Sansone e il mito di Horus

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Biceleon
00sabato 22 marzo 2008 16:10
Ho iniziato a leggere un libro di Ralph Ellis I sovrani scomparsi dell’antico Egitto nella speranza di trovare qualche informazione utile per una mia ricerca, purtroppo il testo si presenta abbastanza fantasioso, un esempio? La Grande Piramide sarebbe il monte Sinai dove Mosè ricevette i dieci comandamenti. Per adesso ho resistito alla tentazione di riportare il libro in biblioteca.

Veniamo ora al motivo di questo post, R. Ellis scrive:

«nel mio libro Tempest & Exodus ho dimostrato che la storia di Sansone si basa sul mito egizio del quinto pilastro [segno geroglifico C 11b], i pilastri che stavano nei “capelli di Horus”» p.23

Riguardo Sansone il noto biblista Gianfranco Ravasi afferma:

«… il nome "Sansone" in ebraico evoca il termine che indica il sole; il suo villaggio d’origine, Bet-Shemesh significa "Casa del sole"; come il sole infuocato, egli incendia le messi (Giudici 15,1-8); i suoi famosi capelli assomigliano ai raggi della corona solare; la sua amica-nemica, Dalila, in ebraico ha un nome affine al vocabolo laj-lah, che vuol dire notte.
Siamo quindi in presenza di una narrazione popolare, piena di simpatia per questo personaggio celebrato accanto ai fuochi invernali o alle porte dei villaggi dagli anziani di Israele.
Una narrazione che non disdegna elementi fantasiosi, pittoreschi, folcloristici e persino mitici: le imprese mirabolanti di Sansone non richiamano forse le celebri "fatiche di Ercole", come il rapporto tra forza e amore o tra cecità e amore? La sostanza, però, della sua vicenda rimane profondamente biblica.» (Fonte)

Qualcuno sa dirmi di più sul mito del quinto pilastro e i “capelli di Horus”?
-francis-
00sabato 22 marzo 2008 18:32
L'unico pilastro di cui sono a conoscenza è lo Ged o Zed, associato dal Nuovo Regno alla spina dorsale di Osiride.
Biceleon
00sabato 22 marzo 2008 19:26
Re:
-francis-, 22/03/2008 18.32:

L'unico pilastro di cui sono a conoscenza è lo Ged o Zed, associato dal Nuovo Regno alla spina dorsale di Osiride.



La versione originale inglese del libro di Ellis rispetto alla traduzione italiana riporta il nome Heh del quinto pilastro, se non sbaglio dovrebbe corrispondere alla fonetica del geroglifico.

Pagina originale



iakopo
00martedì 25 marzo 2008 01:21
da una ricerca su google con "hair of Horus" è saltato fuori il libro E.A. Wallis Budge, The Book of the Dead - The Papyrus of Ani [1895]

nell'introduzione, (a questa pagina [link])
c'è la citazione di una visione del cielo egizio come piattaforma di ferro sorretta da quattro pilastri ...inoltre


At a very early date the four pillars were identified with "the four ancient khu's who dwell in the hair of Horus,"[1] who are also said to be "the four gods who stand by the pillar-sceptres of heaven."[2] These four gods are "children of Horus,"[3]




[mia traduzione :\ ]

In una data molto remota i quattro pilastri furono identificati con "i quattro antichi(?) khu's che risiedono(???) nei capelli di Horus, "[1] che sono anche detti essere "i quattro dei che stanno vicino lo scettro-pilastro del cielo". [2] Questi quattro dei sono "bambini di Horus, "[3] ...



sembra che il 5° pilastro nei capelli di Horus è proprio lo Djed
-Kiya-
00martedì 25 marzo 2008 01:38
Re: Re:
Biceleon, 22/03/2008 19.26:



La versione originale inglese del libro di Ellis rispetto alla traduzione italiana riporta il nome Heh del quinto pilastro, se non sbaglio dovrebbe corrispondere alla fonetica del geroglifico.

