Affrontiamo ancora una volta questo discorso!
Chiunque vada in Egitto, visita il Cairo e rigorosamente tutti passano anche dal Museo Egizio, così è previsto dai tour operator da sempre e per sempre, quindi 10, 100, 1000 foto in più o in meno non cambieranno una realtà che è legata a meccanismi ben diversi dallo sfruttamento delle immagini, in ogni caso i biglietti venduti saranno sempre quelli, più o meno equivalenti ai visti di ingresso nel paese per turismo.
Dove invece è già una libertà quella di fotografare, ho visto la gente, la stessa gente, cioè quasi tutti coloro che entrano in Egitto per turismo, sparare foto a raffica, una dietro l’altra alla velocità di caricamento della macchina, del cellulare o della videocamera, a sé stessi, ai famigliari, agli amici, ai compagni di viaggio.
In questa situazione, in cui il monumento è pretesto per uno scatto diverso, è uno sfondo monumentale o una curiosità esotica alle spalle di un soggetto in primo piano che tornerà a casa con il fotografo, non serve aver paura di perdere una fetta di mercato del diritto sull’immagine, perché nessuno degli autori di quel tipo di foto sarà interessato all’acquisto dell’immagine nuda e cruda del reperto.
Insomma, con la diffusione dei mezzi tecnologici, Rahotep e signora (tanto per fare un nome) si trova in migliaia di esemplari su internet, ben stampabili e a volte ripresi meglio di quanto un qualunque dilettante frettoloso potrebbe fare, quindi la vendita di souvenirs e cataloghi risulta comunque un affare ormai compromesso; inoltre non è ciò che l’utente vuole, perché, a quanto pare, il tema delle sue foto è l’amico, il famigliare, sé stesso, i compagni, ecc.
Avevo sentito, o letto chissà dove, della possibilità di acquistare il diritto fotografico in certi siti nei quali io ho fotografato liberamente e senza pagare.
Questa poteva essere una bella trovata per compensare in parte il mancato introito della vendita di immagini.
Per esempio si potrebbe apporre un bollino, di colore diverso a seconda del monumento visitato, come segno riconoscibile dell’acquisto del permesso di fotografare con un certo apparecchio.