11/09/2010 - 09/01/2011: A Forlì arriva "Egitto mai visto"

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EGIZIA72
00venerdì 30 luglio 2010 13:51
con 400 reperti delle necropoli egiziane di Assiut e Gebelein
(Adnkronos) - Nella mostra sono esposti al pubblico quei materiali archeologici rimasti per molti anni nei depositi del Museo Egizio. Anche con l'ausilio di fotografie originali, e' possibile tornare virtualmente nei due capoluoghi di provincia nell'Antico Egitto dove il deserto ha custodito per 4.000 anni i segreti della vita quotidiana e della vita nell'aldila'. L'esposizione ruota intorno ad un nucleo di dodici sarcofagi a cassa in legno stuccato e dipinto con iscrizioni che tramandano formule d'offerta e rituali funerari magico-religiosi. In molti casi grazie alla lettura dei geroglifici e' possibile svelare i nomi di questi uomini e donne appartenuti alla classe media, amministratori e piccoli proprietari terrieri, vissuti nel Medio Egitto intorno al 2000 a.C.

I sarcofagi, alcuni dei quali contengono ancora la mummia, sono arricchiti da tutti gli elementi del corredo funerario che accompagnavano il defunto e attraverso i quali oggi possiamo ricostruire le loro storie e quelle delle loro famiglie: vasi, poggiatesta, specchi, sandali, bastoni, archi e frecce, cassette in legno, modellini di animali, barche con equipaggi, modelli di attivita' agricole e artigianali. Dall'osservazione di tutti questi materiali emerge la sorprendente capacita' degli artigiani egiziani nella lavorazione del legno, che fece di Assiut uno dei centri dove fu raggiunto il massimo livello di espressione artistica alla fine del Primo Periodo Intermedio.

Sono esposte circa 40 pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti e 10 stele recentemente restaurate, che svelano i segreti della scrittura geroglifica e permettono di conoscere le credenze funerarie e le principali divinita' del pantheon egiziano.

www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=462647
-Kiya-
00venerdì 30 luglio 2010 22:07
Il percorso espositivo, da scaricare in allegato:


pizia.
00sabato 31 luglio 2010 23:50
Mi piacerebbe rivedere questa mostra, era molto interessante... anche se per me è "Egitto già visto", ci penserò!
Merytaton62
00domenica 1 agosto 2010 16:09
Per Pizia: Egitto per te "già visto" in quanto sarebbe la riedizione di una mostra già allestita, o perchè trattasi di reperti che hai già visto per conto tuo? Sai forse se è permesso fotografare? A Trento, ad esmpio, si poteva... [SM=x822741] Se così fosse, potrei quasi fare uno sforzo... [SM=x822727]
-Kiya-
00lunedì 2 agosto 2010 16:50
Aggiornamento e integrazione



