Egitto. Il mistero degli Affamati di Saqqara

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Hatshepsut76
00martedì 29 marzo 2011 16:54


Grottesca o meravigliosa? Rarissima antichità o falso spudorato? Per più di dieci anni la Concordia University ha condotto studi sulle possibili origini di questa misteriosa scultura. Una volta appartenente alla Collezione Diniacopoulos di Antichità Mediterranee, è in possesso dell’Università dal 1999. Parliamo di una statua di calcare alta 67 centimetri che riporta tracce di antichi pigmenti, che raffigura due persone nude e sedute, con le teste molto grandi. La scultura, nota nel mondo anglosassone come “Starving of Saqqara“ riporta anche un’iscrizione in una lingua non identificata.



Per saperne di più su questa opera d’arte, il Direttore dello Special Projects and Cultural Affairs di Concordia, Clarence Epstein, ha richiesto il parere di esperti dell’Univeristà di Cambridge, del British Museum, del Museo di Brooklyn, del Museo di Israele e del Royal Ontario Museum, anche se finora nessuno di loro è stato in grado di affermare qualcosa di certo sulle origine della statua.

“Un esperto chiamato in causa ha commentato che se si potesse provare che questo reperto risale al periodo in cui gli Ebrei sono stati esiliati dall’Egitto, questo potrebbe essere il pi raro tra i reperti di questo tipo”, afferma Epstein. “Un altro archeologo, invece, ha suggerito che la statua poteva provenire o da una tomba del periodo predinastico, oppure potrebbe al contrario essere un falso assoluto.”

Lo storico svizzero Jean-Jacques Fiechter ci tiene a puntualizzare che: “Un collezionista ed esperto conoscitore della materia come Vincent Diniacopoulos non avrebbe comprato un pezzo del genere, né si sarebbe sobbarcato le spese di una costosa spedizione fino in Canada, se non l’avesse considerato un pezzo autentico.”

Vincent e Olga Diniacopoulos, che hanno messo insieme una collezione privata ora dispersa in diversi musei e altre collezioni private in tutto il mondo, hanno portato questo oggetto in Canada. Identificato con il nome di “Affamati di Saqqara”, la scultura è stata esposta negli anni Cinquanta nella galleria Ars Classica, di proprietà della famiglia, a Sherbrooke Street, Montreal. Il nome di Saqqara si riferisce a una vastissima area sepolcrale ritrovata nell’antica capitale di Memphis, in Egitto. Nonostante tutto, come questa regione sia collegata alla statua e il motivo per cui le sia stato dato questo nome rimane ancora un mistero.

Sia gli appartenenti all’Ateneo che il pubblico avranno finalmente la rara possibilità di vedere e di commentare questa opera, che è stata conservata in una cassa sigillata e rotta in diversi frammenti per più di mezzo secolo. La scultura, infatti, sarà esposta per tre giorni nell’atrio del Engineering, Computer Science and Visual Arts Integrated Complex (EV, 1515 Ste-Catherine St. W.) dell’Università di Concordia.

[fonte: ArcheoRivista]
-francis-
00martedì 29 marzo 2011 17:12
Per me, di egizio, hanno molto poco...
-Kiya-
00martedì 29 marzo 2011 17:42
ci vedo un richiamo alle rappresentazioni del centro e del sud-Africa....
Hatshepsut76
00martedì 29 marzo 2011 19:12
Non ci avevo fatto caso, ma in effetti ora che vedo le due statue, sembra anche a me che abbiano un non so che di centro- e sud- africano: forse è la forma del viso....
emilioraffaele
00martedì 29 marzo 2011 20:50
Senza dubbio molto africana, sarebbe comunque interessante saperne di più, perlomeno per la posizione insolita dei due personaggi, che trovo molto interessante. Sembra che l'autora abbia voluto rappresentare lo svolgimento di un rito celebrato con un coro a due. Chissà perché il Mistero degli Affamati...
-Kiya-
00mercoledì 30 marzo 2011 01:35
nome attribuitogli in tempi moderni per le gambine sottili?
.Bata.
00mercoledì 30 marzo 2011 10:24
....O perchè a Saqqara, sulla rampa processuale e ora conservata nel museo di Imoteph, era raffigurata la scena di persone estremamente schelettriche e affamate???????

