Simboli del Potere Faraonico

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-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 20:14
Le Corone

Le corone dei sovrani egiziani avevano un profondo significato simbolico e ognuna di esse era adatta per situazioni e significati particolari. Oltre ad alludere al carattere dei loro possessori erano innanzi tutto un simbolo di potere.
Considerando la visione egizia secondo la quale qualsiasi oggetto o qualsiasi raffigurazione creata dal pensiero potesse avere vita propria, anche le corone erano considerate soprannaturali e nutrivano il re in modo che esso potesse condividerne il favoloso potere.

A significato del loro potere su tutta la terra d'Egitto, i re, come signori delle "Due Terre", indossavano la doppia corona denominata pa-sekhemty (la potente) ed era una combinazione della corona bianca dell'Alto Egitto (hedjet) e della corona rossa del Basso Egitto (deshret). A loro volta queste corone rappresentavano l'incarnazione delle divinità che proteggevano la regalità: Nekhbet per l'Alto Egitto e Wadjet per il Basso Egitto.

All'incirca dall'epoca di Snefru, sovrano della IV Dinastia, veniva portata la corona dalle doppie piume e consisteva in due alte piume di struzzo.

Più tardi, a partire dalla XVIII Dinastia, il sovrano adottò la corona blu chiamata Khepresh.

La corona portata principalmente da Osiride e chiamata Atef era una combinazione della corona dalle doppie piume e della corona bianca dell'Alto Egitto con l'aggiunta di un disco solare posto all'apice e che sostituiva l'apice bulboso.

Gli egizi, che tendevano al sincretismo, videro le corone come l'occhio del dio sole, ma anche come l'uraeus e come fiamma protettrice del re. Sotto le corone il re portava un tessuto particolare, il nemes.
-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 20:18
Corone divine e Copricapi
Una delle cose che più colpiscono il pubblico che guardi le immagini degli dei egizi sono le singolari corone e copricapi che spesso li contraddistinguono; tuttavia non sempre l'osservazione del copricapo assicura l'identità della divinità; ciò perché, a causa dei fenomeni di sincretismo cui si è accennato sopra, più divinità possono fondersi in una sola e dunque avere attributi intercambiabili; in questo caso solo le iscrizioni possono illuminarci; talvolta si hanno entrambe le informazioni, dato che il "copricapo" della divinità è un segno geroglifico o il simbolo stesso della divinità.

Vediamo brevemente una piccola galleria di dèi, a titolo di esempio (come si noterà, alcune divinità hanno attributi comuni - corna di vacca, disco solare, piuma di struzzo -, che si riferiscono a sincretismi o a caratteristiche comuni e intercambiabili):

Amentet (personificazione dell'ovest ): il geroglifico dell'ovest: uno stendardo accorciato con piuma e uccello.

Amon: corona con due alte piume.

Anuket: corona con piume.

Atum: corona doppia.

Gheb: corona combinata con quella del Basso Egitto e l'Atef; talvolta un'oca.

Ha: il segno geroglifico per "deserto", ossia la stilizzazione di una zona collinosa.

Hathor: corna di vacca con disco solare.

Heh: una fronda di palma.

Hemsut: lo scudo con due frecce incrociate.

Horo: doppia corona o doppia corona di piume.

Iabet(personificazione dell'Est ): il segno dell'est, ossia una lancia ornata come stendardo.

Iside: corna di vacca e disco solare, o copricapo a forma di avvoltoio, o il segno geroglifico per "trono" (che indica il nome di Iside).

Khonsu: il disco e la falce lunare.

Maat: la piuma di struzzo.

Meskhent: una spiga di erba o grano tagliata e arrotolata.

Min: corona di doppie piume con un nastro che pende sino in basso sulle spalle.

Mut: copricapo a forma di avvoltoio; spesso sormontato dalla corona doppia.

Nekhbet: il copricapo con avvoltoio della corona del Basso Egitto.

Neith: scudo con due frecce, o una faretra, e la corona del Basso Egitto.

Neftis: un recinto rettangolare visto in pianta e sormontato da un canestro intrecciato (il segno geroglifico di "Signora della Casa").

Nut: un vaso arrotondato.

Osiride: corona atef.

Ptah: una calotta liscia.

Shu: una piuma di struzzo.
-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 20:20
Gli Scettri
Fra i più antichi simboli di potere regale e divino, gli scettri egizi furono diversi; esponiamo brevemente di seguito una lista dei principali:

Hekat: è lo scettro a uncino che assomiglia all'odierno pastorale vescovile. Era portato da re e alti ufficiali. Il più antico, alto quasi quanto un uomo, era un tempo il bastone dei pastori e anche più tardi lo si trova come attributo del dio pastore Andjeti. Da questa forma originaria derivò quella più recente dello scettro più corto e più ricurvo. Nella scrittura il geroglifico dell'eka significa "governare". Nel Medio Regno il bastone veniva posto nei fregi dei sarcofagi come simbolo di Osiride.

Nekhekh: è il flagello.

Was: si tratta di un lungo scettro la cui parte posteriore ha la forma di animale mitico.

Aba: si tratta di uno scettro a forma di paletta.

Wadj: è lo scettro ad estremità floreale che rappresenta il papiro e ne ha le sue caratteristiche e i suoi significati.

Khu: è lo scettro a forma di piuma.

Aut: scettro semplice con la forma di bastone ricurvo a un'estremità.
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