Torino – Il G.A.T. propone dieci incontri per conoscere l’archeologia

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Hatshepsut76
00giovedì 11 marzo 2010 11:16
Il Gruppo Archeologico Torinese propone una serie di incontri per conoscere l’archeologia nell’ambito dell’iniziativa ArcheoInsieme che si terranno tutti i martedì alle ore 21 tra marzo e maggio 2010 presso la Sala Conferenza del Centro Dar al Hikma di Torino, a cura dei soci del G.A.T.

L’incontro che inaugurerà l’iniziativa, intitolato appropriatamente “Prima dello scavo: la ricerca di un sito archeologico”, sarà dedicato alla toponomastica e alla ricognizione e si svolgerà il 16 marzo 2010. Il secondo appuntamento (23 marzo 2010) si occuperà degli strumenti, della stratigrafia, della documentazione e delle tecniche di indagine utilizzati durante uno scavo archeologico. Le conferenze del 30 marzo e del 6 aprile 2010 si concentreranno sui reperti ceramici (la prima) e metallici, vitrei e ossei (la seconda). Il 13 aprile 2010 si parlerà delle altre archeologie (quella sperimentale, quella subacquea e quella informatica) e delle scienze esatte in relazione all’archeologia. Gli appuntamenti del 20 e del 27 aprile e quello del 4 maggio 2010 illustreranno i siti archeologici piemontesi iniziando da quelli preistorici e protostorici, passando per le città romane per concludere con l’epoca medievale. L’11 maggio 2010 verrà discusso il tema del volontariato culturale in relazione all’archeologia, mentre l’ultimo incontro (18 maggio 2010) tratterà dei campi estivi 2010 di ricerca archeologica.

Partecipando almeno ad otto incontri (tutti ad ingresso gratuito) è possibile ricevere un attestato di frequenza.

(fonte: ArcheoRivista)
Hatshepsut76
00giovedì 11 marzo 2010 20:24
Ecco la locandina dell'evento:

sethorus
00giovedì 11 marzo 2010 20:57
Io non sono del tutto in accordo con l'evento o per lo meno con le finalità che penso si frefigga! Va benissimo fare incontri didattici, far conoscere, divulgare, interessare, accostare, l'opinione pubblica a questa meravigliosa disciplina spesso fraintesa, sottovalutata, non cosiderata per quello che realmente vale! Sono contrario non tanto all'attestato che non ha alcun valore (è solo carta straccia) se non solo quello affettivo per coloro ai quali piacerebbe praticare la disciplina solo come hobby, MA soprattutto agli ultimi due incontri quello del volontariato e quello che ti dicono dove puoi farlo!
RAMSY
00giovedì 11 marzo 2010 21:33
Re:
sethorus, 11/03/2010 20.57:

Sono contrario.........agli ultimi due incontri quello del volontariato e quello che ti dicono dove puoi farlo!




Io sinceramente non so di cosa si tratta, ti dispiacerebbe spiegarmelo/spiegarcelo e dirci perchè sei contrario? Da come lo ha illustrato Hat non ci vedo niente di male [SM=x822734]
-Kiya-
00giovedì 11 marzo 2010 22:18
Conosco il Gruppo Archeologico Torinese per aver preso parte ad alcune conferenze che ha promosso. Anche il nostro FrAnkh ne ha tenute alcune, in qualità di membro del medesimo.
Da più di 20 anni ormai, in qualità di volontari, i membri dell'Associazione operano per la salvaguardia dei beni culturali, soprattutto, ma non solo, quelli dell'area Torinese. Personalmente giudico il loro impegno degno di ammirazione.
L'attestato che promettono, inoltre, è semplicemente un attestato di frequenza. Lecitissimo, pertanto.

Sethorus, sicuro di non aver frainteso i loro intenti?
sethorus
00giovedì 11 marzo 2010 22:26
Potrei anche sbagliarmi,ma secondo me il tutto è finalizzato con uno scopo ben preciso!
Ti dicono che puoi fare volontariato, ti dicono dove puoi farlo, ti danno un attestato.... secondo me è un modo subdolo per convincere la gente a fare "volontariato".
Il termine più giusto da usare è a parer mio sfruttamento, in quanto il "volontario" fa gratis un lavoro che dovrebbe compiere un archeologo professionista!!!
RAMSY
00giovedì 11 marzo 2010 22:55
Ti ripeto, non conosco il Gruppo Archeologo Torinese ma mi sembra che parlare di sfruttamento mi sembra un pò eccessivo: si parla di volontari, non di forzati. Mi sbaglierò ma non credo che in Italia ci siano tanti archeologi in circolazione per far fronte alla salvaguardia di tutti i beni archeologici del nostro belpaese e forse non tutti hanno l'umiltà e la passione per occuparsi di quei reperti "minori". Sono sicuro che l'opera dei volontari c'è stata anche dopo i terremoti in Umbria e in Abruzzo ed è grazie anche a loro se molte opere e monumenti sono stati salvati. [SM=g999097]
sethorus
00sabato 13 marzo 2010 21:22
Re:
RAMSY, 11/03/2010 22.55:

Ti ripeto, non conosco il Gruppo Archeologo Torinese ma mi sembra che parlare di sfruttamento mi sembra un pò eccessivo: si parla di volontari, non di forzati. Mi sbaglierò ma non credo che in Italia ci siano tanti archeologi in circolazione per far fronte alla salvaguardia di tutti i beni archeologici del nostro belpaese e forse non tutti hanno l'umiltà e la passione per occuparsi di quei reperti "minori". Sono sicuro che l'opera dei volontari c'è stata anche dopo i terremoti in Umbria e in Abruzzo ed è grazie anche a loro se molte opere e monumenti sono stati salvati. [SM=g999097]




Nemmeno io conosco questo gruppo, e premetto dicendo che non è mia intenzione offendere nessuno.
Qundo parlo di sfruttamento non dico che i volontari vengono frustati o trattati come bestie da soma. Io intendevo dire che lo scavo archeologico è ritenuto da molti ai piani alti come un attività dispendiosa ed inutile infatti non esiste nemmeno un albo degli archeologi (per questo si ritiene che sono pochi, in realtà sono molti di più di quello che si pensa e quasi tutti disoccupati). I fondi stanziati per tale attività, per lo più da privati, sono molto pochi e non bastano per approntare tutte le spese, così si chiede aiuto ai volontari da usare come operai a costo zero per un lavoro pesante e faticoso dal punto di vista fisico. Io non ho nulla contro il volontariato!
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