Anelli e bracciali militari

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.Bata.
00domenica 24 luglio 2011 17:12
Un mio amico mi ha detto che è stato omaggiato di un anello antico egizio (di cui ha accertato l'autenticità).

Si tratta di un piccolo anello di rame, come una fede ma piatto, recante inciso uno scarabeo.

Stando a quanto gli è stato detto si tratterebbe di un anello portafortuna che veniva dato a militari in partenza per una qualche missione.

Mi ha chiesto conferma di quanto sopra ma non sono in grando di fornigli spiegazioni.

Preciso che non ho avuto modo di vedere il reperto e non sono a conoscienza di queste pratiche ma non sono in condizione neppure di smentirle, so che alcuni bracciali o collane fungevano da onorificenze e mi è sorto il sospetto che anche questi piccoli anelli potessero indicare un qualche merito o incarico all'interno dell'esercito.

C'è qualcuno che ne sa qualche cosa?

La cosa mi ha incuriosito ma non sono riuscito a trovare nulla in proposito.

Grazie anticipato a chi potrà darmi qualche delucidazione in merito, anche di carattere generale.

Ciao, Bata. [SM=x822715]

-Kiya-
00domenica 24 luglio 2011 17:57
Che fosse un oggetto identificativo della compagnia di appartenenza?
Nemmeno io sono a conoscenza di una tale pratica, ma questo non esclude che potesse sussistere. Ipotizzo che l'anello in questione potesse identificare il soldato quale membro di una specifica "compagnia/armata", nel caso specifico una recante il nome di Khepri.
Del resto mi pare che tutt'oggi vi siano "usanze" simili, specie in America, dove esistono anelli elaboratissimi associati a specifici corpi militari.

Sarebbe interessante conoscere un'ipotetica datazione. Credi sia possibile?
.Bata.
00domenica 24 luglio 2011 21:07
Non vedo spesso questo amico ma di certo alla prima occasione proverò a chiedere.

Altre informazioni o ipotesi????

Ciao, Bata.


P.S.: Scusa Kiya se ho inserito la discussione nel posto sbagliato, quando me ne sono accorto non potevo più rimediare.
Riciao.
-Kiya-
00domenica 24 luglio 2011 23:37
Nessun problema, Roby. Ho spostato io ;)
-Kiya-
00lunedì 25 luglio 2011 08:14
Oggi pomeriggio sarò a casa, quindi mi dedicherò a una ricerca sull'argomento ;)
-Kiya-
00lunedì 25 luglio 2011 18:24
Ho trovato qualcosa di interessante a riguardo nel volume "Finger Ring Lore: Historical, Legendary and Anecdotal", di William Jones; un testo risalente al 1898.
Nel medesimo si legge quanto segue:



[....] Per gli Egizi lo scarabeo simboleggiava il mondo, poichè esso spinge davanti a sé una palla di sterco; ma anche il sole, la luna, la generazione, in quanto tra gli escrementi esso cela le sue uova. Simbolo di ogni figlio unico, poichè essi ritenevano che lo scarabeo fosse indistintamente maschio e femmina. Simbolo del valore, del potere virile, ragion per cui costringevano ogni soldato ad indossare un anello recante inciso uno scarabeo.
Superstizioni molto antiche, tenuto conto che delle stesse sono state rinvenute tracce nelle tombe di Biban el-Moluk.
[....]




Si trattava dunque di un amuleto protettivo che i soldati egizi indossavano quale protezione e per risvegliare la loro forza, in caso di battaglia.
Un omaggio prezioso, di grande valore intrinseco, che ora risulterà indubbiamente ancora più gradito al tuo amico [SM=g999103]
.Bata.
00mercoledì 27 luglio 2011 09:46
Indubbiamente un'informazione che potrebbe essere quella corretta.

Avevo, però, postato questa discussione citando anche i bracciali e sottointendevo anche altri gioielli come, ad esempio, le mosche d'oro al valore.

Queste ultime venivano anche più volte date quale riconoscimento del valore militare, ad Ahmose figlio di Ibana ne vennero riconosciute ben sette, e mi par di ricordare che a un altro personaggio, di cui non ricordo il nome, venne consegnato un bracciale (che aveva un nome strano e che pure non rammento) sempre per simili motivi.

Era proprio partendo dall'anellino del mio amico che mi sarebbe piaciuto approfondire l'argomento che, in sostanza, riguarda le "onorificenze militari" dell'epoca.

Ciao, Bata.
-Kiya-
00mercoledì 27 luglio 2011 13:39
Bene! Allora procederemo in questa direzione.

Sebbene gli oggetti che introduci riguardino tutti l'ambito militare occorre, a mio parere, sottolineare una distinzione fondamentale.

L'anello con l'incisione dello scarabeo, stando a quanto scrisse W. Jones ormai più di un secolo fa, non possedeva alcuna valenza onorifica, ma rientrava (come anticipato) nell'ambito degli amuleti con valenza magico/propiziatoria.

