Non mi ero mai posta il problema del khopesh, forse avevo già visto l'arma, ma non le ho mai prestato attenzione e forse avevo letto qualche citazione nei libri, ma non così spesso da ricordarmelo.
Mai visto né sentito in epoca predinastica e protodinastica, né a proposito di re né di dei e nemmeno di gente comune.
Ne deduco non debba essere qualcosa di grande importanza per la civiltà egizia, né di antica tradizione, ma questa è solo un mio pensiero per giustificare in parte la mia evidente ignoranza.
Quindi sono andata a leggermi la voce di Wikipedia:
La sua origine può essere ricondotta ai sumeri del terzo millennio avanti Cristo. Esso venne usato inizialmente in guerra contro gli antichi egizi, ma con il miglioramento delle relazioni commerciali venne presto adottato dagli egizi stessi. È lecito supporre che fu introdotto in Egitto durante il II Periodo Intermedio dagli Hyksos e che divenne molto popolare durante il Nuovo Regno tanto che vari Faraoni vennero raffigurati con il Kopesh ed addirittura sepolti con queste armi, come i due esemplari trovati nella tomba di Tutankhamon. Si smise di usarlo verso il 1300 a.C.
Se è vero quanto è riportato, (purtroppo non ci sono note né riferimenti bibliografici per conoscere da dove siano tratte queste informazioni), si tratta di uno strumento abbastanza "recente" persino nell'area in cui origina.
In Egitto sarebbe entrato nel II Periodo Intermedio, ma immagino solo nelle mani degli stranieri colonizzatori, mentre penso solo nel Nuovo Regno a disposizione degli egiziani, anche se rimango molto dubbiosa sulla sua effettiva adozione come arma per l'esercito, ma queste sono solo mie deduzioni-supposizioni non suffragate dallo studio di alcun rapporto di scavo.
La presenza del khopesh, pare addirittura 2, nella tomba di Tut, e la raffigurazione citata da Kiya, mi fanno pensare ad un oggetto cerimoniale sì, ma non nel senso della "tradizione", quanto piuttosto come oggetto riservato all'élite, vuoi perché frutto di regalo speciale da parte di delegati, vuoi perché simbolicamente strappato dalle mani di un nemico soggiogato, assume un significato particolare se donato al re.
Questo tipo di offerta (da farsi al dio o al re o a tutti e due) è molto comune e compare presso tutte le civiltà del mondo: qualcosa di raro, qualcosa di tipicamente associato al nemico, qualcosa di prezioso, qualcosa di strano, qualcosa costata molta fatica e lavoro, qualcosa di bello, qualcosa di provenienza esotica...
Ovviamente non può essere l'ambasciatore del re nemico o lui stesso, né un soldato dopo il saccheggio, a donare quest'arma al faraone, ma senz'altro un dio, e dunque chi altri se non Amon?
Intanto poi, dopo il 1300 a.C. si smise persino di usarlo.