Pharaon Settembre/Ottobre 2006: E' diventato bimestrale!

E' uscito il nuovo numero di Pharaon Magazine, dopo un'attesa pari a due mesi, giustificata dalle vacanze estive. Ma, con grande rammarico e per puro caso ho scoperto che a tale attesa dovremo assuefarci. La rivista è infatti divenuta bimestrale. O, almeno questo è quanto si deduce dalla copertina, dove il numero viene indicato come uscita relativa al periodo settembre/ottobre 2006.
Nessun cenno in proposito nell'editoriale.
A colpo d'occhio direi che è in corso una vera e propria rivoluzione dell'equipe, visto che molti dei nomi che finora risultavano tra gli autori degli articoli in questo numero non ci sono più.
Già dal numero di maggio scorso non compare più il nome di Zahi Hawass, quale Presidente del Comitato scientifico ed in effetti non sono stati più pubblicati articoli scritti dal medesimo. Anche Giuseppe Dalla Fina, Direttore Scientifico, ha ceduto il passo a Sergio Pernigotti.
Questo cambiamento dovrebbe essere positivo, tenendo conto dell'esperienza sul campo di Pernigotti (senza nulla togliere a Dalla Fina, si intende.... la cui esperienza è forse meno diretta), ma basta un'occhiata superficiale per rendersi conto che i numeri più recenti sono meno esaurienti delle precedenti uscite.
Resta da augurarsi che sia un momento di riorganizzazione e non i segni di un imminente termine della pubblicazione... Sarebbe un peccato.

Ma passiamo ai contenuti:

PRIMO PIANO

A TEMPO DI RE di Sergio Pernigotti
Il lungo sviluppo cronologico della storia della civiltà egizia.

ABIDO: AMORE A PRIMA VISTA di Graziano Tavn
La città di Osiride, vista con gli occhi del fotografo Renier

EGITTOLOGIA

STORIA DI ANKHHOR di Ciro Lo Muzio
Un sacerdote del Dio Monthu vissuto nel VII secolo a.C. , ora a Leida, in Olanda

DOSSIER: Dar forma alla pietra di Sergio Pernigotti
Dalla terra del Nilo un'immensa galleria di sculture che coprono un arco di 3 millenni

L'ISLAM

LA SEDUZIONE DELL'EGITTO di Biancamaria Scarcia Amoretti
Un paese di profeti e faraoni, più volte citato nel Corano come luogo ideale di fede.

PERSONAGGI

UNA VEDOVA INTRAPRENDENTE di Mario Zecchi
La multiforme storia di Ankhesenpaaton, avvenente moglie di Tutankhamon

DIARIO DI VIAGGIO

IN TRENO SUL DELTA di Paolo Del Vesco
Dal Cairo a Tanis alla scoperta di antiche capitali



I GEROGLIFICI di Federico Poole

RELIGIONE

MAGIA DEI PAPIRI di Giancarlo Lacerenza
La cultura magica del mondo antico e tardo-antico, esaminata attraverso un corpus di documenti trovati in Egitto.

Non avevo fatto caso alla bimestralità della rivista, credevo si trattasse solo di una cosa dovuta alla parentesi estiva... di solito le riviste lo fanno... In quanto all'indice, avevo fatto caso anch'io che Hawass non era più presente... Nulla da dire su Pernigotti... Anch'io come te auspico che questo non sia un preludio alla fine della pubblicazione... sarebbe un peccato...

Speriamo bene!
Adesso vado a leggere.

mi permetto di "recensire" l'articolo su Ankhesenamon, per una questione affettiva (e se qualcuno leggerà il mio libro capirà il perchè)...

