Ho notato che anche adesso l'uso del copricapo è molto poco diffuso...
Forse il velo delle donne arabe non rappresenta un tabù sessuale ma una protezione per la pelle?
Molti portano un turbante sulla testa, fatto con una sciarpa di lana che usano, al momento giusto, come tappeto per la preghiera, oppure un cappellino a calotta che ha un significato religioso legato al compimento del pellegrinaggio a La Mecca.
Forse sono su una cattiva strada, perché questi copricapi odierni hanno qualche collegamento con la religione, e forse solo indirettamente con il sole.
In effetti le popolazioni africane, in particolare quelle di origine interna, sahariana per intenderci, hanno nel colore della loro pelle una difesa naturale dai raggi solari; molti popoli abitatori delle savane stanno tutto il giorno sotto il sole a picco, senza cappelli e poco vestiti senza avere grossi problemi.
Se sentissero la necessità di coprirsi lo potrebbero fare, tutti sono in grado di produrre vari oggetti intrecciati con foglie secche di palma, steli di giunco o rami.
Che dire dei bambini? Proprio loro hanno la pelle più delicata e sensibile, eppure proprio loro in Africa vanno in giro nudi del tutto.
Adesso mi è anche venuto in mente che in alcune raffigurazioni dell'Antico Regno i lavoratori dei campi sono tutti nudi, integralmente, eppure proprio il loro lavoro era quello che li esponeva di più al sole.
Solo il Re andava in giro vestito e qualche alto funzionario, vedi Paletta di Narmer, non è paradossale?
Proprio loro che, per lavoro erano meno minacciati dal solleone!
Scusate la forma, ho emesso qualche pensiero in libertà...