La Piramide a Gradoni di Saqqara necessita di ulteriori interventi immediati

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-Kiya-
00mercoledì 29 aprile 2009 18:18
Djoser, primo Re della III Dinastia, fu deposto all'interno di un massiccio sarcofago di granito rosso e collocato a 30 metri di profondità, sotto la sua Piramide, a Saqqara.
Questa meraviglia architettonica, concepita da Imhotep, ha il vanto di essere il primo lavoro monumentale interamente in pietra mai concepito al mondo.

In questi ultimi anni, un team tutto egiziano si è dedicato alla conservazione e alla restaurazione della Piramide a Gradoni. La loro priorità è stata quella di eliminare un grosso quantitaivo di detriti che avevano letteralmente sepolto il sarcofago del Re.
Oggi, finalmente, il sarcofago è libero ed è visibile. Possibilità che era stata preclusa per un lasso di tempo immemorabile.
Inoltre, a seguito dello sgombero dei detriti, è stato possibile individuare un passaggio che permetterà di accedervi e di poterlo esaminare su tutti i lati.

Al più presto verrà realizzata un'impalcatura nel pozzo centrale che avrà il compito di sorreggere le fragili pareti e il soffitto, allo scopo di prevenire crolli ulteriori e la caduta di detriti nell'area preposta alla sepoltura.
Si tratta di una realizzazione assai difficile e pericolosa, che quindi dovrà essere vagliata con la massima cura attenzione e che propone già numerosi dubbi ai restauratori. Tuttavia, se non verranno prese al più presto misure urgenti, la Piramide a Gradoni rischia di andare perduta. Per questa ragione, Hawass ha autorizzato il team a prendere qualsiasi decisione sia necessaria, e ad adottare misure decisive, per la salvaguardia e la protezione di questa inestimabile eredità.


[fonte di riferimento: www.drhawass.com]


antonio crasto
00mercoledì 29 aprile 2009 18:49
Tre anni fa abbiamo fotografato il lato orientale della piramide di Djoser. Abbiamo notato un certo numero di pali di legno fuoriuscenti dalla struttura della piramide.
Ci siamo chiesti se questi pali erano coevi alla piramide e se sono stati datati al C-14, ma ovviamente la guida non ne sapeva niente.
Per festeggiare la riacquistata alta velocità ADSL inserisco un'immagine della faccia orientale della piramide con ben visibili i pali di legno.
-Kiya-
00mercoledì 29 aprile 2009 21:22
dunque, vediamo...
La restaurazione ancora in corso ha avuto inizio soltanto nel 2008. Ovvero un anno fa. Pertanto è da escludere che potessero essere stati conficcati per fare da supporto alle impalcature esterne.

Inoltre dubito che possa essere stata concessa una tale "licenza", anche in occasione di precedenti restauri, avvenuti in epoca moderna.
Il rischio di arrecare danno al monumento sarebbe stato troppo alto.
Onestamente, però, non mi sento di affermare che si trovino lì fin dai tempi della costruzione del monumento. Il legno esposto così agli agenti atmosferici, avrebbe potuto conservarsi così a lungo? I pali, per quel che si vede, appaiono in buono stato, anche se servirebbe un'immagine più dettagliata per appurarlo.
Tu che li hai visti da vicino, Antonio, cosa ne pensi?
Potrebbero essere, ad esempio, stati utilizzati per cercare accessi alla piramide o tentare di crearne uno, in epoca passata?
antonio crasto
00mercoledì 29 aprile 2009 21:42
Le foto sono del 2006 (Crasto, Pietrapiana e Suadoni).
I pali si trovano sula facciata orientale, per cui sembra strano che qualche archeologo vi cercasse qualcosa.
Certo che pensare a cinquemila anni sembra molto improbabile. I pali sono posizionati alla stessa altezza e equidistanti così da far ipotizzare un sostegno per qualche piattaforma esterna.
Bisognerebbe leggere la storia delle scoperte e dei restauri a Saqqara. Comunque se non si tratta di pali originali, perché lasciarli li?
-Kiya-
00mercoledì 29 aprile 2009 21:46
A proposito di pali, sul Sito (interessantissimo) del dr. Francesco Raffaele, molto preparato sul periodo Predinastico e quello relativo alle prime Dinastie, leggo che tre pali in cedro e alcune corde furono rinvenuti nella Piramide Romboidale, secondo quanto riportò Maspero.

L'informazione non è dettagliata. Specifica che i pali si trovavano sopra il pozzo di accesso alla camera. Non è chiaro se fossero poggiati da qualche parte o conficcati nella parete.
antonio crasto
00mercoledì 29 aprile 2009 22:02
Pali di legno sono stati trovati anche nella piramide di Meidum.
-Kiya-
00mercoledì 29 aprile 2009 22:59
trovati dove? poggiati o conficcati?
antonio crasto
00giovedì 30 aprile 2009 10:49
Scrive Cimmino “Storia delle Piramidi”

Piramide di Medium, pag. 129

«[…] Nella sua esplorazione del 1882 Gaston Maspero rinvenne i resti di una impalcatura, formata da tre grosse travi di legno di cedro, e corde di fibra di papiro, al disopra del pozzo di accesso alla cripta, […].»