I pendenti a forma di mosca, per contro, testimoniavano il valore dell'individuo che li riceveva per mano del Re, quale soldato distintosi in una o più specifiche battaglie. Abitualmente sono stati trovati in abbinamento a collane, per via delle loro dimensioni, presumibilmente (sono stati rinvenuti esemplari che misurano all'incirca 10 cm). Forgiati in oro, con le sembianze di un insetto in posa, seppur fortemente stilizzati lasciano chiaramente intuire di raffigurare una mosca. Erano senz'altro un'onorificenza molto ambita da chi intraprendeva la carriera militare, ma non solo. Anche Ahhotep ne ricevette ben tre, che sono state rinvenute nel suo corredo funerario in condizioni impeccabili. Un fatto alquanto curioso, visto che si tratta di una Regina.
Ahhotep, Sposa di Seqenra Tao II e figlia del I, diede alla luce Kamose e Ahmosi, artefici della liberazione dagli Hyksos e capostipiti della XVIII dinastia. Un dettaglio sicuramente sufficiente a motivare l'onorificenza che Ahhotep si guadagnò. Con alta probabilità, infatti, la stessa è dovuta alla funzione svolta dalla Regina in quell'ambito, del resto l'impegno tutto femminile nella sfera diplomatica che caratterizzò l'intera XVIII dinastia ci è ben noto.
-Kiya-
00mercoledì 27 luglio 2011 15:26
Ulteriori informazioni sulla Regina Ahhotep
Ahhotep nacque da Seqenenra Tao I e dalla Regina Tetisheri. Sposò suo fratello, Seqenenra Tao II e diede alla luce Kamose, Ahmose I e Ahmose Nefertari. Presumibilmente ebbe altri figli, ma le informazioni a riguardo non sono ancora state accertate.
A seguito della morte del Re, Ahhotep subentrò al posto del marito radunando le truppe e mantenendo la pressione sugli invasori, in modo da consentire a suo figlio Kamose di divenire sufficientemente grande da poter guidare l'esercito. Una stele collocata nel Tempio di Karnak reca registrazione del servizio che Ahhotep rese al suo Paese e recita:

"La moglie del Re, la nobile Signora, che tutto conosce, riunì Kemet.
Si occupò di quanto il suo Sovrano aveva stabilito. Se ne prese cura. Riportò a sé i fuggitivi e i disertori. Pacificò il popolo dell'Alto Egitto. Sottomise i ribelli, la Sposa del Re, le sia data vita.
"

Quando il suo secondo figlio, Ahmose, salì sul trono cacciando gli Hyksos, impugnò le armi contro la Nubia per riconquistare i territori perduti. In quello stesso lasso di tempo un gruppo di sostenitori degli Hyksos tentò di sottrargli il trono. La Regina madre sventò quell'attentato e fu insignita delle "mosche d'oro al valore" dal suo stesso figlio, il quale le offrì pure splendidi gioielli e armi ornamentali. Il tutto è stato ritrovato in una tomba a Dra Abu el-Naga, ma l'originale sepoltura della Regina Ahhotep risulta tuttora ignota.


[fonte bibliografica: "The Complete Royal Families of Ancient Egypt", di Aidan Dodson e Dyan Hilton Ed. 2004]


La collana con le tre "mosche d'oro al valore militare" (foto di proprietà dell'autore):




.Bata.
00giovedì 28 luglio 2011 16:42
Da iscrizioni ritrovate e ripulite recentemente da una spedizione spagnola in una tomba a El Kab sembra che i Kushiti abbiano tentato un colpo di mano mentre era in corso la guerra di liberazione e che le truppe,al comando della regina Ahhotep, siano riuscite a repingerli proprio nei pressi di Nekeb (l'attuale El Kab).

Anche questo fu un atto che spinse re Ahmose ad insignirla delle mosche d'oro.

Mi risulta che Ahmose Nefertari non fosse figlia di Ahhotep ma moglie di re Ahmose.

Ciao, Bata.
-Kiya-
00giovedì 28 luglio 2011 17:30
Re:
.Bata., 28/07/2011 16.42:

Da iscrizioni ritrovate e ripulite recentemente da una spedizione spagnola in una tomba a El Kab sembra che i Kushiti abbiano tentato un colpo di mano mentre era in corso la guerra di liberazione e che le truppe,al comando della regina Ahhotep, siano riuscite a repingerli proprio nei pressi di Nekeb (l'attuale El Kab).

Anche questo fu un atto che spinse re Ahmose ad insignirla delle mosche d'oro.

Mi risulta che Ahmose Nefertari non fosse figlia di Ahhotep ma moglie di re Ahmose.

Ciao, Bata.



Direi che si tratta dell'evento narrato dalla stele che si trovava a Karnak (non saprei se si trova tuttora in loco, indagherò), di cui ho riportato il contenuto nel mio precedente intervento.

Il fatto che Ahmose Nefertari fosse la Sposa di Ahmose non esclude che i due fossero fratelli e che quindi Ahhotep fosse anche sua madre. Del resto lei per prima sposò suo fratello, Seqenenra Tao II.
.Bata.
00venerdì 29 luglio 2011 10:01
Da "Dizionario delle Dinastie Faraoniche" di Franco Cimino: "Ahmose sposò Ahmes Nefertari, forse figlia di Uadjkheperra Kamose che fu madre del successore del padre sul trono."

Comunque, se non era la sorella ne era la nipote.

Ciao, Bata.
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