Bruxelles: una testa raffigurante Nefertiti scoperta in una collezione privata

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-Kiya-
00sabato 2 giugno 2012 00:35
In occasione della 10^ edizione giubilare della BAAF (Antica fiera d'Arte di Bruxelles) gli organizzatori hanno allestito un'esclusiva mostra di arte dell'antico Egitto intitolata 'Antico Egitto. Capolavori da Collezionisti e Collezioni'. La Mostra si terrà al Lorraine Palace, soltanto dal 6 al 10 giugno. I visitatori avranno l'occasione di poter ammirare reperti abitualmente non accessibili al pubblico, in quanto provenienti da Collezioni private.

Dei 119 oggetti esposti uno in particolare non mancherà di attirare l'attenzione: si tratta di una testina in quarzo rosso-marrone, appartenente ad una delle Collezioni di cui sopra, che misura appena 5,5 cm. Fino ad ora si riteneva che il reperto rappresentasse il Faraone Akhenaton ma, dopo attenta analisi, il Dr. Christian E. Loeben - Egittologo presso il August Kestner Museum di Hannover (Germania) - ha dichiarato senza indugio che si tratta indubbiamente di Nefertiti, la Grande Sposa Reale di Akhenaton, nota al mondo intero per il busto che la ritrae e che attualmente si trova esposto al Neues Museum di Berlino.

Il reperto in oggetto è da ritenersi un capolavoro in miniatura dell'arte Egizia. Nonostante le sue esigue dimensioni, questo prezioso reperto testimonia, infatti, tutta la capacità che contraddistinse gli scultori dell'epoca. Chi ha modellato quel quarzo ha indubbiamente saputo catturare tutta la finezza e la dolcezza trasmessa dai lineamenti della Regina.

Il Dott. Loeben riferisce che, fino ad ora, nessun Egittologo aveva notato che durante il periodo noto come Amarniano la quarzite è stata impiegata esclusivamente nel caso di soggetti femminili. Un dettaglio che, dunque, non consente alcun dubbio sull'attribuzione della testina e che esclude in modo categorico che possa trattarsi di Akhenaton o di un altro soggetto maschile. I tratti del volto, dal canto loro, screditano qualsiasi altra possibilità, poichè nell'insieme si identificano con chiarezza le peculiarità di Nefertiti.

Il Dott. Christian Bayer, Egittologo presso l'Università di Munster e specialista dei reperti e rilievi riproducenti la Regina Amarniana, non ha mostrato alcuna esitazione nell'avallare il parere del suo collega, sottolineando che si tratta di una scoperta eccezionale, vista la scarsità di statuaria a noi pervenuta sul soggetto in questione. A rendere il tutto ancora più affascinante contribuisce il fatto che proprio il prossimo 6 dicembre 2012 si celebrrà il centinario della scoperta del più famoso busto, rinvenuto nella bottegha dello scultore Thutmosi dall'archeologo tedesco Ludwig Borchardt.

Purtroppo il reperto tornerà ben presto alle mani del Collezionista privato che ne vanta la proprietà e sarà pertanto visibile al pubblico soltanto durante i 5 giorni di esposizione. Chi non avrà occasione di ammirarlo in occasione della mostra allestita per la BAAF dovrà accontentarsi delle immagini che verranno divulgate (ne proponiamo una in allegato, che ne coglie tutta la squisita bellezza) o di apprezzarlo tra le pagine del Catalogo dedicato, dove il Dott. Loeben ha esaurientemente descritto la sua ricerca.
Il Cataologo sarà acquistabile nel corso della Mostra e, in seguito, presso la Galleria Harmachis .


Il sito ufficiale della Mostra 'Antico Egitto. Capolavori da Collezionisti e Collezioni'

Dettagli:

Egyptian Art. Masterpieces from Collectors and Collections
Cercle de Lorraine, Place Poelaert 6, 1000 Brussels (Belgium)
June 6-10, 2012 Daily from 10.00 am to 6.00 pm
info@baaf.be
0032 475 650 285




