Pisa: Il materiale della spedizione Rosellini-Champollion approda sul web

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-Kiya-
00domenica 28 settembre 2008 15:41

Venerdì 26 settembre alle ore 10,30 presso la sala storica della Biblioteca Universitaria di Pisa, è stato presentato il “Progetto Rosellini”, promosso da Marilina Betrò, ordinario di Egittologia dell’Università di Pisa, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa.


Obiettivo del progetto è rendere disponibile sul Web, per gli studiosi e tutti gli appassionati, il ricchissimo e in gran parte inedito materiale documentario e archeologico portato dall’Egitto dal pisano Ippolito Rosellini, co-direttore con Jean-Francois Champollion della celebre Spedizione Franco-toscana in Egitto del 1828-29.




ecco quanto riferisce il Sito dell'Ateneo:


L’Egitto di inizio Ottocento così come lo vide Ippolito Rosellini restituito nella sua interezza grazie al web. È questo il nucleo del “Progetto Rosellini”, ideato e diretto da Marilina Betrò, ordinaria di Egittologia dell’Università di Pisa, e reso possibile da un generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, progetto che presentato in anteprima venerdì 26 settembre nella sala storica della Biblioteca Universitaria di Pisa.

La celebre spedizione franco-toscana del 1828-29 guidata dal pisano Ippolito Rosellini insieme a Jean-Francois Champollion ha di fatto contrassegnato – dopo la prima decifrazione del geroglifico ad opera dello stesso Champollion nel 1822 – la nascita della moderna egittologia. Sponsorizzata per la parte toscana dai Lorena, di cui si celebra proprio in questi giorni una mostra a Palazzo Reale a Pisa, la spedizione aveva l’obiettivo di documentare i monumenti dell’antico Egitto, allora misconosciuti, e di consentire la costituzione di collezioni di antichità egiziane.
Al termine di un anno e mezzo circa di missione in Egitto e Nubia, Rosellini riportò in Toscana una massa imponente di materiale: più di mille pezzi di antichità egiziane che andarono ad arricchire le collezioni dei Lorena, altrettanti disegni e note manoscritte - di cui si vedono qui alcuni esempi nelle illustrazioni –, una raccolta naturalistica e persino una mummia.

piedi.jpgTutto questo materiale è oggi sparso in varie collezioni e gallerie: il Museo Egizio di Firenze, la Biblioteca Universitaria di Pisa, le Collezioni Egittologiche dello stesso ateneo pisano, l’Opera Primaziale Pisana e l’Orto botanico . “Lo scopo ultimo del progetto – spiega la responsabile, Marilina Betrò – è appunto la valorizzazione di questo patrimonio di altissimo valore artistico e culturale e anche la restituzione dell’unità originale di un’esperienza culturale e umana straordinaria, oggi frammentata: la rete (web) sarà nel vero senso della parola la “ragnatela” che ristabilirà le connessioni originali tra disegni, oggetti, lettere, siti archeologici.”

L’impresa partirà con la messa on line del materiale inedito, due anni di lavoro per poter vedere in rete i suggestivi disegni della spedizione e una parte significativa dei manoscritti e delle lettere che Ippolito Rosellini scambiò con esponenti illustri della vita intellettuale e politica del suo tempo, in Toscana ed Europa, oltre alle schede e alle immagini degli oggetti ora sparsi nei diversi musei.
“L’idea – continua Marilina Betrò – è di costruire una banca dati consultabile dal pubblico, naturalmente con diversi privilegi di accesso. Quello che vogliamo creare è anche la base di una ‘community’ scientifica, per permettere agli studiosi di condividere, se vogliono, i loro percorsi di ricerca: la realizzazione del software necessario sarà affidata all’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa , diretto da Andrea Bozzi, che ha sviluppato negli anni passati una significativa esperienza in questo campo’.

Il ‘Progetto Rosellini’, considerata la sua complessità, si caratterizza infatti per un taglio multidisciplinare: con gli egittologi del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico, collaboreranno la Biblioteca Universitaria di Pisa, diretta da Alessandra Pesante; il Museo Egizio di Firenze, con la sua direttrice Maria Cristina Guidotti; l’Opera del Duomo, che ha dato sin dall’inizio la sua adesione; il museo delle Collezioni Egittologiche d’Ateneo; Paolo Emilio Tomei, botanico e docente presso l’ateneo pisano, e altri ancora.
“La mia speranza – conclude Marilina Betrò – è che da Pisa parta il segnale per una nuova impresa congiunta franco-toscana: che il ‘Progetto Rosellini’ possa essere l’inizio e lo spunto per un ‘Progetto Champollion-Rosellini’. Ho presentato di recente a Milano, ad un congresso internazionale, l’iniziativa che la Fondazione ci ha permesso di avviare, esprimendo ai colleghi stranieri presenti il mio desiderio e auspicio. L’accoglienza è stata assai favorevole e il progetto ha suscitato grande interesse. Vedremo…”

Marina Magnani

pizia.
00domenica 28 settembre 2008 21:50
Ma è meraviglioso, ricordo dei disegni bellissimi e coloratissimi.
Potremmo usarne qualcuno per fare esercizio di geroglifico! [SM=g999097]
Hatshepsut76
00domenica 28 settembre 2008 23:08
è una notizia meravigliosa!! Sarebbe interessantissimo poter attingere a tanto materiale...
Hotepibre
00lunedì 29 settembre 2008 08:26
Anni fa (tanti anni fa...sigh) la De Agostini pubblicò "L'Antico Egitto di Ippolito Rosellini", un libro di grande formato (il prezzo è ancora in £.120.000) con immagini splendide e, come ha detto Pizia, coloratissime poichè quelli erano i colori che ancora si vedevano e che noi, purtroppo, non vedremo mai più se non, appunto, nei disegni di Rosellini.
Ben venga, perciò, questo progetto che li renderà fruibili a tutti.
-francis-
00lunedì 29 settembre 2008 10:16
Se può interessare: www.egittologia.unipi.it/
Hatshepsut76
00lunedì 29 settembre 2008 10:30
Grazie Franca! Credo sia superfluo dire che il link che hai fornito, già da tempo si trova tra i preferiti sul mio pc di casa... [SM=g999103]
-Kiya-
00lunedì 29 settembre 2008 21:03
Re:
Hotepibre, 29/09/2008 8.26:

Anni fa (tanti anni fa...sigh) la De Agostini pubblicò "L'Antico Egitto di Ippolito Rosellini", un libro di grande formato (il prezzo è ancora in £.120.000) con immagini splendide e, come ha detto Pizia, coloratissime poichè quelli erano i colori che ancora si vedevano e che noi, purtroppo, non vedremo mai più se non, appunto, nei disegni di Rosellini.
Ben venga, perciò, questo progetto che li renderà fruibili a tutti.




la versione con la copertina in tela nera è proprio qui, accanto a me, mentre scrivo... [SM=x822713]
Master20013
00lunedì 25 gennaio 2010 23:00
Khelua: visualizza il filmato della ricostruzione virtuale della tomba del principe Uage
Fatevi un girello virtuale va...

www.egittologia.unipi.it/pisaegypt/Wadje.mpg
ACUSinpw
00martedì 26 gennaio 2010 08:09
Notavo una cosa, girando sul sito dell'unipi... L'egittologia italiana è fondamentalmente in mano alle donne!
roberta.maat
00martedì 26 gennaio 2010 16:52
E......ti sembra strano ?
Non conta moltissimo, ma anche qui siamo più donne.
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