Ancora Tutankhamon... il mistero della profanazione

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-Kiya-
00martedì 4 aprile 2006 13:54
Fin da quando è stata scoperta la tomba di Tut ci hanno portato a conoscenza del fatto che già dall'antichità la stessa venne profanata, probabilmente due volte.
In tutta verità, confesso che questa ipotesi mi ha sempre lascito scettica, considerando la notevole quantità di piccoli reperti di valore (gioielli) che abbiamo avuto la fortuna di trovare ancora ivi conservati.
E in base a ciò non posso fare a meno di chiedermi se le effrazioni della tomba potrebbero essere giustificate da altre motivazioni che col furto di per sè non ebbero nulla a che vedere.
Mi chiedo se in effetti non celassero la chiara intenzione di sottrarre sì degli oggetti che il faraone volle con sè, ma non a scopo di "arricchimento" bensì con l'intento di "eliminare" prove scomode che potessero ricondurre a chi non era all'epoca ben visto (chiaro il mio riferimento ad Akhenaton naturlmente).
Potremmo, secondo voi, quindi ipotizzare che chi volle eliminare le tracce dell'esistenza di Akhenaton dalla storia d'Egitto, potè agire in questo modo eliminando la sua scomoda presenza anche dalla tomba di Tut?
E se questo è avvenuto, potremmo prenderlo come un indizio riguardo al fatto che Akhenaton fosse davvero suo padre?

[Modificato da -Kiya- 04/04/2006 14.16]

pizia.
00domenica 9 aprile 2006 20:51
E' un'ipotesi affascinante Kiya, a me piace moltissimo! [SM=x822719] [SM=x822719]
Ad essere sincera non sono molto propensa all'idea che Tut sia morto assassinato, ma questo è solo un mio parere, però mi piacerebbe moltissimo che Tut risultasse ancora legato al culto di Aton e in particolare ad Akhenaton; adesso vado a spulciare qualche libro per vedere se c'è qualcosa che possa essere letto in questa chiave... [SM=x822712]
[SM=x822725]
pizia
-Kiya-
00domenica 9 aprile 2006 21:13
Re:

Scritto da: pizia. 09/04/2006 20.51
E' un'ipotesi affascinante Kiya, a me piace moltissimo! [SM=x822719] [SM=x822719]
Ad essere sincera non sono molto propensa all'idea che Tut sia morto assassinato, ma questo è solo un mio parere, però mi piacerebbe moltissimo che Tut risultasse ancora legato al culto di Aton e in particolare ad Akhenaton; adesso vado a spulciare qualche libro per vedere se c'è qualcosa che possa essere letto in questa chiave... [SM=x822712]
[SM=x822725]
pizia



Perfetto [SM=x822713]

