SuperQuark, 01/09/2011: La Dott.ssa Sabina Malgora ospite di Piero Angela

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-Kiya-
00venerdì 26 agosto 2011 02:37



Giovedì 1° settembre alle 21,20 andrà in onda la prima puntata della nuova serie autunnale di SuperQuark, famosa trasmissione televisiva di Rai Uno condotta da Piero Angela, giornalista, scrittore, appassionato di musica e soprattutto grande divulgatore scientifico.
Tra i temi trattati nel corso del programma, vi è un documentario che vede protagoniste Sabina Malgora, egittologa casalese e la mummia che sta studiando.
La mummia è ormai nota ai lettori, poiché fu esposta anche a Casale a palazzo Sannazzaro di via Mameli in occasione della mostra sulla medicina nell’antico Egitto, Ur Sunu, di cui era curatore la nostra concittadina: si tratta della mummia di Ankhpakhered, conservata al Museo di Asti.
La storia della mummia comincia con i raggi X e continua con la TAC. A rendere unico il reperto è il fatto che la mummia è uno scheletro, non un corpo, con le ossa completamente sconvolte. Inoltre le iscrizioni sul sarcofago che la conserva dicono che Ankhpakhered era un sacerdote del dio Min, divinità legata alla fertilità e alla sessualità, vissuto tra la XXII-XXIII dinastia (circa 945-715 a.C.).
Ma le cose non stanno affatto così perché le evidenze sulle ossa raccontano ben altro!
Per risolvere l’enigma, un’équipe multidisciplinare che oggi si chiama Mummy project, diretto dalla stessa Malgora e dal prof. Luca Bernardo, si riunisce il 19 marzo 2011 presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano per approfondire lo studio, proseguendo le analisi mediche, con un’endoscopia al fine di prelevare materiale osseo.
Questo materiale è in fase di analisi in diverse strutture di ricerca, tra cui per la datazione al radiocarbonio C-14 presso il prestigioso Centro di datazione e diagnostica dell’Università del Salento CEDAD, diretto dal prof. Lucio Calcagnile e le analisi tossicologiche presso Il laboratorio dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Milano, diretto dal prof. Lodi.
Si tratta della prima puntata del documentario che Barbara Bernardini, regista per la trasmissione SuperQuark, ha girato tra Milano ed Asti con la nostra egittologa.
“Questa prima puntata racconterà la storia della mummia –spiega Sabina Malgora -, come l’ho incontrata, perché l’abbiamo sottoposta a moderne indagini mediche e che cosa vogliamo scoprire per risolvere un mistero che ha più di duemila anni”.
La casa di produzione che lavora con SuperQuark è stata così affascinata dal lavoro del Mummy Project da programmare una seconda puntata, che sarà girata quest’inverno, appena arriveranno i risultati.
“Avere accanto regista e diversi cameramen è stata un’esperienza entusiasmante ed anche faticosa – continua l’egittologa casalese- poiché abbiamo dovuto svolgere il nostro lavoro sotto gli occhi vigili delle telecamere. La regista ha detto di essere molto soddisfatta del documentario, poiché immagini e storia sono di grande fascino…ma io non l’ho ancora visto!”.




[fonte: www.ilmonferrato.it]
emilioraffaele
00venerdì 26 agosto 2011 07:44
Sarò davanti alla tv
Hatshepsut76
00venerdì 26 agosto 2011 11:07
anche io!
EGIZIA72
00venerdì 26 agosto 2011 14:26
Non me lo perderò...
........per nessun motivo [SM=g999103] grazie per l'informazione Kiya... [SM=g999100]
PharaonEgypt
00domenica 28 agosto 2011 01:39
Benissimo, non me lo perderò neanche io.
Antonio Faricelli
00lunedì 29 agosto 2011 12:08
Re:
emilioraffaele, 26/08/2011 07.44:

Sarò davanti alla tv



Anche io sarò "davanti" alla tv, una volta ho provato "dietro" ma non riuscivo a vedere nulla! [SM=x822710]
-Kiya-
00lunedì 29 agosto 2011 12:08
Ricevo dalla Dr. Malgora:

ANKHPAKHERED MUMMY PROJECT


Giovedì 1 settembre 2011 su SUPERQUARK con Piero Angela


Tra i temi trattati nel corso del programma che inizia alle ore 21.20, vi è la prima parte di un documentario che racconterà la storia della mummia e del sarcofago di Ankhpakhered, conservati presso il Museo Archeologico e Paleontologico di Asti, e le moderne indagini mediche a cui è stata sottoposta presso il Fatebenefratelli e Macedonio Melloni di Milano. La seconda parte, che sarà girata questo autunno, svelarà il mistero che avvolge questo eccezionale reperto.