Merytaton62
00sabato 2 giugno 2012 12:02
Stupenda!
Hatshepsut76
00sabato 2 giugno 2012 13:10
Sì, Manu, hai ragione: è stupenda! Ho inoltrato la notizia a mia sorella, che si trova lì per lavoro: sarebbe bello che riuscisse a vederla e a documentare...
roberta.maat
00sabato 2 giugno 2012 14:01
Io però ho il sospetto che avessero ragione "quelli di prima" ! Mi sembra più il re che la regina.
-francis-
00sabato 2 giugno 2012 16:47
Il mento abbastanza pronunciato fa pensare ad Akhenaton, però l'espressione ricorda molto (anche se, per me, meno bella) quella della testina già nota di Nefertiti esposta al museo del Cairo.
Considerata la quarzite rosa, potrebbe essere una delle figlie?
-Kiya-
00sabato 2 giugno 2012 17:04
L'ipotesi della quarzite, quale associazione a individui di sesso femminile è stata appena avanzata, quindi occorrerà riesaminare tutti i reperti e confermare, o confutare, quanto affermato dal Dott. Loeben.
In base alle mie conoscenze, in riferimento all'antico Egitto è la prima volta che si configura la possibilità che uno specifico materiale sia circoscritto a un uso altrettanto specifico e tale da consentire di operare una selezione relativa ai soggetti rappresentati. Se questo dovesse essere comprovato, c'è da chiedersi, prima di tutto, se effettivamente si trattò di una ulteriore prerogativa Amarniana o se, invece, l'associazione di specifici materiali a particolari categorie di individui non fosse uno standard che in tempi moderni stiamo ignorando. In tal caso, si potrà ulteriormente verificare l'esistenza di eventuali altre sotto-associazione, come ad esempio, quella dei colori suggerita da Franca.

Il fatto che i lineamenti di Akhenaton e Nefertiti spesso denotino profonde somiglianze è vero. Mi chiedo se proprio questo dettaglio non debba essere 'letto' come un'ulteriore conferma dell'adozione di particolari canoni artistici, tesi a distinguere i componenti della famiglia Reale, piuttosto che di un'effettiva somiglianza tra i due resa nella pietra.
RAMSY
00sabato 2 giugno 2012 19:36
sicuramente se ne sarà dibattuto in altri topic ma vuoi per pigrizia, vuoi per mancanza di tempo non ho mai ricercato l'argomento: si fa sempre riferimento a canoni stilistici, estetici, ora anche per regole di materiali, ma non ho mai capito perchè tutti (o quasi) sono certi che il busto di Berlino sia di Nefertiti nonostante io non conosca niente di paragonabile come somiglianza o come stile. Ho sempre dato per plausibile che, se anche fosse il volto di Nefertiti, possa essere stato scolpito in un periodo moooolto successivo.
Scusate se sono un pò' [SM=x822742] e se ho detto una castroneria ma forse è la volta buona che qualcuno mi aiuti a capire [SM=x822735]
roberta.maat
00sabato 2 giugno 2012 19:54
Avevo posto un interrogativo sulla discussione "chi fu Nefertiti ?", che magari avrei potuto inserire qui.
Ripropongo la mia domanda anche se, ovviamente, non si può essere che nel campo congetture.
L'dentità della scultura, se il materiale usato ne identificasse indiscutibilmente il sesso, potrebbe in effetti essere Nefertiti, ma resterebbe comunque una somiglianza straordinaria col re (perfino con la statuina qui a fianco).
Il che ingenera in me quel pensiero che i due potrebbero essere fratelli .......e risolvere così il mistero della Young lady, madre di Tut. [SM=g999100] [SM=g1621246]
Sono troppo fantasiosa ?
Maat Ka Ra
00sabato 2 giugno 2012 21:28
Che bella quella testina! A me però sembra più Akhenaton...questa cosa della quarzite usata solo per le donne mi giunge nuova, ma non sarebbe certamente la prima volta! :)

Che peccato che una mostra così carina duri così poco! Sarebbe bello si facesse qualcosa del genere anche qui, e in fondo, almeno in Piemonte, di recente è stato fatto...

Non so perchè, in effetti, ma per me il busto di Nefertiti è di Nefertiti...magari è giunto il momento di verificare alcune certezze e aggiungere a queste anche l'attribuzione del busto, forse solo per poter confermare. Penso che sia da fare ogni tanto una revisione delle "certezze" acquisite, perchè potrebbe anche darsi che, alla luce di nuove scoperte, emergano nuove..."certezze"!
pizia.
00sabato 2 giugno 2012 23:06
@Hat, purtroppo in queste mostre temporanee, in cui vengono esposti reperti provenienti da più collezioni, soprattutto se fra queste ce ne sono di private, difficilmente viene permesso di fotografare liberamente.

@Ramsy, siccome la città di Akhetaton è stata abbandonata ben pochi anni dopo la sua fondazione, il ritratto del famoso busto è stato attribuito a Nefertiti. Non che lei fosse l'unica regina ad aver abitato lì, ma certamente è stata la più famosa e duratura.
E poi quel copricapo sembra tipico delle sue raffigurazioni.
Ma non può essere molto più tardo, chi avrebbe potuto, dopo decenni o secoli, portarlo lì e abbandonarlo nella bottega di uno scultore di una città fantasma?
-Kiya-
00sabato 2 giugno 2012 23:52
Circa l'ipotesi del falso, in relazione al busto di Nefertiti, rimando qui:

Il busto di Nefertiti: un falso?