da quanto ho letto io, si può definire tutto altamente interpretabile, visto il velo che vi hanno adagiato... :S
Hotepibre
00venerdì 15 settembre 2006 14:46
Girovagando nel forum, mi sono imbattuto in questo 3D e, anche se datato aprile, mi azzardo a dire la mia.
Che la tomba di Tut sia stata visitata da ladri già in antichità è un dato di fatto riscontrato dallo stesso Carter che rilevò le tracce di almeno due richiusure sulla porta di accesso e sugli innumerevoli cartigli impressi sulla malta ancora fresca. Si trattava, tuttavia, di aperture molto piccole in cui gli ignoti “ospiti” dovevano essere strisciati portando fuori solo oggetti molto piccoli e preziosi: gioielli e verosimilmente flaconi di profumi ed unguenti (particolarmente preziosi…del resto anche oggi i profumi costano cari). Il riscontro si ebbe all’interno quando furono rinvenuti molti “astucci” di gioielli vuoti. Si ritiene anche che, almeno in uno dei casi, i ladri furono colti sul fatto giacché nel corridoio, ad esempio, venne rinvenuto un involto contenente anelli alla rinfusa già pronti per essere portati via, e dimenticati, o ributtati nella tomba da chi li aveva rinvenuti.
D’altro canto, poco discosta dalla KV62, su un’altura, si trova il pozzo KV54 (profondo poco più di un metro e mezzo) in cui vennero rinvenuti oggetti recanti il cartiglio di Tutankhamon, tanto che si pensò si trattasse di tutto ciò che restava della sua sepoltura. In realtà, le ipotesi sono due: o il luogo in cui i ladri che penetrarono nella effettiva tomba del re si fermarono per spartirsi il bottino o, più verosimilmente, un riseppellimento degli oggetti trafugati a cura dei guardiani della necropoli tebana.
Tornando al punto di partenza, se cioè possa essersi trattato di una azione voluta da qualcuno per cancellare prove, consideriamo che, alla morte di Tut, salì al trono Ay cui seguì Horemhab. Ora, se qualcuno iniziò una sorta di “damnatio” dei suoi predecessori, questi fu proprio l’ex-Generale (ricordiamo che la versione più bella dell’inno ad Aton venne trovata proprio nella tomba che Ay si era fatto scavare ad Akhetaton) che si “impadronì” degli anni di regno di ben quattro dei suoi predecessori (Akhenaton, Smenkhara, Tutankhamon e lo stesso Ay).
Ora, ammesso che questo Re abbia voluto far sparire qualcosa, perché limitarsi a “furtarelli” quando avrebbe ben potuto ufficialmente aprire la tomba ed asportare quel che più gli piaceva? Non dimentichiamo che, all’epoca, non era inusuale che si recuperassero oggetti da una tomba per depositarli in un’altra quindi Horemhab avrebbe potuto farlo godendo della doppia impunità derivante dall’essere egli stesso Re e dal voler cancellare il ricordo dei suoi predecessori!
No, io sono convinto che si sia trattato di ladruncoli e che i furti siano avvenuti ancora sotto il regno dei successori diretti di Tut (del resto, uno dei controlli alle tombe della Valle venne eseguito da Maya, sovrintendente proprio sotto Tut e verosimilmente facente parte della triade di reggenza che sostituì il giovane re all’inizio del suo regno).
pizia.
00venerdì 15 settembre 2006 18:11
Se vogliamo proseguire con la pista della profanazione programmata anziché del furtarello improvvistao, si potrebbe anche tentare di collegare con questi due eventi di intrusione nella KV62 con il saccheggio della KV55.
Potrebbero essere eventi programmati dalla stessa mente e con lo stesso intento, cioè rimuovere gli strumenti di difesa magica dei quattro faraoni considerati compromessi.
In Aldred viene giustificato così il primo disastro avvenuto nella KV55, il secondo è quello che tutti conosciamo, perpetrato dai tecnici partecipanti alla spedizione di scavo! [SM=x822721]
-francis-
00venerdì 15 settembre 2006 18:56
http://www.ashmol.ox.ac.uk/gri/4tut.html

Sono d'accordo con Hotepibre (a proposito, non ho trovato il tuo nome nel dizionario di Cimmino). Troppi reperti hanno lasciato nella tomba, e non c'è nessun indizio di scalpellatura.
Andate a visitare il sito di cui sopra, è stupendo!
pizia.
00venerdì 15 settembre 2006 19:36
conosci l'ipotesi che viene esposta in questo libro:

I misteri delle civiltà perdute

avevamo avviato una discussione su un tema che è ancora di attualità!
Hotepibre
00domenica 17 settembre 2006 20:18
Re:

Scritto da: pizia. 15/09/2006 18.11
Se vogliamo proseguire con la pista della profanazione programmata anziché del furtarello improvvistao, si potrebbe anche tentare di collegare con questi due eventi di intrusione nella KV62 con il saccheggio della KV55.
Potrebbero essere eventi programmati dalla stessa mente e con lo stesso intento, cioè rimuovere gli strumenti di difesa magica dei quattro faraoni considerati compromessi.
In Aldred viene giustificato così il primo disastro avvenuto nella KV55, il secondo è quello che tutti conosciamo, perpetrato dai tecnici partecipanti alla spedizione di scavo! [SM=x822721]