Curatori del Mummy Project: Sabina Dr. Malgora e Luca Prof. Bernardo.

mavir
00lunedì 29 agosto 2011 13:30
Sarebbe interessante che EgittoPhilia mettesse a disposizione di questa archeologa / studiosa una sezione speciale (non so come si dica tecnicamente) in modo che eventuali internauti interessati possano discutere direttamente con lei.
Naturalmente sempre che la Dott.sa Malgora sia interessata a questa iniziativa ed abbia tempo da dedicare...
Kiya che ne dici?
-Kiya-
00lunedì 29 agosto 2011 13:51
La Dr.ssa Malgora ci tiene costantemente aggiornati in merito alle iniziative che la riguardano, a stretto giro di mail.
Tenuto conto dei suoi innumerevoli impegni, riteniamo che questo sia già un vanto di cui andare fieri. Oltre non ci sentiamo di pretendere, fermo restando la nostra piena disponibilità ad accogliere ogni suo eventuale intervento diretto, di cui saremmo a dir poco onorati.
mavir
00lunedì 29 agosto 2011 23:56
Molto Bene !!
Merytaton62
00mercoledì 31 agosto 2011 23:11
Sarò sicuramente davanti alla Tv, perchè la paleopatologia mi interessa moltissimo!
pizia.
00giovedì 1 settembre 2011 00:30
Domani sera guarderò certamente e registrerò pure! [SM=g999097]
-Kiya-
00giovedì 1 settembre 2011 21:21
Tutti sintonizzati su Rai Uno: è appena iniziato SuperQuark! [SM=g999103]
-Kiya-
00giovedì 1 settembre 2011 23:38
Mummificate a tutti i costi (se effettivamente andò così), quelle povere ossa martoriate restano comunque senza un nome.... l'anonimo occupante del sarcofago di Ankhpakhered avrà comunque guadagnato la vita eterna?
PharaonEgypt
00venerdì 2 settembre 2011 19:19
Purtroppo non ho visto la puntata, come potrei fare per vederla? C'è già in rete?
-Kiya-
00venerdì 2 settembre 2011 19:41
Re:
PharaonEgypt, 02/09/2011 19.19:

Purtroppo non ho visto la puntata, come potrei fare per vederla? C'è già in rete?




Lo trovi qua:


link


a partire dal time 1 h e 37 min

Sempre dal sito ufficiale della Rai, riporto il commento al video:


La dottoressa Sabina Malgora era convinta di effettuare un esame di routine quando ha esaminato per la prima volta con la TAC la mummia egiziana Ankhapakered conservata al museo Archeologico e Paleontologico di Asti, ma appena l’immagine RX è apparsa sul computer i ricercatori hanno spalancato gli occhi.

La mummia non era affatto una mummia, ma uno scheletro completamente frantumato e scomposto avvolto dalle bende. Le ossa erano completamente dislocate e la testa era stata apposta posticciamente fissandola con delle canne. E’ evidente che la mummia non è quello che si supponeva fosse, un alto sacerdote del tempio di Min, e i nostri ricercatori adesso hanno per le mani un bel mistero da risolvere.

Chi e perché ha posto uno scheletro avvolto da bende all’interno di una tomba reale? Chi era quest’uomo, certo non un reale o un sacerdote, e perché allora si trovava in quella tomba? Superquark segue in anteprima le indagini endoscopiche e di ricostruzione facciale (con le moderne tecniche di studio antropologico e di “polizia scientifica) sul corpo di questa enigmatica mummia, che daranno forse un volto e un nome allo scheletro dell’uomo avvolto nelle bende.

Merytaton62
00venerdì 2 settembre 2011 20:07
Ricordo di aver letto da qualche parte che spesso si ricorreva a questi sotterfugi per ovviare ad "incidenti" in corso d'opera quale smarrimento o scambio di cadaveri : in fondo, tutto sommato, i famigliari si vedevano consegnare un corpo avvolto nelle bende!
Comunque, se la memoria non m'inganna, per assicurare la vita eterna potevano contribuire anche le raffigurazioni del defunto...
-Kiya-
00venerdì 2 settembre 2011 20:14
Resta pur sempre da considerare l'importanza del nome, che andava pronunciato per "dare vita". E' pur vero che ci stiamo riferendo all'epoca della XXIII o XXIV Dinastia, quindi siamo in pieno Terzo Periodo Intermedio e alcune cose potevano essere cambiate. Anche la supposta assenza di amuleti protettivi, inoltre, è certamente un dettaglio degno di nota.
Merytaton62
00venerdì 2 settembre 2011 20:24
Se non erro, la tecnica d'imbalsamazione ha raggiunto il suo apice durante la XVIII e IXX dinastia...quindi è possibile che in epoca tarda molte tradizioni fossero già andate perdute.Io, comunque, propendo per il "misfatto raffazzonato".
RAMSY
00venerdì 2 settembre 2011 22:56
Ho visto adesso il filmato grazie al link di Kiya [SM=g999103] e l'ho trovato molto interessante.
Parlo ovviamente da ignorante, perchè escludere a priori che sia comunque il sacerdote? L'unica prova certa potrebbe darla il C14 ma mi sembra di capire che non hanno ancora i risultati della datazione.
Supponiamo che il nostro sfortunato uomo fosse stato sbranato da un leone o animale simile. Cos'altro avrebbero potuto fare gli imbalsamatori?
PharaonEgypt
00sabato 3 settembre 2011 17:09
Ho visionato il filmato, e propendo che il corpo nel sarcofago non sia del sacerdote menzionato.