Pagina originale






Heh non è un pilastro, ma una divinità rappresentata per mezzo di un uomo seduto a terra con il capo sormontato dal ramo di palma. Il significato della parola "heh" è "milioni", ragion per cui gli si attribuisce una funzione benaugurante.

Lo puoi trovare, ad esempio, riprodotto sullo schienale della sedia in legno di cedro rinvenuta nella tomba di Tut, dove la divinità è rappresentata con alune varianti. Il ramo di palma, n tal caso, non si trova sul capo del dio, bensì esso ne stringe uno per ogni mano. Al braccio destro porta un ankh, quale augurio di vita ed è adagiato sul geroglifico nbw, ovvero il simbolo dell'oro. Questa è una delle rare volte in cui la divinità è rappresentata da sola, mentre si predilige il rappresentarlo almeno in coppia.

Proprio sull'ultimo numero di Pharaon, tuttavia, la dott.ssa Eaton-Krauss, esperta di arte egizia, paragona l'immagine di Heh al pilastro Djed, a cui ha accennato -francis- , per via della postura eretta.

Non ho trovato alcun riferimento o rimando ad Horus, nè tanto meno ho mai letto a riguardo di pilastri associati a questo dio.

Sul mito di sansone so praticamente nulla.... in quanto scrive Ellis, applicando più d'una forzatura, posso trovare raffronti con Horus solo per via del culto del solare (e quindi il giorno) ad esso (Horus) associato. Ma mi pare argomento comune e ricorrente in più di una cultura antica per poter affermare con certezza che abbia subito influenze egizie... che ne dici?
-Kiya-
00martedì 25 marzo 2008 02:05
Sansone, un approfondimento
Ecco cos'ho tovato a riguardo, teso a sottolineare l'assimilazione di sansone al Sole, unico punto di contatto con Horus, in una delle sue manifestazioni:


Sansone (capitoli 13-16, Libro dei Giudici - Bibbia), appartenente alla piccola tribù di Dan, minacciata da un nemico nuovo e potente: i Filistei, popolo di stirpe indoeuropea stanziatosi sulla costa meridionale palestinese contemporaneamente all'Esodo-fuga. Molti ritengono che i Filistei appartengano ai famosi "Popoli del Mare" che si misero in moto nel XII secolo a.C., provenienti tra l'altro dalla Sardegna, distrussero l'impero Ittita e minacciarono l'Egitto; respinti da Ramses III (1198-1166 a.C.), l'ultimo grande faraone del Nuovo Regno, si sarebbero insediati in Palestina, dove fondarono cinque città, tra cui Gaza e Asdod. Ora questi nemici terribili, dotati di armi di ferro e di carri da guerra, minacciano i pacifici Daniti; Iddio manda perciò un angelo a Manoach e a sua moglie, ad annunciare loro la nascita di Sansone, ritenuto tradizionalmente l'Ercole dell'epica ebraica. A differenza delle imprese di Debora, Gedeone ed Abimelec, che si limitarono ad essere ingigantite dalla tradizione, quelle di Sansone sono di storicità assai controversa. probabilmente il Deuteronomista rielaborò racconti folcloristici in parte iperbolici e leggendari (il leone squartato a mani nude come il Leone di Nemea dell'epica greca, le porte di Gaza...) e li sovrappose a tradizioni cananee riguardanti il culto solare. Infatti Sansone richiama il nome di Shamash, dio babilonese del sole; la sua donna si chiama Dalila, cioè "luna", come se si trattasse di un racconto mitico degli amori tra i due astri, con il sole sconfitto dalla luna al calare della notte; la sua capigliatura richiama i raggi del sole; e, come il sole, incendia le messi.
Al di là di questo, l'"annunciazione" della nascita di Sansone richiama quelle di Isacco, di Samuele e dello stesso Gesù: in tutti i casi un angelo dal nome misterioso (solo di Gabriele conosciamo le generalità dal vangelo di Luca), perchè espressione di Dio stesso, annuncia la nascita ai genitori. Il bimbo è consacrato a Dio e diventa Nazireo. Non gli sono vietati i rapporti sessuali, perchè in Israele la perpetuazione della famiglia era l'unica forma di immortalità conosciuta, ma non deve bere alcolici né radersi i capelli. Il sole infatti, quando è prossimo al tramonto, perde i suoi raggi a causa dell'assorbimento atmosferico, e quindi perde la sua forza.



