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Biografie: Il Re Scorpione

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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
    di ATON
    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
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    S3t n m3't -
    00 13/04/2006 02:53
    Re Scorpione (Horo skr) fu un re egizio del Periodo predinastico, inserito in quella che, convenzionalmente, viene definita Dinastia 0.
    Il principale oggetto attribuito a questo sovrano è una testa di mazza recante l'immagine del re con a fianco il glifo rappresentate uno scorpione e sormontato da una stella, ritenuta simbolo della regalità.
    Recenti ritrovamenti (1990), realizzati dall'equipe archeologica tedesca diretta da Gunter Dreyer, presso Abydos hanno portato nuove conoscenze sul periodo predinastico.
    Questi ritrovamenti consistono in piccole tavolette ( 1 o 2 centimetri di lato) di osso, legno o avorio recanti su una faccia un nome (di re, regina o di un alto ufficiale) e sull'altra spesso un numero.
    La datazione con il metodo del carbonio 14 ha dato come rusultato la data del 3250 AC, facendo di questi oggetti i più antichi documenti scritti da noi posseduti.

    Queste recenti scoperte hanno rimesso in discussione l'identificazione del Re Scorpione con Narmer, il sovrano che, che secondo le cronologie storiche, è stato il primo unificatore dell'Alto e del Basso Egitto.
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    Neferneferuaton
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 08/01/2008 00:02
    il Re scorpione
    Ho sempre cercato di saperne di più su questo mitico sovrano così lontano nel tempo ma anche Alan Gardiner nel suo libro sulla Civiltà Egizia ne parla appena. Identificarlo con Narmer sembrerebbe palusibile, vero, ma secondo me potrebbe avere davvero ragione Dreyer. Se solo si potesse trovare qualcosa di più...solo un piccolo frammento di coccio in più magari...
  • cennis
    Viandante
    00 08/01/2008 00:30
    Faraone (ca 3100 a.C.) della I dinastia, forse da identificare come Menes. Compare raffigurato su una tavolozza in ardesia, proveniente da Ieracompoli. Su di un verso della tavolozza, il sovrano è rappresentato con la corona rossa del Basso Egitto di fronte a nemici uccisi; sull'altro lato, apparecon indosso la corona bianca dell'Alto Egitto nell'atto di colpire con la mazza un nemico.

    Io non ti posso aiutare oltre, perchè so solo questo...
    comunque quando avrò più tempo mi informerò..
    ciao da cennis. :DDD
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    Hotepibre
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    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Capo del Tesoro

    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 08/01/2008 10:56
    L'antica città di Nekhen, meglio nota oggi come Hierakompolis(Alto Egitto), ha restituito forse la maggior parte dei resti archeologici legati ai primordi dell’unificazione delle Due Terre leggendariamente portata a termine da Menes.

    Qui, alla fine dell'800, J.E. Quibell rinvenne anche una testa di mazza da guerra, incompleta, attribuita al "Re Scorpione", così indicato ed oggi noto con tal nome semplicemente poichè in prossimità del personaggio regale rappresentato sull'arma, si trova il geroglifico dello scorpione, o "srqt".

    Lasciamo da parte, perciò, film come "la Mummia" o lo stesso "re Scorpione" che se, da un lato, ci hanno reso familiare questo personaggio, dall'altro hanno di certo reso un cattivo servizio all'egittologia alimentando passioni che partono, però, da presupposti decisamente errati (uno per utti... il grande Imhotep relegato al ruolo di "fetente" di turno...)!

    Si ritiene, tuttavia, che Scorpione sia un personaggio ben differenziato da altri Re tanto che l'egittologia ufficiale lo ha inserito addirittura in una Dinastia a parte, la c.d. Dinastia 0.

    La testa di mazza del "Re Scorpione" mostra un Re, che indossa la corona Bianca dell’Alto Egitto e sfoggia una coda di toro alla cintura, che impugna un aratro (a voler simboleggiare verosimilmente la pace produttiva di nuovi frutti) sovrastato da una serie di alberi da cui pendono, però, uccelli legati per il collo che sono stati interpretati come popolazioni sottomesse dal Re.
    Una possibille ricostruzione delle parti mancanti della mazza, e proprio all'altezza del registro in cui si trovano gli uccelli) vedrebbe il re indossare anche la corona rossa del Basso Egitto (così come avviene, peraltro, nella tavoletta di Narmer).