Un'altra cosa che mi ha lasciato stupito, è il buco nel torace. Il buco era troppo piccolo per estrarre degli amuleti. Qui, propendo appunto che il corpo non sia il suo: essendo un alto funzionario, è pressochè impossibile che non ci siano stati amuleti, è pressochè impossibile che il corpo sia così malridotto. Ricordiamoci che il corpo, per proseguire il viaggio nell'aldilà, doveva essere integro, nulla fuori posto.

Quindi penso ad un corpo messo lì DOPO, non subito. Penso da un corpo che non sia di nessun funzionario importante dell'antico Egitto. E, penso anche, che il buco sul torace sia stato provocato in battaglia o comunque che sia stato ucciso.

Si sa qualcosa in più su questo sacerdote?

@Kiya. Grazie mille per avermi dato il link del filmato, perchè purtroppo non sono riuscito a guardare la puntata.

Saluti.
mavir
00sabato 3 settembre 2011 21:12
Meno male che Kiya ha segnalato il link. Lo guarderò lunedì (qui il segnale non basta)...
PharaonEgypt
00sabato 3 settembre 2011 21:29
Re:
mavir, 03/09/2011 21.12:

Meno male che Kiya ha segnalato il link. Lo guarderò lunedì (qui il segnale non basta)...




Te lo consiglio vivamente, è molto interessante.
ToMegaTherion
00sabato 3 settembre 2011 21:32
Io ho pensato esattamente la stessa cosa di Merytaton62, ovvero che siano stati gli stessi mummificatori a sostituire il corpo del sacerdote con un altro, per rimediare a qualche problema riscontrato in corso d' opera.
Questo perchè fondamentalmente mi pongo un interrogativo. Come ricorda Kiya, la presenza del nome dovrebbe essere importante per assicurarsi la vita eterna, perchè quindi prendere il sarcofago di un altro (quindi con un altro nome) ? Non andrebbe comunque a pregiudicare la vita dell' aldilà ?
E mi aggiungo a Ramsy nel chiedermi se il C14 possa dare un dettaglio in più.
PharaonEgypt
00sabato 3 settembre 2011 22:38
Re:
ToMegaTherion, 03/09/2011 21.32:

Io ho pensato esattamente la stessa cosa di Merytaton62, ovvero che siano stati gli stessi mummificatori a sostituire il corpo del sacerdote con un altro, per rimediare a qualche problema riscontrato in corso d' opera.
Questo perchè fondamentalmente mi pongo un interrogativo. Come ricorda Kiya, la presenza del nome dovrebbe essere importante per assicurarsi la vita eterna, perchè quindi prendere il sarcofago di un altro (quindi con un altro nome) ? Non andrebbe comunque a pregiudicare la vita dell' aldilà ?
E mi aggiungo a Ramsy nel chiedermi se il C14 possa dare un dettaglio in più.




Il C14 penso sia la miglior mossa da fare se vogliono avere delle informazioni in più.

Mi stupisco che non l'abbiano usato prima...
pizia.
00lunedì 5 settembre 2011 02:20
Il C14 è un esame impegnativo e oneroso, quando si affronta un'indagine di questo genere si parte dalla cosa più semplice, cioé l'esame esterno.
Seguo la vicenda da un po' di tempo, la prima volta in cui vidi il sarcofago di Ankhpakhered fu alla mostra Ur Sunu di Casale Monferrato (AL).
Allora era già stato eseguito lo studio sull'esterno del sarcofago, con la trascrizione e traduzione delle iscrizioni e l'analisi delle raffigurazioni con la loro interpretazione e venne mostrato anche l'esito delle foto a raggi X, quindi il problema delle ossa mescolate era già conosciuto.
Da lì in poi, si utilizzarono altre tecniche di analisi non invasive e non distruttive, man mano che si trovarono i fondi e le attrezzature necessari.
Con la TAC le misurazioni effettuate dagli antropologi fisici sul corpo e le sue parti furono completate e rese più precise, inoltre si aggiunsero tantissime informazioni sulla struttura interna della mummia, sui materiali, sullo stato di conservazione, ecc.
Immagino che il prossimo passo possa essere quello atteso da tutti, anche se questo comporterà la manomissione del sarcofago e della mummia.
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