Ultimi studi storici-climatici: Le piaghe bibliche furono eventi realmente accaduti in Egitto

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EGIZIA72
00martedì 6 aprile 2010 17:57
Nuove teorie elaborate da scienziati egiziani e americani affermano che le bibliche piaghe, che secondo il Vecchio Testamento devastarono l’antico Egitto, sono esistite realmente. Ma non furono il risultato dell’ira di Dio ma frutto di un riscaldamento climatico e di alcune eruzioni vulcaniche. Gli stessi, dopo numerosi anni di ricerca, ritengono di aver trovato la prova che dimostra la veridicità di tali catastrofi naturali. Esse starebbero alla base delle dieci “piaghe d’Egitto”, che secondo il libro dell’Esodo nella Bibbia condussero Mosè a liberare gli Israeliti dalla schiavitù.

Questi studi hanno dato vita ad un documentario scientifico che verrà messo in onda su National Geographic Channel la domenica di Pasqua. In occasione della ricorrenza più importante del calendario cristiano. Religione e scienza tornano dunque a confrontarsi su tematiche comuni.

Queste nuove scoperte affermano che le piaghe si siano verificate in un’antica città di Pi-Ramses sul delta di Nilo, capitale dell’Egitto durante il regno del faraone Ramses II, che ha regnato fra il 1279 e il 1213 a.C. La città è stata abbandonata 3000 anni fa e il motivo pare sia proprio da ricondurre alle tragedie climatiche. Un’ipotesi confermata dagli studi dei Climatologi che analizzando le variazioni temporali, hanno scoperto un improvviso spostamento nel clima dell’area avvenuto verso la fine del regno di Ramses II.

Hanno così scoperto che il regno di Ramses fu determinato da un clima caldo e umido che però improvvisamente divenne per un periodo fortemente asciutto e arido. Il professore Augusto Magini, paleoclimatologo presso l’Istituto per la fisica ambientale dell’Università di Heidelberg, afferma: “Il faraone Ramses II regnò in una situazione climatica molto favorevole. C’erano

piogge abbondanti e il paese fioriva. Questo periodo umido comunque durò solo pochi decenni. Dopo il regno di Ramses il clima peggiorò rapidamente. Si verificò un periodo asciutto che certamente deve aver portato gravi conseguenze.”

Sarebbe stata questa modificazione legata a fenomeni climatici a dare il via a profondi disagi per l’area. Disgrazie che furono spiegate tramite religione. La causa fu identificata proprio in Dio e nella sua famosa collera. Un parallelismo che correva su ottimi binari anche per la necessità del popolo Israeliano privato della sua libertà proprio dal faraone e dalle sue genti.
www.newnotizie.it/2010/04/06/ultimi-studi-storici-climatici-le-piaghe-bibliche-furono-eventi-realmente-accaduti-in...
Hatshepsut76
00martedì 6 aprile 2010 19:56
grazie Rosa! Interessante... sono sempre curiose queste cose, che mi piacerebbe approfondire...
RAMSY
00martedì 6 aprile 2010 21:47
Se questi sconvolgimenti climatici sono realmente accaduti,e per cause naturali, ci sarebbero delle domande da fare (ci sarebbero comunque però ne approfitto [SM=x822714] )
Tutte le sventure accadute agli egiziani hanno risparmiato il popolo ebraico: fortuna? nuvola del faraon Fantozzi? [SM=g999108]
Morte dei primogeniti? (ovviamente solo egiziani): non vedo il nesso col clima [SM=x822741]
Secondo gli scienziati gli sconvolgimenti sono accaduti dopo Ramses, ma già durante il suo quinto anno di regno Merenptah parla nella sua famosa stele di una vittoria sul popolo d'Israele. O gli scienziati hanno sbagliato periodo o il figlio di Ramses II non dice la verità [SM=x822743]
E' ovvio che l' articolo non risponde a queste domande, dovremmo leggere tutta la ricerca, magari gli scienziati vogliono dire che questi fatti sono stati solo fonte di ispirazione per gli "autori"della Bibbia. Voi che ne pensate?
pizia.
00mercoledì 7 aprile 2010 07:27
Sarà meglio che io non dica come la penso altrimenti potrei sembrare blasfema, cosa che comunque mi è abbastanza indifferente, ma... [SM=x822706]
Una sola osservazione: gli studi sul clima e la relazione fra le piaghe d'Egitto e surriscaldamenti vari, dovuti ad oscillazioni secche o eruzioni vulcaniche, non sono affatto novità, come ogni giornalista vuole farci credere quando si accinge ad affrontare il problema, ma risalgono almeno all'ultimo ventennio del secolo scorso.
Fra le varie teorie cambia solo il faraone chiamato in causa.
Ma dopo aver letto il libro di Finkelstein e Silberman "Le tracce di Mosè", ho almeno un conforto: non sono l'unica a pensare che non sia così.
emilioraffaele
00mercoledì 7 aprile 2010 07:51
Si, non sei l'unica, un libro rivelatore, che si basa esclusivamente su "prove" materiali. Ma nessuna blasfemità, per favore...Dobbiamo avere il coraggio di avvalerci delle nuove opportunità che la scienza ci fornisce, per ricostruire correttamente la storia dell'uomo e delle stesse religioni nate nel bacino del mediterraneo, Il libro "LE TRACCE DI MOSE'" è di due studiosi di culto ebraico e non credo che abbiano cambiato religione o che siano diventati atei.
Teie
00mercoledì 7 aprile 2010 09:45
Questo argomento ogni tanto viene fuori, come se fosse una novità. Un pò di anni fa una persona a me cara pubblicò nel suo sito che tratta di antico egitto, fra le curiosità egiziane, questo articolo:

""""Le piaghe d'Egitto

E' diventato ormai un modo di dire, anche da parte di chi non ha alcuna convinzione religiosa: quando si vuole indicare una situazione particolarmente disastrosa dell'ecosistema in cui viviamo si fa riferimento alle"piaghe d'Egitto". E in effetti è davvero truculento lo scenario dipinto nel libro biblico dell'Esodo, una delle parti fondamentali dell'Antico Testamento. Raccontano le Sacre Scritture che dieci terribili eventi si susseguirono lungo le sponde del Nilo: l'acqua del fiume trasformata in sangue, l'invasione delle rane, la polvere della terra tramutata in pidocchi (o zanzare), l'assalto dei mosconi, la peste che colpisce il bestiame, le ulcere, la grandine, le cavallette, le tenebre e la più tremenda di tutte la morte dei figli primogeniti.

Tutto questo sarebbe accaduto nel Tredicesimo secolo avanti Cristo, sotto il regno di Ramesse II e di suo figlio Mernephtah, per tramite di Mosè, allo scopo di consentire la fuga del popolo ebraico dall'oppressione dei governanti egiziani.

Si è trovato persino un "colpevole", un micidiale microrganismo recentemente studiato, la Pfiesteria piscicida, che rese rosse e venefiche le acque del Nilo, innescando poi la ben nota serie di altri guai. " La vicenda è stata ricostruita da due ricercatori americani: John Marr, capo epidemiologo della città di New York, e Curtis Malloy. I due studiosi, lavorando su alcuni dinoflagellati (alghe unicellulari marine, da alcuni zoologi considerate protozoi), hanno concentrato la loro attenzione su una specie che infesta alcuni fiumi della costa orientale statunitense e la cui tossina fa letteralmente strage di pesci: la Pfiesteria piscicida appunto. " Un organismo Pfiesteria simile è stato ipotizzato come possibile origine della colorazione delle acque del Nilo, che divennero mortali non solo per i pesci che le popolavano, ma anche per tutti gli esseri viventi che a esse facevano riferimento. Come andarono scientificamente le cose? " Quando le acque divennero tossiche le rane, che sulle rive del Nilo sottoposte a periodiche inondazioni trovavano un habitat ideale, si "rifugiarono" in massa verso le zone più abitate. Zone asciutte, queste, dove un po' per cause naturali, un po' per la caccia indiscriminata cui furono sottoposte da parte di quanti non amavano trovarsi nel letto un rospo, le rane morirono. Con la scomparsa di questi anfibi fu grande festa per mosche e mosconi, delle rane cibo prediletto: il loro numero letteralmente esplose.

Siamo adesso nel campo delle ipotesi verosimili, non legate a ricerche e scoperte recenti. Quelli che la Bibba definiva semplicemente pidocchi (la terza piaga: "tanti, da sembrare polvere che si sollevasse dai sentieri, penetrasse dalle finestre") non sarebbero altro che Culicoides, responsabili anche dell'encefalomielite africana dei cavalli e della febbre catarrale maligna delle pecore. Simili a moscerini, provocano irritazioni simili a quelle date dai morsi dei pidocchi, ma trasmettono virus che uccidono in poche ore il bestiame. Da notare che nella versione italiana ufficiale della Bibbia i pidocchi sono divenuti "zanzare". La peste del bestiame(quinta piaga: "su cavalli, asini, cammelli, sulle mandrie e sul gregge, scenderà una peste molto pesante") potrebbe essere molto simile all'antrace, patologia micidiale per gli allevamenti, il cui virus è trasmissibile anche all'uomo." Ulcere pustolose cadute dal cielo su uomini e bestie, e persino sui maghi, che con le loro arti cercavano di dimostrare al faraone che le piaghe non erano opera divina: questa la sesta piaga che John Marr e Curtis Malloy (i due studiosi impegnati a dare una spiegazione scientifica di quegli eventi biblici) attribuiscono alla mosca cavallina (Stomaxys calcitrans).

