La spiritualità dell'uomo

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roberta.maat
00giovedì 22 gennaio 2009 12:40
Elenchiamo almeno cinque concetti che rappresentano la realtà spirituale dell'uomo, che desumiamo soprattutto dai reperti funerari.

Il primo è il ka o energia vitale che distingue l'uomo vivo dall'uomo morto.Lo riconosciamo nelle braccia disposte a U e rappresenta, in sostanza il "doppio" dell'uomo.

Un altro è il ba,l'uccello col volto umano, esso rappresenta esattamente l'identità spirituale di ciascuno. Con la morte vola nell'aldilà ma può tornare indietro a ricevere le offerte se c'è ad accoglierlo la mummia integra e ben conservata o anche una statua recante inciso il nome del defunto.

Il terzo elemento è il nome proprio che con una sola parola identifica appieno l'essenza e l'identità dell'uomo, infatti pronunciare o ricordare il nome di un defunto significa far esistere concretamente la persona che portava quel nome.

Ancora un elemento è l'akh che dovrebbe rappresentare quella particolare condizione necessaria perchè il defunto possa annoverarsi fra le stelle imperiture.

L'ultimo aspetto della spiritualità dell'uomo è la sua ombra shuyt.
Questo è raramente rappresentato, è una figurina nera che prende la luce del sole proveniente dall'esterno della tomba.

Si può ampliare il significato dell'ombra ? Aggiungete altro ?
roberta.maat
00giovedì 22 gennaio 2009 14:23
Non sono più in tempo a modificare, ma vorrei aggiungere che ho trovato un significato, dato a shuyt, che non mi sembra giusto. Secondo wiki l'ombra può essere vista come il contrario di ka,se così fosse sarebbe la rappresentazione della sparita energia vitale e quindi della morte. Non credo che il frutto dei raggi del sole possa provocare nell'immaginario l'idea della morte.
Qualcuno mi segue in questo pensiero contorto ?
roberta.maat
00giovedì 22 gennaio 2009 15:37
Per il momento parlo da sola [SM=x822736] ! Pare proprio che shuyt possa identificare il defunto. Ne ho trovata un'immagine sola, è relativa a Irynefer proprietario della TT29.
Se il significato è quello di cadavere, forse non possiamo considerarla parte della spiritualità....eppure che c'è di più evanescente di un'ombra ? [SM=g1621246]
-Kiya-
00giovedì 22 gennaio 2009 21:56
L'argomento che hai proposto mi ha convinta a riprendere in mano un testo a cui ho pensato proprio ieri sera, mentre inserivo la discussione dedicata al nome di Akhenaton. Si tratta del volume di Bongioanni/Tosi, dal titolo "Spiritualità dell'antico Egitto - I concetti di Akh, Ba e Ka", che in questo momento ho qui, accanto alla tastiera.

In proposito all'ombra, il testo in questione afferma che vi fossero due termini per indicarla. Il primo è lo stesso che citi tu, swt/swjt; il secondo, incvece, tipico del Nuovo Regno, è h3 jbt. Entrambe i vocaboli indicano sia l'ombra prodotta dagli oggetti che quella relativa alle persone.
In quanto "elemento" sviluppato dal corpo, l'ombra va intesa come elemento spirituale che incarna l'essenza umana, quella intima.
Essa manifesta tuttavia un atteggiamento particolare, poichè, nonostante fosse legata al corpo del defunto, spariva al momento del decesso, per poi ricomparire e ricongiungersi al corpo non appena il defunto usciva dalla tomba.

Da quanto si evince dai Testi dei Sarcofagi, l'ombra era in un certo senso paragonabile al ba, e allo stesso abbinata in più di un verso, per funzione vivificante, in quanto era ritenuta in grado di trasmettere al defunto la forza proveniente dalla divinità.
Inoltre sia il ba, sia l'ombra erano ritenuti in grado di muoversi nella Duat, non ostacolati dai Guardiani di Osiride, laddove, invece il corpo era assoggettato all'immobilità (riferimenti a questo aspetto si incontrano nel Libro dei Morti).

Anche nel Giudizio Divino l'ombra era ritenuta di fondamentale importanza per la continuazione della vita nell'Aldilà. Tant'è che tra i 42 Giudici a cui sottoporsi, il defunto ne incontrava uno il cui nome era "'m-swt", ovvero "divoratore di ombre". Questi era molto temuto, poichè essere privato della propria ombra era pari a una seconda morte, di fatti se l'ombra si dissolveva o veniva divorata nella Duat, ad attendere il defunto restava solo il Caos che lo avrebbe inghiottito.


All'elenco a te proposto, quali elementi spirituali, andrei ad aggiungere l'energia, ovvero hekau, la "forza soprannaturale", la "magia", elemento a cui il defunto aveva diritto una volta purificato, quando raggiungeva l'orizzonte orientale del cielo. Anche il cuore, ib, può essere annoverato come tale. Stando a quanto si legge nei Testi delle Piramidi esso era sovente assimilato al ka e come il ka aveva il ruolo di genio protettore del defunto.
antonio crasto
00giovedì 22 gennaio 2009 22:43
Ciao Kiya,
il nome del 4° giudice celeste, “il divoratore di ombre” viene tradotto da Budge come “Ām-khebitit”, mentre nell’elenco da te riportato in un’altra discussione è tradotto “Amkhaibit”.
Dove hai trovato “Am-swt”?
-Kiya-
00giovedì 22 gennaio 2009 23:04
Ciao Antonio ;)

il nome citato proviene dal testo indicato, quello di Bongioanni.

