Labirinto di Meride

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(DedaloNur)
00giovedì 17 luglio 2008 00:18
la rappresentazione e il significato del labirinto nell'Antico Egitto.
ciao a tutti, tra i simboli che trovo più affascinanti, sopratutto in ragione della loro universalità, c'è il labirinto. Nel blog che vi linko, trovate le rappresentazioni dei labirinti nel mondo, come noterete sono identici. il modo di disegnarlo è praticamente sempre uguale. si parte da una croce e poi si tracciano i cerchi sino ad unire il tutto.
mmmgroup.altervista.org/i-labiri.html

il labirinto più famoso dovrebbe essere quello di Creta. Ma la descrizione fatta da Erodoto sul labirinto di Meride in Egitto,lascia affascinati. Fa sorgere domande sul suo utilizzo cultuale e altro ancora. ho anche letto che la Piramide di Hawara ha pure un labirinto a sud di essa...a soli pochi metri....chiedo conferma.

mi riallaccio alla descrizione di Erodoto del labirinto di Meride dunque e riportata su wikipedia, per chiedervi se oltre al labirirnto egizio raffigurato nel blog ci siano altre sue raffigurazioni.... e quale poteva essere il suo significato nella religione egizia... [SM=x822713]

"Il Labirinto di Meride, costruito in Egitto presso il lago di Meride, probabilmente da Amenemhet III (1842-1797 a.C.), è un labirinto simile a quello di Cnosso, del quale pare fosse stato ispirazione.


L'area nella quale fu costruito doveva aggirarsi intorno ai 70000 metri quadri su questi furono edificate 3.000 stanze in due piani, uno dei quali sotterraneo. Sembra che il suo scopo principale fosse di tipo religioso.

Divenne famoso per la seguente descrizione fattane da Erodoto:

"Ed io ho visto; è superiore a qualsiasi cosa si possa dire in merito; già le piramidi sono al di sopra di ogni possibile descrizione, ma il Labirinto vince il confronto anche con le piramidi. Vi sono infatti dodici cortili coperti, che hanno porte opposte tra loro e sono: sei rivolti verso nord e sei verso sud, contigui. Lo stesso muro li chiude tutt’intorno dall’esterno. Vi sono stanze in doppio ordine. Quelle a livello del suolo che ho visitato, attraversato e quelle sottosuolo, 3000 in numero, 1500 per ciascun ordine. Le stanze del piano superiore le ho viste io stesso e ne parlo quindi per averle visitate; invece quelle sotterranee non posso parlarne che per informazioni ricevute dato che mi è stata assolutamente vietata la visita, asserendo che c'erano solo le tombe dei re costruttori di questo Labirinto e i coccodrilli sacri. Accanto all’angolo del Labirinto vi è una piramide alta quaranta orge (4) sulla quale vi sono scolpiti animali di grandi dimensioni. Vi si accede da una strada sotterranea. Al centro del lago si elevano due piramidi. Ognuna si erge per circa 50 orge e la parte sotto le acque conta altrettanto. Sopra le piramidi si trova una statua colossale di pietra che siede in trono. Il soffitto dei locali è di pietra come le pareti piene di figure scolpite, mentre ogni cortile è circondato da colonne di pietre bianche connesse fra loro alla perfezione. Il tetto di tutte queste costruzioni è in pietra e così pure i muri ricoperti da iscrizioni".

[SM=x822724]

antonio crasto
00giovedì 17 luglio 2008 08:05
Il fatto che in molte parti del mondo esista un simbolo pressoché identico lascia ipotizzare che esso derivi da un’antichissima civiltà globale, di cui ci sono pervenute solamente alcune tracce.

Ritengo però che il loro significato sia ancora sconosciuto.

Ben altra cosa sono la reggia di Cnosso e la costruzione egizia, in quanto sono semplicemente grandi edifici, che per la loro complessità potevano portare i visitatori a perdersi.

Nel caso in cui anche le rappresentazioni grafiche indicassero un percorso di una certa difficoltà, esisterebbe questa labile associazione fra disegno e palazzo.

In merito all’Egitto, Erodoto ci parla di un tempio immane di 3000 stanze, edificato nelle vicinanze di un lago. La scarsità di acque interne in Egitto, ha indotto gli Egittologi a cercare il “Labirinto di Meride” nell’area del Fayum, ipotizzando che la costruzione che stupì il mondo fosse il tempio funerario della piramide di Amenemhat III.
In tal senso esiste una targa metallica, ormai arrugginita.

