Il mistero della mummia di Merenptah

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pizia.
00lunedì 17 gennaio 2011 23:37
Lo sapevate che la mummia di Merenptah, il figlio di Ramses II che divenne suo successore, presenta una vertebra in più con rispettiva coppia di costole? [SM=x822718]
In pratica non ha 12 vertebre costali, ma 13, mentre quelle cervicali sono in numero normale (7) e lo stesso dicasi per quelle lombari (5), allo stesso modo ha 26 costole invece di 24!

L'ho letto su questo libro molto interessante:
Il mistero delle mummie di Renato Grilletto
Merytaton62
00martedì 18 gennaio 2011 05:48
Se non sbaglio presenta anche delle lesioni compatibili, secondo alcuni, con il trauma dovuto al rinchiudersi delle acque durante il passaggio del Mar Rosso: Merenptah sarebbe, quindi , il cosiddetto "faraone dell'esodo". Purtroppo non ricordo dove ho letto la notizia, che riporto come "curiosità". [SM=x822747]
-Kiya-
00martedì 18 gennaio 2011 06:19
Re:
pizia., 17/01/2011 23.37:

....mentre quelle cervicali sono in numero normale (7) e lo stesso dicasi per quelle lombari (5), allo stesso modo ha 26 costole invece di 24!




La stranezza, quindi, non sta tanto nel fatto che la sua gabbia toracica presenti un paio di costole in più, per quanto raro, è un fatto che si è registrato (lo si definisce "Costa soprannumeraria"), quanto nel fatto che queste non siano né lombari, né cervicali....
roberta.maat
00martedì 18 gennaio 2011 10:20
Re:
Merytaton62, 18/01/2011 5.48:

Se non sbaglio presenta anche delle lesioni compatibili, secondo alcuni, con il trauma dovuto al rinchiudersi delle acque durante il passaggio del Mar Rosso: Merenptah sarebbe, quindi , il cosiddetto "faraone dell'esodo". Purtroppo non ricordo dove ho letto la notizia, che riporto come "curiosità". [SM=x822747]



Meryt, per piacere, cerca di ricordare dove hai letto la curiosità. Sono anni che cerco anche io questa cosa perchè l'ho letta in uno dei miei testi datati e non so più quale. Ho spulciato pagine e pagine ma niente [SM=g1621246] , eppure sono certissima che era di un autore "serio" poichè all'epoca ancora non conoscevo altre letture sull'argomento AE, se non Gardiner, Aldred, Grimal .
Prova a ricordare il periodo in cui ti è capitata questa notizia, forse riesci a risalire all'autore......mi pare fosse inserita in un discorso inerente l'identificazione del Mosè biblico ma ripeto non l'ho più trovata.
Grazie, [SM=g999100]


roberta.maat
00martedì 18 gennaio 2011 10:32
pizia.
00martedì 18 gennaio 2011 12:01
Questa dichiarazione è contenuta nello stesso libro
-Kiya-
00martedì 18 gennaio 2011 13:20
Rivolgo la mia domanda agli amici EgiTToPhiLi che professionalmente hanno a che fare con l'ambito medico:

si conoscono casi di questo tipo, sono stati studiati e quali conseguenze comportano per il paziente?

Per pizia: il dr. Grilletto come commenta l'anomalia riscontrata sulla mummia di Merenptah?
-Kiya-
00martedì 18 gennaio 2011 13:28
Re:
roberta.maat, 18/01/2011 10.32:

http://www.narmer.pl/ima_mum/merenptah_3.jpg

Questo è lui.




La sua mummia è stata trovata nella KV35, vero? Se è così, fu Loret a scoprirla. In tal caso, stasera consulterò il volume relativo alle sue scoperte per vedere se c'è qualche informazione in più...
Biceleon
00martedì 18 gennaio 2011 15:07
Re: Re:
roberta.maat, 18/01/2011 10.20:



Meryt, per piacere, cerca di ricordare dove hai letto la curiosità. Sono anni che cerco anche io questa cosa perchè l'ho letta in uno dei miei testi datati e non so più quale. Ho spulciato pagine e pagine ma niente [SM=g1621246] , eppure sono certissima che era di un autore "serio" poichè all'epoca ancora non conoscevo altre letture sull'argomento AE, se non Gardiner, Aldred, Grimal .
Prova a ricordare il periodo in cui ti è capitata questa notizia, forse riesci a risalire all'autore......mi pare fosse inserita in un discorso inerente l'identificazione del Mosè biblico ma ripeto non l'ho più trovata.
Grazie, [SM=g999100]





Cara Roberta se ricordo bene ti avevo già risposto in proposito, probabilmente ti è sfuggito il post, ti ripropongo la citazione:

«Il faraone Meneftah, figlio di Ramses II, morto nel mare dei Giunchi inseguendo gli Ebrei (Aapiru) che, sotto la guida di Mosè, raggiungono l’Asia» - Jean Hureau EGITTO ed. Fabbri 1977


Wotan.Guido
00martedì 18 gennaio 2011 16:20
Ho letto i vari post. Quello che non capisco è il rapporto tra costola sovrannumeraria toracica e trauma eventualmente subìto nel Mare dei giunchi.
La costola in più può al massimo dare una tumefazione visibile esteriormente, assolutamente asintomatica, ma non può essere legata a traumi.
Forse non ho capito il nesso tra le due cose.
Guido
-Kiya-
00martedì 18 gennaio 2011 18:11
Non c'è alcun nesso, Guido. L'argomento del Mare dei Giunchi è stato introdotto in fase successiva dalla nostra Meryt, per soddisfare una sua curiosità

;)
-francis-
00martedì 18 gennaio 2011 18:16
Anch'io lessi che Merenptah fosse il faraone dell'esodo perchè furono trovate tracce saline nella sua mummia...
Ma per credere questo bisogna anche credere che ci sia stato un esodo, cosa mai accertata...
emilioraffaele
00martedì 18 gennaio 2011 20:25
Fatto abbastanza smentito dalla "scienza" ufficiale.
Merytaton62
00martedì 18 gennaio 2011 20:40
Scusate se mi faccio viva così tardi, ma sono stata impegnata tutto il giorno...

@ Roberta: mi pare di ricordare che la notizia da me riportata fosse conenuta nel testo di Grilletto. [SM=x822747]
@ Guido:non c'è alcun nesso tra le due anomalie riscontrate. [SM=x822751]
-Kiya-
00martedì 18 gennaio 2011 20:45
Ho consultato il volume dedicato a Victor Loret e alle sue scoperte nella Valle. Purtroppo non riporta i referti delle analisi condotte, in prima istanza, dal dr. Smith e, inoltre, Loret era convinto che la mummia di Merenptah, trovata nella camera n.4 della KV35 (la tomba di Amenhotep II, trasformata in una cachette Reale durante la XXI Dinastia) appartenesse ad Akhenaton, che lui chiamava Khonuenaton o anche Baenra
pizia.
00mercoledì 19 gennaio 2011 00:18
Il prof. Grilletto parla della mummia di Merenptah a pag. 143 del libro, ma non si dilunga molto, forse mezza pagina.
Lo studio di questa mummia sarebbe la prova di come la paleopatologia, affiancata dalla fonti letterarie, possa dare indizi su eventi avvenuti migliaia di anni fa.
Naturalmente non è frutto di un suo studio, i resti del sovrano in questione furono studiati da M. Bucaille nel 1980:

... presenta molte lesioni (perdita di sostanza toracica destra intra vitam, frattura comminuta delle ossa dell'avambraccio destro) e una rara anomalia: la presenza di una tredicesima vertebra toracica (invece di dodici) e conseguentemente tredici costole per lato (invece di dodici), pur rimanendo cinque le vertebre lombari.
Ma ciò che interessa di più il paleopatologo è un ampio foro a livello dell'osso parietale destro del cranio. Lo studio medico-legale di questo orifizio ha concluso trattarsi di una lesione traumatica dovuta a un corpo contundente e che verosimilmente è stata la causa del decesso del Faraone.
Sappiamo che Mosè nacque sotto il regno di Ramesse II e condusse gli Ebrei fuori dall'Egitto sotto il Faraone Merenptah, che li inseguì con tutte le sue truppe fino ai Laghi Amari (oggi attraversati dal Canale di Suez) e al passaggio del Mar Rosso. Ma il Faraone e tutti i suoi furono travolti dalle acque (Esodo 14, 1-31) e i traumi riscontrati sul corpo di Merenptah confermano la sua tragica fine.