    Nel caso si volessero interpretare gli uccelli come popolazioni egizie sottomesse, perciò, si potrebbe ritenere che ci troviamo dinanzi ad un precursore del mitico Menes/Narmer nella lotta per l'unificazione del Paese.

    Una tomba di Abydos, composta da quattro locali, contrassegnata dalla sigla B50 è stata interpretata come tomba del Re Scorpione, ma nessuna evidenza permette di confermare addirittura l’esistenza stessa di tale sovrano (per alcuni Scorpione non sarebbe neanche un nome, bensì un titolo onorifico).

    Si ritiene che Scorpione fosse originario di Hierakompolis mentre il suo "successore" Narmer era di origine Thinita. Non si esclude che This e Hierakompolis fossero città rivali e che Narmer sia stato il primo re che regnò sull’intera area.

    Palesi similitudini stilistiche tra le teste di mazza e le "tavolette" attribuite a Scorpione ed a Narmer, si è anche giunti a ritenere che i due regni possano essere stati contemporanei.
  • cennis
    Viandante
    00 08/01/2008 16:52
    Grazie Hot, adesso anche io so un po' di più su questo faraone...
    Io ho scritto solo quello che ricordavo, ma tu come sempre sei stato soddisfacente più che mai..
    grazie ancora..
    ciao da cennis. :DDD

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    antonio crasto
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    Registrato il: 22/05/2007

    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    00 08/01/2008 18:13
    Riporto dal sito spazioinwind.libero.it/uaarverona/5500/5500.htm :

    «[…] Dopo dieci anni di scavi, il professore tedesco e la sua troupe hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella capitale egiziana nel 1982, di aver trovato in una necropoli a circa 400 km dal Cairo, nella località di Abydos, in provincia di Suhag, iscrizioni risalenti al 3500-3400 a.c. La datazione appare certa perché in quella necropoli è stata individuata la tomba del re Scorpione I, uno dei tre o quattro regnanti prima dell'era dei Faraoni. […] Tutti questi documenti si possono attribuire benissimo a prodotti che appartenevano a differenti regnanti. Questo può spiegare la differenza tra l'epoca in cui regnò Scorpione I (all'incirca attorno al 3150 a.c.) e la maggior antichità di parecchie di queste tavolette. […] Ma quel che conta, in questo ritrovamento, è la datazione pressoché sicura, perché alcuni di questi documenti sottoposti all'esame del radiocarbonio indicano la data del 3400 a.c. »

    Considerazioni:

    - la stima della datazione delle circa 300 tavolette viene fatta in base alla cronologia corta oggi accettata dalla maggior parte degli Egittologi;
    - le tavolette potrebbero appartenere a vari regni del predinastico, per cui viene proposta la stima del 3500-3400 a.C.;
    - questa stima escluderebbe che le tavolette siano, almeno quelle datate, del periodo di re Scorpione (circa 3150 a.C.);
    - solamente alcuni campioni sono stati datati col metodo del C-14, per cui la datazione del 3400 a.C. potrebbe non essere riferibile alla totalità delle tavolette;
    - sappiamo che la necropoli di Abydos fu frequentata anche durante il periodo dinastico (almeno durante le prime due dinastie);
    - le tavolette potrebbero appartenere dunque al predinastico e al primo Antico Regno.

