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Le lampade di Dendera

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    ACUSinpw
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    Akhu-en-inpu
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    Gemet-ef-reh-neb
    00 08/02/2010 12:39
    La risposta alla tua seconda domanda è: solo parzialmente. L'evoluzione della lingua e della scrittura egiziana lungo i secoli, nonostante ai nostri occhi appaia una forma di scrittura conservativa, è notevole. Il numero di geroglifici utilizzati cresce di molto: nell'Antico Egiziano, ad esempio, venivano usati con molta più frequenza i segni unilitteri. Con il "complicarsi" della lingua e dei generi letterari e degli argomenti, il numero di segni utilizzati aumenta: potenzialmente la scrittura egiziana non è un sistema "finito", soprattutto per quanto riguarda il sottoinsieme degli ideogrammi e dei determinativi (che spesso hanno assunto il valore "fonetico" di ciò che anticamente andavano a determinare), quindi, in sostanza si può parlare di una lingua potenzialmente "aperta". Alcuni, inoltre, singoli segni, trovavano anche un'evoluzione grafica, laddove nell'evoluzione della storia un oggetto poteva cambiare di forma: allora anche il geroglifico che "rappresentava" quell'oggetto, si trovava, col tempo, a cambiare di forma. Prendiamo comunque in considerazione che le "filosofie" autoctone, durante l'epoca Tolemaica subiscono necessariamente l'influenza della cultura ellenistica, che dà il via a grandi speculazioni "misteriche" e a delle evoluzioni all'interno dei vari credo originari. Basterebbe pensare che la Iside che tanto piacque al mondo ellenistico e romano, tanto da trovare una proliferazione di suoi templi fuori dall'Egitto e una presenza nelle opere letterarie extra-egizie, era MOLTO diversa dalla Iside originale così come ci è invece presentata dagli egizi.
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    RAMSY
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    TA makA nen ka neKet
    00 08/02/2010 13:03
    Grazie, ACUSinpw

    che celerità! [SM=g999097]

    è bello avere così tanti amici appassionati come me e soprattutto che hanno la pazienza di stare dietro a un dilettante come me [SM=x822754] [SM=x822754] [SM=x822748] [SM=x822748]
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    Maestro degli Scribi
    00 11/01/2015 17:17
    Facciamo “le pulci” alle cosiddette: Lampade di Dendera

    Ci sono ben quattro pagine in questo post, e non ci si è addentrato in maniera più approfondita, nel merito di queste ipotetiche “lampade”, a partire dall’ inserimento di immagini. Quelle che c'erano, essendo state inserite con Imageshack non sono più visibili (per scadenza dei termini di utilizzo) .
    Comincio perciò con il re-inserire le immagini:







    Queste viste sopra, sono la versione di “lampada completa” ossia ciò che in effetti sembra una lampadina. Ne manca una non trovata in immagine ma inserita come disegno del Mariette.
    Ci sono pero altre immagini che rappresentano questa “lampadina” priva “dell’involucro di vetro”.
    Eccole dai disegni di A. Mariette:







    Per quanto riguarda le immagini credo non ne manchino e chiudo, non prima di proporre un quesito, a mia memoria non citato da nessuno.
    Guardate questo ingrandimento, ha un particolare , cercate di individuarlo !!!! [SM=x822741] può dare un significato alla immagine. [SM=g1621246]



    Per ora mi fermo qui, per passare poi ai testi, di cui alcuni citati da A.Crasto nelle pagine precedenti, che mi pongono qualche perplessità.

    …Nec.
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    annaisis
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    Artista del Re
    00 14/01/2015 11:52
    Nell'ingrandimento della foto postata de Nec:



    si vede innanzitutto un uomo raffigurato nel classico "canone" egizio cioè con il volto di profilo, ma con l'occhio che guarda di fronte, con le spalle e il bacino girati di fronte ed infine con i piedi di profilo, i quali indicano la direzione verso cui l'uomo cammina.
    Se si guarda bene, però, si può notare, scorrendo la linea del volto e i contorni del corpo, che risultano come "doppi"; questo particolare indica che non si tratta di una sola persona, ma di due persone; questo sistema raffigurativo è classico nell'arte egizia ed è il modo di rappresentare la presenza di più persone.

    Questo particolare è ben rappresentato nel disegno di A.Mariette:



    Ciao
    Anna



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    nectanebo
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    Maestro degli Scribi
    00 14/01/2015 17:49
    Anna ha individuato che la rappresentazione prospettica, ritrae due personaggi.
    In questi particolari (sotto), si evidenzia questa particolarità.



    A questo punto, credo che l'intento rappresentativo dello scultore, è quello di immaginare due personaggi sorreggenti il fiore di loto, da ambo le parti.

