approfittando del riferimento fatto da Maat Ka Ra, approfondisco la questione relativa a Seth, da un punto di vista originario, non etimologico.
Innanzitutto c'è da dire che la sua figura non è da considerarsi prettamente negativa. E' infatti fondamentale, cosa già scritta, tener sempre presente il fondamento del dualismo che caratterizza tutto quanto concerne l'antica civiltà egizia, una sorta di binomio bene/male (per dirlo in parole davvero misere) onnipresente.
Nello specifico, l'origine di Seth, pare possa trovare riscontro in divinità asiatiche, quali Baal ad esempio. Tant'è che il suo nome sta proprio a significare "Signore della tempesta", ed è noto che Baal, Enlil e altre divinità asiatiche venissero assimilate agli uragani.
Accanto ad Horo, egli rappresentava l'intero Egitto in epoca protodinastica. Nello specifico, Seth fu identificativo di quella parte di popolazione che prevalse, prendendo potere, e che, probabilmente, era di ceppo non indigeno. Un'associazione quindi tipicamente etnica e non geografica, o altro.
Il riscontro della sua origine forse asiatica lo si può, volendo, trovare nel constatare che gli stessi Hyksos lo venerarono come divinità principale durante la loro parentesi egizia.
Alla base della sua connotazione negativa, quale nemico, fratello assassino di Osiride, potrebbe proprio esserci la sua origine straniera e nella lotta contro Horo si potrebbe intravedere una sorta di riscatto della popolazione natia, verso quella insediata in tempi remoti (questa è una mia deduzione, sul filone di quanto appena descritto).
Dio dal grande vigore, forse sarebbe più corretto definirlo violento, ma non prettamente cattivo. Ed in questo troviamo a mio avviso la spiegazione della presenza del suo culto in alcune città egizie, come ad esempio a Ombos, dove era ritenuto "grande di valore" e "grande di magia", sebbene sterile, come il deserto, del quale restò sempre incondizionato Signore.
Detto tutto ciò, ritengo che non credo sia corretto assimilare in alcun modo Seth alla figura del Satana biblico, o meglio, non è corretto sul filone del pensiero Egizio. Forse per nostra storpiatura è facile cadere in questa assimilazione, ma proprio perchè, avendo Seth connotazione prettamente negativa, siamo portati ad identificarlo col male (credo che di fondo sia questo il pensiero espresso da Messalina
).
Per trovare riscontro dell'incarnazione del male nell'antico Egitto direi che è verso Apopi che bisogna volgere lo sguardo, simbolo delle tenebre e del caos per eccellenza. In questo caso decade addirittura il concetto di dualismo, espresso all'inizio del mio intervento. Ma è pur vero che Apopi non è da ritenersi una divinità, non facendo egli parte del mondo esistente, poichè, per volere del Demiurgo (il Creatore) fu scacciato da esso (qui si che ci trovo l'origine del mito cristiano!). Nella lotta tra Ra e l'eterno Apopi si intravede infatti l'eterno conflitto tra il bene e il male.