La situazione è però assurda. Gli Egittologi non hanno trovato neanche una pietra che potesse appartenere a un tempio di quelle dimensioni. Se metà del tempio era sotterranea, devono ancora esistere le camere scavate nella roccia o quanto meno tracce della loro esistenza. Nulla di tutto ciò esiste ad Hawara e le indagini col geo-radar devono aver consigliato di mettere il labirinto nel dimenticatoio.

La parola labirinto non è comunque egizia, mentre potrebbe derivare da una parola greca ed essere quindi direttamente ricollegabile al palazzo di Cnosso. La parola greca dovrebbe derivare però dalle insegne del palazzo di Minosse, l’ascia bipenne, e non avrebbe quindi alcuna attinenza con la struttura complessa del palazzo.
E’ quindi possibile che ai tempi di Erodoto il termine avesse perso il significato primitivo e indicasse in genere le “costruzioni“ complesse, palazzi, templi, giardini, ecc.

Ritengo pertanto molto probabile che fra palazzo di Cnosso e tempio egizio non esista alcun legame e che anzi il palazzo sia molto più antico del secondo.
Mi sembra strano che un tempio funerario egizio fosse ancora intatto e frequentato dai sacerdoti dopo circa 1300 anni.
(DedaloNur)
00giovedì 17 luglio 2008 11:03
infatti è come dici tu. Le rappresentazioni grafiche sono tutte univiarie (senza bivii). Sono quindi dei percorsi obbligati, nei quali non si può sbagliare direzione. In altre parole i labirinti basati sui simboli riportati nel blog dovrebbbero essere molto più simili a questo rinvenuto in Sassonia, che a quelli di Meride e Cnosso:

si trattava di un percorso iniziatico dal significato incerto.

è forse proprio il mito del minotauro che ha creato in qualche modo l'accezione del labirinto come luogo nel quale per evitare di perdersi occorre il filo di Arianna. Arianna (ariagne: santissima) era uno degli appellativi cretesi della dea madre che come al solito rappresentava l Luna e la madre terra in tre diverse personificazioni. da qui l'accostamento al Labrys, l'ascia bipenne.

è vero che si tratta della interpretazione più diffusa ma a ben guardare non possiamo farvi affidamento poichè, Labrys è un termine pelasgico, di significato sconosciuto.

Comunque rimane il fatto che presso i Minoici abbiamo palazzi o grotte labirintiche,e la rappresentazione del predetto simbolo.

così come in Etruria, dove avremmo il labirinto di Porsenna (se ricordo bene il nome del re al quale è dedicato) descritto da Livio, e ugualmente questo simbolo. Il quale in comune con quello di Meride ha il fatto che è sotterraneo, ed è una tomba.

infine in Egitto, dove non credo che il simbolo del labirinto fosse il gioco di sacerdoti sfaccendati, sopratutto in attesa di una funzione religiosa (quale?).

é interessante poi il confronto tra il labirinto cretese, al cui interno è posto il Minotauro, e il labirinto di Meride, nel cui sottosuolo si trovano le tombe e i coccodrilli sacri.

si può pensare che quei coccodrilli rappresenti la dea che ingoia l'anima dei defunti se il peso della loro anima supera quello della piuma?
oppure i coccodrilli in egitto erano degli animali psicopompi come il cane in occidente?
queste cose ancora mi sfuggono della religione egiziana...

in un altro forum hanno comunque segnalato che il labirinto appare anche in un sigillo di steatite della IV dinastia.
inoltre nella testa dimazza di re Narmer, appaiono 2 tori racchiusi in un cerchio.Così come nella paletta di Narmer è rappresentato l'acheloo una antica forma (inversa) di minotauro
(DedaloNur)
00giovedì 17 luglio 2008 14:32
la testa di mazza di Narmer.



una riflessione sul labirinto di Meride.
www.catchpenny.org/labyrin.html
(DedaloNur)
00venerdì 18 luglio 2008 12:01
sperando di far cosa gradita, ho tradotto sommariamente la descrizione che Strabone fa del labirinto di Meride. Egli come Erodoto potè vedere il labirinto coi propri occhi e aggiunge qualche altro particolare, sulla funzione del labirinto e sulla sua struttura.

in particolare dice che i cunicoli tortuosi che collegavano le varie cripte, erano così disposti in modo da rendere difficle per un visitatore trovare l'uscita del labirinto privo di guida.

