Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Incesto nella famiglia reale

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    -Kiya-
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    00 24/10/2006 00:41
    Re:

    Scritto da: Maat Ka Ra 24/10/2006 0.21
    non è vero che trasmette solo attraverso via femminile.... [SM=x822717]



    è vero nella misura in cui un erede al trono che non era di discendenza diretta doveva contrarre matrimonio con una principessa di sangue reale per essere legittimato.

    E poi.... sarà l'ora.... ma mi sfugge il discorso: in quali casi non fu trasmesso in via femminile? Non era sempre l'erede avuto dalla Grande Sposa Reale ad avere diritto al trono? (forzature escluse.... ossia escluso se questa non aveva figli)
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    pizia.
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    00 24/10/2006 00:45
    Potrebbe essere che il detto latino, coniato in una società essenzialmente maschilista, volesse sancire il riconoscimento del ruolo paterno nella riproduzione, perché allora è anche vero "talis mater talis filius" no? ma allora questo era un aspetto molto meno importante.
    Gli studiosi sono abbastanza d'accordo sul fatto che, anche grazie alla somiglianza fisica, l'uomo capì ben presto il ruolo del maschio nella riproduzione, certamente in epoca preistorica, e si rese presto conto anche del fatto che le caratteristiche fisiche si tramandavano, ma non si poneva il problema che la consanguineità provocasse, più che il permanere di tali caratteri (occhi azzurri, naso sottile, fronte alta, ecc.) i disguidi genetici che conosciamo noi (emofilia, epilessia, ecc.)
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    Maat Ka Ra
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    00 24/10/2006 00:50
    ..in mancanza di un figlio maschio dalla Grande Sposa Reale....
    ....mah...continuiamo domani? [SM=x822735]
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    -Kiya-
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    00 24/10/2006 00:55
    Re:

    Scritto da: Maat Ka Ra 24/10/2006 0.50
    ..in mancanza di un figlio maschio dalla Grande Sposa Reale....
    ....mah...continuiamo domani? [SM=x822735]



    Ok! allora c'ero [SM=x822711]


    a domani a seguire allora, Maat [SM=x822754]
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    pizia.
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    00 24/10/2006 00:57
    Cominciamo a fare nomi e cognomi...
    Tuthmosi I ha un figlio, Tuthmosi II, egli diviene re sposando la sorella Hatshepsut.
    I due hanno una figlia, ma il figlio maschio Tuthmosi III non è figlio di Hat, se vuole diventare re deve sposare la sorella, perché lei è la portatrice del sangue reale.

    E' vero però che Amenhotep III non era fratellastri di Teie, lei non era una portatrice di regalità, come non lo era Nefertiti, sposa di Amenhotep IV.

    Però la tradizione riprende, se vogliamo accettare questa versione Smenkhkara non è il figlio della coppia reale, Meritaton lo è, quindi se vuole diventare re deve sposare la delfina.
    Ma attenzione, punto cruciale: morto prematuramente, Tut, che è suo fratello, sempre che si voglia accettare questa ipotesi, non sposa Meritaton, ma la seguente portatrice di sangue reale, Ankhesenpaaton.

    Vabbe' è un po' campato in aria, ma se fosse?
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    Maat Ka Ra
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    00 24/10/2006 00:58
    ok [SM=x822713] [SM=x822730]
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    00 24/10/2006 01:12
    Re:

    Scritto da: pizia. 24/10/2006 0.57
    Cominciamo a fare nomi e cognomi...
    Tuthmosi I ha un figlio, Tuthmosi II, egli diviene re sposando la sorella Hatshepsut.
    I due hanno una figlia, ma il figlio maschio Tuthmosi III non è figlio di Hat, se vuole diventare re deve sposare la sorella, perché lei è la portatrice del sangue reale.

    E' vero però che Amenhotep III non era fratellastri di Teie, lei non era una portatrice di regalità, come non lo era Nefertiti, sposa di Amenhotep IV.

    Però la tradizione riprende, se vogliamo accettare questa versione Smenkhkara non è il figlio della coppia reale, Meritaton lo è, quindi se vuole diventare re deve sposare la delfina.
    Ma attenzione, punto cruciale: morto prematuramente, Tut, che è suo fratello, sempre che si voglia accettare questa ipotesi, non sposa Meritaton, ma la seguente portatrice di sangue reale, Ankhesenpaaton.

