Il pane dell'antichità era più sano di quello attuale

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EGIZIA72
00venerdì 23 ottobre 2009 21:37
Il pane è uno dei primi elementi prodotti dall'uomo.


Ritrovamenti archeologici testimoniano la sua presenza già nell'Egitto del 4000 a. C., dove i fornai lo preparavano in diverse varietà, tra cui pani dolci ed una sorta di pizza. Data la ricchezza dell'economia nazionale, essi avevano a disposizione una vasta gamma di cereali, tra cui orzo, farro ed avena.
Tali cereali venivano inseriti in un grande mortaio e lì macinati; successivamente, veniva creato un impasto a base di farina, acqua e pasta lievitata, cotto in un forno d'argilla.
Con questo procedimento, i panificatori del Faraone ottenevano fino a 40 forme di pane e, cosa importante, quel pane era più sano e nutriente di quello attuale.

newsfood.com/q/27088b5f/il-pane-dellantichita-era-piu-sano-di-quello-...
Merytaton62
00sabato 24 ottobre 2009 15:51
E' assai probabile che il pane nell'antichità fosse più sano del nostro per la mancanza di additivi chimici ed agenti sbiancanti nella farina...però, almeno in Egitto e nel vicino oriente,conteneva microgranuli di sabbia che, a lungo andare, determinavano una sorta di "usura" dei denti (Franco Cimmino, "Vita quotidiana degli egizi").
Gli egizi erano chiamati "mangiatori di pane"...pare comunque che, nonostante l'abbondanza di carboidrati l'obesità fosse poco diffusa, almeno tra le persone comuni ...dobbiamo tener conto che la tecnologia ha sgravato l'uomo da molti lavori faticosi.
pizia.
00sabato 24 ottobre 2009 23:32
Anche io, non avevo dubbi!
Il loro pane è stato certamente più sano di quanto lo sia il nostro, per i motivi già detti da Meritaton.
Causava quel piccolo problema ai denti, questo è vero, perché costituiva uno dei componenti fondamentali della dieta, ma se adesso potessimo avere a disposizione il loro pane, date le quantità limitate presenti nella nostra dieta estremamente varia, non potrebbe farci male, e comunque avremmo pure i rimedi...
colombina68
00lunedì 26 ottobre 2009 21:05
Riguardo la pratica della lievitazione non sono pervenute testimonianze specifiche. E' probabile che seguissero un sistema semplice e cioè quello di aggiungere nell'impasto residui di pasta inacidita dei giorni precedenti. Lievitata o azzima, la pasta a questo punto veniva sottoposta a cottura. (da "Civiltà degli Egizi, La produzione alimentare" di Loredana Sist") [SM=g999105]
-Kiya-
00lunedì 26 ottobre 2009 21:38
Un'altra qualità constava nel fatto che la farina fosse prodotta tramite macinatura "artigianale", ovvero tramite la pestatura a mano. Oggi giorno si adottano, invece, tecniche molto più veloci, ma altrettanto dannose, poichè durante la lavorazione si perdono le vitamine in essa contenute, eliminate con l'olio di germe di grano.
pizia.
00martedì 27 ottobre 2009 01:02
Interessante, proprio a proposito del pane è la trattazione del Kemp.
Già dall'Antico Regno l'opificio degli alimentari si presentava con una tipologia abbastanza riconoscibile.
Era costituito da una unità immobiliare bipartita, con un ingresso unico e una divisione interna in due grandi ambienti rettangolari, uno dedicato alla lavorazione della birra, l'altro alla realizzazione del pane.
Tale associazione suggerisce una precoce scoperta delle proprietà del lievito di birra, anche se il prodotto utilizzato doveva essere molto diverso da quello a cui siamo abituati adesso.
In questi edifici entravano sacchi di cereali e uscivano birra e pane, gli alimenti fondamentali della dieta egizia.
colombina68
00martedì 27 ottobre 2009 11:33
La birra, tuttavia, era anche prodotta singolarmente da ogni famiglia per proprio uso. Il metodo più comune di produzione era di far fermentare dentro l'acqua dei pani di farina d'orzo cotti non completamente, il liquido denso, cui venivano aggiunti datteri per dar sapore a agevolare la fermentazione, era filtrato e messo in giare, forse ricoperte all'interno d'argilla. (Edda Bresciani "Sulle rive del Nilo).
-Kiya-
00martedì 27 ottobre 2009 13:33
Ogni casa era poi dotata di forno, quindi ne deduco che, in buona parte, la gente comune provvedesse autonomamente al proprio fabbisogno di pane. Indubbiamente l'alimento meno costoso, soprattutto per chi poteva vantare proprietà di appezzamenti dedicati alla coltura del grano o affini.
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