Scrittura geroglifica nei periodi tolemaico e romano

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Bubastis2013
00sabato 19 gennaio 2013 11:30
Salve, mi risulta che in età tolemaica e romana, la scrittura egizia subì cambiamenti radicali, che la resero criptica ed incomprensibile perfino ai contemporanei: nei testi compaiono numerosissimi nuovi segni, varianti grafiche di quelli classici; o inediti, ma di significato equivalente a quelli classici. In molti casi, lo stesso segno acquista pronuncia e forse anche significato multiplo.

Un esempio è il tempio di Esna dedicato a Khnum, dio-ariete locale della creazione dalla terra (patrono degli artigiani di ceramica e terracotta) e signore delle piene del Nilo. Interi pilastri sono ricoperti da iscrizioni costituite da uno stesso geroglifico (un ariete o un coccodrillo)
Insomma, un rompicapo, che alimentò nei non addetti a i lavori la credenza di una oscura scienza nascosta nei testi sacri incisi nei templi di quei periodi e che ancora oggi turba i sonni di molti egittologi.

Potreste gentilmente segnalarmi qualche studio recente a riguardo ?
Si sta venendo a capo del problema ?
Grazie
nectanebo
00sabato 19 gennaio 2013 16:08
Il sistema grafico in uso durante il Medio Regno e l'inizio del Nuovo Regno comprende circa 760 segni (la Sign-list della Egyptian Grammar del Gardiner, da settant'anni testo base per ogni studente di egittologia, ne elenca 764).
Completamente diverso è il caso della scrittura tolemaica, ossia di quella utilizzata dagli scribi dei templi d'Egitto dopo la conquista macedone (332 a.c.) fino alla metà del III secolo d.C. (le ultime iscrizioni ufficiali risalgono al faraone imperatore Decio, verso il 250 d.C., nel tempio di Esna); sarebbe pertanto più corretto parlare di scrittura tolemaico-romana, epoca nella quale cessa definitivamente l'attività delle scuole sacerdotali in Egitto .
Si ha un aumento impressionante di segni di uso comune e di valori che assumono i geroglifici, una moltiplicazione del numero degli ideogrammi e dei determinativi impiegati come ideogrammi, con l'impiego deliberato di una grande varietà di alternative per i segni più comuni.
Non sorprende quindi il fatto che questo particolare campo degli studi egittologici non abbia ricevuto tutta l'attenzione che hanno invece ricevuto i periodi più classici.

La "scrittura figurativa di Esna", il piccolo, ma splendido tempio del dio-ariete Khnum a Esna ci fornisce la testimonianza dell'ultima tappa evolutiva della grafia tolemaica, in particolare nella scrittura dei nomi delle divinità.
Ho estratto questo riassunto da “guida ai geroglifici” di A.Elli che tratta in modo abbastanza conciso ma esauriente l’evoluzione della scrittura Egizia.
Il testo cita: Serge Sauneron, come grande esperto dei testi di Esna. Credo che un approfondimento in rete su questo autore sia molto importante.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com