00 22/12/2016 15:18

La scoperta di un antico muro alto due metri al di sotto del percorso visitabile nella parte settentrionale del cimitero occidentale di Assuan, a Qubbet el-Hawa, ha destato non poco stupore in questi giorni. La struttura muraria riportata alla luce dalla missione archeologica dell’University of Birmingham (UOB) and Egypt Exploration Society (EES) Qubbet el-HawaResearch Project (QHRP), una cooperazione tra l’Università di Birmingham e l’EES diretta dal professore dell’ateneo inglese, il Dott. Martin Bommas, è stata identificata come un supporto architettonico a protezione delle tombe presenti nella prima terrazza del complesso funerario di Qubbet el-Hawa (tra queste ricordiamo le tombe di Harkhuf e Hekaib, governatori dell’Isola di Elefantina durante l’Antico Regno). L’erezione del muro fu dovuta dalle esigenze paesaggistiche di Qubbet el-Hawa, in quanto il sostegno avrebbe dovuto contribuire a mettere in sicurezza il pendio e di conseguenza anche le tombe disposte al livello più basso che erano accessibili dalla rampa processionale che conduceva a una seconda terrazza.

Con la scoperta della rampa processionale di Sarenput I di qualche settimana fa si era già capito che il paesaggio funerario di quest’area stava subendo cambiamenti importanti e questa struttura muraria ne è ulteriore prova; infatti, Nasr Salama, il Direttore Generale dell’Aswan and Nubia Antiquities, è convinto che ormai è solo questione di tempo, ma sicuramente verranno scoperte nuove tombe all’interno di questa area cimiteriale. E’ già in progetto per le prossime campagne di scavo l’idea di seguire il muro per tutta la sua estensione al fine di trovare nuove sepolture e nuove evidenze che permetterebbero una migliore comprensione dell’intera area funeraria.

Il Dr. Eman Khalifa, direttore del progetto ceramiche all’interno della QHRP, spiega che la datazione del muro in pietra è stata possibile grazie al ritrovamento di frammenti di ceramica inglobati nella malta usata nella struttura muraria. I pezzi includono parti di vasellame che presentano il tipico stile del regno di Pepi II, sovrano della VI dinastia (2278-2184 a.C.), del Primo Periodo Intermedio e del Medio Regno, indicando così che il periodo di espansione della necropoli avvenne durante questo arco di tempo.

La scoperta arricchisce sicuramente il successo già ottenuto dalla missione archeologica in questa prima campagna di scavo, successo che includeva già il recente ritrovamento della rampa processionale tanto cercata di Sarenput I, il primo governatore della zona agli inizi del Medio Regno (qui, l’articolo sul ritrovamento della rampa: www.mediterraneoantico.it/articoli/news/scoperta-la-rampa-processionale-s... ).



[Fonte: Mediterraneo Antico]