus? Ugualmente per Anubi, cane fedele da seppellire, alla sua morte (spero fosse così e non prima), davanti all'ingresso delle case, in modo da continuare a difendere il padrone ed i suoi congiunti dai malintenzionati e dagli spiriti cattivi (qui c'è del mio, spero di non aver esagerato).

     

    Il culto di Iside e Serapide, in quanto sposi, era spesso professato in coppia. E' vero, erano soprattutto le signore dell'alta società ad essere affascinate dal nuovo culto, quasi fosse una moda da seguire. Ma anche diversi imperatori, tra cui Claudio, Nerone, Vespasiano e altri, si interessarono a questa religione e le diedero un qualche tipo di contributo. Fu il terzo imperatore, Caligola (37 - 41), che ordinò la costruzione di un grande Iseo - Serapeo.

     

    Domiziano (81-96) aveva un forte interesse per i culti egiziani; alcune statue lo ritraggono con le sembianze di un faraone ed era solito parlare di sé stesso in termini di dominus et deus ("signore e dio"), mentre gli imperatori romani venivano solitamente venerati come divinità solo dopo la loro morte. Egli fece realizzare a Roma un obelisco dedicato a sé stesso.

     

    La religione isiaca ebbe particolare successo nel periodo in cui Cleopatra si trasferì a Roma (46/44 D:C:). Cleopatra creò una vera e propria moda, nell'abbigliamento e nelle acconciature, una vera ventata irrefrenabile di novità tra le signore di ceto elevato e non solo.

     

    A mio parere Roma sarebbe ancora una città piena di testimonianze egizie, se non fosse poi divenuta la capitale mondiale del cattolicesimo.

     

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    ACUSinpw
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    00 26/12/2010 20:43
    Parlando ri Cleopatra credo proprio che si debba parlare di a.C. :)
    Per il resto nulla da eccepire!
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    pizia.
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    00 27/12/2010 01:01
    Re:
    emilioraffaele, 26/12/2010 17.22:

     

    Condivido l'evolversi del discorso, ma dobbiamo evitare di dare l'impressione a chi ci legge, che il culto Isiaco sia stato avversato dall'inizio, fino alla sua scomparsa; ...




    Infatti, per continuare con Caligola, di lui avete già detto che ripristinò il culto e anche l'Iseo di Campo Marzio, ed elencato varie opere ed operazioni filo-egizie, a cusa delle quali attirò su di sé critiche e ire nell'ambiente culturale e politico dell'Impero.

    Di Caligola si raccontano cose non edificanti, certo non era simpatico a molti romani, anche del mondo intellettuale, di ciò la sua reputazione ha sofferto per secoli.
    Adesso la critica storiografica si è fatta un po’ più severa anche verso le fonti letterarie, quindi si stanno riconsiderando le opinioni acquisite sull’imperatore.

    Resta un fatto che morì ucciso, vittima di un attentato dal vago sapore di tradimento.
    Suo successore fu Claudio (41-54 d.C.), unico erede maschio ancora in vita appartenente alla casata Giulio-Claudia, in pratica parente di Ottaviano Augusto, perché discendente da sua sorella Ottavia, la moglie ufficiale romana di Marco Antonio.

    E quindi discendente anche da Marco Antonio, quindi probabilmente ben disposto verso i culti egizi, anche senza le manifestazioni plateali messe in atto da Caligola.

    Anche su Claudio la critica sta facendo revisionismo: rispetto al pensiero dell’ambiente culturale romano egli è ora rivalutato come buon politico e governatore tollerante, anche se la tolleranza dimostrata è certo meglio espressa verso quei gruppi culturali e sociali che sembravano allora meno pericolosi e minacciosi.

    Così verso gli egizi, e i portatori della loro cultura, si dimostrò particolarmente benevolo, finanziando lavori al Museo di Alessandria e in molti templi di tutto l’Egitto, lasciando anche il suo nome scritto nel cartiglio in molti di essi.

    Ma quanto i legami di questi due imperatori con Marco Antonio possono aver influenzato il loro atteggiamento?


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    pizia.
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    00 08/01/2011 18:38
    Anche Nerone (54 – 68) apparteneva alla famiglia dei Claudii, i parenti di Marco Antonio, in quanto nipote di Caligola (figlio della sorella) e accolse positivamente i culti egizi, non solo permettendo la professione pubblica, ma anche finanziando lavori di recupero e ampliamento delle strutture templari esistenti.
    Anche il nome di Nerone compare in molti templi egizi che hanno avuto benefici durante il suo mandato, ecco una foto scattata da me:



    Della sua educazione e istruzione fu incaricato Cheremone di Alessandria.
    La moglie Poppea proveniva da una famiglia di religione isiaca, ed era lei stessa una fedele della dea.
    Il calendario accolse definitivamente i giorni di festa dedicati ai riti egizi.

    Inserisco qui il link al topic sulle Caratteristiche di Iside in epoca romana, dove Roberta ha inserito un utile riassunto delle principali opere romane dedicate al culto egizio, con rispettiva datazione.
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