Tutto qua.
Questo è il mio parere: il discorso lascia spazio a considerazioni storico-critiche che non fanno parte della materia specifica dello studioso, cioé la paleopatologia, toccando argomenti non ancora chiariti nemmeno dai tecnici dell'archeologia e storiografia, mentre non dice nulla sull'anomalia delle vertebre.
Ne deduco che la presenza di una vertebra toracica in più, con annessa rispettiva coppia di costole, non sia un fatto così eclatante nella sua anormalità, e nemmeno comporti problemi di sopravvivenza o salute.

Però che proprio Merenptah avesse le vertebre sbagliate... [SM=x822718]
roberta.maat
00mercoledì 19 gennaio 2011 09:23
Il testo cui mi riferivo nella richiesta per Meryt, che ringrazio, non è quello di Grilletto perchè non è presente nella mia biblioteca. Peraltro le anomalie della mummia di Merenptah che riguardano costole e vertebre sopranumerarie non erano citate mentre si poneva l'accento su carattersistiche chimiche che avrebbero dovuto confermare una morte per annegamento e traumi a testimonianza della vicenda dell'esodo.
Non credo però che questa teoria potesse essere suffragata in passato da indagini chimico-scientifiche sofisticate e pertanto ritengo che furono altre interpretazioni quelle che indussero a ritenere Merenptah il faraone dell'esodo.
-francis-
00mercoledì 19 gennaio 2011 12:38
Cimmino, nel suo "Dizionario delle dinastie faraoniche" dedica 4 facciate al faraone, e conclude affermando che morì a Pi-Ramesse e fu sepolto nella tomba n. 8 che si era fatto scavare nella Valle dei Re.
-Kiya-
00mercoledì 19 gennaio 2011 12:48
Confermo che la sua tomba originale è la KV8, ma la sua mummia fu trasferita e nascosta nella KV35, insieme ad altre 8, durante la XXI Dinastia, per salvaguardarle dalle scorribande dei tombaroli.
pizia.
00mercoledì 19 gennaio 2011 19:47
Re:
@Roberta, forse Grilletto ha attinto alla stessa fonte, spesso cita i testi di cui si avvale, ma in questo caso non c'è.
In fondo non è un archeologo, né un egittologo in particolare, quindi può essersi avvalso di letteratura del secolo scorso sull'argomento. Anche il libro è del secolo scorso, anche se per la ristampa del 2005 qualche leggera modifica c'è stata.

Per sapere qualcosa di veramente preciso bisognerebbe leggere direttamente la relazione di Bucaille del 1980, almeno sarebbero notizie di prima mano.
Qualcuno ha idea di come trovarla?
Ci sarà qualcosa sul web?


-Kiya-
00mercoledì 19 gennaio 2011 20:48
Re:
roberta.maat, 19/01/2011 9.23:

Il testo cui mi riferivo nella richiesta per Meryt, che ringrazio, non è quello di Grilletto perchè non è presente nella mia biblioteca. Peraltro le anomalie della mummia di Merenptah che riguardano costole e vertebre sopranumerarie non erano citate mentre si poneva l'accento su carattersistiche chimiche che avrebbero dovuto confermare una morte per annegamento e traumi a testimonianza della vicenda dell'esodo.
Non credo però che questa teoria potesse essere suffragata in passato da indagini chimico-scientifiche sofisticate e pertanto ritengo che furono altre interpretazioni quelle che indussero a ritenere Merenptah il faraone dell'esodo.




Roby, forse ne hai letto nel volume di Halioua, "La medicina al tempo dei Faraoni". Anche in quel testo, infatti l'autore riferisce che Merenptah potrebbe essere il farone dell'Esodo (Pag. 222). A proposito di patologie, però, sembra che l'autore si limiti ad evidenziare soltanto un'artrosi cervicale a carico di questo Sovrano.
-Kiya-
00mercoledì 19 gennaio 2011 20:59
Re: Re:
pizia., 19/01/2011 19.47:

....
Per sapere qualcosa di veramente preciso bisognerebbe leggere direttamente la relazione di Bucaille del 1980, almeno sarebbero notizie di prima mano.
Qualcuno ha idea di come trovarla?
Ci sarà qualcosa sul web?