mentre i palazi tutt'attorno il labirinto costituivano una sorta di tempio e di corte di giustizia federale.

la traduzione che ho fatto di certo non è perfetta...ho rispettato più il senso che le singole parole:
ecco cosa dice Strabone:
"Oltre alle cose accennate, questo Distretto ha il labirinto.
Vicino al primo ingresso del canale e preseguendo da lì per circa trenta o quaranta stadi, si giunge ad un luogo pianeggiante a forma di trapezio, nel quale sorge un villaggio ed anche un grande palazzo composto a sua volta di molti palazzi - tanti quanti erano i Distretti nei tempi più antichi-.questo è il motivo del numero dei plazzi: Essi sono circondati da un colonnato continuo, disposto in una singola fila e lungo una parete, come se fosse un unica struttura con i palazzi dinanzi ad esso; anche le strade che conducono ai Palazzi sono esattamente di fronte alla parete.
Davanti alle entrate (delle strade) stanno le cripte lunghe e numerose, le quali sono comunicanti tra loro per via di passaggi tortuosi, di modo che nessun sconosciuto possa trovare da solo la direzione in tutto in tutto il Labirinto senza la guida. Ma la cosa meravigliosa è che il tetto di ciascuna delle camere consiste di una singola pietra e che ugualmente le cripte sono coperte nella loro grandezza da delle lastre di grandezza incomparabile. Senza che vi sia affatto miscuglio di legname o di qualunque altro materiale. Dalla sommità del tetto, il quale è posto ad una altezza non elevata, si può vedere una distesa di pietre di uguale misura a quelle delle cripte; e di là, si trovano altri palazzi, disposti in un unica fila ciascuno sostenuto da ventisette colonne monolitiche; le loro pareti, inoltre, sono composte di pietre che sono più piccole nel formato. All'estremità di quest'ultime costruzioni, che occupano più di uno stadio, vi è la tomba; una piramide a quadrangolo, i cui lati misurano 4 plettri di larghezza ed altrettanto in altezza. Imandes è il nome dell'uomo sepolto nella Piramide. Si racconta che questi palazzi furono costruiti in tale numero in ragione della tradizione secondo la quale tutti i distretti dovevano raggruppati lì in conformità al loro grado, per il sacrificio e e le offerte agli dei celebrati dagli specifici sacerdoti e sacerdotesse dei distretti. Edi amministrare ivi la giustizia nelle questioni di più grande importanza. Pertanto in questi casi gli appartenenti ad un Distretto vengono condotti al palazzo che dal distretto prende il nome."

qui trovate la versione dalla quale ho tradotto al paragrafo 37:
penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Strabo/17A3*.html

antonio crasto
00venerdì 18 luglio 2008 18:34
Il testo di Strabone è chiaro. Quello che in epoca classica fu chiamato "Labirinto" non era un tempio funerario associato a una piramide, ma un complesso amministrativo.
Ritengo che non sia stato ancora scoperto e che potrebbe costituire la più grande scoperta in Egitto.

Bisogna ovviamente togliere un po' di sabbia, ma sopratutto sapere dove scavare.

Ciao Antonio
(DedaloNur)
00venerdì 18 luglio 2008 20:08
mmmmm ...bhe ci sono dei punti oscuri.... non in quello che dice Strabone...ma in quello che non dice.... ad esempio quando parla di cripte...è evidente che si riferisce solo al primo piano...poi dice che è salito nel tetto..e da lì ha visto tutti i palazzi attorno al labirinto...

nessun minimo accenno al piano inferiore....con i coccodrilli sacri...e neppure alla struttura complessiva del labirinto...come fa invece, Erodoto...
ma sui coccodrilli sacri nessuno mi sa dire nulla? Sempre erodoto racconta che erano sacri solo nel distretto di Meride e di Tebe....mentre altrove, i coccodrilli erano nemici della popolazione... mi pare che sia un caso più unico che raro...

per quel poco che sapevo...gli animali sacri...in generale lo erano in tutto l'Egitto (Ibis, gatto, cane, avvoltoio, ippopotamo....)

per quel che ho capito io poi....i palazzi amministrativi religiosi sono al di fuori...del labirinto...non specifica la direzione...dice soltanto nella piana attorno al labirinto colma di grandi rocce (quelle usate per voltare le cripte)

mi pare di capire che il labirinto fosse una tomba collettica di faraoni o di maggiorenti...forse oggetto di adorazione..