Il Complesso di San Domenico a Forlì si è ormai affermato come uno dei più importanti centri espositivi in Italia. Dal 2006 ha infatti proposto ogni anno un grande appuntamento culturale, coinvolgendo un larghissimo pubblico nazionale e perfino internazionale. Cinque mostre su altrettanti momenti della storia dell’arte, partendo sempre da un elemento significativo del patrimonio artistico e culturale forlivese: da Marco Palmezzano a Silvestro Lega, da Guido Cagnacci a Canova, sino alla mostra dedicata ai Fiori da poco conclusa.
Per iniziativa della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì e con Civita Servizi, nella prossima stagione autunnale i Musei San Domenico ospiteranno una nuova grande mostra dedicata alla civiltà egizia, inaugurando un secondo programma espositivo, aperto alle più varie espressioni della cultura artistica antica e moderna.
Egitto mai visto presenterà 400 straordinari reperti datati intorno al 2000 a.C. scoperti dal grande egittologo Ernesto Schiaparelli nelle necropoli di Assiut e Gebelein e premurosamente conservati per un secolo nei depositi del Museo Egizio di Torino, allestiti nelle sale a piano terra del San Domenico, grazie alla generosa concessione della Soprintendenza Archeologica del Piemonte e delle Antichità Egizie e alla collaborazione della società Start.
Nei primi anni del ‘900 Ernesto Schiaparelli (1856 – 1928) era il direttore del Museo Egizio di Torino e della Missione Archeologica Italiana, impegnata nelle campagne di scavo nella valle del Nilo. L’esplorazione scientifica era ormai subentrata alla ricerca dei collezionisti e stava portando alla luce nuovi contesti come quelli delle comunità neolitiche che avevano preceduto l’età delle piramidi. Erano impegnate in Egitto le maggiori potenze europee e gli Stati Uniti, ma uno straordinario apporto alle nuove scoperte scientifiche è dovuto proprio alla missione italiana, nonostante la scarsa dotazione di mezzi di cui disponeva nel contesto politico e sociale postunitario.
Nelle necropoli di Assiut e Gebelein la Missione aveva portato alla luce straordinarie sepolture, ricche di testimonianze della vita sociale e del contesto culturale di una provincia del Medio Egitto fra il 2100-1900 a.C.
Oggi a distanza di quasi 100 anni, dopo un accurato lavoro di studio e di restauro, è finalmente possibile per tutti rivivere l’esperienza e le emozioni di quelle straordinarie scoperte, effettuate fra il 1908 e il 1920 dalla Missione Archeologica Italiana.
Il progetto scientifico e la curatela della mostra è dovuta ad Elvira D’Amicone e Massimiliana Pozzi Battaglia, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie e della Società Cooperativa Archeologica. Il suggestivo allestimento è progettato da Costantin Charalabopoulos.
La visita in mostra può avvalersi di un articolato progetto didattico, curato da Giovanna Gotti e Federica Scatena, che comprende un ampio apparato di testi in mostra, la possibilità di visite guidate e laboratori progettati per le scuole e un servizio di audioguide per singoli visitatori.

Forlì, Musei San Domenico
11 Settembre 2010 - 9 Gennaio 2011
Indirizzo: Piazza Guido da Montefeltro 12
Telefono: 199.75.75.15



[fonte: www.civita.it ]




Per rispondere a Manuela:

"Egitto mai visto" è la stessa mostra che è già stata allestita a Trento e a Reggio Calabria, e di cui abbiamo parlato nel dettaglio. Si tratta degli stessi reperti che ora giungeranno a Forlì.

Per approfondire:

Trento

Reggio Calabria
Merytaton62
00martedì 3 agosto 2010 00:00
Bene!Ci farò un pensierino...a Trento me la sono scioccamente lasciata scappare.
pizia.
00martedì 3 agosto 2010 00:17
Sì sì, ecco, ha risposto Kiya.
Penso che le foto siano consentite, tutti i reperti appartengono al Museo Egizio di Torino, il quale permette le foto.
(credo [SM=x822706] )
Merytaton62
00martedì 3 agosto 2010 00:31
A Trento era concesso fare qualche foto, infatti. Speriamo non abbiano cambiato idea. Non è una cosa essenziale, ma quand'è possibile è un "di più" che non guasta. [SM=g1361791]
-Kiya-
00martedì 3 agosto 2010 01:00
Quali sono i requisiti necessari affinchè si possa fare il turista di professione????!!!

Vorrei andare ovunque, in qualunque momento.... [SM=x822736]
pizia.
00mercoledì 4 agosto 2010 00:26
Eh già, non sarebbe poi male... [SM=x822713]
Hatshepsut76
00mercoledì 4 agosto 2010 00:43
Sul serio... [SM=g999103]
-francis-
00sabato 28 agosto 2010 13:06
L'Egitto mai visto in mostra a Forlì
Dall'11 settembre 2010 al 9 gennaio 2011, i Musei San Domenico di Forlì ospitano ''Egitto mai visto. Le dimore eterne di Assiut e Gebelein'', una mostra grande mostra dedicata alla civiltà egizia.


Protagonisti dell'esposizione saranno 400 straordinari reperti, datati intorno al 2000 a.C., scoperti dal grande egittologo Ernesto Schiaparelli nelle necropoli di Assiut e Gebelein e premurosamente conservati per un secolo nei depositi del Museo Egizio di Torino.