@Roberta: poco prima del tuo intervento trovi la mia opinione sulle somiglianze esistenti nelle rappresentazioni di Akhenaton e Nefertiti.

@RAMSY: il problema che si pone in relazione al busto di Nefertiti va esteso a numerosi esemplari. Ad esempio tutte le maschere rinvenute sempre all'interno della bottega di Thutmosi. Il solo fatto che si trovasse lì testimonia che dovesse essere destinato ad un uso diverso rispetto ai reperti con cui siamo soliti confrontarci. Probabilmente era destinato al Palazzo e quindi alla Regina medesima. Questo giustificherebbe la sua unicità, poichè altri esemplari, prodotti coi medesimi scopi, sono andati perduti ossia rubati, distrutti o trasformati in oggetti facenti parte di corredi funerari e destinati ad una fine non diversa.
-Kiya-
00domenica 3 giugno 2012 00:50
La teoria espressa da Loeben, in relazione all'associazione del quarzo con individui di sesso femminile limitatamente all'epoca Amarniana, sta alimentando non poche polemiche tra gli studiosi. Alcuni sostengono, infatti, la non validità dell'affermazione, forti della comprovata esistenza di alcune ushabties di Akhenaton anch'esse prodotte in quarzo. In alcuni casi si tratta di ushabties di dimensioni piuttosto grandi, la cui testa ha misura pari a quella che verrà esposta a Bruxelles.
Se l'attribuzione operata dal Dott. Loeben dovesse fondarsi esclusivamente sul materiale di cui è costituito il frammento in questione, si tratta inequivocabilmente di una tesi non comprovabile. Non possiamo, al momento, confutare che si traatti di Nefertiti, ma purtroppo si corre l'evidente rischio di non poterlo affermare con assoluta certezza.

Insomma, la caccia è aperta: mano ai vostri testi e alla tastiera, vi invito a cercare altri oggetti dell'epoca ottenuti dalla quarzite. Non credo sarà difficile, poichè doveva trattarsi di un minerale ampiamente utilizzato all'epoca e non solo (ricordate il sarcofago di Tut?)

In coda allego immagini che illustrano alcuni esemplari di ushabties di Akhenaton della collezione del Metropolitan Museum di New York:

Foto 1: Testa di ushabti di Akhenaton - quarzite - altezza 5 cm;

Foto 2: Frammento di ushabti di Akhenaton - quarzite rossa - le misure non sono specificate;

Foto 3: Frammento di ushabti di Akhenaton - quarzite marrone - altezza 14,2 cm

pizia.
00domenica 3 giugno 2012 01:18
Stele e ushabti in quarzite rosa, ho trovato anche io questi oggetti appartenenti ad Akhenaton.
La testa di Nefertiti conservata al Louvre è in effetti di quarzite...
Adesso vado a scorrere le foto delle teste conservate a Berlino.
-Kiya-
00domenica 3 giugno 2012 01:24
La maggior parte delle teste femminili (Nefertiti, Principesse, Teye, persino Kiya) sono in quarzite, ma è pur vero che pare fosse un materiale di largo impiego in quel di Akhetaton. Non solo stele, ma frammenti di parapetti, di edifici in genere, come anche gruppi statuari che riuniscono la coppia Reale.
-Kiya-
00domenica 3 giugno 2012 01:47
Sul Catalogo della Mostra 'Akhenaton, il Faraone del Sole', curato dal Dott. Tiradritti, a pag. 258 - in riferimento al reperto n. 171: Rilievo con Akhenaton nell'atto di offrire ad Aton. Quarzite rosso-marrone con venature verdi. Provenienza Gem-paaton nel Tempio Maggiore di Aton - leggo quanto segue:

[...] Il Tempio fu costruito in pietra calcarea bianca e riccamente decorato con rilievi e dipinti. Molti dei dettagli architettonici e lavori minori furono però eseguiti con altri tipi di pietra come la quarzite rosso-marrone, come in questo caso. Nonostante la durezza di tale pietra, fu spesso usata per i lavori scultorei nell'arte Amarniana probabilmente proprio per il suo colore rossicio o giallastro, interpretato come una diretta allusione al dio Sole.


