Il neo membro del Comitato scientifico del Centro Te ha sottolineato che verra' valorizzato il patrimonio antico di Mantova, ma anche quello contemporaneo. ''Una prima proposta concreta che valutero' con il sindaco Sodano e che proporro' ai membri del Comitato scientifico del Te - ha continuato Elkann - e' quella di una mostra di egittologia. Il Museo Egizio di Torino (Elkann e' presidente della Fondazione Museo delle Antichita' Egizie di Torino) e il Louvre di Parigi possiedono importanti pezzi della collezione Drovetti: potremmo portare a Mantova alcuni capolavori dei due Musei ed unirli a quelli della splendida collezione Acerbi presente a Palazzo Te''.
Prima della conferenza stampa, infatti, il giornalista e scrittore ha fatto una visita alla reggia gonzaghesca, guidato da Stefano Benetti direttore del Museo e da Enrico Voceri presidente del Centro Te, dove ha potuto ammirare l'ala del Palazzo dedicata alla collezione egizia. ''L'egittologia e' un settore che interessa la maggior parte dei turisti, dai piu' giovani ai piu' anziani - ha concluso Elkann - . Si tratta comunque solo di una prima idea tra le molte che potrebbero concretizzarsi dopo i confronti con gli altri membri del Comitato scientifico e del Cda''.
Inoltre, il sindaco Sodano ed Elkann hanno fatto sapere che sara' organizzato anche qualche importante evento in vista del 150° anniversario dell'Unita' d'Italia. Il primo cittadino di Mantova, infine, ha annunciato anche le altre nomine del Comune di Mantova per il Cda del Centro Te, Elena Aiello e Rodolfo Signorini (oltre allo stesso sindaco Sodano), e ha svelato anche le tre della Fondazione Universita' di Mantova: Annalisa Baroni, Carlo Acerbi e Vittoriano Razzini. Prima di lasciare la citta', Elkann si e' concesso anche una visita alla mostra degli Arazzi gonzagheschi allestita a Palazzo Te, al centro storico ed ai piu' importanti monumenti.
Palazzo Te fu costruito tra il 1525 il 1535 da Giulio Romano per volere di Federico II Gonzaga.
La celebre villa, destinata alle feste, ai ricevimenti e agli "ozi" del duca di Mantova, si ergeva su un'isola in diretta contiguità col centro cittadino, denominata sin dal medioevo Tejeto, o Te. Le ipotesi più probabili fanno derivare il temine da tilietum (località di tigli) oppure dal celtico tezza fuso col latino atteggia, entrambi col significato di capanna.
Gli ambienti del Palazzo – le sale dei Cavalli, di Psiche, dei Giganti - i loggiati e l’appartamento del Giardino Segreto, insieme al cortile d’Onore e al giardino dell'Esedra rappresentano la più alta espressione dell'invenzione di Giulio Romano, grande architetto e pittore.
Il Palazzo è sede del Museo Civico. Nelle sale al piano superiore sono ospitate le collezioni permanenti: la donazione dell'editore Mondadori con i dipinti di Spadini e Zandomeneghi; la sezione permanente gonzaghesca di medaglie, monete, coni, pesi e misure dal Trecento al Settecento; la Raccolta egizia di Giuseppe Acerbi, composta da 500 pezzi e la collezione di Ugo Sissa, architetto e artista mantovano che a Baghdad raccolse numerosi pezzi di arte mesopotamica.
[fonti: www.libero-news.it
www.centropalazzote.it ]