Piramide a doppia pendenza, pagg. 136-137

«[…] Al livello della quattordicesima assise si apre un cunicolo di 0,74 x 0,92 – quello dal quale Perring vide pendere la corda di papiro, […].»

L’impressione è che le travi di cedro, così come le corde di papiro siano originarie e furono predisposte e forse impiegate per sollevare il sarcofago fino alla camera sepolcrale.

Io sono entrato nella piramide di Meidum e posso assicurare che le travi sono ancora infisse nella muratura.
-Kiya-
00giovedì 30 aprile 2009 13:47
Importazioni di legno di cedro da Biblos ci sono note fin dalla più remota antichità. Grazie alla sua robustezza, questo tipo di legno si prestava per essere impiegato nelle costruzioni.
La stessa Barca Solare di Khufu fu costruita con questo materiale.


Chissà se esiste uno studio eseguito su quei pali, che possa confermarne la natura. Per il momento, le mie ricerche non hanno dato alcun esito.
antonio crasto
00giovedì 30 aprile 2009 14:33
La Pietra di Palermo ci dice che il faraone Snefru face arrivare dal Libano ben 40 navi colme di legno di cedro. Io ritengo che quel legno sia servito per la costruzione delle varie piramidi della IV dinastia (macchine con piccoli legni secondo Erodoto), la realizzazione della barche sacre e le impalcature all'interno delle piramidi.

Per quanto riguarda il legno trovato all'interno della piramide romboidale mi pare di ricordare che Lehner ritenne di non poterlo datare al C-14, a causa delle pessime condizioni ambientali in cui esso si trovava (mi pare una scemenza, in quanto poi hanno cercato elementi organici fra i massi).
-Kiya-
00giovedì 30 aprile 2009 16:30
Prima di approfondire oltre, se possibile, a riguardo dei pali mostrati dalle immagini, riterrei opportuno inserire qualche dettaglio in più, a proposito di Netjerkhet Djoser e della sua Piramide.

Questo Re è spesso citato come fondatore della III dinastia, ma a questo riguardo i pareri sono controversi.
Secondo alcuni studiosi, Djoser, in quanto successore di Sanakhet Nebka, va indicato come secondo. Altri riconoscono invece Nebka quale nipote di Khasekhemwy, e di conseguenza lo collocano come ultimo sovrano della II Dinastia. Altri ancora anticipano l'origine della III Dinastia proprio al Regno di Khasekhemwy, il quale potrebbe essere stato il nonno anche dello stesso Djoser.
Resta il fatto che, sebbene gli eventi che riguardarono il regno di Djoser ci siano poco noti, egli acquisì grande fama grazie al suo imponente complesso funerario, concepito e costruito dal geniale Imhotep.
L'architetto volle spingersi oltre i canoni dell'epoca, abbandonando la forma tipica della mastaba classica e concependo un monumento che fu destinato a divenire unico, sia per dimensioni che per struttura architettonica.
Potremmo affermare che Imhotep seppe sfruttare l'eternità intrinseca della pietra, riuscendo, attraverso essa, a rendere l'effetto di elementi naturali.
Con Imhotep ha inizio l'epoca delle Piramidi e si assiste alla nascita del tempio funerario, che caratterizzò l'architettura funebre egizia, quasi lungo tutto il corso della storia di questa civiltà.

Allo sviluppo della Piramide si giunse per gradi, come testimoniano gli elementi che lascerebbero intuire che furono necessari almeno sei progetti successivi per giungere al risultato finale.
Sei sono anche i gradoni che compongono il monumento e che ancora oggi, nonostante non vi sia più traccia del rivestimento, permettono di contare un'altezza pari a 58,80 mt. e un'ampiezza conlati pari a 121 x 109 mt.
All'interno della Piramide un corridoio discendente conduce a un fitto labirinto di gallerie. Tra queste si trova quella che ospita la camera funeraria, posta a una profondità di 28 mt.
Gli altri accessi conducono quali a magazzini, quali ad altre sale. Tra queste ultime, degne di nota sono quelle che presentano pareti rivestite da mattonelle smaltate di faience azzurra.
Due gallerie-magazzino contenevano migliaia di pezzi di vasellame litico. Un buon numero di questi riportavano nomi di sovrani appartenenti all'Epoca Thinita.
Per mezzo di 11 pozzi si raggiungono livelli ancora più profondi, che accolsero le spoglie di Regine e di Principi Reali.
Accanto alla Piramide troviamo il serdab, in egizio pertwt (ovvero "Casa per la statua"), altra innovazione introdotta da Imhotep. Una struttura senza alcun accesso, provvista esclusivamente di una feritoia o dei fori, comunicanti con la cappella funeraria.
Il serdab aveva lo scopo di contenere la o le statue sostituta/e del Re, che sarebbero state chiamate in causa qualora il corpo dello stesso si fosse irrimediabilmente danneggiato e non fosse più risultato idoneo per la nuova vita. Attraverso i fori, o la feritoia, le statue del Re avevano accesso alle offerte funerarie.
antonio crasto
00giovedì 30 aprile 2009 19:23
Ho controllato i dati delle due campagne di misurazione al C-14

Uno dei legni della faccia est della piramide di Djoser è stato datato nella 1° campagna dell’85.