    Vabbe' è un po' campato in aria, ma se fosse?



    Quindi da questo deduciamo che:

    Era fondamentale che la sposa del sovrano fosse di sangue reale solo se chi doveva essere incoronato non discendeva dal re defunto.

    Nel caso di discendente diretto, però, non era necessario che la Grande Sposa Reale, che gli avrebbe dato l'erede (così si auguravano) fosse di sangue reale.

    Se la Grande Sposa Reale non partoriva un'erede. Il figlio di una sposa secondaria saliva al trono, ma doveva essere legittimato da l atrimonio con una principessa reale.

    Quindi, alla luce di ciò, non possiamo ad esempio affermare che Tut non era diretto discendente di Akhenaton, ma solo che non era figlio di Nefertiti. E non possiamo nemmeno escludere la parentela tra Akhenaton e il suo successore, Smenkhkhara (che poteva essere suo fratellastro, ma non figlio di Teie)
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    Hotepibre
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    00 24/10/2006 11:05
    calma, calma, andiamo con ordine [SM=x822715]

    Prima di tutto l'incesto. Nelle comunità chiuse, come di certo quelle preistoriche, non è che ci fosse poi molta possibilità di scelta e, analogamente, non è che poi le cose andassero liscie e ci si "sposasse" proprio per amore (ci sono studi molto interessanti, in tal senso, sulle comunità chiuse alpine, dal "Maso Chiuso" valdostano, alle cascine langarole).
    L'istitno fondamentale era, ovviamnte, la riproduzione della specie e, trattandosi di un istinto primario, non è che gli individui meno "sani" ne fossero esenti. Non è improbabile, perciò, che a lungo andare ci sia resi conto che qualcosa non quadrava e che da consanguinei "non sani" ci fossero più probabilità di ottenere discendenti "non sani". 1+1 forse faceva due anche per i nostri genitori scimmieschi.
    Non è da escludersi, perciò, che si fosse intravisto, se non proprio capito, il legame esistente tra l'essere portatori di evidenti tare e la consanguineità dei genitori.
    Non escluderei che, a fare questa scoperta, siano state proprio le femmine della specie che, verosimilmente e nell'ambiente tribale ristretto di cui sopra, sapevano sempre chi fosse il padre della propria creatura (più difficile era, ovviamente, per il maschio).
    Dacchè un altro istinto umano è quelo che porta a migliorare la razza, ecco che si può anche ipotizzare che sia stato posto un "tabù" sulle unioni incestuose (del resto chi ci dice che gli stregoni fossero solo maschi?).

  • Hatshepsut76
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    00 24/10/2006 15:03
    Re:

    Scritto da: Hotepibre 24/10/2006 0.02
    Adamo ed Eva, in qualche modo, erano altrettanto fratelli discendendo sicuramente dallo stesso, unico Padre!



    Ma Eva non sarebbe nata da una costola di Adamo???


    Scritto da: Kiya 24/10/2006 0.40
    in quali casi non fu trasmesso in via femminile? Non era sempre l'erede avuto dalla Grande Sposa Reale ad avere diritto al trono?



    Per Hotep: mi potresti chiarire la differenza che fai tra individui "sani" e individui "non sani"? Grazie

    Adessoi non ricotrdo se l'avessi letto su Grimal o sul libro di Christiane Desroches-Noblecourt, ma sapevo anche io questa cosa qui...

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    Hotepibre
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    00 24/10/2006 16:21
    Hai ragione, cercherò di chiarire; poichè stiamo parlando di "tare" derivanti da unioni tra consaguinei, ho usato i due termini per indicare la mancanza di qualsivoglia tipo di tara ("sani"), dalla presenza di "qualcosa" ("non sani").
    Ovviamente, le "tare" cui quelle popolazioni primitive fecero riferimento dovevano essere di tipo "palese"; non, quindi, ad esempio, emofilia o malattie del genere, ma "malattie" così palesi da non lasciare dubbi sulla loro "provenienza".
    Ho usato il termine "non sano" poichè quello di "malato" mi sembrava non aderente a quello di cui stavo parlando; una molformazione ossea palese, ad esempio, non può definirsi malattia (almeno al giorno d'oggi), ma di certo può rientrare in un concetto più vasto che credo si possa inquadrare come di "non sanità".
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