Io non credo assolutamente nella profanazione "programmata" almeno per quanto riguarda Tut per i motivi sopra esposti.
Quanto alla KV55 ci troviamo dinanzi ad un irrisolvibile problema in più (come se ce ne fossero pochi): NON sappiamo quel che i maldestri scavatori trovarono effettivamente nella KV55. NON esiste un diario delle operazioni di scavo ed i resoconti forniti da alcuni dei pessimi archeologi che vi presero parte (stilati in tempi successivi) sono addirittura discordanti. Alcuni testimoni dell'epoca dichiararono che si camminava letteralmente su polvere d'oro e Davis (l'avvocato scopritore che non esitò in altri casi ad usare la dinamite) era solito regalare ai suoi ospiti pezzi di sfoglia d'oro della cappella funeraria dedicata a Tye che, ormai marcia per le infiltrazioni d'acqua susseguitesi nei millenni, doveva essere simile a quelle di Tut.
Quanto al voler sottrarre elementi magici utili per la vita dell'aldilà dei sovrani coindannati alla "damnatio memoriae", non dimentichiamo che, all'interno della KV55 vennero rinvenuti 2 dei 4 mattoni "magici" intestati al più vituperato: ad Akhenaton.
-Kiya-
00domenica 17 settembre 2006 20:55
Re:

Scritto da: Hotepibre 15/09/2006 14.46

D’altro canto, poco discosta dalla KV62, su un’altura, si trova il pozzo KV54 (profondo poco più di un metro e mezzo) in cui vennero rinvenuti oggetti recanti il cartiglio di Tutankhamon, tanto che si pensò si trattasse di tutto ciò che restava della sua sepoltura. In realtà, le ipotesi sono due: o il luogo in cui i ladri che penetrarono nella effettiva tomba del re si fermarono per spartirsi il bottino o, più verosimilmente, un riseppellimento degli oggetti trafugati a cura dei guardiani della necropoli tebana.



A proposito della KV54 ricordo di aver letto che potrebbe trattarsi del laboratorio/deposito utilizzato al momento della sepoltura di Tut. E tale ipotesi è tornata in auge recentemente, rievocata da Reeves che definisce la KV63 il deposito di una tomba che egli stesso ritiene di aver individuato e definita a priori KV64.
In buona sostanza quel pozzo sarebbe l'accesso a una stanza dove sono stati ritrovati gli "avanzi" della sepoltura del giovane Re.

Le ipotesi che proponi sono interessanti, ma non sarebbe strano per dei ladri spartirsi il bottino praticamente nel luogo del misfatto? non avrebbero tentato invece di allontanarsi il più in fretta possibile, soprattutto se fossero stati colti sul fatto? e inoltre perchè mai tanta fretta di spartire un bottino così... esiguo?
per la seconda opzione: i sacerdoti tebani non avrebbero potuto approfittare dell'apertura fatta dai ladri per reintrodurre i materiali trafugati nel luogo d'origine? ci sono stati altri casi in cui si sia sfruttato un luogo, più o meno adiacente a una tomba, per riseppellire dei manufatti trafugati e recuperati tanto velocemente?



Scritto da: Hotepibre 15/09/2006 14.46
Tornando al punto di partenza, se cioè possa essersi trattato di una azione voluta da qualcuno per cancellare prove, consideriamo che, alla morte di Tut, salì al trono Ay cui seguì Horemhab. Ora, se qualcuno iniziò una sorta di “damnatio” dei suoi predecessori, questi fu proprio l’ex-Generale (ricordiamo che la versione più bella dell’inno ad Aton venne trovata proprio nella tomba che Ay si era fatto scavare ad Akhetaton) che si “impadronì” degli anni di regno di ben quattro dei suoi predecessori (Akhenaton, Smenkhara, Tutankhamon e lo stesso Ay).
Ora, ammesso che questo Re abbia voluto far sparire qualcosa, perché limitarsi a “furtarelli” quando avrebbe ben potuto ufficialmente aprire la tomba ed asportare quel che più gli piaceva? Non dimentichiamo che, all’epoca, non era inusuale che si recuperassero oggetti da una tomba per depositarli in un’altra quindi Horemhab avrebbe potuto farlo godendo della doppia impunità derivante dall’essere egli stesso Re e dal voler cancellare il ricordo dei suoi predecessori!
No, io sono convinto che si sia trattato di ladruncoli e che i furti siano avvenuti ancora sotto il regno dei successori diretti di Tut (del resto, uno dei controlli alle tombe della Valle venne eseguito da Maya, sovrintendente proprio sotto Tut e verosimilmente facente parte della triade di reggenza che sostituì il giovane re all’inizio del suo regno).



