Dorsale Carbonara, Isostasia e Claudio Tolomeo
Inserisco tutto l'articolo, o quasi, del Bolg che avevo aperto tempo fa. Mancano le fotografie di riferimento, così ho deciso che scriverò l'intero articolo, con le immagini in ordine, nella sezione della community a me concessa.
Dorsale Carbonara: spiegazione del fenomeno dell'isostasia.
(bozze di appunti da correggere e completare)
Verso la fine del 1800 venne scoperto da Dutton il principio dell'isostasia, secondo la quale le masse rocciose sono in equilibrio al di sopra della massa del mantello, cioè queste masse di crosta galleggiano sul mantello come farebbe un pezzo di legno sull'acqua, e dipendendo dalla densità di questo, cioè il suo peso, questo pezzo di legno sporge più o meno dall'acqua....
Questi squilibri possono essere generati da fenomeni connessi con i grandi movimenti delle placche, o attraverso la periodica copertura di masse glaciali, come i passaggi da ere glaciali a ere interglaciali (vedi le variazioni eustatiche, ossia variazione del livello del mare), con il conseguente cambiamento di peso al di sopra di determinate zone, o anche grazie a fenomeni connessi con erosione e denudamento tettonico; infatti questo tende a spostare i sedimenti dalle parti più alte e a deporli in quelle più basse (vedi il trasporto sedimentario) e di conseguenza le parti erose tenderanno a risalire poiché il loro peso è diminuito (come per la catena Himalaiana che si sta alzando, ma non è chiaro se questo è dovuto all'isostasia o al fatto che la placca Indiana sta costantemente spingendo verso quella Asiatica), mentre quelle parti dove si ha accumulo dei sedimenti aumentano la loro massa e tenderanno quindi a sprofondare (vedi le variazioni eustatiche o variazione del livello del mare). ...
Un esempio molto interessante è quello che coinvolge la penisola Scandinava e la Groenlandia: queste zone sono state più volte coperte, durante le ere glaciali, da vaste calotte di ghiacci con spessore che raggiungevano i 2-3 Km che hanno apportato un peso aggiuntivo, e quindi hanno costretto "il prisma" Scandinavo e Groenlandese ad affondare maggiormente nel mantello poiché il suo peso è aumentato (addirittura la superficie topografica della parte centrale della Groenlandia è tanto depressa da trovarsi a quote più basse del livello del mare; si suppone che l'equilibrio si sia raggiunto quando l'abbassamento è dell'ordine di 1/3 dello spessore della massa di ghiaccio). Ma cosa succede quando, entrando in un era interglaciale, i ghiacci iniziano a scogliersi ed a ritirarsi? Naturalmente il "prisma o zona di crosta terrestre" non sarà più in equilibrio e quindi tenderà a ricercarlo sollevandosi. È appunto quello che sta succedendo, in particolare per la Scandinavia (sebbene ancora coperta in gran parte di ghiacciai), infatti questa si sta alzando con una velocità variabile tra 2 e 9 millimetri all'anno e questo innalzamento è documentato dalla presenza di spiagge marine a varie quote.
Si ritiene che per tornare al suo equilibrio isostatico originario la Scandinavia dovrà innalzarsi per altri 200 metri.
Questo innalzamento è tuttora in atto anche se la calotta dei ghiacci si è ritirata da vari millenni e questo è dovuto all'alta viscosità del mantello che ha un comportamento plastico ma durante intervalli di tempo molto lunghi (migliaia di anni)....
Le variazioni della quantità di ghiacci, specialmente in Scandinavia e Groenlandia, devono corrispondere necessariamente a variazioni del livello marino che si abbasserà quando i ghiacci aumentano e si alzerà quando questi si sciolgono, come avviene tutt'ora nei fiumi che hanno le piene stagionali a causa dello scoglimento dei ghiacci sulle montagne.
Adesso ci troviamo in un periodo nel quale il livello marino è ai suoi massimi e la quantità di ghiacci al suo minimo, infatti siamo in un'era interglaciale, ma circa 15-20.000 anni fa, durante l'ultima galciazione, il mare si trovava circa 100-120 metri più in basso (cifra stimata - N.d.A.), e questo è documentato dalla presenza di sedimenti che contengono molluschi di acqua salmastra, tutte caratteristiche di ambiente litoraneo che si ritrovano circa 100 metri al di sotto del livello attuale dei mari.
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Con poche eccezioni, i geologi ritengono di avere stabilito un valore attendibile per il tasso del recente sollevamento del livello marino: due millimetri all'anno. Ma la questione principale, che ancora deve essere risolta, è che questa tendenza è destinata a rimanere costante o il sollevamento accelererà in risposta al riscaldamento climatico? Per risolvere questo problema, i geologi hanno cercato di ricostruire le fluttuazioni del livello del mare nel passato, avvenute in conseguenza a cambiamenti climatici.