L'insetto, infatti, è capace di trasmettere un'infezione batterica da Actinobacillus mallei, conosciuta già dai Romani." Per la devastazione prodotta dalla voracità delle locuste (ottava piaga: "copriranno la faccia della terra, mangeranno ogni albero, riempiranno le case di tutto l'Egitto") non occorre formulare strane ipotesi. Ancora ai nostri tempi il fenomeno è drammatico: nei territori africani questi insetti distruggono l'economia agricola di interi Paesi e sono causa di gravi carestie. L'ultima disatrosa invasione della Locusta migratoria, nel 1988, ha divorato il 90 per cento dell'intera produzione agricola del Madagascar. Anche la settima piaga, una eccezionale grandinata, capace di spezzare i rami degli alberi, sfondare i tetti delle case e uccidere uomini e animali, non è difficile da immaginare." Ambivalente la nona, l'oscuramento del cielo durato tre giorni. è possibile, secondo i due studiosi, attribuire il fenomeno sia a una prolungata tempesta di sabbia, sia a un violento terremoto nella vicina Rift Valley, cui seguì un'imponente eruzione di polveri." Fin qui tutto chiaro: la scienza può ben spiegare la sequenza di fenomeni, dalla prima alla nona piaga. L'ultimo osso duro resta la morte dei primogeniti. " Come è possibile che solo i primi nati delle famiglie egiziane siano stati colti da prematura morte? Secondo Marr e Malloy, anche questa è una diretta conseguenza dei disastri alle colture provocati dalla grandine e dal passaggio delle locuste. Timorosi della vendetta divina minacciata da Mosè, gli Egizi immagazzinarono nei silos grano umido che ammuffì e venne pervaso da velenose tossine. Per tradizione i primogeniti ricevevano doppia razione di cibo, sicché non resistettero all'attacco dei funghi micidiali.

L'aver trovato le spiegazioni "naturali" delle piaghe potrebbe riproporre l'antico dualismo fra fede e scienza. Ma sono pochi coloro che attribuiscono a tutta la storia una esclusiva origine divina. E' più generalizzata l'idea, accolta anche in ambienti religiosi ufficiali, che sia stato il volere divino a raggruppare in una così affollata e breve sequenza il verificarsi di dieci piaghe naturali."""""

Quindi niente di nuovo. Mi sembra che ogni tanto qualcuno vada a ripescare qualche argomento, ci aggiunge qualcosa di suo e lo ripubblica.

Teie
ACUSinpw
00mercoledì 7 aprile 2010 17:03
Re:
pizia., 07/04/2010 7.27:

Sarà meglio che io non dica come la penso altrimenti potrei sembrare blasfema, cosa che comunque mi è abbastanza indifferente, ma... [SM=x822706]
Una sola osservazione: gli studi sul clima e la relazione fra le piaghe d'Egitto e surriscaldamenti vari, dovuti ad oscillazioni secche o eruzioni vulcaniche, non sono affatto novità, come ogni giornalista vuole farci credere quando si accinge ad affrontare il problema, ma risalgono almeno all'ultimo ventennio del secolo scorso.
Fra le varie teorie cambia solo il faraone chiamato in causa.
Ma dopo aver letto il libro di Finkelstein e Silberman "Le tracce di Mosè", ho almeno un conforto: non sono l'unica a pensare che non sia così.




Cosa raccontano iFinkelstein e Silberman?
pizia.
00giovedì 8 aprile 2010 14:03
Una delle più pesanti è che non c'è stato l'Esodo!
Pensa: fiumi di inchistro buttati...
emilioraffaele
00giovedì 8 aprile 2010 15:07
E la Bibbia, secondo loro, quando è stata scritta?
pizia.
00giovedì 8 aprile 2010 15:13
Nel settimo secolo, per ordine del re Giosia, poi revisionata dalla classe sacerdotale egemone durante l'epoca post-esilica, almeno fino al quarto secolo.
RAMSY
00giovedì 8 aprile 2010 21:57
Re:
Teie, 07/04/2010 9.45:

Questo argomento ogni tanto viene fuori, come se fosse una novità. Un pò di anni fa una persona a me cara pubblicò nel suo sito che tratta di antico egitto, fra le curiosità egiziane, questo articolo:

""""Le piaghe d'Egitto

.............L'aver trovato le spiegazioni "naturali" delle piaghe potrebbe riproporre l'antico dualismo fra fede e scienza. Ma sono pochi coloro che attribuiscono a tutta la storia una esclusiva origine divina. E' più generalizzata l'idea, accolta anche in ambienti religiosi ufficiali, che sia stato il volere divino a raggruppare in una così affollata e breve sequenza il verificarsi di dieci piaghe naturali."""""

Quindi niente di nuovo. Mi sembra che ogni tanto qualcuno vada a ripescare qualche argomento, ci aggiunge qualcosa di suo e lo ripubblica.

Teie



Ricordo d'aver visto un documentario in merito ( non ricordo se era un programma degli Angela o di Giacobbo) ma a parte le ovvie perplessità ,non mi sembra che spiegassero come gli ebrei "ottennero l'immunità" da tutti questi cataclismi e se non l'ottennero non penso che avessero ancora la forza (e soprattutto la fede) di peregrinare per quarant'anni [SM=x822743]
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