    Sarebbe pertanto necessario aumentare le datazioni assolute dei reperti ritrovati, verificare se le tavolette sono state trovate in un solo posto (archivio di stato) o in varie sepolture, correlare le varie tavolette con i sovrani del predinastico ed eventualmente con quelli dell’Antico Regno.
    Ricordo che la revisione della cronologia di Manetone, presentata nel mio saggio, considera una cronologia lunga e porta l’inizio della I dinastia nel 3856 a.C. Si ritiene pertanto indispensabile disporre di un maggior numero di datazioni assolute ed effettuare un’analisi statistica non condizionata dall’attuale cronologia.
    In un’analisi dei dati vengono di norma scartati i valori non coerenti col risultato che si vuol trovare e non vorrei che, in questo caso, siano stati scartati valori intorno al 4000 a.C. e lasciati quelli intorno al 3400 a.C.
  • cennis
    Viandante
    00 08/01/2008 18:18
    Grazie antonio... Quindi se non ho capito male questo professore tedesco ha trovato nel 1982 delle tavolette in osso con inciso il nome del Re scorpione I...
    cavolo non lo sapevo, grazie dell'informazione. anche tu come Hot, date sempre delle informazioni più che interessanti...
    grazie ancora...
    ciao da cennis.:DDD
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    Akhenaton67
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    Registrato il: 07/08/2007

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 08/01/2008 19:38
    Conosco poco di questa scoperta. Farò subito una full immersion. Grazie.
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    Neferneferuaton
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    Registrato il: 07/01/2008

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 08/01/2008 23:36
    grazie davvero ad Hotepibre, a Cennis e ad Antonio per i loro apporti coi quali mi hanno aitata a consocere un pò di più questo sovrano che sembra rientrare più nel Mito (Re Scorpione del film a parte)che nella Storia...Ma come ho già detto, se solo si potessero scoprire anche solamente dei frammenti di ceramica coi suoi sigilli...che meraviglia!
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    pizia.
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    Colei/Colui che siede alla
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    Capo del Tesoro


    - ShemsetRa -
    Architetto Reale

    00 30/09/2009 20:48
    Ancora qualcosa sull'interpretazione della testa di mazza di re Scorpione, ho riassunto notizie tratte da Archeo 1/2009, Storia/ L’Egitto dei Faraoni 1, “Il sovrano dimenticato” di Silvia Vinci.

    La testa di mazza presenta una decorazione istoriata divisa su tre registri.
    Nel primo una serie di stendardi (non sarebbero alberi) recano appesa una pavoncella legata per il collo: potrebbero rappresentare le città assoggettate o comunque una vittoria del re su forze ostili, interne o esterne al suo dominio.

    Gli altri presentano maggiori difficoltà interpretative.
    Il sovrano reca una zappa in mano, iconografia tipica degli atti di fondazione, come si rileva da rappresentazioni ricorrenti, ma non è specificato cosa sia l’oggetto della fondazione.

    Varie ipotesi parlano di un tempio, forse lo stesso di Hierakonpolis, o di Buto, oppure di una città, magari Menfi, ma la più accreditata è ancora quella inizialmente proposta da Quibell, Green e Petrie al momento della scoperta, cioè la fondazione di lavori pubblici per la costruzione di un canale artificiale.

    Con l’esecuzione di lavori pubblici il sovrano legittima la propria posizione di rilievo: egli inaugura grandi lavori che rendano grande egli stesso, legando il suo nome al solenne svolgimento di opere d’eccezione; nello stesso tempo manifesta la sua capacità di farlo, derivata dal suo potere, tutto ciò si concreta in un rito agrario.

    Il risultato sarà un miglioramento tangibile delle condizioni di vita e lavoro legate all’agricoltura, quindi si porrà in relazione diretta con la benevolenza della divinità di cui è parte.

    Nel terzo registro viene celebrata l’importanza dell’acqua con la rappresentazione del canale e del fiume, presso ai quali sorge un tempio ombreggiato da una palma.
    Una recente ipotesi richiamerebbe l’attenzione sul significato magico della rappresentazione, identificando il tempio con il “per-nu”, il Nilo fungerebbe da unificatore fisico, come via di comunicazione, da unificatore culturale e politico, ma da collegamento col sacro, onde ottenere una condizione di favore nella regolazione soprannaturale della piena.

    In effetti l’apertura del canale artificiale da parte del sovrano rende a questi il merito dei benefici apportati dalla razionale distribuzione dell’acqua.
    Restano valide le altre ipotesi riguardanti la fondazione di edifici, città, templi, in quanto cambierebbe solo il termine fisico di realizzazione dell’opera, fermo restando il significato astratto del gesto.
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