Per gli appassionati di egittologia (e dello specifico periodo, si intende) è un articolo che non aggiunge nulla di nuovo alle conoscenze acquisite. Una "Regina Vedova" scrive al Re degli Hittiti, Shuppiluliumash, che il proprio marito è morto e che ella non ha figli da porre sul trono dell'Egitto. Chiede perciò al Re Hittita di inviarle un suo figlio poichè non è sua intenzione sposare un suo servo. Comprensibilmente, Shuppiliumash è titubante (da quando gli eigzi, da sempre nemici degli Hittiti, giungono a proporre cose del genere? cosa c'è sotto?) ed invia in Egitto un suo ambascaitore (Hattusha Zitish) per verificare la veridicità di quanto dichiarato. Alla conferma dei fatti, parte per la Terra di Kemi il principe Zannanzash che, però, mai arriverà (a meno di non voler credere che si tratti proprio del misterioso Smenkhara).
L'articolo si sofferma sul dubbio che la Regina Vedova possa essere Ankhesenamon (alla morte di Tut) o la stessa Nefertiti (alla morte di Akhenaton).

Sia in copertina che nell'ultima pagina si vede scritto "mensile" e in prima pagina "numero doppio". Possibile sia effetto ancora delle ferie (a parte i cambi già segnalati)?
Penso non farebbe male una bella email alla redazione. Magari ci chiarisce tutto. Piuttosto penso agli abbonati: se hanno sottoscritto per 11 numeri, adesso sono 10?

Teie

Non ho fatto caso al fatto che ci sia scritto "mensile"... e se. per caso abbiano deciso di farne uno bimestrale adesso perché hanno intenzione di "arricchire" il numero di novembre, magari con qualcosa allegato (penso ai libri che due estati fa ha distribuito Archeo)?...

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Scritto da: Hotepibre 19/09/2006 12.09

Per gli appassionati di egittologia (e dello specifico periodo, si intende) è un articolo che non aggiunge nulla di nuovo alle conoscenze acquisite. Una "Regina Vedova" scrive al Re degli Hittiti, Shuppiluliumash, che il proprio marito è morto e che ella non ha figli da porre sul trono dell'Egitto. Chiede perciò al Re Hittita di inviarle un suo figlio poichè non è sua intenzione sposare un suo servo. Comprensibilmente, Shuppiliumash è titubante (da quando gli eigzi, da sempre nemici degli Hittiti, giungono a proporre cose del genere? cosa c'è sotto?) ed invia in Egitto un suo ambascaitore (Hattusha Zitish) per verificare la veridicità di quanto dichiarato. Alla conferma dei fatti, parte per la Terra di Kemi il principe Zannanzash che, però, mai arriverà (a meno di non voler credere che si tratti proprio del misterioso Smenkhara).
L'articolo si sofferma sul dubbio che la Regina Vedova possa essere Ankhesenamon (alla morte di Tut) o la stessa Nefertiti (alla morte di Akhenaton).

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concordo con la tua analisi. L'autore ha preso spunto dai geroglifici ritrovati su uno dei sarcofagi emersi dalla KV 63 (un frammento di nome che si leggeva "paaten") per proporre la figura della Regina.
Ciò che spiace è che in merito alla sscoperta non dicano una parola di più! Non sappiamo se il reperto in questione è stato sottoposto ad analisi, se è stato studiato e quali possano essere i pareri delle "personalità" in proposito. Continuano peraltro a parlare di un'ipotetico "luogo di sepoltura" riferendosi alla suddetta tomba, quando ormai mi pare pacifico che non si tratti di una tomba...
In merito alla lettera indirizzata al Re Ittita.... i miei dubbi non sono pochi. Non nego di essermi chiesta se si possa essere trattato di uno strattagemma, una trappola per attirare il principe in terra d'Egitto e colpire nell'affetto suo padre, sovrano di un Regno che ha sempre rappresentato una seria minaccia per l'Egitto. E ancor di più in quella fase storica, quando, stando ai documenti in nostro possesso, Kemet risultava indebolita per le "carenze" diplomatiche di Akhenaton (tutto da appurare....)
Forse sto andando ...