mentre i palazzi...nel numero degli antichi distretti accoglievano la popolazione....corrispondente..per fare sacrifici e discutere i processi più importanti...per competenza distrettuale...

un sacerdote di un distretto non poteva giudicare l'appartenente ad un altro distretto

piano piano cmq traduco anche gli altri storici che parlno di meride...come Plinio che fa anche un fugace accenno al labirino di porsenna e di Lemno...ma che non ha visto di persona Meride


ciao
Meka_Nike
00sabato 19 luglio 2008 11:58
Quello che circonda il toro nalla Testa di Mazza di Narmer a me sembra un cortile...Somiglia tanto al geroglifico che rappresenta il cortile o pianta di edificio. O4 nella lista Gardiner.
Certo che fa impressione sapere che un labirinto di queste dimensino sia sepolto da qualche parte...E come hanno fatto a sparire le piramidi di cui parla Erodoto?
Per quanto riguarda la relazione tra il minotauro e le rappresentazioni egizie della dinastia 0..Se la relazione esiste Cnosso è sempre successivo anche al labirinto di Meride! E l'idea del labirinto è ancora più antica della civiltà egizia! La domanda è: radice comnune o semplici coincidenze?
pizia.
00sabato 19 luglio 2008 12:27
Sono piuttosto scettica, a proposito della testa di mazza, ad esempio, e di tutte le rappresentazioni degli animali (o altro) racchiusi all'interno del recinto, di solito vengono interpretati dagli egittologi come i nomi dei villaggi o delle città; sono segni riscontrabili nella proto-scrittura egizia, significano "la città del toro", oppure "la città del leone", ecc.
Non ho mai sentito di riscontri archeologici, cioé resti rinvenuti in scavi, relativi al periodo predinastico, in cui si parli di "labirinto", nemmeno col significato moderno del termine.

Generalmente si incontra per la prima volta questa parola quando si parla del complesso di Djoser, ma è un giudizio della critica moderna, per quanto io sappia...

(DedaloNur)
00sabato 19 luglio 2008 14:04
ciao Meka. Plinio è di avviso contrario. fa un specie di cronologia:
1) labirinto di Creta (caverna o palazzo)
2) labirnto egiziano a Meride.
3) labirinto di Lemno...dove è stata trovata la famosa stele..con un linguaggio simile a quello etrusco
4) labirirnto di Porsenna, in Etruria.

con ciò non voglio dire che tu abbia automaticamente torto e Plinio ragione....Plinio mi pare che non spieghi questo suo ordine.

secondo me esiste una tradizione del labiritno che si rifà all'europa occidentale. e che è quella del labirinto come "circuito iniziatico", come quello della Sassione postato da me. Forse presenti anche a Creta, visto le monete...

poi in oriente nascono iLabirinti nei quali ci si perde (Egitto, Creta..forse Lemno...) che giungono in occidente con il labirirnto di Porsenna (sempre che sia esistito)

Per quanto riguarda il toro racchiuso dal recinto. non so che dire...se nella scrittura geroglifica è questo il significcato da dare,io non ho nulla da obiettare. Avevo trovato la cosa in un altro forum, enon mi pare che chi lo dicesse..fosse a sua volta completamente convinto.

comunque anche in Egitto il simbolo del labirinto, uguale a quello dellealtre parti del mondo, veniva disegnat. Sarebbe interessante vedere il sigillo.
ciao a tutti...




(DedaloNur)
00sabato 19 luglio 2008 17:10
per dare qualche riferimento in più al problema della datazione di Meride..e provare a risolvere i vostri dubbi, completo la citazione di Erodoto con i paragrafi del Libro II 147 (2) e 149 (1).