Fairbariks, per esempio, ha studiato una specie di corallo che cresce In prossimità della superficie marina, particolarmente nei Caraibi. Facendo profondi sondaggi nelle scogliere coralline di Barbados e individuando antichi campioni di questa specie, egli e i suoi colleghi hanno potuto seguire l'innalzamento del livello del mare a partire dalla fine dell'ultima glaciazione, quando enormi quantità d'acqua erano ancora intrappolate nelle calotte glaciali polari e gli oceani erano circa 120 metri più bassi di quanto non siano oggi (non tiene conto del peso dell'acqua sulla crosta terrestre interessata - N.d.A.).
Anche se la documentazione ricavata dai coralli mostra episodi corrispondenti a una crescita del livello del mare anche di 2-3 centimetri all'anno, Fairbanks fece notare che questi valori si riferiscono a una situazione assai differente da quella attuale abbassamento isostatico.
A quei tempi, da 10.000 a 20.000 anni fa, le grandi coltri di ghiaccio che avevano ricoperto buona parte del Nord America e dell'Europa erano nel pieno della fusione e gli oceani stavano ricevendo immani quantità d'acqua da questi continenti. La documentazione più recente relativa al livello del mare indica una progressiva diminuzione del tasso di crescita, con una sostanziale stagnazione negli ultimissimi millenni. Quindi l'attuale clima sembrerebbe tendere a livelli del mare relativamente stabili.
Ma questo quadro rassicurante è messo in dubbio da Joln B. Anderson della Rice Umversity.
Negli ultimi 10.000 anni, secondo le sue elaborazioni, vi sono stati almeno tre episodi di rapido incremento del livello del mare, ma essi sono invisibili nella documentazione fornita dai coralli.
Il più recente episodio di improvviso innalzamento del livello del mare che Anderson riconosca, avvenne intorno al 2000 a.C., quando il clima globale era presumibilmente simile alle condizioni attuali. I suoi riscontri indicano che il livello del mare potrebbe avere fatto uno sbalzo considerevole in pochi secoli. Ma finora Anderson non è stato in grado di quantificare l'entità di questo salto.
Gli archeologi dovrebbero poter essere di aiuto nel ricostruire gli antichi cambiamenti del livello del mare con l'esame di siti costieri sommersi dalla trasgressione marina (alzamento del livello del mare).
Numerosi studi svolti finora nel Mediterraneo, che riguardano gli ultimi 2000 a.C. indicano che il livello del mare è aumentato in media di soli due decimi di millimetro all'anno. Sfortunatamente, quegli studi sono di scarso aiuto per sapere se il mare si sia sollevato improvvisamente circa 4000 anni fa. Inoltre i metodi archeologici non sono ancora adeguati per sapere esattamente quando il livello del mare abbia iniziato ad accelerare la propria risalita, fino a raggiungere il tasso attua1e di due millimetri all'anno.
...La Sardegna Nuragica?
Seguendo i riferimenti degli studi esposti nel paragrafo precedente, ho fatto le mie ricerche, per trovare una minima spiegazione dello tsunami che colpì il Campidano, e forse non solo, più di 3000 anni fa.
Ho trovato un cartina del bacino Mediterraneo risalente al 1955 su internet, ed altre sulle zolle africana/euroasiatica, in cui in una di esse viene messa in evidenza una faglia che parte dalla Corsica (la foto è di cattiva qualità e non la posso inserire) e scende giù verso la Sardegna, fino ad includere il Golfo degli Angeli (dalla zona Tirrenica da Nord-Est fino al Sud-Ovest della Sardegna).
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Dal 1955 si sa che il golfo degli Angeli e una parte del Sulcis (Nora, Bithia, Teulada etc.), si trovano all'interno di una depressione isostatica lunga oltre 300 km, chiamata dai geologi "anomalia gravimetrica-isostatica negativa", che in parole semplici significa che è stata sottoposta, oltre ad un aumento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai, ad una pressione ulteriore del peso dell'acqua in quella zona della crosta terrestre, che già di per sè è sottoposta al peso delle rocce granitiche, e dagli antichi sedimenti accumulatisi del corso dei millenni.
Lo scioglimento repentino (e non lento, come qualcuno crede) dei ghiacciai, alla fine dell'ultima era glaciale, con il conseguente apporto di una maggiore quantità di acqua nel bacino del Mediterraneo, protrebbe aver sommerso vaste zone di terra che una volta occupavano il golfo degli Angeli. Acqua, che oltre a sommergere le coste con le loro città o villaggi, ha reso instabili, con il suo peso (e si parla di milioni di tonnellate d'acqua), i fondali del Mediterraneo, sia nella zona a Sud della Sardegna, sia in modo specifico le zone in cui si scontrano o si allontanano, le zolle tettoniche dell'Africa e dell'Eurasia.
Un probabile cedimento del fondale al largo del golfo di Cagliari, la "Dorsale Carbonara", composto da roccia granitica con un peso specifico piuttosto elevato, e che si trova presso la faglia che scende giù dalla Corsica, può aver provocato quel famoso "schiaffo di Poseidone" ipotizzato da S. Frau (in precedenza già formulata da Paolo Valente Poddighe nel 1982).