In allegato una foto del rilievo, attualmente esposto alla Carlsberg Glyptotek di Copenaghen
roberta.maat
00domenica 3 giugno 2012 01:47
Il quarzite venne usato anche per le grandi statue. L'ultimo colosso rappresentante Amenophi III, scavato di recente è in quarzite.
Se proprio dobbiamo pensare al materiale come elemento identificante forse dobbiamo dirigere l'attenzione sul colore del minerale visto che ne esiste di varie sfumature. Forse in epoca amarniana, così sttenti al particolare, si scelse la tinta più chiara per le donne e la più scura per gli uomini ? Io non lo so.

Ho notato però un particolare non citato nell'articolo e che non è evidentissimo nella foto della testina. Mi è sembrato di riconoscere quei particolari orecchini "cabochon" aderenti ai lobi, tipici della regina. Mi sbaglio ?

Circa la somiglianza dei volti escludevo volutamente la corrente artistica amarniana che imponeva canoni generali di astrazione estetica rendendo tutti i membri della famiglia identici tra loro, piuttosto pensavo al realismo delle rappresentazioni ritrattistiche.
-Kiya-
00domenica 3 giugno 2012 16:40
Franca mi ha inviato la foto a seguire, che ritrae la statua di una Principessa Amarniana ottenuta da un materiale diverso dalla quarzite, al pari di molti altri esemplari. Dovrebbe trattarsi di calcare rosa, tuttavia salta subito agli occhi la diversa composizione della parte inferiore, che parrebbe granitica.

Una statua molto simile a questa si trova al Louvre, ma non è in esposizione. Proviene dalla Mansoor Amarna Collection, di cui ci siamo occupati tempo fa ed è ritenuta un falso dai Curatori del Museo (nel secondo allegato).

-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2012 06:42
Re:
roberta.maat, 03/06/2012 01.47:

...

Ho notato però un particolare non citato nell'articolo e che non è evidentissimo nella foto della testina. Mi è sembrato di riconoscere quei particolari orecchini "cabochon" aderenti ai lobi, tipici della regina. Mi sbaglio ?

....




Guardando la testina frontalmente, credo tu abbia ragione, Roberta. Sul lato sinistro, quello che apparentemente sembra essere un orecchino è più evidente.

Tuttavia, non si tratta di monili tipicamente indossati da Nefertiti, bensì da un'altra persona.....

Guardate le due immagini a seguire. L'una opera un confronto tra il reperto in questione e il busto di Nefertiti l'altra, invece, è stata attribuita a Kiya.
Notate la linea del mento in tutte e tre i volti. Nella seconda immagine, osservate i lobi.

Ho scritto all'EEF Forum, vediamo cosa ne pensano.





Maat Ka Ra
00lunedì 4 giugno 2012 08:42
Se la terza, quella biancastra per intenderci, è Kiya, allora mi vien da pensare che la testina lo sia altrettanto, perchè in effetti la linea mandibolare, non solo il mento, è simile in entrambe. Può questo dettaglio essere dirimente?
roberta.maat
00lunedì 4 giugno 2012 08:45
Bene, aspettiamo il parere di EEF ! Qui nella discussione su tutti i volti di Nefertiti abbiamo almeno due "teste" attribuite a Nef che indossa quegli orecchini. Le mettiamo a confronto ? Io non riesco. Grazie
-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2012 09:32
Eccole qui, e ci troviamo agli antipodi dell'era Amarniana. La prima immagine riferita a una givanissima Regina, la seconda, invece, una Nefertiti decisamente in età avanzata:

-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2012 20:27
Aggiornamento
Il dibattito sull'EEF procede in modo proficuo ma, per il momento, il grande assente è proprio l'interessato, il Dott. Loeben, il cui intervento è stato più volte acclamato non solo per un approfondimento, ma anche per togliere qualsiasi dubbio sulla veridicità dei contenuti degli scritti che circolano nel web.

Al momento, essenzialmente, l'attenzione è puntata sul particolare degli occhi della testina, rappresentati secondo quella tecnica che è stata definita 'sfumato eyes', in modo sfuggente, quasi solo abbozzati. Alcuni affermano che una tale peculiarità si sia riscontrata unicamente su alcune ushabties appartenenti ad Akhenaton, ma sono stati prontamente smentiti da chi invece sostiene che possediamo anche ushabties di privati sulle quali questo dettaglio è parimenti riscontrabile. A questi occorre aggiungere le statue di Tutankhamon, poste tra le zampe di alcune delle sfingi del Viale di Karnak, le quali, però, originariamente appartenevano proprio ad Akhenaton e Nefertiti. C'è chi dissente anche a riguardo dell'ipotesi del frammento di un'ushabti reale, citando l'assenza di una barba posticcia. Ma è stato dimostrato, grazie a reperti appartenenti a Tuthmosi IV, Tutankhamon, Seti I e Siptah, che la barba non è da ritenersi elemento essenziale.