E' possibile consultare parte del suo libro "The Bible, the Qur'an, and Science", tramite GoogleLibri, ma purtroppo l'autore stesso specifica che il libro andò in stampa prima che i risultati definitivi delle analisi condotte sulla mummia di NìMerenptah fossero disponibili. Accenna comunque ai vari esami condotti, anche sul torace e sull'addome. Ma nelle parti disponibili del volume non trovo alcun accenno all'anomalia costale.
Anche Bucaille specifica che tutte le evidenze portano a ritenere che Merenptah possa essere stato il faraone dell'Esodo.

In ogni caso, ecco il link (il volume è in lingua inglese, purtroppo - per individuare le pagine dedicate al Re utilizzate la funzione di ricerca che compare nella colonna di sinistra, ma digitate "Merneptah"):

"The Bible, the Qur'an and Science"
roberta.maat
00mercoledì 23 febbraio 2011 22:13
Dunque, ho trovato finalmente dove avevo letto questa cusiosità.
Purtroppo solo poche righe e nessun riferimento dell'autore a fonti identificabili.
Il testo dove lessi di Merenptha quale faraone dell'esodo à "La valle dei re" di John Romer.
Lo scrittore inserisce questa notizia nel contesto della narrazione relativa alla campagna di Carter del 1904, quando l'archeologo, impegnato negli scavi alla tomba di Hatshepsut, si occupò anche della ripulitura della tomba di Merenptha., la cui mummia peraltro era già stata rinvenuta da Loret altrove come tutti sappiamo.
In questa occasione Carter fece istallare nella camera sepolcrale un impianto di illuminazio elettrica.
La splendida grade tomba richiamò un gran numero di visitatori, all'epoca, per la bellezza ma soprattutto perchè si riteneva che Merenptha fosse il faraone dell'esodo dopo le dichiarazioni degli studiosi che dedussero, dalle condizioni in cui analizzarono la mummia, una morte per traumi ed annegamento.
L'idea che il faraone fosse, come riferito dalle Scritture, annegato nel mare di giunchi provocò grande interessamento per la tomba faticosamente ripulita da Carter.
Sargon
00venerdì 25 febbraio 2011 12:31
Faraone dell' esodo
Secondo alcuni studiosi, il faraone della schiavitù fu Horemheb e quello dell' esodo Ramsete I.
pizia.
00domenica 27 febbraio 2011 22:06
Secondo altri nessuno dei due, anzi dei tre...
-Kiya-
00domenica 27 febbraio 2011 22:11
secondo altri, in effetti, non ci fu nessun Esodo, per dirla tutta, ma soltanto (aggiungo io) la cacciata degli Hyksos....
sargon
00martedì 1 marzo 2011 00:24
Il faraone dell' Esodo
Secondo alcuni studiosi che reputo seri e documentati, la scansione degli avvenimenti relativi all' esodo, fu il seguente: Tutmosi III fu il motivo che Abramo si trasferì in Canaan, Amenofi III, quello di Giuseppe e quello dell' esodo fu Ramsete I. Naturalmente i motivi storici sono diversi da quelli citatati dalla Genesi, ma la cronologia è quella. Ad esempio Thomas Mann nella sua monumentale opera "Giuseppe il Nutritore" descrive Akhenaton come il faraone di Giuseppe. Ma bisogna ricordare che il periodo di regno di AIII fu splendido e lo stesso fu adorato come Dio dell' abbondanza, fino all' epoca tolemaica. Segnalo che nella campagna asiatica di Tutmose III, che invase il Mitanni, seguì il seguente itinerario: attraversò l' Eufrate a Karkhemis, conquistò Tunip, Irritu e Harran; ritornò in Caanan attraversando il fiume a Emar, più a sud fino a Nya, caccia agli elefanti. Tali dati sono scolpiti a Luxor. Sempre dalla Genesi si legge che il percorso seguito per recarsi ad Harran e ritorno di Giacobbe fu il medesimo.
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