    Alla prossima vedremo i segni in questione (lampade), applicati nella scrittura.

    ...Nec.
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    Maestro degli Scribi
    00 16/01/2015 18:02
    Seconda parte:

    Altra ipotesi, oltre a quella di “apparecchi per dare luce” è data da altri studiosi, i quali, definiscono le rappresentazioni come una simbologia del tutto connessa con la mitologia egiziana che rappresenta il serpente primordiale che si erge dal bocciolo del fiore di loto (allungato graficamente per contenere il serpente). Gli egizi simboleggiavano talvolta l’emergere dalle acque del Grande Spirito della vita come un fiore di loto che sboccia dai petali rovesciati, per rivelare il dio della Luce (non da lampade o simili). Il serpente primordiale che sorge dal fiore di loto è infatti una leggenda egizia molto conosciuta, e anche il sostegno a fiore di loto, è una figura tipica dell’arte egiziana. Dunque l’intera scena dovrebbe, secondo questi ricercatori, raffigurare la banale costruzione di santuari, ed è dalla parola SUNTUARI che si inizia l’analisi della scrittura dei segni che vi sono collegati.
    Eccoli nelle varianti che ho trovato: dalla lista:
    CENTRE FOR COMPUTER-AIDED EGYPTOLOGICAL RESEARCH.

    I segni geroglifici: sono traslitterati itr.ty, (Institut d’Égyptologie Université Paul Valery, Valeurs phonétiques des signes Hiéroglyphiques d’epoque Gréco-Romaine, Montpellier, 1990, 537, nn.1501-1509)

    Questa è la documentazione sui segni in questione. Su come sono impiegati nella scrittura, “lascio la parola” a Marco E. Chioffi.

    … l’utilizzo del simbolo all’interno di una “frase” scritta con i caratteri geroglifici:



    che può essere anche scritto



    il cui significato per entrambi è: cerimonia relativa all’erezione di santuari,( cappelle, templi).
    Citaz.di Marco E.Chioffi.

    Dopo questa prima analisi, cito due frasi di A Crasto, stralciate dal testo di pag. 3 del 04-10-2008 e del 05-10-2008, di questo stesso post:
    ….E’ possibile cioè che, così come dicono i testi della cripta sud n. 4, questa apparecchiatura fosse portata sul terrazzo di Dendera per accendere il filamento serpentiforme proprio nella notte del Nuovo Anno…. (A. Crasto 04-10-2008)
    ….I testi della cripta non parlano di fondazione di templi mentre essi ci parlano di luce e illuminazione del terrazzo durante la notte del Nuovo Anno…(A. Crasto 05-10-2008)


    L’autore (Crasto), cita traduzioni di testo relativi alla cripta su n.4, e cripta (non identificata).
    Le traduzioni più autorevole dei testi Dendera, sono ad opera di Emile Gaston Chassinat 1868-1948, o la più recente raccolta di Sylvie Cauville, entrambe opere edite da IFAO.
    Non ho ha disposizione questi testi, ma se qualcuno li può consultare, sarei curioso di confrontarli con le parole di Crasto.
    In altro post, e come autrice Maat ka ra, che cita:

    "Se può interessare, ho trovato la pubblicazione dell´iscrizione":
    1) Chassinat, Le Temple de Dendara IV, p. 271;
    2) Cauville, Dendara IV, Traduction, p. 433.


    Se legge questa discussione si faccia sentire.

    Alla prossima cercherò di dare qualche traduzione della parte superiore delle iscrizioni, comprese le “didascalie” delle “lampade”, cioè quei brevi testi posti al disopra delle raffigurazioni.

    ...Nec.



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    nectanebo
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    00 21/01/2015 17:49
    Terza parte:

    Propongo in questa parte, testi che sono collocati sopra alle “lampade” illustrante la scena sottostante. Il contenuto del testo, come si nota, non ha niente di misterioso e in nessun modo accenna a luce in qualsiasi forma.





    Alla prossima parte.

    Ciao …Nec
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    manucaos
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    Suddito
    00 11/02/2015 18:57
    molto interessante quello che hai trovato Nec!

    comunque io ho la prova che si tratta di lampadine, nel tempio di Edfu c'è lo stesso geroglifico e ha anche il filetto per avvitare la lampadina [SM=g1621248]


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    nectanebo
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    Maestro degli Scribi
    00 11/02/2015 20:33
    Io sono mooolto più scettico di te, e butto li un paio di perchè:
    1) - dove ... le andavano ad avvitare ??? (no lampioni) [SM=g999108].
    2) - il "filetto" presuppone la conoscenza della vite !!!! (non da vino) [SM=g1619695]

    Ciao ...Nec
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