Lo spermatozoo egizio

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Biceleon
00mercoledì 3 luglio 2019 18:33
Mauro Biglino durante una conferenza tenutasi insieme a Piergiorgio Odifreddi al Salone del Libro di Torino il 12/05/2019, mostra delle immagini scattate a Luxor dal medico Elisabetta Soro - Link

la seguente immagine riproduce parte della parete del tempio col presunto spermatozoo.


Biglino e la dr.ssa Elisabetta Soro presentano le foto come uno scoop, ma come ho anche riportato sul mio blog (link) l’argomento è già noto da tempo. Andando indietro nel tempo la fonte più vecchia che ho trovato è di 18 anni fa, è il testo di un certo Nacho Ares Un viaje iniciático por los templos sagrados de antiguo Egipto (2001):


Tuttavia, per aprire la bocca con uno qualsiasi dei “Misteri” del tempio di Luxor, invito tutti coloro che si avvicinano per vedere questo curioso rilievo da fissare nel simbolo geroglifico che appare proprio di fronte al pene del dio Min. È una brocca di quello che fa sgorgare l’acqua, liquido con cui erano rappresentati gli egiziani una semplice linea spezzata che simulava il suo movimento ondeggiante. Questo simbolo, molto comune nella scrittura egizia, era usato per determinare tutte quelle parole relative alle libagioni o ai sacerdoti che eseguivano queste funzioni. La cosa sorprendente di questo caso è che a volte più di una guida lo ha identificato con uno spermatozoo! Quindi ciò che segue è molto chiaro. Che tipo di tecnologia extraterrestre impiegarono gli antichi egizi per conoscere il microscopio e quindi l’esistenza degli spermatozoi? – p. 46



Navigando in internet si trovano inoltre molte pagine web, anche in italiano, che parlano dello spermatozoo egizio da svariati anni, chi volesse leggere un lavoro critico a riguardo consiglio il seguente articolo: Gli spermatozoi e gli antichi egizi

In seguito Massimo Barbetta ha voluto rispondere ad alcune obiezioni di alcuni Egittologi ed egittofili - Link

Nello specifico volevo portare all'attenzione del forum la seguente ricostruzione eseguita dai suddetti egittologi/egittofili:


Barbetta vi riscontra un paio di errori, la mancanza del determinativo di genere che dovrebbe seguire l'anatroccolo ed un determinativo di numero (il 5) che invece di essere posto dopo è messo all'inizio - Link

Di seguito c'è l'immagine con la ricostruzione di Barbetta, cioè come dovrebbe essere scritta quella frase:



Barbetta attribuisce l'errore della costruzione della frase allo scriba egizio.

Dopo aver guardato il video ho cercato delle foto con una migliore risoluzione ed ho riscontrato che il determinativo vicino all'anatroccolo c'è:



Tra l'altro Barbetta dopo aver spiegato che il determinativo va messo dopo l'anatroccolo nella sua ricostruzione l'ha posto davanti!

Rimane il discorso del determinativo messo prima del numero 5, se è realmente un errore dello scriba o meno.




nectanebo
00mercoledì 3 luglio 2019 21:03
Ciao Biceleon,

Non mi sono addentrato nell’analisi grammaticale del testo ma ho cercato di scomporlo, e trovare riscontri per le parole.
La prima parte non dovrebbe creare problemi: ir.t abw m 5 = fare purificazione con 5….
La preposizione “con” (Faulkner p.99) è rilevabile, seppur poco frequente, nel segno Aa15 in variante del segno D17.

G47 (il pulcino) è seguito come dici tu da un identificativo che è il segno N33 = TA.w= pallottoline, ( Woerterb p.341) espresso al plurale per le tre lineette verticali seguenti.

Natron non è espresso come parola ma è un collegamento naturale per una purificazione.

W24-Z1 , nW = che appartiene, che è di, che proviene da, ecc.

Smaw – (parola finale) = Alto Egitto.

Fare purificazione con 5 pallottoline (di natron) dell'alto Egitto.