proporrei di aprire una discussione in proposito nella sezione apposita

torniamo quindi al soggetto principale: nell'articolo si legge che presumibilmente Ankhesenpaaten nacque a Tebe.... nel settimo anno di Regno di suo padre. Ma nel settimo anno di Regno, Akhenaton, la sua famiglia e la corte avevano già lasciato Tebe per trasferirsi ad Akhetaton... Quindi affermerei che o Ankhessenpaaton nacque prima del settimo anno del Re, oppure vide la luce nell'Orizzonte di Aton.
La principessa compare infatti nelle riproduioni delle scene di famiglia ritratte sulle stele di connfine della città e non è un'infante. Sebbene sia rappresentata più piccola, rispetto alle sorelle, la si osserva in braccio alla madre e si regge in piedi da sola.
L'anno di nascita di Ankhesenpaaton ha una doppia importanza: aldilà di informarci sull'età della Regina, ci permetterebbe infatti di poter inquadrare l'anno di nascita di Tutankhamon, poichè è noto ch'ella fosse di circa 5 anni maggiore del consorte.

Però nell'arte egizia non è facile trovare la rappresentazione di un neonato, preferivano per rappresentare i bambini, non ritrarli fedelmente, ma raffigurare degli uomini più piccoli.

L'anno di nascita potrebbe anche essere quello, il settimo, se teniamo conto del fatto che ci sono rappresentazioni della famiglia reale con due sole figlie.

Secondo qualche storico il numero delle figlie presenti in una raffigurazione è un buon metodo, anche se non infallibile, per datare gli eventi di Amarna.

Se vi interessa qualcosa sulla KV63 CLICK HERE!

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Scritto da: pizia. 19/09/2006 23.00
Però nell'arte egizia non è facile trovare la rappresentazione di un neonato, preferivano per rappresentare i bambini, non ritrarli fedelmente, ma raffigurare degli uomini più piccoli.

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Vero. Sto pensando alla raffigurazione di Senenmut con Neferura... Non so se all'epoca Neferura fosse bambina, però comunque non sembra una bambina nella statua, anche se in realtà non si capsce molto bene, poiché la sua statua termina all'interno del blocco che raffigura Hatshepsut... Anche nell'ultimo libro di una storia dell'arte egizia che ho (purtropo l'ultimo... ) vi sono raffigurati unicamente ometti, e non bambini

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Scritto da: -Kiya- 19/09/2006 20.44
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In merito alla lettera indirizzata al Re Ittita.... i miei dubbi non sono pochi. Non nego di essermi chiesta se si possa essere trattato di uno strattagemma, una trappola per attirare il principe in terra d'Egitto e colpire nell'affetto suo padre, sovrano di un Regno che ha sempre rappresentato una seria minaccia per l'Egitto. E ancor di più in quella fase storica, quando, stando ai documenti in nostro possesso, Kemet risultava indebolita per le "carenze" diplomatiche di Akhenaton (tutto da appurare....)
...
proporrei di aprire una discussione in proposito nella sezione apposita "

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...fatto, in Storia della XVIII Dinastia

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Scritto da: Teie 19/09/2006 19.31
Piuttosto penso agli abbonati: se hanno sottoscritto per 11 numeri, adesso sono 10?

Teie

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Anche io penso agli abbonati: io avevo sottoscritto 12 numeri!

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Scritto da: pizia. 19/09/2006 23.59

Anche io penso agli abbonati: io avevo sottoscritto 12 numeri!

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Beh, se il contratto da te firmato esplicitamente parla di 12 numeri, credo che saranno 12; differente è se, da qualche parte, si parla, invece, di abbonamento per un anno!

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Scritto da: Teie 19/09/2006 19.31
Sia in copertina che nell'ultima pagina si vede scritto "mensile" e in prima pagina "numero doppio". Possibile sia effetto ancora delle ferie (a parte i cambi già segnalati)?
Penso non farebbe male una bella email alla redazione. Magari ci chiarisce tutto. Piuttosto penso agli abbonati: se hanno sottoscritto per 11 numeri, adesso sono 10?

Teie

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Sai, Teye, temo che non si risolva con soli due numeri.... ho paura che diverrà definitivamente un bimestrale. Spero di sbagliarmi, naturalmente, ma, obbiettivamente non è coerente abbinare i mesi di settembre e ottobre alle ferie, anzi! Di norma sono mesi di lancio per via del ritorno dai viaggi estivi...

