L'ordine dei segni nei dizionari...

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Menkara
00giovedì 7 novembre 2013 12:16
Salve, dopo la discussione sul perchè gli egittologi non amano Budge, eccomi quì ad aprire un altra discussione polemica/ironica sulle "abitudini" egittologiche [SM=g1619695] : Chi ha stabilito l'ordine dei segni unilitteri? perchè nei dizionari di geroglifico si segue sempre quest'ordine (scomodissimo a trovare le parole) al posto di un ordine che segua il più possibile l'alfabetico dalla A all Z?
Cercando un termine italiano, per vedere il corrispondente geroglifico è tranquillo, basta seguire il nostro alfabeto, ma viceversa, per cercare e tradurre una parola geroglifica, si deve imparare un'altro ordine alfabetico, quindi mi chiedo perchè? Un dizionario serve a cercare le parole, quindi la cosa sensata sarebbe quella di metterle nello stesso ordine dei termini odierni. Correggetemi se sbaglio, ma l'ordine dei segni unilitteri così come sono ordinati, non è stato stabilito dagli egizi, cioè non hanno detto, "questo è il nostro alfabeto e imparatelo in questo ordine".

Io avrei intenzione di prendere come base il "Dizionario Egizio-Italiano Italiano-Egizio" di Livio Secco (conciso ma utilissimo. complimenti all'autore), aggiungerci altri termini, prendendoli da grammatiche, altri dizionari, liste dei re ecc, e fare un ebook in ordine alfabetico in entrambe le sezioni... Chi vorrebbe contribuire ad aggiungere termini? Io la vedrei come una cosa più "spedita" un dizionario impostato così...

Nonostante mi disconneto dal forum, rimane sempre la scritta "on line" ma con il colore giallo, che succede?
nectanebo
00giovedì 7 novembre 2013 17:22
In merito alla prima domanda: Chi ha stabilito l'ordine dei segni, credo che il promotore di questa prassi sia stato K.R.Lesius, ma per l'approfondmento rimando alla lettura al link sotto.

www.treccani.it/enciclopedia/geroglifici_(Enciclopedia-It...

Una annotazione Sul Diz. Livio Secco
Questo dizionario, alla seconda edizione con aggiornamento dei lemmi (ora circa 4000) é di proprietà esclusiva dell'autore.
Se hai intenzione di fare una cosa personale, che solo in privato potrai usare, credo lo possa fare.
Prendere però a base quel testo e fare cio che ti proponi, se fossi in te farei alcuni approfondimenti sui diritti.
Dico questo per esperienza diretta su Openglyph. Quando ho deciso di modificare questo software, ho fatto ricerche
e cercato di contattare l'autore (senza esito), ma ho scoperto che il programma è "Open Source".
Ossia, se ne può fare l'uso che si vuole, anche modificarlo, purchè, se di dominio pubblico NON produca guadagno
a chiunque e sotto qualunque forma.

Ciao ...Nec.
Menkara
00giovedì 7 novembre 2013 17:29
La 2a edizione che ho io sono 3000 lemmi, non 4000. Comunque hai ragione, prima bisognerebbe contattare l'autore per il copyright, anche se lui non credo che tutti i termini se li sia sognati la notte, ma li abbia presi e tradotti in italiano da Falukner/Budge/Gardiner ecc...Il discorso di Open Source non implica che "NON produca guadagno"; il Software Libero e Open Source (sono più o meno la stessa cosa) non dice solo che puoi scaricarlo gratuitamente, quello è Shareware o "For Personal Use" (uso personale). Se il codice sorgente è libero e modificabile puoi continuarne lo sviluppo tu senza problemi, anche guadagnandoci... A me non mi funzionava Openglyph, lo riprovo...

Che poi, "proprietà esclusiva dell'autore" forse è un po esagerato, certo ha raccolto un sacco di termini e ha fatto un bel lavoro di impaginazione/traslitterazione ecc., semmai il copyright lo dovrei chiedere a Thot... [SM=g999108]
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