Cairo: brucia l'Institut d'Egypte

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-Kiya-
00sabato 17 dicembre 2011 14:41
Si tratta di una istituzione scientifica fondata, in Egitto, da Napoleone Bonaparte, il 22 agosto 1798, che si ispirò all'Institut National de France per dar vita a un'Accademia di Savants, avente lo scopo di studiare il Paese in via di colonizzazione, elevando così il prestigio della Francia.

Originariamente si componeva di 36 membri, suddivisi in quattro schiere, così composte:

- Sezione Matematica: 12 membri, tra cui si annoverava lo stesso Bonaparte;
- Sezione di Fisica e Storia naturale: 10 membri, tra i quali Berthollet;
- Sezione di Politica Economica: 6 membri
- Sezione di Letteratura e Arte: 8 membri, tra i quali spiccava Denon.

Entro breve, il 22 novembre 1799 L'Istituto decise di raccogliere tutti gli studi eseguiti sul territorio Egiziano durante la Spedizione Napoleonica e pubblicarli. Fu, dunque, tra le mura della sua sede che nacque la Description de l'Égypte.

Dopo 47 incontri, che ebbero luogo nella casa di Hasân Kâchefil, sita al Cairo, il 21 Marzo del 1801 l'Istituzione venne chiusa.


L'attività dell'Istituto riprese nel 1836 con un nuovo nome, Egyptian Society, e un nuovo organico composto da studiosi francesi, tedeschi e inglesi. Nel 1859 fu soggetto a nuovi cambiamenti, di nuovo un cambio di nome, Institut Égyptien, e anche una nuova sede, sita in Alessandria. Rinato sotto gli auspici del Viceré d'Egitto Sa'id Pascià, l'Institut annoverò tra i suoi nuovi esponenti nomi di spicco, tra i quali citiamo Auguste Mariette e Gaston Maspero.
Nel 1880 l'Institut tornò nuovamente a risiedere al Cairo, con sede nel Palazzo Reale, dove si trova tuttora. Un decreto Reale del 1918 ne restaurò il nome originario.

La sede dell'Institut d'Egypte si trova all'angolo tra le vie Kasr al-Aini e Sheikh Rihan, nei pressi dell'American University of Cairo.
Si trattava di un'organizzazione privata, piuttosto informale. Per accedervi occorreva semplicemente una Lettera di Presentazione e, di norma, l'approvazione giungeva instantaneamente. Con essa la facoltà di accedere ai tesori unici ivi custoditi, con l'ausilio di un supporto amichevole e cortese.

La Collezione consisteva di libri, lettere e manoscritti, databili a partire dal 1500, tutti in copia originale così come donati ai membri della casata Reale. Molti erano documenti unici, mai pubblicati e risalenti ai lavori dei Savants che presero parte alla Spedizione Francese nel 1798. Essa contava all'incirca 35.000 volumi tra rarità, libri e periodici in cinque lingue (Arabo, Francese, Inglese, Tedesco e Russo). Recentemente erano stati approvati i progetti di digitalizzazione dell'intera Collezione, affinchè fosse preservata e resa accessibile al pubblico. Progetti già avviati, a partire dai dieci volumi che componevano la Description de l’Egypte, l'Opera completa di Voltaire (69 volumi), delle Mille e Una Notte (16 volumi) e della Geografia Universale (15 volumi).


Quale novella Biblioteca Alessandrina, L'Institut divenne un punto di riferimento focale per studiosi di ogni tempo e luogo, guadagnando ben presto il merito di essere riconosciuto quale la più antica Accademia di Scienze e Arti al di fuori dei confini Europei.
Oggi, con infinita e indicibile tristezza, apprendiamo che, oltre alla fama e all'importanza che lo assimilivano all'antica Biblioteca di Alessandria, l'Institut d'Egypte è stato destinato a condividerne anche la distruzione.
E' notizia di poche ore fa che la sua sede è stata data alle fiamme in occasione dei nuovi disordini che stanno interessando la Capitale del Paese, come mostra la foto in allegato.

Allo stato attuale, non ci è dato stimare quanti e quali dei suoi Tesori sono andati perduti. Perduti per sempre, distrutti dalle fiamme dell'ignoranza.


roberta.maat
00sabato 17 dicembre 2011 14:48
Visto in TV, ho pianto !
-Kiya-
00sabato 17 dicembre 2011 14:51
Ho cercato di illudermi che non fosse vero, che almeno si trattasse d'altro....