Oppure un cedimento in qualche punto delle zolle Africana ed Euroasiatica, sempre sottoposte al peso crescente dell'acqua sulla stessa, può aver provocato un terremoto sottomarino (esempio doloroso è quello che ha interessato ultimamente la zona a largo di Sumatra), con ripercussioni della crosta terrestre chiamate a grappolo, fino ad interessare la stessa "Dorsale Carbonara", che ora si trova a -161 metri sotto il livello del mare (altre antiche isole al largo del golfo di Orosei e della Tavolara sono sommerse, e un tempo erano in superficie), e provocando la stessa lo tsunami, o aumentandone la portata. Facendo parte della zona "isostatica negativa", la dorsale si sta sollevando dal punto in cui sprofondò millenni addietro
L'altezza raggiunta da quell'onda anomala (tsunami) di 400/500 m. circa, ipotizzata da Frau, non è ragionevole, in quanto oltre a calcolare la profondità dello sprofondamento del fondale, bisognerebbe prendere in considerazione anche la distanza dal punto in cui è avvenuto lo sprofondamento stesso, che dovrebbe avvicinarsi all'altezza dell'onda anomala stessa. Ciò non toglie che una immane catastrofe si sia abbattuta sul Campidano, provocando il declino inevitabile della civiltà Nuragica, a cavallo tra il XIII/XII secolo avanti Cristo. Oppure, più ragionevolmente, più catastrofi susseguitesi nell’arco di alcuni secoli, fino al “crollo” definitivo della civiltà.
Dalle foto delle mappe riportate nell'articolo, si notano:
1) la vasta zona interessata alla glaciazione. Ho dovuto aggiungere i ghiacciai della Corsica (Monte Cinto - 2706 m. attuali - e zone limitrofe),
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e quelli italiani appenninici (il ghiacciaio del Calderone, presso il Gran Sasso, ne è un esempio), che raramente vengono presi in considerazione nelle mappe dell'ultima era glaciale degli atlanti geografici in vendita nelle librerie;
2) l'estensione dei ghiacciai del Nord Europa e delle Alpi (anche loro in fase di isostasia negativa);
3) le zolle afro-asiatica e europea, e loro movimenti (manca la frattura della crosta terrestre, che inizia dal centro della Corsica, e scende a Sud-Sud-Est di poco al largo della costa orientale sarda, fino ad arrivare al punto di "scontro" della zolla Nord africana e quella dell'Europa occidentale, tra la Tunisia e la Sicilia;
L'effetto della formazione dei ghiacciai, spessi fino a 3 km nel Nord Europa, provocò un effetto di innalzamento anomalo delle terre confinanti ai ghiacciai stessi.
L'effetto della "mano sul materasso"!
Provate a mettere con forza una mano, o entrambe, sul materasso e sopra un letto a rete (non a doghe)... La mano è il ghiacciaio, o calotta glaciale, e il materasso la crosta terrestre. Il peso della forza della mano farà alzare i bordi del materasso, il cosiddetto "innalzamento delle terre". Mancando la forza del peso dei ghiacciai (la Sardegna si trova nella zolla dell'Europa occidentale), le terre emerse per forza di cose devono ritornare al loro "stato di origine", cioè prima dell'inizio dell'era glaciale stessa.
Lo scioglimento dei ghiacci rese praticamente instabile tutta l'area del Mediterraneo. Lo stato di sollevamento innaturale della Sardegna, può essere rimasto costante per più tempo, sebbene la costruzione stessa dei Nuraghe (di tipo ciclopico, antisismico, e in parte con la stessa tecnica delle costruzioni di Micene) metta in evidenza un territorio soggetto a terremoti, anche di forte magnitudo.
La costruzione dei nuraghi stessi, oltre a rappresentare un'evoluzione della cultura autoctona sarda (chiamata poi Nuragica), è nello stesso tempo la probabile conseguenza dell'instabilità geologica dell'isola.
(da aggiornare...)
Tolomeo, fosse, canyons. E l'antica Sardegna nascosta si rivela, ... con la "Dorsale di Carbonara" che riemerge.
Fossa tettonica:
E' una depressione del terreno, anche molto vasta, dovuta allo sprofondamento della crosta terrestre rispetto alle zone circostanti.
Fossa tettonica di Cagliari: situata tra Capo Carbonara e la Dorsale Carbonara (sprofondata quando?)
Claudio Tolomeo (I secolo a.C.-fine II secolo d.C.), nativo di Pelusium o di Tolemaide, e bibliotecario ad Alessandria d’Egitto, scrisse la sua "Introduzione alla Geografia". Non disegnò mappe, ma scrisse solo le coordinate (longitudine e latitudine) di tutte le terre allora conosciute. Spiegò, poi, di avere attinto (o di essersi "ispirato") dagli scritti di un certo "Marinus di Tiro", geografo e cartografo del II secolo d. Cristo (?).
Peccato che solo lui (Tolomeo) ne scriva qualcosa, e che di questo "del Mare" (traduzione latino/italiano di MARINUS/MARINO) non si sappia nulla.
Certo che, Marino, per essere un "uomo di mare" doveva avere la vita e la memoria lunga... Per ricordarsi che un tempo la Dorsale Carbonara era al di sopra del livello del mare, quanti anni (secoli?millenni?) doveva avere?
Wild heart