Gli antichi, che conoscevano le coniche, cioè le funzioni ottenute per intersezione tra un cono ed un piano, avevano questa conoscenza, celebre è il calcolo dell'area della parabola di Archimede, avevano ottenuto l'influenza della civiltà degli egizi,
Secondo me affermare che gli "antichi" (ma poi, quanto antichi?) conoscessero le coniche solo perché Archimede diede segno di conoscerle è un po' arbitrario.
Se con "antichi" si intendono gli egizi, è arbitrario ancor di più, anche se Archimede e i greci suoi contemporanei probabilmente potevano attigere a fonti di sapienza egizie.
Insomma, se nel III secolo a.C. nei centri di studio si studiavano con profitto le coniche, non possiamo dedurre che in epoca faraonica, quindi dall'Antico Regno al Medio Regno si conoscessero le stesse cose, si tratta di un periodo da 1000 a 2000 anni prima, e anche più, in cui non v'è traccia di simili conoscenze...
perché ho scoperto che se dividiamo un angolo giro di trecentosessanta gradi per sette ottengo circa l'ampiezza dell'angolo della parete della piramide di Giza, cioè 51,4285142, contro un valore stimato dell'angolo della piramide di 51,58
Questo valore dell'anglo di inclinazione delle facce della piramide (non è molto "tecnico" definirlo "ampiezza dell'angolo della parete") di circa 51° non è una costante comune a tutte le piramidi ma solo ad alcune, inoltre il numero 7 non sembra avere, almeno nell'Antico Regno, epoca in cui furono costruite le più grandi piramidi, una valenza magico-simbolica degna di nota.
Cosa potrebbe significare per gli egizi aver scelto 1/7 dell'angolo giro come inclinazione delle facce, anziché 1/6 o 1/8?