"1) Tutto ciò che precede è di fonte egiziana. Ora invece passo a esporre i racconti egiziani che concordano con notizie di altra provenienza sempre a proposito di questo paese; e vi aggiungerò anche qualche cosa constatata da me personalmente. 2) Gli Egiziani, dopo il regno del sacerdote di Efesto, acquistarono la libertà; ma non erano assolutamente in grado di vivere neppure per breve tempo senza un sovrano, sicché insediarono dodici re, uno per ciascuna delle parti in cui avevano diviso l'intero territorio egiziano. 3) Essi si legarono fra loro per mezzo di matrimoni e regnarono, attenendosi a queste norme: non si sarebbero sopraffatti a vicenda, non avrebbero aspirato a possedere ciascuno qualcosa più dell'altro, e insomma sarebbero rimasti amici in tutto e per tutto. 4) Stabilirono le regole suddette e ad esse si attennero strettamente, perché appena insediati al potere gli era pervenuto un vaticinio: chi fra loro avesse libato con una coppa di bronzo dentro il tempio di Efesto sarebbe diventato re di tutto quanto il paese; bisogna sapere che essi si riunivano in tutti i santuari."
"A ricordo di sé decisero di lasciare un unico monumento in comune e fecero costruire il labirinto che si trova a sud del lago di Meride, all'altezza della cosiddetta città di "Coccodrilli""

Efesto dovrebbe corrispondere a Ptah, che io sappia.
la città dei coccodrilli dovrebbe essere Arsinoe
la depressione, che Erodoto considera come un lago artificiale,di cui mi pare parlava Antonio è Fayum....

il riferimento ai 12 Re viene interpretato come il rifeimento alla dodecarchia. Ad un certo punto il Basso Egitto appare diviso in dodici stati, tra i quali prevalse quello della città Sais (Rinascenza, 663-332 a.C.) che ne divenne capitale con Psammetico I. La XXVI dinastia saitica ebbe splendore effimero, infatti fu abbattuta e conquistata dal re persiano Cambise (525 A.c.)

Invece colui che costruì la Piramide che domina il Labirinto fu secondo Strabone Imandes . Secondo Lacus Curtius Imandes sta per: Amon-em‑hat III, (of the twelfth) dodicesima dinastia.

una ricostruzione virtuale:


Meka_Nike
00domenica 20 luglio 2008 11:09
Non volgio offendere Plinio :D Sono arriveta a quella deduzione dai dati che ho trovato sulla rete.

"Cnosso, abitata già nel neolitico (periodo prepalaziale), divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era sintomo dell'egemonia cretese sul mare Egeo. In questo periodo gli abitanti di Cnosso cominciarono ad avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia e vengono addirittura dipinti straordinari affreschi prodotti con le tradizionali tecniche degli abitanti del Nilo. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Durante il periodo neopalaziale (1700 a.C.-1500 a.C.) il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso di quello di epoca palaziale, ancora una volta privo di mura difensive, cosa che testimonia la totale assenza di invasioni da parte di altri popoli. Verso il 1450 a.C. Cnosso fu devastata dai micenei, popolazione proveniente dal Peloponneso, come testimoniano i testi in lineare B rinvenuti nel palazzo, finché verso la metà del XIV secolo a.C. la città iniziò a decadere."
"Il Labirinto di Meride, costruito in Egitto presso il lago di Meride, probabilmente da Amenemhet III (1842-1797 a.C.), è un labirinto simile a quello di Cnosso, del quale pare fosse stato ispirazione."

Questi da Wikipedia. Sui labirinti è interessante anche questo.
www.edicolaweb.net/arca020a.htm
Meka_Nike
00domenica 20 luglio 2008 15:00
Questo è un vero e proprio colpo di fortuna!Leggete qui cosa scrive Diodoro Siculo a proposito del labirinto! Secondo alcune "voci" Dedalo avrebbe fatto un viaggio in Egitto e si sarebbe ispirato al labirinto di Meride per la sua opera!E dice che il labirinto è stato costruito da un certo Mendes o Marrus...Chi sarebbe questo faraone?
iconos.it/index.php?id=2754
(DedaloNur)
00domenica 20 luglio 2008 22:14
anzitutto grazie per il sito. davvero bello! è gia finito tr i miei preferiti! [SM=g999105]

così dice lacus curtius:
Perhaps an error for "Mandes." The name is spelled Ismandes in § 42 below. Diodorus says 'Mendes, whom some give the name Marrus." The real builder was Maindes, or Amon-em‑hat III, of the twelfth dynasty (Sayce, The Egypt of the Hebrews, p281).

www.anticoegitto.net/amememhatIII.htm
qui viene chimato Amenemhat III ma presumo che tra la "o" e la "E" ci sia solo una differenza di pronuncia.
comunque in effetti appartiene alla 12 dinastia Medio Regno
circa 1975-1640 a.C

detto questo però ci troviamo di fronte a delle versioni discordanti

perchè Erodoto dice chiaramente che il labirinto fu costruito dai 12 faraoni della dodecarchia e saremmo circa nel 800/600 A.c.