Nella mostra sono finalmente esposti al pubblico, dopo un lungo restauro, quei materiali archeologici rimasti per molti anni nei depositi del Museo Egizio. Anche con l'ausilio di fotografie originali, possiamo tornare virtualmente nei due capoluoghi di provincia nell'Antico Egitto dove il deserto ha custodito per 4.000 anni i segreti della vita quotidiana e della vita nell'aldilà.

L'esposizione ruota intorno ad uno straordinario nucleo di dodici sarcofagi a cassa in legno stuccato e dipinto con iscrizioni che tramandano formule d'offerta e rituali funerari magico-religiosi. In molti casi grazie alla lettura dei geroglifici è possibile svelare i nomi di questi uomini e donne appartenuti alla classe media, amministratori e piccoli proprietari terrieri, vissuti nel Medio Egitto intorno al 2000 a.C.

Sono esposte circa 40 pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti e 10 stele recentemente restaurate, che svelano i segreti della scrittura geroglifica e permettono di conoscere le credenze funerarie e le principali divinità del pantheon egiziano.

La visita in mostra può avvalersi di un articolato progetto didattico, curato da Giovanna Gotti e Federica Scatena, che comprende un ampio apparato di testi in mostra, la possibilità di visite guidate e laboratori progettati per le scuole e un servizio di audioguide per singoli visitatori.

(Fonte: Jugo)
-francis-
00sabato 16 ottobre 2010 13:32
“Egitto mai visto” è una mostra straordinaria, dispone circa 400 reperti del 2000 a.C. circa e scoperti dal grande egittologo Ernesto Schiaparelli nelle necropoli di Assiut e Gebelein e premurosamente conservati per un secolo nei depositi del Museo Egizio di Torino, allestiti nelle sale a piano terra del San Domenico.

Anche con l’ausilio di fotografie originali, i visitatori avranno la possibilità di ritornare virtualmente nei due capoluoghi di provincia nell’Antico Egitto.

L’esposizione ruota intorno ad un nucleo di dodici sarcofagi a cassa in legno stuccato e dipinto con iscrizioni che tramandano formule d’offerta e rituali funerari magico-religiosi.
In molti casi grazie alla lettura dei geroglifici è possibile svelare i nomi di questi uomini e donne appartenuti alla classe media, amministratori e piccoli proprietari terrieri, vissuti nel Medio Egitto intorno al 2000 a.C.

I sarcofagi, alcuni dei quali contengono ancora la mummia, sono arricchiti da tutti gli elementi del corredo funerario che accompagnavano il defunto e attraverso i quali oggi ricostruire le loro storie e quelle delle loro famiglie: vasi, poggiatesta, specchi, sandali, bastoni, archi e frecce, cassette in legno, modellini di animali, barche con equipaggi, modelli di attività agricole e artigianali.

Sono esposte circa 40 pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti e 10 stele recentemente restaurate, che svelano i segreti della scrittura geroglifica e permettono di conoscere le credenze funerarie e le principali divinità del pantheon egiziano.

(Fonte: UNiversy.it)
nefertiti83
00sabato 16 ottobre 2010 14:31
Io l'ho vista ad Aprile a Reggio Calabria e devo dire che è davvero molto interessante e strabiliante, mi è piaciuta molto.
le foto si potevano benissio fare (io ne ho fatte tante:) ) quindi penso che non abbiano cambiato le regole.
andatela a vedere perchè ha molti reperti da vedere e valutare e si posono seguire le spiegazioni anche tramite le cuffie che possono essere chieste all'ingresso pagando un piccolisimo supplemento al biglietto di ingresso.
un abbraccio e buona visita;)

[SM=x822745] [SM=g999105] [SM=g999105] [SM=g999097] [SM=g999097]
[SM=x822746]
[SM=g1621242]
emilioraffaele
00sabato 16 ottobre 2010 19:59
Nefertiti83, perché non ne posti qualcuna?
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