Concordo pienamente con la tua teoria a riguardo di Horemheb. Io stessa ho sempre affermato che se di omicidio si fosse trattato, come principale "indiziato" foss proprio Horemheb.
Ma non parliamo di sottrazione di preziosi. "Limitiamoci" a supporre l'intenzione di far sparire documenti, scritti di particolare rilievo, ad esempio papiri. Del resto nella tomba di Tut non ne sono stati trovati. E, insisto, lo ritengo un particolare meritevole d'attenzione.
Teie
00domenica 17 settembre 2006 23:29
Re:

Scritto da: Hotepibre 15/09/2006 14.46
D’altro canto, poco discosta dalla KV62, su un’altura, si trova il pozzo KV54 (profondo poco più di un metro e mezzo) in cui vennero rinvenuti oggetti recanti il cartiglio di Tutankhamon, tanto che si pensò si trattasse di tutto ciò che restava della sua sepoltura. In realtà, le ipotesi sono due: o il luogo in cui i ladri che penetrarono nella effettiva tomba del re si fermarono per spartirsi il bottino o, più verosimilmente, un riseppellimento degli oggetti trafugati a cura dei guardiani della necropoli tebana.



C'è una terza, e più verosimile, ipotesi: Nicholas Reeve nel suo The Complete Tutankhamon lo definisce il posto dove si consumò il banchetto funebre (ritrovamento di piccole ossa animali) e dove vennero seppellite le "ultime" cose usate, tipo il natron rimasto, pezzi di sigilli, pezzi di ceramica, tre vasi, un largo collare di fiori; insomma quello che non poteva o doveva(?) fare parte del tesoro del faraone.

Teie
Teie
00lunedì 18 settembre 2006 18:45
Se nessuno contraddice, vuol dire che l'ipotesi citata è la più vera o che nessuno ha altro da aggiungere? [SM=x822711]

Teie
-Kiya-
00lunedì 18 settembre 2006 20:16
con termini differenti, cara Teye, ho citato la medesima teoria, e al momento è quella a cui mi sento più vicina [SM=x822712]

attendiamo di scoprire cosa ne pensano gli altri EgiTToPhiLì [SM=x822713]
pizia.
00lunedì 18 settembre 2006 22:40
A me la terza ipotesi convince più delle altre...
-Kiya-
00venerdì 22 settembre 2006 01:42
quindi a questo punto bisognerà imputare l'assenza di oggetti appartenenti alla stretta cerchia di Tut, l'assenza di scritti di qualunque genere, non a una successiva eliminazione, ma a un'omissione all'origine?
pizia.
00venerdì 22 settembre 2006 01:53
Ma è davvero strano che non ci sia qualche papiro scritto...
Se non fu deliberatamente asportato in via non ufficiale dai partecipanti allo scavo, Come mai niente?

Ma ve li vedete questi che entrano nella tomba di notte, "vedo cose meravigliose", e non portano via nulla, nemmeno un ricordino?
-Kiya-
00venerdì 22 settembre 2006 02:35
Re:

Scritto da: pizia. 22/09/2006 1.53
Ma è davvero strano che non ci sia qualche papiro scritto...
Se non fu deliberatamente asportato in via non ufficiale dai partecipanti allo scavo, Come mai niente?

Ma ve li vedete questi che entrano nella tomba di notte, "vedo cose meravigliose", e non portano via nulla, nemmeno un ricordino?



[SM=x822751]
Hotepibre
00venerdì 22 settembre 2006 23:23
Re:

Scritto da: pizia. 22/09/2006 1.53
...
Ma ve li vedete questi che entrano nella tomba di notte, "vedo cose meravigliose", e non portano via nulla, nemmeno un ricordino?



