Itinerario di un viaggio da sogno

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-Kiya-
00giovedì 11 maggio 2006 22:33
Raccontiamo qui il nostro itinerario per un ideale (perfetto) viaggio in Egitto :sm12:

Quali zone vi interesserebbero maggiormente, con quali tappe e perchè?
-francis-
00domenica 14 maggio 2006 16:53
Un perfetto itinerario da sogno è stato senza alcun dubbio quello del mio ultimo viaggio, nel marzo scorso. Da Luqsor fino a Tanis, nel delta, accompagnati da Alberto Elli. Il viaggio è stato faticosissimo perché, oltre alla quantità dei siti visitati, non era prevista la sosta per il pranzo.
Magari, a parte, farò un freddo riassunto dei siti visitati, ma ora voglio proporvi una descrizione poco-seria, della scalata alla montagna sacra di El-Qurna.
E' solo una piccola parte che ho scritto al mio ritorno.

Comunque, un resoconto dettagliato, e serio, del viaggio lo potrete leggere su questi link:
www.cisonostato.it/page.php?id=1215
www.cisonostato.it/page.php?id=1216

Sono le 12.30, il sole picchia più che un pugile suonato, ma bisogna andare. Il sarcofago (leggi pullmino) ci aspetta dall'altra parte: chi è dentro è dentro... ma noi siamo fuori!
Inizia la salita. I più freschi (?) partono baldanzosi e in breve spariscono su per il ripido sentiero. Io mi fermo, con la scusa di ammirare la Valle sottostante ma con l'ignobile e inconfessabile necessità di dare aria ai polmoni. All'improvviso sento dei passi dietro me... ah, non sono l'ultima, penso con malcelata soddisfazione. Magari! Vengo attorniata da venditori di cartoline e falsi reperti che mi fanno spendere l'ultimo fiato residuo per scacciarli, ma senza riuscirci. Minaccio di buttarli di sotto, si mettono a ridere. Morale: per liberamene ho dovuto comprare delle cartoline che non spedirò mai.
A metà montagna ci sono due possibilità: fermarsi o continuare per la vetta. Assieme ad altri mi fermo, ma alcuni avventurieri continuano. Ci sediamo con santa pazienza all'ombra di una roccia per aspettarli, qualcuno inizia il lauto pranzo (leggasi brioches o panini "rubati" dalla colazione), alcuni sonnecchiano, io mi sdraio per terra ignara che il giorno dopo ne avrei subito le conseguenze (il corpo pieno di punture di invisibili insetti). L'ombra sta sparendo, fra pochi minuti saremo completamente al sole e dei novelli Messner nemmeno l'ombra.
Dopo un'ora e mezzo ricompaiono. Mi sembrano dei diavoli scappati dall'inferno! Si siedono per riposarsi. Io non ce la faccio più. Inizio da sola la discesa. Ad un certo punto l'invisibile sientierino a picco sul baratro di centinaia di metri sparisce contro una roccia: non si può proseguire. Penso di aver sbagliato strada e torno indietro.
Ma che sbaglio: è da lì che si deve proseguire. Mi rifiuto. Non ce la faccio, è una pazzia. Allora uno mi prende per il braccio sinistro e mi tira in avanti, un altro per il destro e mi spinge, un terzo mi branca per la vita ed io proseguo, dove, non so, come non so, ad occhi chiusi, contro la roccia e sostenuta dalla parte del baratro dai miei tre angeli custodi.
Ancora adesso, quando chiudo gli occhi, sento un brivido e mi assale un attacco di vertigine.

[Modificato da -francis- 14/05/2006 17.27]

[Modificato da -francis- 17/05/2006 13.36]

-Kiya-
00domenica 14 maggio 2006 20:36
Ed ecco le splendide immagini dalla vetta che conduce a Ra

La Valle dei Re, vista dal sentiero in salita verso la cima


Il sentiero procede: si continua a salire...


la strada è lunga: meglio effettuare una sosta, ma il Sole non cede...


La Valle è sempre più lontana... laggiù attende il ritorno dei prodi scalatori


Vertigine...: paura? o solo immenso desiderio di volare?

-francis-
00domenica 14 maggio 2006 21:00
Dalla sommità dell'ultima foto (dove io non sono stata perchè temo le vertigini) si vede l'ingresso della tomba di Hatshepsut, rimasta incompiuta.
-francis-
00lunedì 15 maggio 2006 09:52
La scalata della montagna sacra si può fare in due modi: il primo, quello che abbiamo fatto noi, parte da un sentierino che inizia proprio dietro la KV63 ed arriva a Deir El Medina, il villaggio degli operai; ovviamente il secondo è il contrario.
E' lo stesso percorso usato dagli operai che lavoravano alle tombe della Valle.
A circa metà strada si incontrano i resti delle case degli operai dove gli stessi pernottavano.
I turni degli operai nella Valle erano di 10 giorni. Pertanto era impensabile che quotidianamente percorressero l'intero tragitto.

Il pullmino che ci aveva scaricato nella Valle dei Re (dove un orrendo e colorato trenino porta i turisti nei pressi delle tombe) con a bordo coloro che non se la sono senita di effettuare la scalata, ci aspettava a Deir El Medina. Ecco perché ho dovuto proseguire, una volta davanti all'abisso, non potendo tornare indietro
.
-Kiya-
00mercoledì 17 maggio 2006 13:53
ho le foto che Francis mi ha inviato ad illustrare quanto sopra... portate pazienza, le pubblicherò al più presto... :imb:

[Modificato da -Kiya- 17/05/2006 13.54]

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