Il campione SMU 1398 ha fornito una datazione al C-14 di 4206,0 a.f: corrispondente ad una datazione calibrata uguale a 2816,9 a.C.

Gli assi di legno della piramide di Huny / Snefru sono stati datati sempre nella 1° campagna dell’85 e hanno fornito risultati contrastanti

Il campione SMU 1412 prelevato nella camera sepolcrale ha fornito una datazione al C-14 di 4807,0 a.f. corrispondente a una datazione calibrata uguale a 3570,0 a.C.

Il campione SMU 1392 prelevato nell’ingresso verticale alla camera ha fornito una datazione al C-14 di 4103,0 a.f. corrispondente a 2669,0 a.C.

E’ evidente che il numero dei campioni è troppo piccolo per poter considerare un valore medio e per scartare eventuali datazioni sbagliate o non coerenti con l’epoca della costruzione.

-Kiya-
00giovedì 30 aprile 2009 20:56
E', quindi, appurato, che i pali si trovino in quella sede fin dal momento della costruzione e non sono stati applicati successivamente.

Un passo avanti, importante decisamente, è stato fatto.

Limitandoci ad osservare quelli relativi alla Piramide a Gradoni di Djoser, di cui hai gentilmente fornito l'immagine, dato il diametro, penso si possa ritenere che si trattasse di alberi relativamente "giovani". Anche se in effetti non ho conoscenze botaniche tali da sapere che diametro possa raggiungere un albero di cedro in proporzione all'età. E quindi non so se sto affermando il giusto.

Se fosse possibile ottenere un dato più preciso attraverso la misurazione al C-14, si potrebbe ottenere un riferimento più o meno preciso del periodo in cui la Piramide fu costruita.

Nella migliore delle ipotesi, in condizioni ottimali, qual'è lo scarto di imprecisione da tenere presente sui risultati di tali test?
antonio crasto
00giovedì 30 aprile 2009 21:43
Abbiamo osservato da vicino i pali e la piramide. L'amico Suadoni è un architetto, ma non abbiamo capito cosa ci facessero quei pali. Potrebbero aver sostenuto una passerella con insegne varie o con statue, ma tutto sembra molto tirato.
Per quanto riguarda la datazione al C-14, sembra che dalla sequenza di pali sia stato prelevato un solo campione, così da rendere la loro datazione estremamente imprecisa. In condizioni statisticamente valide (molti campioni e curva di distribuzione di frequenza a campana) l'errore può essere stimato in +- 50/100 anni.

A riguardo delle due campagne ho effettuato uno studio critico molto dettagliato e sono arrivato alla conclusione che nei due laboratori e nelle due campagne si sia usato un tempo di dimezzamente differnte e che sia stato scelto quello che portava le datazioni più vicino alle cronologie correnti.
Non è un metodo scientificamente corretto, specialmente se si accorpano i dati delle due campagne.
Io ho trovato un coefficiente correttivo delle datazioni della prima campagna elaborate allo SMA e tutti quelli della seconda campagna.
In base a queste correzioni la datazione del palo della piramide di Djoser diventa 3056,9 a.C., mentre quelleper i pali della piramide di Meidum diventano 3846,8 e 2905,3 a.C.


ACUSinpw
00giovedì 25 febbraio 2010 19:07
Sono decisamente colpito.
Riccardo Banchi
00mercoledì 17 ottobre 2012 09:31
Rifaccio emergere questa discussione, poiché decisamente interessante.
In molti, compreso io, ignoriamo queste informazioni preziose...

Ric [SM=g1361799]
FLORIS77
00giovedì 18 ottobre 2012 08:04
Molto Molto interessante..grazie, magari qualcuno potrebbe evidenziare le piramidi in oggetto allegando inquesto topic delle foto relative alle costruzioni a dimensione intera in cui sono stati ritrovati i pali, sarebbe un buon modo per evidenziare meglio cio di cui si parla..
pizia.
00giovedì 18 ottobre 2012 11:17


Ecco una foto scattata da me alla piramide di Djoser a Saqqara, nel novembre 2008.
Questo mi sembra che sia proprio il lato est, nel quale, a distanza ravvicinata si possono vedere i legni incastrati nella muratura.
Nella mia foto non sono apprezzabili per la bassa definizione, per la presenza di vario legname da ponteggi, per la distanza e forse anche per il punto da cui è avvenuta la ripresa, poco favorevole.

In questo topic:

Saqqara: Pulizia del sito e interventi....

ci sono altre belle foto della piramide e del cantiere costruito intorno.
Riccardo Banchi
00venerdì 19 ottobre 2012 12:01
Non avevo mai visto quelle foto del cantiere...

Ric [SM=g1361799]
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