Ehm, a chi ci riferiamo? Quella frase è di Carter e se è per questo il "giovanotto" entrò nella tomba prima dell'apertura ufficiale e, verosimilmente, asportò qualcosa [SM=x822728] .
Se si guardano le foto di Burton dell'anticamera, si noterà che tra le due statue dei "guardiani" (dove c'era la porta che dava nella camera del sarcofago) ci sono, a terra, molte frecce e, poggiato al muro, un largo cesto rotondo; beh, pare proprio che quel cesto nasconda il foro fatto da Carter per entrare, nottetempo e con l'appoggio di Carnarvon e della figlia di quest'ultimo, Evelyn.
-francis-
00sabato 23 settembre 2006 10:45
Credo che sia umanamente impossibile non entrare di nascosto e asportare qualcosa.
Sono convinta che ognuno di noi lo avrebbe fatto!
Del resto sono stati ritrovati reperti della tomba nel castello di Carnarvon.
Ovviamente le cose "prelevate" erano di piccole dimensioni. Quando si trattò di far sparire la famosa testina di Tut, quyuella sul fiore di loto, Carter venne cappellato.
-Kiya-
00mercoledì 27 settembre 2006 01:57
Re: Re:

Scritto da: Hotepibre 22/09/2006 23.23


Ehm, a chi ci riferiamo? Quella frase è di Carter e se è per questo il "giovanotto" entrò nella tomba prima dell'apertura ufficiale e, verosimilmente, asportò qualcosa [SM=x822728] .
Se si guardano le foto di Burton dell'anticamera, si noterà che tra le due statue dei "guardiani" (dove c'era la porta che dava nella camera del sarcofago) ci sono, a terra, molte frecce e, poggiato al muro, un largo cesto rotondo; beh, pare proprio che quel cesto nasconda il foro fatto da Carter per entrare, nottetempo e con l'appoggio di Carnarvon e della figlia di quest'ultimo, Evelyn.




questa discussione mi ha riacceso il desiderio di rileggere il resoconto di Carter a proposito della scoperta. L'ho ripreso e sono giunta a circa un terzo. Ebbene, gli interrogativi, anzichè dissolversi, sono aumentati.

Per il momento mi limiterò a parlare dell'Anticamera, ossia l'area per così dire, rimessa in "ordine" successivamente alle ipotetiche effrazioni.
Beninteso: non escludo che possano essere stati commessi dei furti, o meglio, un furto almeno... ma mi chiedo se questo possa anche escludere la possibile sottrazione di reperti a scopo di cancellazione avvenuta nell'antichità.
Secondo Carter le intrusioni nel sepolcro furono almeno due. Probabilmente entrambe perpetrate probabilmente sotto il regno di Horemheb, entro 15 anni dalla morte del faraone bambino. Una almeno di sicuro in quell'epoca.
Nel resoconto che fa dei reperti situati nell'Anticamera è inevitabile notare come sia rimasti in loco oggetti che sarebbe stato semplice portare via, addirittura degli anelli preziosi (Carter offre la sua spiegazione, peraltro eloquente, ma ciò non esclude che i fatti si possano essere svolti in maniera differente). Una cosa in particolare ha attratto la mia attenzione e si tratta del baule rinvenuto accanto a uno dei giacigli del Re e contenente archi e frecce. Queste ultime sono state ritrovate spezzate. L'autore giustifica il fatto riferendosi al materiale prezioso concui queste erano state costruite. Sottolinea inoltre che alcune delle punte rimosse si trovarono sul pavimento accanto al baule stesso. Ora mi chiedo: ma di che materiale erano tali punte, da convincere i ladri a spezzarle, sottrarle e a dar loro priorità rispetto ad anelli, collari ed altri oggetti di sicuro maggior pregio? Non h altre informazioni in merito e sarei grata a chiunque di voi sapesse fornirne.

(La fantasia si invola, naturalmente, trovando spunto per un romanzo di tutto rispetto [SM=x822714] : un'accertata ferita sulla coscia del Re, procurata chissà come e.... delle frecce spezzate nella sua tomba.... - lascio a voi trarre eventuali ipotetiche conclusioni).

