Tela di lino finemente tessuta gia' dal periodo Predinastico

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(richard)
00lunedì 24 dicembre 2007 11:18

La civilta' egizia nacque molto prima che i Faraoni regnassero nel paese del Nilo.
Sorta nella Preistoria ebbe un progresso lento ma grandioso che la
porto' ad essere una delle principali nella storia dell'umanita'.
L'agricoltura e tutte le attivita' annesse ad essa fu il carro trainante che porto'ad un fiorente sviluppo tra cui la lavorazione del lino nell'abbigliamento.
Maat Ka Ra
00mercoledì 26 dicembre 2007 19:32
Caspita Richard! Lo sai che anche questo reperto preziosissimo è custodito presso il Nostro Museo Egizio e ne costituisce uno dei tanti suoi primati? [SM=x822723] Ti interessano maggiori informazioni in merito? [SM=x822712]
cennis
00mercoledì 26 dicembre 2007 19:56
se non sbaglio alcuni frammenti provengono dal tempio di Hator...
ma non ne sono così sicur...
vorrei informazioni più dettagliate in proposito...
grazie...
ciao da cennis. :)
Maat Ka Ra
00mercoledì 26 dicembre 2007 22:24
La tela di Gebelein venne rinvenuta dalla Missione Italiana durante gli scavi guidati da Giulio Farina nel 1930, il quale però non ha fornito dettagli sul suo ritrovamento. Si sa che la tela è stata trovata in una sepoltura a fossa, ripiegata sotto la testa del defunto e che riportava danni notevoli dovuti all'umidità e alla decomposizione del cadavere. Si tratta di due tele in particolare lunghe ciascuna 200x100 cm, dipinte con ocra rossa, nero fumo e gesso per il bianco. Le tele sono di lino e sono lavorate in modo incredibilmente fine, sottile e fitto che risalgono alla prima metà del IV millennio a.C. Questi dati identificano il reperto come la tela dipinta più antica al mondo. E' stata restaurata dalle abilissime mani della restauratrice Erminia Caudano che lavorò a Torino tra il 1910 e il 1974, la quale però non ha lasciato traccia del suo modo di operare, come abbia ripulito, disteso e disinfettato e bloccato le tele restaurate tra i cristalli, dove si trovano tutt'ora in perfetto stato di conservazione.
da questo reperto incredibile si possono desumere alcuni dati importanti, confermati poi anche da altri rinvenimenti. Intanto, che Gebelein fu un importante centro per la coltivazione, filatura e tessitura del lino e che la qualità prodotta era superlativa già nel IV millennio! Per non parlare poi del fatto che le raffigurazioni qui riportate hanno permesso di interpretare correttamente anche altri reperti: la conferma che gli elementi qui rappresentati fossero navi e non palafitte, come invece si è pensato. La navigazione e la costruzione di imbarcazioni era già notevole: calcolando infatti lo spazio tra un rematore el'altro si può ipotizzare si trattasse di una imbarcazione lunga fino a 35-40 metri. Tenete presente che la barca solare di Kufu (Cheope) era di 45 mt!!
Vi ho tediati a sufficienza... [SM=x822735]
cennis
00mercoledì 26 dicembre 2007 22:39
i dati che ci hai fornito sono più che sufficenti...
graie mille ancora...
roberta.maat
00giovedì 27 dicembre 2007 15:43
Io ho trovato queste altre notizie :

Questi frammenti dipinti di tela furono rinvenuti in un tumulo predinastico, ma non erano usati per avvolgere il cadavere, situati com'erano al suo fianco. La trama del lino denota che la stoffa veniva tessuta su un telaio orizzontale con due aste rette da quattro pioli, come in un altro reperto trovato in una tomba femminile risalente a un millennio prima. Questi frammenti raffigurano due imbarcazioni, una multiremi dotata di cabina, vogatori e comandante, mentre l'altra mostra un solo rematore e un passeggero. Su altri frammenti provenienti dalla stessa tomba alcune figure femminili danzano o fungono da spettatrici intente a osservare un uomo che trafigge con la lancia un ippopotamo. Scene nilotiche come queste, specialmente con l'uccisione dell'ippopotamo (forse un'immagine tutelare per proteggersi dall'animale che costituiva una minaccia per i barcaioli), ebbero una lunga tradizione nell'arte egizia, fino al periodo romano inoltrato. Non lontano da questa, una tomba di Ieracompoli era dotata di pareti a intonaco dipinte in modo simile (ora al Museo del Cairo). Per contenuto e stile entrambe le tombe si rifanno alla ceramica dipinta del periodo Naqada II, disseminata in tutto l'Egitto.
cennis
00venerdì 28 dicembre 2007 01:12
Grazie anche a te...
qualcosa in più su questo argomento non fa mica male... :D
ciao da cennis. :)
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