Il giudice è descritto quale avente la testa di serpente. Il volume ne riporta anche i segni geroglifici che compongono il nome, nell'ordine:

D36;G17;F10;S36;X1:0757



La nota allegata riferisce: Kakosy, "La magia in Egitto al tempo dei Faraoni", Modena 1985, pag. 17
antonio crasto
00giovedì 22 gennaio 2009 23:49
I geroglifici da te segnalati sono gli stessi, tranne per il determinativo dell'uomo inginocchiato (A2) e gli ultimi due geroglifici, pulcino e aste, sostituiti dal geroglifico che tu chiami O757 (non l'ho trovato).

E' strana però la differente traslitterazione e lettura.
La traslitterazione swt è attribuita al geroglifico S35.
-Kiya-
00venerdì 23 gennaio 2009 00:03
Il geroglifico indicato come 0757 mostra i 3 cerchietti, come piccoli simboli di grado.

Inoltre la stessa parola, scritta per esteso (mswt), indica "rinascita".

Cosa intendi con:

La traslitterazione swt è attribuita al geroglifico S35

antonio crasto
00venerdì 23 gennaio 2009 09:44
C’è qualcosa di incomprensibile nella traslitterazione del 4° giudice divino.
Sia Budge sia il tuo riferimento presentano consonanti che sembrano estranee ai nomi che si trovano nel vocabolario per il termine ombra.
Allego una parte del vocabolario di Dickson da cui si può ricavare che il termine ombra è associato ai geroglifici S36 X1 più un determinativo.

Mi viene da pensare che sia cambiata la traslitterazione di alcuni geroglifici o che il nome del giudice celeste non significhi propriamente “Mangiatore di ombre”.

Per quanto riguarda msw.t significa nascita, ma non ha niente da vedere con quanto stiamo dicendo. Manca la “a” iniziale del verbo “am”.
-Kiya-
00venerdì 23 gennaio 2009 12:50
Il segno "contestato", sul volume in mio possesso è composto da X1 unito a Z1. Consultando la Gardiner's List, tale segno combinato è indicato come S36:

en.wikipedia.org/wiki/File:Gardiners_List_S24-S45.png

ora non so se si tratta di un'imprecisione, tenuto conto che i due segni in ballo sono estremamente simili tra loro.

A questo punto, mi pongo un dubbio ulteriore, che poco centra con l'attuale dibattito.... perchè "Maru-Aten" viene abitualmente tradotto come "Ombra di Aten"?
-Kiya-
00venerdì 23 gennaio 2009 12:54
vedo solo ora, integralmente, l'immagine che hai inserito.

Mi sorge un dubbio...

In corrispondenza del segno S36, leggo "Spirit of the God". Ma lo spirito del Dio spesso e volentieri era anche denominato "Ombra del Dio". Che Bongioanni, e prima di lui Kakosy, giochino su questa interpretazione per tradurre il nome del giudice?
roberta.maat
00venerdì 23 gennaio 2009 14:16

La traslitterazione swt è attribuita al geroglifico S35



Anche per Grandet-Mathieu S35 si traslittera swt e indica ombra o insegna militare. S36 è dato come "grafia" di S35.

cikar
00lunedì 23 maggio 2011 11:19
spiegazioni e altre informazioni
Vorrei proprio sapere molte piu informazioni su questo divoratore di ombre, sto facendo una ricerca e devo rappresentarlo con delle immagini o dei fotomontaggi o nuove idee questo essere mi sapreste dare una mano??? io ho pensato, dopo quello che ho letto, che potrei identificarlo nella LUCE.
Cioè la luce non può avere un ombra. Cosi si rifà inghiottendo quella degli altri.
Come vi pare??? spero in una risposta :D ciao e grazie per le informazioni
Fladrif
00giovedì 26 maggio 2011 10:08
Re:

vorrei aggiungere che ho trovato un significato, dato a shuyt, che non mi sembra giusto. Secondo wiki l'ombra può essere vista come il contrario di ka,se così fosse sarebbe la rappresentazione della sparita energia vitale e quindi della morte.



Io invece credo che questo wiki-significato possa essere verosimile se, come contrario di Ka non si intende il contrario di "energia vitale". Ma invece si consideri il Ka come un "corpo spirituale" e l'ombra un corpo spirituale di natura opposta.

Questo, sempre rimanendo nell'ipotetico però. [SM=g1621246]

pizia.
00venerdì 27 maggio 2011 08:00
Sono un po' restia a credere l'uno il contrario dell'altro, ombra-anima oppure altre entità, perché in origine le parti incorporee di cui è costituito l'uomo non nascono in contrapposizione l'una all'altra, ma si sviluppano idee indipendenti, nelle varie culture locali, di cosa può essere questo elemento metafisico.
Sarà solo dopo la fondazione dello stato unico che le varie concezioni appartenenti alle tradizioni di tutti i popoli riuniti in una sola nazione, saranno studiate dai teologi ufficiali per dare un assetto altrettanto unitario alla religione di stato.
Però può essere che durante questa operazione di riordino, alcuni aspetti caratterizzanti le varie anime dell'uomo assumano valori appositamente differenziati.
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