Ma quando ho tentato di accedere al sito ufficiale.... mi ha accolto un messaggio di errore.
-Kiya-
00sabato 17 dicembre 2011 16:58

L'incendio è stato spento. L'entità del danno non è ancora stata calcolata.

Il fuoco ha avuto origine dal piano inferiore dell'edificio e si è propagato a quelli superiori, a causa del ritardo con cui sono intervenuti i vigili del fuoco.
Le agenzie di stampa sono contradditorie. C'è chi dice che l'incendio sia stato domato in tempo per salvare parte della Collezione, chi, invece, riferisce che tutto sia andato perduto.

L'obiettivo di chi ha appiccato il fuoco, tramite il lancio di una molotov, era l'adiacente sede del Consiglio della Shura. Ma lo ha mancato.

Il professor Mahmoud al-Shernoby, Presidente dell'Institut, che ha rilasciato un'intervista telefonica alla televisione di Stato, ha riferito che ci troviamo al cospetto di una grave perdita e che i responsabili di questo disastro dovranno essere puniti.
-francis-
00domenica 18 dicembre 2011 10:46
Che scempio. Che tristezza e indignazione!
-Kiya-
00domenica 18 dicembre 2011 14:56
Alcune immagini drammatiche dell'incendio che ha portato a catalogare il giorno del disastro come "il giorno nero del Patrimonio Archeologico". Le immagini non saranno corredate da commenti, perchè parlano da sé....















roberta.maat
00domenica 18 dicembre 2011 19:36
Ho letto che la Description de l'Egypt non è del tutto perduta, sarà vero ?
annaisis
00domenica 18 dicembre 2011 20:47
Ma come si fa a compiere uno scempio simile? mi vengono le lacrime agli occhi al pensiero di tutto quello che è stato perduto per sempre... [SM=g1619695]
Diego Baratono.
00lunedì 19 dicembre 2011 08:23
E' un dramma nel dramma. E' certamente più grave il fatto che vite umane vengano annientate dalla violenza degli eventi ... certo che però questo è un bel disastro (per il popolo egiziano stesso). L'incendio mi ricorda "Il nome della rosa": ma non era soltanto un bel romanzo? ... Non dimentichiamoci però la tragedia (voluta dalla mafia) di via dei Georgofili a Firenze ... mah! ...
mavir
00lunedì 19 dicembre 2011 09:59
Fa venire in mente altri roghi: Quello di Roma voluto da Nerone, Biblioteca di Alessandria d'Egitto voluta dai romani, ...
C'è veramente da mettersi a piangere...

MaVir
emilioraffaele
00martedì 20 dicembre 2011 08:41
A me ricorda il cannoneggiamento dei giganti di pietra da parte dei Talebani.....
mavir
00martedì 20 dicembre 2011 09:03
... Oppure il rogo dei libri fatto dalle camicie brune naziste...
MaVir
Hotepibre
00martedì 20 dicembre 2011 23:44
...purtroppo questo è uno dei prezzi che le rivoluzioni portano quasi inevitabilemnte con se: SEMPRE!
L'anarchia, il vuoto di potere, associate spesso all'ignoranza, sono una miscela purtroppo esplosiva che fa vedere anche nella "semplice" cultura un simbolo dell'"odiata" controparte e poco importa se poi questo sia vero o meno!

Ricordate Platone:
"...In questo clima di libertà, nel nome della stessa, non vi è più riguardo ne' rispetto per nessuno.
In mezzo a tale licenza nasce e prospera una mala pianta: la Tirannia!
"

...è quasi un gatto che si morde la coda... si combatte una tirannia per ricadere in un'altra e, in Egitto oggi, ma in altri Paesi nel passato (pensate ad Iraq, Iran tanto per restare in quella stesa area geografica) è accaduto proprio questo
mavir
00mercoledì 21 dicembre 2011 09:46
Purtroppo SI
roberta.maat, 18/12/2011 19.36:

Ho letto che la Description de l'Egypt non è del tutto perduta, sarà vero ?



Ieri ho assistito in una delle conferenze della Seshat, all'intervento del prof. Dr. Ibrahim Darwish Direttore del Museo di Alessandria d'Egitto.
Purtroppo il testo che tu citi, è andato perso.

La ragione è dovuta al fatto che la Polizia e l'esercito non sono arrivati in tempo a difendere l'edificio e che i pompieri non sono intervenuti abbastanza in fretta.

Come vedi le violenze alla cultura, che ci sembrano appartenere ad un triste passato, sono purtroppo ancora praticate.
Povero Egitto e poveri noi EgittoPhili.