Diodoro Siculo non hai mai visitato personalmente il Labirinto, e mi pare che si rifaccia alla versione di Strabone quando dice:
"Alla morte del re etiope gli Egiziani recuperarono il controllo del regno e posero sul trono un re della loro gente, Mendes, noto anche col nome di Marrus. Costui non compì alcuna impresa militare, ma si fece erigere un sepolcro conosciuto col nome di Labirinto, non tanto ammirevole per le dimensioni quanto inimitabile per la tecnica ingegnosa della costruzione"


Strabone invece dice:
At the end of this building (cioè alla fine del Labirinto), which occupies more than a stadium, is the tomb (c'è la tomba), a quadrangular pyramid, which has sides about four plethra in width and a height equal thereto. Imandes is the name of the man buried there.

il che mi pare che voglia dire che, Imandes costruì la Piramide.

Nei cui pressi sorse poi il Labirinto ...costruito ...dalla Dodercarchia... in questo modo almeno avremmo risolto la contraddizione tra le nostre fonti.

infatti il passo di Diodoro è contraddittorio....
o almeno così mi pare per le mie conoscenze...

perchè un faraone Etiope , del quale parla anche Erodoto, visse e reggnò molto dopo il medio Regno, quindi a meno che Imandes non sia resuscitato.... [SM=x822714]
cmq vorrei il parere di qualcun altro del forum su ciò che sto dicendo......

Grazie mille Meka per gli spunti alla discussione! [SM=g999103]

cmq non dar troppo retta a ciò che dicono i greci nei loro miti....sono incosapevolmente truffaldini...quando ad esempio dice:

Allora Iolao, costituita la colonia, mandò a chiamare dalla Sicilia Dedalo e fece costruire numerose opere grandiose rimaste fino ai tempi nostri e chiamate, dal loro architetto “Dedalea”.

Jolao era un Eraclida (nipote di Erakles), che su volontà di Eracle, a seguito di un oracolo di dodona, fu mandato in sardegna a fondare una colonia.
i Daedalea sono infatti i Nuraghi, che in effetti, se considerati nel loro assieme (nuraghe+villaggio) in qualche modo possono essere accostati ai Labirinti. non esistono altre costruzioni così....imponenti

ma la spiegazione del mito mi pare la seguente, gli ateniesi non conoscevano ne chi avesse costruito il labirinto di cnosso ne le migliaglia di Nuraghi in Sardegna. E dunque nel mito spiegarono questi edifici, con l'opera di un genio ateniese, come Dedalo: appropriazione indebita insomma.... [SM=g999108] [SM=x822739]

certo poi il mito del labirinto e di dedalo, è molto più profondo...... [SM=g999103] ma i greci volevano un po anche prendersi il merito per queste meraviglie...

ad esempio un altro spunto può esser trovato nel Min-otauro
Minotauro è una parola metà greca e metà cretese mi pare di capire...
Minos significa Re nell'antica lingua di creta... in acheo era Wanax.... taurus in greco è toro.... Re-Toro

il lago di Meride presso il quale si trovava anche il labirinto
prende il proprio nome da Me-wer

sempre il lago poi era chiamato "Lago di osiride" legando in qualche modo il lago (che del resto proveniva dal nilo.....che fu fecondato da osiride con i suoi genitali) al dio dell'agricoltura..e dell'oltretomba... (com'era anche demetra)

Men-wer però era anche il nome di Mnvis un toro nero, divinità oracolare.
groups.msn.com/AscendingPaths/legendslore.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=8305&LastModified=46756188223...

quindi avremmo Minos e Mnvis....... un indizio un po labile....però....
c'è nessuno che può dirmi se dico fesserie???? [SM=x822723]








antonio crasto
00lunedì 21 luglio 2008 07:49
A me sembra che sul “Labirinto” egizio sia stata fatta una notevole confusione sia in termini di tempo sia per la località della costruzione.

Dagli scritti dei vari autori che ne hanno parlato, si capisce che si parla della XII dinastia (XII dinastia) o della Dodecarchia (XXVI dinastia).

Nel primo caso sembra scontato ipotizzare il grande tempio nell’area del Fayum, mentre nel secondo caso questa localizzazione sembrerebbe poco chiara.