[fonte: www.fmboschetto.it]
Biceleon
00giovedì 27 marzo 2008 20:24
Riguardo al dio Heh in relazione alla sua funzione come “quinto” pilastro ho letto che:

«…in un periodo relativamente tardo sorse l’idea che il cielo ebbe bisogno di appoggio nel centro così come agli angoli, ed il dio che agì come sostegno era chiamato Heh» - Wallis Budge Gods of the Egyptians, p.157

Inoltre su un sito web si dice che Heh:

«Così come era un dio del tempo e dell'infinità, lui era anche un dio dell’aria. Fu identificato con Shu, Heh era un dio del vento che fu collegato ai quattro pilastri che reggevano il cielo. Come Shu, lui a volte fu raffigurato con le braccia elevate ad aiutare a tenere su il cielo.» - Fonte

Sempre da Wallis Budge apprendo che gli dei che reggono come scettri i pilastri del cielo, che corrispondono ai quattro punti cardinali, sono i figli di Horus: Amset, Hapi, Duamutef e Qebesennuf.

Nonostante questo però non riesco ancora a vedere un nesso evidente che accomuni Heh o Horus a Sansone, come afferma Kiya il culto del sole è presente in molte culture antiche, anche se va detto che la cultura egiziana ha avuto una grande influenza su quella israeliana.
-Kiya-
00giovedì 27 marzo 2008 23:33
Sfogliando il volume di Edda Bresciani, "L'antico Egitto", in proposito si legge questo:


Heh: Dio dell'eternità e del respiro della vita, il cui nome significa "milioni". E' rappresentato come un uomo accovacciato con le braccia levate e recante sul capo un ramo di palma. Tale rappresentazione simbolica nella scrittura geroglifica indica il concetto di "durata" nei suoi vari aspetti. Le braccia levate di Heh sostengono la volta celeste, un atto che lo accomuna al dio dell'aria, Shu, e alla dea del cielo, Hathor, ai quali il simbolo heh veniva offerto in epoca greco-romana.
Il faraone a sua volta lo riceveva dagli dèi insieme al simbolo del giubileo come auspicio di milioni di anni di regno.



Non mi è chiara la definizione di "quinto pilastro" espressa nei testi da te riportati.... non saprei effettivamente nemmeno individuare gli altri quattro...

Partendo da Shu, che regge Nut, aggiungenoci la stessa Hathor, come suggerito dalla Bresciani (ma nemmeno questo mi è chiaro), gli altri due quali sarebbero? e il riferimento ai capelli di Horus, sempre riferito ai pilastri, da dove scaturisce?
Che sia questo, oltre al rimando al sole che scaturisce dal nome proprio e dalla città natìa, un punto su cui insistono gli autori per comprovare l'assimilazione con Sansone? La sua forza non era nei capelli?
In ogni caso, se anche fosse, sui capelli di Horus, nella mitologia egizia, non mi pare si riscontrino riferimenti.
Biceleon
00sabato 29 marzo 2008 14:52
In un altro sito Web (Link), ho trovato altri riferimenti sui quattro pilastri del cielo e i figli di Horus.
-Kiya-
00sabato 29 marzo 2008 16:21
proprio qualche giorno fa, a riguardo dei Figli di Horus, ho scritto questo:




ora, quindi, vado a leggermi quanto da te linkato per verificare se si basa sempre su quel famoso papiro magico della XX dinastia, oppure offre altri spunti [SM=x822713]
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