<b>Pharaon settembre/novembre 2007</b>

Grazie per la considerazione.

Bhe, Hotep, Teie non ha affatto torto: "tentar non nuoce"!...al massimo diranno "No, grazie"...
Quanto ai titoli, ci sono fior di professionisti che non hanno una specialità in egittologia, ma se ne occupano comunque a pieno titolo. Tutto sta a dimostrare quel che vali e quel che sei. ;)

Verissimo Hotep, tutto ciò che è stato detto lo meriti a pieno titolo, noi ti sosterremo certamente, anche a scatola chiusa.
Altro che "redazionale!

...l'ho fatto!

...in un momento di distrazione, di debolezza... per abitudine; per quell'inconscio desiderio di leggere qualunque cosa che mi è proprio, ho acquistato il numero di Pharaon di cui stiamo parlando!!!

OK, come diceva qualcuno, non deve essere una rivista con valore esclusivamente scientifico o di "elite", ma anche e specialmente divulgativo... ho provato, perciò, a leggerla scevro da giudizi di valore, come un "curioso" e non come un "appassionato" e sono giunto alla conclusione che... anche come divulgazione non merita poi più di tanto.

Mi spiace davvero tantissimo... e non capisco perchè ciò avvenga visti i titoli di coloro che su questo numero hanno scritto. Non dico che debbano necessariamente essere meravigliosi giornalisti, saranno sicuramente degli eccellenti esperti nel loro campo, ma se scientificametne gli articoli non mi hanno trasmesso alcun apporto, anche come semplice "divulgazione" mi sono sembrati "fiacchi" forse per la difficoltà didattica degli autori.

Quanto alla possibilità di essere ospitato su quelle pagine, ringrazio tutti coloro che mi ritengono all'altezza, ma davvero non credo potrei essere "accolto" proprio in funzione di quei titoli che, in ogni caso, a ragione o a torto, possono essere vantati dagli autori degli articoli, ma non da me certamente.

Cosa potrei avanzare dal mio canto? Che sono un appassionato? Ma ce ne sono mille molto più bravi di me! Che ho scritto un libro di ambientazione egizia? E allora? Nasce uno scrittore al giorno di certo più "quotato" di me (e badate non ho scritto "più bravo" o "più documentato) e quelli fanno notizia...

Ci penserò, comunque, e, se non già fatto dalla Casa Editrice, proverò a contattare la segreteria di redazione, ma sarò anche pronto ad ottenere una risposta negativa!

Hotep, lascia perdere i titoli nobiliari, mi sembra che lì sopra scriva un po' chiunque.
Ma la classe non è acqua.
Non ho continuato a scrivere i miei commenti sugli articoli perché sarebbe sembrato che volessi sparare a zero, così ho lasciato perdere.
Ma devo confessare che ho anche trovato difficoltà a leggere stavolta.
A parte Pernigotti, che secondo me resta sempre la personalità di punta della nuova edizione, ho trovato tutto il resto quasi poco comprensibile, cosa che potrebbe essere altamente controproducente se vogliamo ritenere valida la tua premessa.
Un esempio per tutti: qualche numero fa ho letto l'articolo di Liverani, ben diverso da quello sui rapporti fra Egitto e Medio Oriente contenuto in questo numero e qui devo ripetermi, la classe non è acqua...
Insomma, bisogna anche essere portati per comporre un discorso comprensibile ed interessante; bisogna essere capaci a mettere le parole una dietro l'altra in modo che tutti capiscano, anche i principianti e i profani e questo è molto difficile.

Molte volte proprio tu Hotepibre hai dato prova di saper fare proprio questo.
Forse non potrai esporre i risultati degli ulimi scavi, perché non ne hai fatti, però puoi esporre certamente qualche approfondimento sugli studi che hai condotto per costruire il tuo libro e renderlo credibile.
Puoi illustrare criticamente la bibliografia su Tut, che conosci benissimo; puoi mettere a confronto le teorie sull'epoca amarniana, cosa che nessuno fa mai perché è più facile dare per scontate le proprie convinzioni; puoi proporre analisi di reperti ritrovati nella famosa tomba che di solito passano inosservati; puoi dare al discorso un taglio nuovo affrontando argomenti da un'angolazione diversa, la tua.

Dico bene?

ammetto di averlo iniziato a leggere un po' in ritardo, ma nonostante tutto, faccio una fatica incredibile a portarlo avanti; sarà perché in questi ultimi giorni mi sono trovato faccia a faccia con Lo zoo di vetro (dramma di Tennessee Williams), ma non ce la faccio proprio... credo che inizierò ad acquistarlo semestralmente...

Beh certo proprio liscio, liscio non è...
Ma trovo che Pernigotti, la Vinci (la quale appare sempre di più) e Mario Liverani scrivano articoli di ottima fattura.

Teie

La Vinci, avevo dimenticato la Vinci!
A dir la verità collaboratori della "vecchia" gestione ne ho dimenticati molti