Ho l’impressione che siano esistiti due templi di notevoli dimensioni e che entrambi siano stati appellati col termine non egizio “Labirinto”.
Non tutti gli autori riportarono impressioni di prima mano ed è possibile che alla fine della civiltà egizia esistesse una certa confusione.

Le descrizioni sono comunque talmente precise e impressionanti da ritenere che sia impossibile la completa sparizione del complesso, almeno nella parte sotterranea scavata molto probabilmente nella roccia.
E’ sicuro che il tempio o i templi furono edificati in prossimità di un grande lago, in una zona dunque soggetta ai periodici allagamenti ed è pertanto molto probabile che la parte ipogea sia sommersa da uno spesso strato di limo.
Meka_Nike
00lunedì 21 luglio 2008 10:28
DedaloNur ti ringrazio per la vasta spiegazione sulle etimologie!E'impossibile far combaciare tutte le descrizioni...Parliamo di una differenza di millenni!XD! Mi stavo chiedendo...Quanto di ciò che ha detto Erodoto è stato verificato? Prima parla della costruzione della piramide in 20 anni...Poi questo...No skerzo!
Comunque è possibile che le informazioni su questo labirinto si siano distorte nel tempo! Come nel telefono senza fili per intenderci!Pensiamo ai 12 faraoni della DODECACHIA e alla DOCICESIMA DINASTIA..Anche se i nomi dei faraoni sono chiaramente diversi.

Ma hanno mai provato a scavare da quanlche parte?
(DedaloNur)
00lunedì 21 luglio 2008 17:06
il luogo dovrebbe essere tra il lago di meride e la città di Arsinoe.... [SM=x822738]

sulla questione della data a me pare che il solo confuso sia Diodoro siculo. il quale non aveva notizie di prima mano, ma ha cercato di raccordare Erodoto a Strabone, probabilmente perchè come dice Meka, si era confuso tra 12 dinastia e dodecarchia....è solo con lui che i conti non tornano...

questa invece è l'ordine di successione dato da Plinio, per il quale il primo labirinto fu quello di Creta:

hinc utique sumpsisse Daedalum exemplar eius labyrinthi, quem fecit in Creta, non est dubium (...) secundus hic fuit ab Aegypto labyrinthus, tertius in Lemno (dell'architetto Smiles o smillis), quartus in Italia,

secondo Plinio il labirinto egiziano sorge nel Heracleopolite nomo, il quale tra l'altro preferisce Erodoto:

qui primus factus est ante annos, ut tradunt, III DC a Petesuchi rege sive Tithoe, quamquam Herodotus totum opus XII regum esse dicit novissimeque Psammetichi.

per altro Plinio aggiunge un particolare inedito e cioè il labirinto di meride sarebbe stato dedicato al Sole:

regiam Moteridis fuisse, Lyceas sepulchrum Moeridis, plures Soli sacrum id exstructum, quod maxime creditur.

Poi Plinio descrive il labirinto con particolari architettonici che non compaiono altrove, come il materiale delle colonne, l'esistenza del peristillio esterno, e si rifaà un accenno al piano sotterraneo che sin'ora era stato citato solo da Erodoto.

quin et cenacula clivis excelsa, porticusque descenduntur nonagenis gradibus; intus columnae porphyrite lapide, deorum simulacra, regum statuae, monstrificae effigies. quarundam domuum talis est situs, ut adaperientibus fores tonitrum intus terribile existat, maiore autem in parte transitus est per tenebras. aliae rursus extra murum labyrinthi aedificiorum moles; pteron appellant. inde aliae perfossis cuniculis subterranea domus.

giusto per curiosità poi riporto la descrizione del Labirinto di Porsenna, stavolta in italiano [SM=x822723] :

Secondo le parole di M. Varrone: il re Porsenna giace sepolto nel sottosuolo della città di Clusium, sotto un monumento di pietre squadrate, largo 300 piedi e alto 50. Le fondamenta rettangolari e uniformi celano un intricato labirinto dal quale nessuno può trovare uscita senza un filo d’Arianna. Su queste fondamenta si alzano cinque piramidi, quattro agli angoli e una al centro. Sulla cima, ognuna reca un disco di bronzo da cui pendono campanelle appese a catene che lungamente risuonano a ogni alito di vento. Sopra il disco si ergono altre 4 piramidi ciascuna alta 100 piedi. Sopra la seconda serie di 4 piramidi vi è una piattaforma dalla quale si ergono altre 5 piramidi, della cui altezza Varrone non precisa.
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