Da una dinastia all'altra

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RAMSY
00mercoledì 10 febbraio 2010 23:34
Mi sono sempre chiesto: chi o cosa ha determinato il passaggio da una dinastia all'altra?
Perchè Neebmat appartiene alla III dinastia mentre suo figlio Khufu appartiene alla IV?
Le dinastie sono una "invenzione moderna" o erano già stabilite allora ?
[SM=g1621246] [SM=g1621246] [SM=g1621246]
ACUSinpw
00giovedì 11 febbraio 2010 01:10
La concezione che abbiamo noi di "dinastia" è una convenzione, a noi "introdotta" o per chi preferisce "testimoniata" da Manetone, che divise in dinastie la lunga storia degli antichi egizi. Non sempre, infatti, è molto chiaro a cosa si debba riferire il cambio di dinastia e molto spesso le "ragioni" che riconosciamo sono molto diverse le une dalle altre. Nell'antico regno, ad esempio, si può motivare il cambio dinastico con ragioni di "trasloco" della capitale e/o della necropoli.
wpwawt
00giovedì 11 febbraio 2010 11:23
Però guarda che anche Snofru (Nebmaat) è della IV dinastia...
RAMSY
00giovedì 11 febbraio 2010 11:53
Re:
wpwawt, 11/02/2010 11.23:

Però guarda che anche Snofru (Nebmaat) è della IV dinastia...




OVVIO!!!!!


(bestiacheffigura!!!!!!!! )
wpwawt
00giovedì 11 febbraio 2010 12:06
[SM=g1619689] [SM=x822723]
Hotepibre
00giovedì 11 febbraio 2010 14:27
[SM=g999108] ...per Ramsy: già ACUSinpw ha chiarito che le Dinastie come le intendiamo noi non sono poi un'invenzione così moderna visto che risalgono a Manetone.

Alla morte di Alessandro Magno, come di certo sai, l'impero macedone venne smembrato tra i suoi generali ed ai Tolomei toccò l'Egitto; ma i Tolomei erano macedoni a loro volta e poco o nulla sapevano di quel po' po' di terra che gli era toccata. Addirittura non parlavano neppure la lingua del paese (se si esclude Cleopatra VII).

Ecco, perciò che Tolomeo I (e successivamente il suo successore Tolomeo II -in quanto ad immaginazione ne avevano ben poca... si chiamavano tutti allo stesso modo...) chiese ad uno del posto, Manetone appunto, di scrivergli una storia dell'Egitto.

Nacque così l' "Aegyptiaca" che, però, non ci è nota direttamente, bensì attraverso menzioni di altri autori successivi quali Giuseppe Flavio (70 d.c.), Giulio Africano (III secolo d.C.) ed Eusebio (IV secolo).

La moderna storiografia tende a limitare le dinastie a 30 escludendo, perciò, quella derivante dalla seconda invasione persiana e la stessa Tolemaica.

Ora, però, considera che nel 300 a.C. (più o meno) non esisteva ancora la "storiografia" come noi la intendiamo e che Manetone scriveva in qualche caso a distanza di quasi 3000 anni dai fatti che narrava; è chiaro che le notizie da lui raccolte, specie per i tempi più remoti, non potevano che essere generiche e frammentarie (a proposito della VII dinastia, ad esempio, risalente al I Periodo Intermedio, scrisse "70 re che regnarono per 70 giorni" forse non volendo indicare effettivamente un re al giorno -vabbe' che a quei tempi l'"avvelenamento da ferro", oltre che da veleno, era all'ordine del giorno, ma direi che così è un po' troppo-, ma semplicemente sottolineare un perido di turbolenza socio-politica).

Tuttavia Manetone ebbe il gran merito di dare una suddivisione, ancorchè spesso non giustificata e giustificabile, alla lunga storia del Paese, una suddivisione che ancora noi oggi adottiamo per comodità avendo poi aggiunto, anostra volta, la suddivisione delle trenta dinastie manetoniane in "periodi" o "regni" (Antico Regno, I Periodo Intermedio, Medio Regno etc.).
wpwawt
00giovedì 11 febbraio 2010 18:23
E' probabile che Manetone sia contemporaneo di Tolomeo II ma non cambia la sostanza... era semplicemente un modo da parte dei Tolomei di organizzare il passato del nuovo Paese da governare di cui conoscevano poco e niente!
Bubastis2013
00mercoledì 17 luglio 2013 22:32
Le dinastie c'erano se c'era una continuità garantita dalla discendenza. Sorgevano grossi problemi se gli eredi mancavano o venivano a morire prima dei loro genitori... infatti, i faraoni non facevano matrimoni misti tra loro figlie e principi stranieri, anzi: se il re aveva una figlia primogenita, se la sposava lui stesso!
Poi c'era qualche rampollo reale che fondava una nuova dinastia perché entrava in conflitto con la classe dirigente e i potentati familiari locali, compreso il clero.
Amenhotep IV Akhenaton, figlio di faraone (XVIII dinastia), forse intendeva fondare una nuova dinastia, ma in altra sede; realizzò la nuova capitale con un dio dedicato (Aton), ma l'erede al trono arrivò forse troppo tardi e certamente per via indiretta (nel senso che non era figlio della regina).

Ramesse II (XIX dinastia) ebbe il problema inverso: troppi figli, molti rami cadetti, che entrarono in conflitto tra loro per alcune generazioni, i vari Ramses N-esimo dovevano in qualche modo essere imparentati con lui...
Quando non c'erano i figli, provvedevano i parenti acquisiti (di solito un genero) o un fratello, senza escludere colpi di mano di qualche capo militare che nulla aveva da spartire con la famiglia reale...
Nei periodi di vuoti di potere, c'era una lotta spietata tra signorotti locali e famiglie potenti, chi vinceva istituiva la propria città di origine come capitale del regno. Non è da escludere che, sia pure poco documentata per ovvii motivi, la fine di ogni dinastia implicasse l'innesco di una guerra civile in tutto il Paese in lotta per la doppia corona ...
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