Inoltre, se fai caso, il numero di giugno è uscito con il medesimo formato degli ultimi due e l'hanno presentato sostenendo che avrebbero ampliato le uscite successive con l'inserimento del dossier curato da Pernigotti e altri articoli in aggiunta. I due numeri successivi, a copertura di 4 mesi, però, hanno il medesimo formato di quello di giugno.
Temo che i cambiamenti all'interno dello staff redazionale (riduzioni?) abbiano influito negativamente sulla stesura della rivista.... non resta che augurarsi si tratti di un problema momentaneo.

In merito agli abbonamenti devono attenersi alla spedizione dei numeri specificati nel contratto. Quindi, essendo 12 i mesi specificati, i lettori hanno diritto a ricevere esattamente quel numero di copie, indipendentemente dalla durata annuale

Nella cartolina c'era scritto 12 numeri, ma se saimo già al bimestrale, mi domando io, ci arriveremo a 12 numeri?

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Scritto da: pizia. 19/09/2006 23.00
Però nell'arte egizia non è facile trovare la rappresentazione di un neonato, preferivano per rappresentare i bambini, non ritrarli fedelmente, ma raffigurare degli uomini più piccoli.

L'anno di nascita potrebbe anche essere quello, il settimo, se teniamo conto del fatto che ci sono rappresentazioni della famiglia reale con due sole figlie.

Secondo qualche storico il numero delle figlie presenti in una raffigurazione è un buon metodo, anche se non infallibile, per datare gli eventi di Amarna.

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Nell'arte Amarniana questa regola non si applica, non sempre almeno. Essa propendeva per la rappresentazione del reale, quindi doveva essere autentica, no? Pensa alle raffigurazioni nella tomba Reale. L'immagine che ritrae la scena di lutto: si può ammirare una balia che stringe fra le braccia un neonato. Se Ankhes fosse stata tale, perchè rappresentarla in piedi sul grembo materno intenta a giocare con la corona della Regina?

Questa la risposta della redazione di Pharaon Magazine ad una mia email:
""Le scriviamo per informarla che la rivista è diventata un bimestrale,
pertanto il prossimo sarà quello di novembre/dicembre 2006.
La ringraziamo per la sua attenzione e ci aguriamo di poterla sempre
avere
tra i nostri lettori, anche se siamo un bimestrale...""""""

Quindi non ci sono dubbi.

Teie

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Scritto da: Teie 27/09/2006 12.15
Questa la risposta della redazione di Pharaon Magazine ad una mia email:
""Le scriviamo per informarla che la rivista è diventata un bimestrale,
pertanto il prossimo sarà quello di novembre/dicembre 2006.
La ringraziamo per la sua attenzione e ci aguriamo di poterla sempre
avere
tra i nostri lettori, anche se siamo un bimestrale...""""""

Quindi non ci sono dubbi.

Teie

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posso dire che ci avevo visto giusto, insomma.... e sia.... ci adatteremo a un'attesa più lunga...

spero di essermi sbagliata almeno sul resto, però....

Un grazie a Teie per aver scritto alla redazione e per aver comunicato a tutti noi la risposta ottenuta.

Ci possiamo mettere il cuore in pace.

ma qualcuno sa se è uscito il numero di Novembre/Dicembre... alla mia edicola dicono di no, ma mi sembra strano...

non credo che sia ancora uscito; alla mia edicola quando arriva me ne lasciano in serbo una copia... e ancora non mi hanno avvisato, ma credo che l'uscita in edicola sia prossima...

confermo, non è ancora disponibile.
Ieri ne parlavo proprio con l'edicolante e, anche lui, in merito è alquanto.... rassegnato all'idea della... chiusura imminente...

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Scritto da: -Kiya- 17/11/2006 10.50
confermo, non è ancora disponibile.
Ieri ne parlavo proprio con l'edicolante e, anche lui, in merito è alquanto.... rassegnato all'idea della... chiusura imminente...

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purtroppo ho avuto la stessa sgradevole sensazione... speriamo di no... ci sono giornali su tutte le cose più stupide, sarebbe un peccato...