Naturalmente è ampiamente contestata l'affermazione di Loeben, circa l'impiego della quarzite per rappresentare 'quasi esclusivamente' individui di sesso femminile. Sebbene questi abbondino, si è riscontrato un ampio utilizzo di questo materiale in Epoca Amarniana, anche per elementi diversi dalla statuaria.
In ogni caso, qualora anche la quarzite denotasse un soggetto femminile, occorrerebbe chiamare in causa più di un personaggio quale candidato a possibile attribuzione. Da Teie a Kiya, ma anche Meritaton o Ankhesenamon, i cui volti - peraltro - denotano una più profonda somiglianza con i tratti replicati nel reperto in questione, rispetto a quelli di Nefertiti che presenta sovente un mento squadrato e una mascella ampia.

Grazie alla Dott.ssa Maya Muller, veniamo a conoscenza dell'esistenza di una pubblicazione risalente al 1964 in cui il Dott. Bengt Peterson si è occupato di questa testa - di proprietà del collezionista Henri Nilsson di Stoccolma. L'articolo riporta la negazione in proposito a un'ushabti del Re, proprio in virtù dell'assenza della barba posticcia. Ciononostante, il Dott. Peterson propone l'attribuzione ad Akhenaton, supponendo che la testa fosse sormontata dal copricapo khat.

La Dott.ssa Muller prosegue, poi, sottolineando che la foto non consente di chiarire con certezza i dettagli delle orecchie. La forma arrotondata potrebbe essere pertinente all'appendice di una corona. Tanto quella blu (tipica di Nefertiti), che quella a calotta, con cui è sovente rappresentato Akhenaton. I danni evidenti non consentono di escludere né l'uno, né l'altro sesso. Evidenzia, inoltre, osservando l'ovale del viso, un angolo piuttosto aperto tra il mento e la linea del collo, una caratteristica che deporrebbe a favore di Nefertiti. Va detto, comunque, che proprio la linea del collo risulta alterata, in quanto interessata da rottura. Il resto dei lineamenti richiamerebbero invece ai tratti di Akhenaton, specie la parte superiore del mento, sotto la bocca, di forma sferico-ovoidale come nelle rappresentazioni tarde del Re. In proposito suggerisce di osservare il rilievo del modello dello scultore che mostra Akhenaton e Nefertiti di profilo (foto 1), posti l'uno di fronte all'altra, anche il gruppo statuario che rappresenta la coppia (Foto 2), oggi conservato al Louvre (vedi foto in allegato). Sul reperto della foto due esiste però un acceso dibaattito in relazione alla sua datazione. Gli studiosi sono in aperto disaccordo, datandolo quanto ai primi anni di Regno del Re, quando al loro termine.

Segue la risposta della Dott.ssa Anneke Bart, la quale non si pronuncia a favore dell'esistenza di orecchini. Potrebbe trattarsi semplicemente di lobi carnosi. Essendo, però, gli stessi visibilmente danneggiati, l'interrogativo persiste.
roberta.maat
00lunedì 4 giugno 2012 21:20
Sto seguendo anch'io il dibattito su EEf ma credo che la presenza o meno degli orecchini potrebbere essere effettivamente l'elemento dirimente perchè secondo i miei curiosississimi sebbene inesperti occhi vedo più l'immagine di Akenaton.
Merytaton62
00giovedì 7 giugno 2012 14:00
Sinceramente, a me questa testina fa pensare più ad Akhenaton che a Nefertiti , soprattutto in relazione alla linea mandibolare. Ritengo poco probante la presenza die lobi forati, perchè -se la memoria non m'inganna - in epoca faraonica l'uso di orecchini era comune in entrambi i sessi.
Per quanto riguarda l'uso della quarzite...visto che l'arte amarniana comprendeva degli aspetti innovativi, potrtebbe essere un'occasionale "libertà" dell'artista.
-Kiya-
00sabato 9 giugno 2012 16:56
Sono felice di comunicare che ora anche i membri che partecipano alla discussione sull'EEF sono orientati a riconoscere la presenza di orecchini ai lobi della testina.
Ciò, al momento, non consente però di escludere in toto che possa trattarsi di Akhenaton. E', infatti, stato sottolineato che, pur in assenza di rilievi e sculture che lo ritraggano in modo inequivocabile con orecchini, i lobi forati ne testimoniano un eventuale uso.
roberta.maat
00sabato 9 giugno 2012 21:15
[SM=x822713] ......allora......brava pure a me ! [SM=g999105] [SM=g999097]
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