Ma torniamo al discorso dello stato in cui la tomba è stata rinvenuta: l'Anticamera apparentemente riassettata, a prima vista inganna e cela l'intervento dei ladri; l'annesso è letteralmente impraticabile a causa delle condizioni in cui è stato lasciato. Questa differenza non potrebbe effettivamente celare due effrazioni sì, ma dettate da due diversi intendimenti? In un caso l'effettivo interesse a sottrarre oggetti preziosi, non andato totalmente a buon fine, e nell'altro, invece, una ricerca metodica di elementi scomodi?

di contro, per riallinearmi al vostro discorso, nemmeno io sono propensa ad escludere la sottrazione di oggetti da parte dello stesso Carter. E, come ben dice Francis, sfido chiunque a resistere.... detto ciò posso anche accettare l'ipotesi che eventuali risposte a riguardo di Tut possano ancora trovarsi in qualche collezione privata....
Hotepibre
00mercoledì 27 settembre 2006 10:24
Insomma, il mistero ad ogni costo? [SM=x822747]

Da che esistino le tombe (nella Valle dei Re o da qualunque altra parte, ivi comprese, ad esempio, quelle etrusche) sono esistiti i "tombaroli", siano essi ufficiali (ed allora si chiamano archeologi e lo fanno per studio), siano essi clandestini (ed allora sono semplicemente ladri o, nella migliore delle ipotesi, archeologi con la "a" molto minuscola).
E' un dato di fatto che la tomba di Tut (come del resto la gran parte delle tombe della Valle) sono state visitate nell'antichità da entrambi i tipi di tombaroli.

Se si vuol continuare a pensare ad un'operazione pianificata ufficialmente per motivi imperscrutabili, allora perchè non farlo alla luce del sole? Era d'uso, peraltro, prelevare oggetti da una tomba per deporli in un'altra, allora perchè Horemhab (se di lui si è trattato) non ha aperto tranquillamente la tomba e non ha scelto gli oggetti che potevano "dar fastidio"? Nessuno lo avrebbe criticato per questo: non ha forse bellamente ed ufficialmente usurpato la Stele della Restaurazione?

Io continuo a credere ai "semplici" ladri e, per quanto riguarda le punte di freccia asportata, posso anche pensare che, al buio, con la scarsa luce di una torcia (e quindi anche nella fretta perchè l'aria diventava irrespirabile), i ladri possano aver scambiato il luccichio di punte di freccia di bronzo per oro e se ne siano appropriate per poi controllare successivamente (spezzate era più facile infilarle in una bisacia). Peraltro, questo confermerebbe che i ladri si sono impossessati di oggetti piccoli (ma preziosi come balsamari e piccoli monili) perchè solo quelli potevano passare per gli stretti cunicoli che avevano scavato!
-Kiya-
00giovedì 28 settembre 2006 00:02
Re:

Scritto da: Hotepibre 27/09/2006 10.24
Insomma, il mistero ad ogni costo? [SM=x822747]

Da che esistino le tombe (nella Valle dei Re o da qualunque altra parte, ivi comprese, ad esempio, quelle etrusche) sono esistiti i "tombaroli", siano essi ufficiali (ed allora si chiamano archeologi e lo fanno per studio), siano essi clandestini (ed allora sono semplicemente ladri o, nella migliore delle ipotesi, archeologi con la "a" molto minuscola).
E' un dato di fatto che la tomba di Tut (come del resto la gran parte delle tombe della Valle) sono state visitate nell'antichità da entrambi i tipi di tombaroli.

Se si vuol continuare a pensare ad un'operazione pianificata ufficialmente per motivi imperscrutabili, allora perchè non farlo alla luce del sole? Era d'uso, peraltro, prelevare oggetti da una tomba per deporli in un'altra, allora perchè Horemhab (se di lui si è trattato) non ha aperto tranquillamente la tomba e non ha scelto gli oggetti che potevano "dar fastidio"? Nessuno lo avrebbe criticato per questo: non ha forse bellamente ed ufficialmente usurpato la Stele della Restaurazione?

Io continuo a credere ai "semplici" ladri e, per quanto riguarda le punte di freccia asportata, posso anche pensare che, al buio, con la scarsa luce di una torcia (e quindi anche nella fretta perchè l'aria diventava irrespirabile), i ladri possano aver scambiato il luccichio di punte di freccia di bronzo per oro e se ne siano appropriate per poi controllare successivamente (spezzate era più facile infilarle in una bisacia). Peraltro, questo confermerebbe che i ladri si sono impossessati di oggetti piccoli (ma preziosi come balsamari e piccoli monili) perchè solo quelli potevano passare per gli stretti cunicoli che avevano scavato!