Un saluto circolare a tutti
MaVir


Hotepibre
00mercoledì 21 dicembre 2011 17:03
...guardate questo servizio fotografico di "Repubblica"... da piangere
[SM=x822731]

L'incendio dei Libri al Cairo
-Kiya-
00mercoledì 21 dicembre 2011 23:44
sì, un dolore indescrivibile....

Altre immagini, altrettanto terribili, sul sito del National Geographics
Diego Baratono.
00giovedì 22 dicembre 2011 14:58
mavir
00giovedì 22 dicembre 2011 16:04
Diego, oggi sei veramente di poche parole.
MaVir
-Kiya-
00giovedì 22 dicembre 2011 17:42
Un silenzio eloquente e carico di significato.....
roberta.maat
00giovedì 22 dicembre 2011 18:09
Mi associo al silenzio di Diego.......le parole non bastano !
goldeneye57
00venerdì 23 dicembre 2011 12:02
perchè no?
una bombetta ai neutroni (area distruttiva d=500m, area di mortalità cose viventi d=10km inalterate le cose inanimate, rilascio residui radioattivi minimo dopo due giorni, nullo dopo 7.)
Che ne dite lanciata nei pressi per salvare il salvabile ed eliminare l'eliminabile????
Lo sò è un'idiozia... ma alcune volte certe notizie mi fanno saltare la mosca al naso!!!!!
Diego Baratono.
00venerdì 23 dicembre 2011 14:06
Per scacciarla, la mosca al naso intendo, ti propongo una soluzione rapida: una bomba ai neutroni ... perché no? [SM=x822721] [SM=x822721] [SM=x822721] [SM=g1361792]
goldeneye57
00venerdì 23 dicembre 2011 14:56
L'idiozia umana porta alcune volte a pensieri che esulano da qualunque cervello sano! Ma, come si dice a Roma, ciao Diego e... Tanti Auguri di Buon Natale.
goldeneye57
00venerdì 23 dicembre 2011 14:58
il messaggio precedente ha saltato: "quando ce vò ce vò"
ed ora l'ho rimesso!!!!
emilioraffaele
00domenica 25 dicembre 2011 21:40
Mah, se vogliamo fare un lavoro efficace, allora la bombetta non deve essere efficace sulla distanza, ma selettiva sulla stupidità umana....allora sai che strage, sperando però che non se la prenda anche con me.
-Kiya-
00giovedì 26 gennaio 2012 00:38
I restauratori Egiziani chiedono aiuto: servono fondi!
Dei volumi custoditi presso l'Institut d'Egypte ne sono stati recuperati 54 mila, di cui purtroppo solo 21 mila si sono salvati senza riportare danni.
Tremila sono andati distrutti completamente mentre quelli danneggiati sono stati trasportati presso i laboratori di restauro del National Library and Archives egiziano.
Il direttore di questa biblioteca, Zein Abdel-Hady, ha fatto sapere che per il restauro saranno necessari dai 10 ai 13 anni di lavoro e il costo complessivo sarebbe di 450 milioni di sterline egiziane, vale a dire circa 60 milioni di euro.
Nonostante le donazioni e i 300 restauratori al lavoro per 16 ore al giorno la NLA lamenta di non avere tutti i materiali necessari per il restauro.

[fonte: http://tropicodellibro.it]

Ulteriori informazioni a seguire.
Dubhe_Aivlis
00giovedì 26 gennaio 2012 21:21
Santo cielo, sono basita... E' vero che sono stati recati danni anche al Museo del Cairo??? Non sono riuscita a seguire bene le vicende...
-Kiya-
00giovedì 26 gennaio 2012 21:57
Purtroppo è vero, Ivy. Esattamente un anno fa, era la sera del 28 gennaio 2011. Agli albori della Rivoluzione.

Puoi leggerne un resoconto qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=66845&f=66845&idd...
Dubhe_Aivlis
00giovedì 26 gennaio 2012 22:22
A dir poco tremendo... Grazie Kiya.
-Kiya-
00giovedì 26 gennaio 2012 22:31
Quella notte, e i giorni a venire, seguii gli eventi in diretta, condividendo man mano le notizie qui sul Forum. Puoi leggerne e visionare le immagini diramate man mano dai media, in questa discussione:

Egitto: Siti e musei violati

Alcuni video non sono più disponibili alla fonte, ma le immagini parlano da sole [SM=x822736]
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