Ciao, Bata.
-francis-
00mercoledì 30 marzo 2011 13:54
Avevo delle foto con i contadini scheletrici, ma ora non più.
Comunque quei visi mi ricordano tanto le maschere di legno che vendono come souvenir africani...
Hatshepsut76
00mercoledì 30 marzo 2011 14:13
Sì, anche a me. Ci ho fatto caso la seconda volta che l'ho visto, quando Kiya ha sollevato la questione...
emilioraffaele
00mercoledì 30 marzo 2011 14:57
Potrebbe essere anche un manufatto importato da qualche paese a sud dell'Egitto, anche perché, come già avete fatto notare, lo stile sembra proprio appartenere ad un'altra cultura africana.
Hatshepsut76
00mercoledì 30 marzo 2011 15:18
[SM=x822741] Uhm... mi sta venendo voglia di fare un tentativo... Di cercare, cioè, se sul testo qui pubblicato possa esserci scritto qualcosa... Magari no, però è pur sempre una fonte cui poter attingere. Del resto, chi lo dice che sia di manifattura contemporanea agli antichi Egizi?
neferankhamon
00venerdì 1 aprile 2011 15:53
anche secondo me hanno molto poco di egizio sembrano molto più del centro-africa o africa del sud sopratutto dalla forma della testa..
-Kiya-
00sabato 2 aprile 2011 01:03
dite che si potrebbero trovare similitudini con l'espressione artistica tipicamente Nubiana?
Non sono un'esperta in materia, ma qualcosa mi induce a pensarlo....
-Kiya-
00sabato 2 aprile 2011 01:04
Re:
Hatshepsut76, 30/03/2011 15.18:

[SM=x822741] Uhm... mi sta venendo voglia di fare un tentativo... Di cercare, cioè, se sul testo qui pubblicato possa esserci scritto qualcosa... Magari no, però è pur sempre una fonte cui poter attingere. Del resto, chi lo dice che sia di manifattura contemporanea agli antichi Egizi?




visto che possiedi quel testo, Hat, prova a sfogliarlo e a dedicargli un po' del tuo tempo. Quindi ci aggiornerai sui contenuti ;)

ACUSinpw
00domenica 3 aprile 2011 17:47
Non mi sembra possa essere inquadrata in qualunque stile "originariamente" egiziano. Forse qualcosa di Nubiano.. di sicuro le fattezze sono negroidi, piuttosto che semitiche (non capisco come si potesse ritenere che raffigurassero degli Ebrai durante la fuga dall'Egitto, in tutta sincerità). Se fosse una scultura pre-dinastica, sarebbe stupefacente, ma ritengo difficilissimo crederlo... Non si sa nulla del contesto archeologico da cui proviene vero?
-Kiya-
00domenica 3 aprile 2011 18:02
I grafemi presenti sulla base ricordano quelli cuneiformi. Nulla a che vedere con i geroglifici, direi.
Hatshepsut76
00lunedì 4 aprile 2011 20:14
Re: Re:
-Kiya-, 02/04/2011 01.04:




visto che possiedi quel testo, Hat, prova a sfogliarlo e a dedicargli un po' del tuo tempo. Quindi ci aggiornerai sui contenuti ;)





Ho provato a sfogliare il testo, però di Saqqara non se ne parla; né è menzionata all'interno, né se ne fa parola all'interno dei testi usati come bibliografia. Non ho trovato un indice analitico dove poter trovare qualche termine che facesse riferimento alla scultura in oggetto.


Hatshepsut76
00lunedì 4 aprile 2011 23:28
A meno che, mi viene da pensare, che Saqqara nella preistoria non avesse un altro nome... ma qui forse ci vorrebbe un filologo, o un glottologo...
Hatshepsut76
00mercoledì 6 aprile 2011 00:40
Ho provato anche a cercare un indice analitico, ma non l'ho trovato... ma continuerò a cercare.
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