Considerando anche il periodo: (Alessandro I il grande) non c’è niente di particolare,
naturalmente se si esclude la “spasmodica” ricerca di “ omini verdi” (per rubare il termine a Hotep…)
Quello che più colpisce, è che queste pseudo scoperte vengano proposte in sedi culturali importanti, quali: Il Salone del Libro di Torino.

Ps. 1 - Lieto di risentirci dopo parecchio tempo.
Ps. 2 - Il tutto è comprensibile solo a chi mastica qualcosa di scrittura, se proprio c'è la necessità preparo una immagine
da allegare in seguito.

...Nec.
Biceleon
00mercoledì 10 luglio 2019 12:19
Grazie per la risposta nec.

Vorrei però puntare l'attenzione sulla costruzione grammaticale della frase, risolto il problema della presunta mancanza del determinativo (N33) vicino al pulcino/anatroccolo, volevo capire se come dice Barbetta lo scriba ha commesso un errore ponendo il determinativo di numero 5 all'inizio.

Spulciando varie grammatiche della lingua egizia non ho trovato molto tranne che in un testo, quello di Sergio Donadoni Appunti di grammatica egiziana dove è scritto:

C'è ragione di ritenere che l'uniformità grafica (determinata da pratiche contabili e amministrative) nasconda due diverse costruzioni: una per i numeri bassi (che precedono il nome al plurale – eccetto il 2 sn, snt che lo segue al singolare) e una per i numeri alti (che precedono il nome al plurale legandosi per mezzo di un n partitivo). - p. 40

Premesso che sulla parete del tempio analizzata da Barbetta, si vede nello stesso video, ci sono almeno altri due “errori” simili compiuti dallo scriba, ho provato a cercare sul web delle frasi geroglifiche scritte allo stesso modo e le ho trovate nel testo di Ernesto Schiaparelli Il Libro dei funerali degli antichi egiziani, a p. 37 troviamo la seguente immagine (cfr. p. 39):


Link

La scrittura geroglifica riportata da Schiaparelli è presa dal sarcofago dello Scriba Reale Butehamon conservato a Torino.

Cosa ne pensi nec?
nectanebo
00mercoledì 10 luglio 2019 22:17
Grazie a te. E’ piacevole scambiare opinioni sui geroglifici. Capita raramente ormai.


…..come dice Barbetta, lo scriba ha commesso un errore ponendo il determinativo di numero 5 all'inizio.



Barbetta, secondo me, solleva un problema reale ma è improbabile che sia nel giusto.
Qui non si tratta di un caso singolo. Oltre il tuo esempio, ne propongo tre anch’io che ricalcano lo stesso tema del testo iniziale della discussione. Oltre tutto con numeri diversi



Mi pare improbabile che siano tutti errori di scriba.

Forse il tema di questo rituale di purificazione richiedeva, per motivazioni che mi sfuggono, questa modalità di scrittura o è, per esempio, un caso di anteposizione onorifica come:



un migliaio di pane(i), di birra, di bovino(i) e d’uccello(i).... (elenco canonico dell’offerta funeraria)

Ciao ...Nec.
Biceleon
00giovedì 11 luglio 2019 12:19
Nec mi piacerebbe che dessi un occhiata al testo di Mariette Abydos I, pp. 73-75 - Link
Li ci sono altri esempi simili, li vedi in basso a destra.
nectanebo
00giovedì 11 luglio 2019 21:12
Bella sequenza di esempi.

Questo dimostra ancora di più e in maniera inequivocabile, che la scrittura egizia geroglifica è estremamente “elastica”.
La stessa frase può essere interpretata dallo scriba in modo diverso, considerando fattori esterni come ad es. lo spazio, oppure il periodo storico.

Parecchie di queste frasi sono doppioni, ma non sono affatto identiche nella composizione dei segni.
Forse Barbetta dovrebbe vederle per riconsiderare le sue affermazioni.

Lo dico con la massima umiltà, in considerazione della mia preparazione da autodidatta.

...Nec.
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