non si tratta di volerci trovare il mistero ad ogni costo. E' mia intenzione, semplicemente, valutare ogni possibilità ed escludere, laddove fosse possibile, avvenimenti che non ebbero luogo.
In merito a questo argomento, ossia all'ipotesi che durante il regno di Horemheb il faraone abbia voluto far aprire la tomba di Tut per sottrarre elementi che avrebbero potuto in qualche modo far perdurare il ricordo di Akhenaton, attualmente non abbiamo modo di screditarla. Non definitivamente almeno.
Ciò non toglie che rispetto la tua posizione e la tua idea che le effrazioni siano state fatte a scopo di furto, ma non mi sento di affermare che la teoria da me sopra esposta sia da considerare non attendibile al 100%.
D'altronde il mio compito qui in community è senz'altro quello di offrire spunti di discussione, ma anche quello di pormi come... voce "fuori dal coro" per stuzzicare ... [SM=x822714]
pizia.
00sabato 30 settembre 2006 22:54
Anche io voglio fare la voce fuori dal coro, a proposito della mancanza di papiri iscritti beccatevi questa da "Codice da Vinci":
I primi visitatori della tomba della nostra epoca potrebbero aver trovato qualcosa di scritto che avrebbe fatto riscrivere la storia e ciò alle autorità e alla Chiesa non sarebbe piaciuto! [SM=x822751]
Basterebbe molto poco... qualche nome magico, come ad esempio Mose' [SM=x822752]
-Kiya-
00mercoledì 4 ottobre 2006 02:37
ed ora vi propongo un'altra chicca....
[SM=x822723]


perchè i sacrari di Tut furono montati orientando le porte di accesso verso oriente, anzichè, com'era in uso nella Valle, verso Occidente?

davvero gli antichi assemblatori si lasciarono "corrompere" dalle difficoltà riscontrate per lo spazio esiguo e contravvennero così a quello che era un accorgimento fondamentale? o forse più semplicemente "qualcuno" volle permettere a Tut di concedere ad Aton un'ultima manifestazione della sua fede? [SM=x822728]


(qualcuno potrebbe valutare di odiarmi a questo punto.... [SM=x822710] )
Hotepibre
00mercoledì 4 ottobre 2006 10:16
...dato lo spazio davvero esiguo, è chiaro che le pareti dei "sacrari" vennero dapprima addossate alle singole pareti della camera funeraria per poi poterli montare "in situ" uno ad uno, dall'interno verso l'esterno, come una gigantesca "matrioska"... deve essere stata una fatica davvero incredibile specie sse si considera che tra il c.d. "primo sacrario" (quello più esterno) e le pareti c'erano poco più di 30 cm.
Sappiamo, inoltre, che fu commesso anche qualche errore di posizionamento e che per tale mnotivo vennero apportate "correzioni" nei sistemi di collegamento tra le pareti stesse, ma che le porte siano tutte dirette verso oriente non può essere considerato un errore.
Direi che l'ipotesi di Kiya, che si tratti di una reminiscenza amarniana sia più che probabile e, in questo, non si potrebbe rilevare una certa qual forma di affetto proprio da parte di colui che, normalmente, viene considerato "il cattivo" della storia, ovvero Ay?

[Modificato da Hotepibre 04/10/2006 10.20]

pizia.
00mercoledì 4 ottobre 2006 13:36
Povero Ay, solo a me è simpatico? [SM=x822720]

Secondo me non è realistico attribuire ad un errore l'orientamento delle porte di un sacello.
Se dentro la stanza, per quanto esigua fosse sono riusciti a farcelo entrare, probabilmente lo hanno montato intenzionalmente così, del resto un rettangolo, anche ruotato di 180° occupa esattamente la stessa sagoma.
Che sotto ci sia una motivazione pratica? che il fatto di aver portato dentro i pezzi e poi di non potrli più girare abbia determinato una scelta anomala?
Mi sembra starno, non c'è motivo pratico che possa essere più forte della magia...
-Kiya-
00mercoledì 4 ottobre 2006 21:00
nemmeno io condanno Ay a pieno titolo. Non quanto condanno Horemheb, perlomeno.

Certo mi lascia perplessa la nebbia intorno ad Ankhesenamon. Se qualcosa accadde alla regina (ma non possiamo dare credito a questa ipotesi) certo accadde durante il regno di Ay....
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