Da sempre il nuovo numero della rivista usciva, presso l'edicola cui mi "rifornisco", verso la fine del mese; da circa tre settimane chiedo quasi quotidianamente e la risposta è sempre negativa e una volta, fermatomi a parlare di ciò con l'edicolante, egli mi esprimeva il suo scetticismo su un prosieguo delle pubblicazioni.

In merito al fatto che esistano riviste anche per le cose più stupide, se così si possono definire gli interessi non condivisi da noi, evidentemente evidentemente dobbiaomo prendere atto che sono meglio commercializzate e coprono un settore che, anche se non platealmente riconosciuto, è molto frequentato come quello, ad esempio, del gossip o, in televisione, quello dei reality.

Rattrista vedere che i nostri politici, presenti e passati, vedono giusto quando tagliano i fondi alla cultura ma incrementano proprio quelli destinati a questi campi.

Scusate lo sfogo, BATA.

come hai ragione, caro .Bata.!!!
Comunque ho chiesto solo ieri alla mia edicolante che, dopo averli contattati, mi ha detto che uscirà solo bimestralmente...speriamo che regga davvero!

beh, lunedi dovrei contattare la redazione perchè tempo fa avevano richiesto elementi per una recensione del libro (che doveva uscire a settembre, poi ad ottobre, poi a novembre...) se volete mi informo.
Quanto al ragionamento di .Bata. (col punto ) è perfetto: purtroppo siamo in un momento in cui "cultura" è davvero una parolaccia... sembra quasi che ci si affanni di più a cercare argomenti con cui "stordirsi" o, come dico spesso, "con cui riempire di vuoto il nulla".
Mi dispiace, davvero, ancora non abbiamo capito, in generale, che in Italia abbiamo solo una cosa che potremmo vendere a peso d'oro, proprio la "CULTURA", e non sappiamo farlo.
E se non sappiamo vendere le meraviglie del NOSTRO paese (i "colossei" che abbiamo sparso anche nei più piccoli centri di campagna, per cui gli americani vengono qui e non vogliono più andar via), figuratevi se può interessare a qualcuno di pochi, pochissimi, appassionati di storia di un'antica civiltà come quella egizia .
Del resto, mi sapete indicare una pubblicazione che parli, ad esempio, della civiltà romana? C'era "Roma Archeologica", ma sono uscite 25 monografie in cinque anni, peraltro in maniera molto discontinua (e solo la pazienza dei pochissimi lettori poteva resistere), e poi...

...l'importante è che non diventi biennale, o peggio, che la chiudano...

[Modificato da Maat Ka Ra 17/11/2006 23.37]

Stasera c'è "Belfagor" su rai 2, un rifacimento di un vecchio film sulle mummie. A me è piaciuto, l'ho trovato carino. Certo non bisogna sentire le boiate che dicono:
Giovane ragazzo alla dottoressa che sta per esaminare la mummia:"Sa io sono un appassionato del Nuovo Impero..."
Lei: £ah, davvero? ma guarda..."
Lui : "Si...deve essere dei Ramseti, vero?"
Lei: "Si è del periodo dei Ramseti, ventesima dinastia"

AAARRRGGGHHH!!!
Passi la traduzione "NUovo Impero" che ci può stare, ma i "Ramseti"...della XX dyn, poi!!!

niente di nuovo nemmeno sul fronte torinese.... domani passo in edicola per aggiornamenti...

per quanto da voi espresso, mi trovate assolutamente d'accordo.

Essia... pieghiamoci sotto la nube della non-conoscenza...

Quanto èvero che altrove si sanno far pagare la "CULTURA" da loro nata e cresciuta.

Oggi ho telefonato a una mia amica in Luxor, sta accompagnando Ivana nel suo soggiorno post crocera, e mi ha detto che i prezzi d'ingresso ai vari siti sono cresciuti del 20% rispetto all'anno passato; per noi rimangono, comunque, più che accessibili ma se consideriamo il loro costo della vita........

Sepro che per loro l'ingresso al museo di Luxor non sia di 60/70 Lire egiziane altrimenti chi di loro potrebbe accrescere la cultura?

Ciao, BATA.